Il caso

Il principe Carlo e i contanti del Qatar nella valigia

L'episodio sarebbe avvenuto durante un incontro, a Clarence House nel 2015, con lo sceicco Hamad bin Jaber bi Jassim al-Thani, ex primo ministro del Qatar che ha donato, del tutto legalmente, il denaro al Principe per il suo fondo di beneficenza
© KEYSTONE (AP Photo/Alastair Grant)
Ats
26.06.2022 21:31

Il principe Carlo d'Inghilterra avrebbe ricevuto almeno tre milioni di euro in contanti in una valigia e in varie borse da spesa dallo sceicco qatariota Hamad, uno degli uomini più ricchi al mondo, noto come «l'uomo che ha comprato Londra».

L'episodio, secondo quanto scrive il Sunday Times, sarebbe avvenuto durante un incontro, a Clarence House nel 2015, con lo sceicco Hamad bin Jaber bi Jassim al-Thani, ex primo ministro del Qatar che ha donato, del tutto legalmente, il denaro al Principe di Galles, che a sua volta lo avrebbe direttamente devoluto al suo fondo di beneficenza.

Clarence House, la residenza ufficiale di Carlo, ha fatto sapere che tutte le procedure legali sono state eseguite correttamente e che il denaro «è stato passato immediatamente a una delle organizzazioni caritatevoli amministrate da Carlo, che ha adempiuto a tutte le procedure correttamente». E lo stesso domenicale del Times che ha lanciato il suo scoop mette in chiaro che non si intende insinuare che sia stato fatto alcunché di illegale.

Ma l'immagine che il lettore si forma nella mente deve aver messo un po' in imbarazzo l'erede al trono britannico, ligio come i suoi pari e predecessori alla regola non scritta che un reale non porta mai con sé denaro. Figuriamoci in casa sua. Anche se quella della consegna di contanti, fanno sapere i destinatari, è stata una «scelta del donatore».

Vero è anche però che l'istantanea evocata dal Sunday Times potrebbe irritare la casa reale in un momento delicato, fra difficoltà di rapporto e l'imbarazzo delle inchieste di Scotland Yard e della Charity Commission su alcune pratiche di raccolta fondi a favore delle società di beneficienza sospettate di essere un po' disinvolte: pratiche che comprenderebbero la presunta «vendita» di onorificenze.

I collaboratori di Carlo avrebbero contato il denaro e poi chiesto a Coutts, la banca privata che opera per la famiglia reale, di prendersene carico, con l'istruzione di devolverlo al Prince of Wales's Charitable Fund (Pwcf), una fondazione che gestisce varie organizzazioni caritatevoli dedite a «buone cause», come l'istruzione, la protezione ambientale, la salute e l'inclusione sociale.

Lo sceicco Hamad, ricorda il Guardian, avrebbe usato la sua ricchezza personale e la sua influenza sul Qatari Wealth Fund per acquistare il club calcistico del Paris Saint-Germain, uno dei più ricchi al mondo, e per compiere enormi investimenti a Londra, acquistando, fra gli altri asset, anche il grattacielo 'Shard' progettato da Renzo Piano, Harrods e l'hotel Intercontinental di Park Lane.