Mondo

Il Ruanda commemora i 30 anni dal genocidio

Come da tradizione, il 7 aprile – il giorno in cui le milizie Hutu scatenarono la carneficina nel 1994 – sarà celebrato dall'accensione di una fiamma commemorativa da parte di Kagame al Kigali Genocide Memorial, dove si ritiene siano sepolte più di 250.000 vittime
© KEYSTONE (AP Photo/Jean-Marc Bouju)
Ats
07.04.2024 10:20

Oggi i ruandesi commemorano i 30 anni da quando il genocidio organizzato dagli estremisti hutu ha dilaniato il Paese, in uno dei massacri più sanguinosi del XX secolo.

La serie di omicidi, durata 100 giorni prima che le milizie ribelli del Fronte patriottico ruandese (RPF) prendessero Kigali nel luglio 1994, costò la vita a circa 800.000 persone, in gran parte tutsi ma anche hutu moderati. Da allora la piccola nazione ha trovato il proprio equilibrio sotto la guida ferma del presidente Paul Kagame, che guidava l'RPF, ma i segni di quella violenza rimangono.

Come da tradizione, il 7 aprile – il giorno in cui le milizie Hutu scatenarono la carneficina nel 1994 – sarà celebrato dall'accensione di una fiamma commemorativa da parte di Kagame al Kigali Genocide Memorial, dove si ritiene siano sepolte più di 250.000 vittime. Kagame deporrà corone di fiori sulle fosse comuni, assieme ad alti rappresentanti di altri Stati, tra cui l'ex presidente degli Usa Bill Clinton, che a suo tempo ha definito il genocidio il più grande fallimento della sua amministrazione.

Il mancato intervento della comunità internazionale in Ruanda fu motivo di persistenti polemiche e tardivi mea culpa. È atteso che il presidente francese Emmanuel Macron dichiari che la Francia e i suoi alleati occidentali e africani «avrebbero potuto fermare» lo spargimento di sangue ma non hanno avuto la volontà di farlo. La cerimonia proseguirà con un discorso di Kagame in un'arena da 10'000 posti nella capitale, dove i ruandesi terranno poi una veglia a lume di candela per ricordare le vittime del massacro.

La comunità internazionale «ha deluso tutti noi»

La comunità internazionale «ha deluso tutti noi» durante il genocidio del 1994: lo ha detto il presidente del Ruanda Paul Kagame commemorando le vittime del massacro degli Hutu contro i Tutsi, nel 30mo anniversario.

«Il Ruanda è stato completamente umiliato dall'ampiezza delle nostre perdite. E le lezioni che abbiamo imparato sono incise nel sangue», ha detto Kagame a Kigali. In 100 giorni vennero massacrate 800'000 persone, in gran parte Tutsi ma anche Hutu moderati.

Biden: «Non dimenticheremo mai l'orrore»

«Oggi sono 30 anni» dal genocidio in Ruanda: «non dimenticheremo mai l'orrore di quei 100 giorni, il dolore e la sofferenza della popolazione». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. «Onoriamo le vittime che sono morte senza senso e i sopravvissuti che coraggiosamente hanno ricostruito le loro vite», ha aggiunto Biden.

L'UE commemora il genocidio in Ruanda

L'Europa commemora il trentesimo anniversario del genocidio contro i tutsi in Ruanda. «L'Unione europea si unisce alla nazione ruandese e al suo popolo nel ricordo di oltre un milione di uomini, donne e bambini assassinati in una campagna di atrocità deliberate», si legge in una nota diffusa dal Consiglio Ue a nome dei Ventisette.

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si trova attualmente a Kigali per le cerimonie di commemorazione. «L'Ue esprime la propria solidarietà alle famiglie e agli amici delle vittime» e «onora i sopravvissuti e le loro famiglie, il cui coraggio quotidiano e la cui resilienza di fronte a questo orrore continuano a ispirare il mondo», si legge nella nota condivisa anche dall'Alto rappresentante Josep Borrell.

Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, esprime la sua vicinanza. «Lodiamo il viaggio del Ruanda dall'oscurità alla speranza, e dal dolore al progresso. È un esempio per il mondo», scrive in un messaggio su X.