Molino Nuovo

Inciviltà in via Trevano: scatta una denuncia

Un residente racconta di risse, schiamazzi e degrado fuori dal Morandi – «Ormai ogni sabato c'è casino, ho addirittura visto un ragazzo che ha estratto una pistola» – La replica del Club: «Facciamo il possibile, siamo anche noi vittime di certi comportamenti»
©Chiara Zocchetti

Questo genere di conflitti non è una novità, e per risolverli non basta una campagna come quella lanciata alcuni mesi orsono dalla Città, nella quale un ragazzo invitava gli altri «bro» ad avere rispetto e una donna di una certa età ricordava di essere stata una «tusa» anche lei. Non basta e non può bastare, soprattutto se i problemi di convivenza fra giovani che vogliono divertirsi (ognuno a modo suo) e residenti che vogliono dormire (o in generale non assistere a certe scene) non riguardano solo qualche schiamazzo notturno. Il sabato notte in via Trevano, in base a quanto testimoniato da un abitante della zona, si va abbastanza oltre.

L’uomo, che per ovvi motivi vuole restare anonimo ma la cui identità è nota alla redazione, martedì ha depositato una denuncia contro ignoti per disturbo della quiete pubblica nella zona attorno al Morandi Club. Parla di risse, degrado e perfino di una pistola spuntata durante una discussione.

«C....one, cosa fai?»

«Ormai ogni weekend c’è casino» esordisce il nostro interlocutore. «Sabato scorso ho sentito urla e grida, e ho visto dei ragazzi che si spintonavano molto. Alcuni di loro sono saliti su una macchina bianca e uno è sceso con una pistola in mano. Poi è sceso anche il guidatore, che lo ha raggiunto e gli ha detto ‘c...one, cosa fai? Se arriva la polizia andiamo nelle rogne!’. I due sono poi risaliti in auto e andati via». Non sappiamo se fosse un’arma vera, e nel caso se fosse carica, ma lo spavento nel vederla è innegabile.

«La volta precedente invece, qualche settimana fa, mentre se le davano di santa ragione, qualcuno ha usato lo spray al pepe. Alla fine è intervenuta la polizia e c’era un ragazzo a terra che stava molto male». Chi ha fatto denuncia, come detto, lamenta anche una situazione di degrado nelle vicinanze del locale. «I ragazzi utilizzano i palazzi nei dintorni per nascondere gli alcolici, così non devono pagare le consumazioni all’interno. E li usano anche come toilette, per fare pipì e cacca».

L’abitante arrabbiato chiude con una critica agli attuali gestori del Morandi: «Con quelli precedenti era diverso. I loro addetti alla sicurezza facevano il giro attorno ai palazzi, pulivano e allontanavano gli avventori dopo la chiusura. A questi, invece, non gliene frega niente».

«Vi farei vedere altre foto»

Da noi contattata, la direzione del Morandi respinge con forza l’accusa di non interessarsi a quanto accade fuori dal locale.

«Noi cerchiamo di gestire al meglio anche la situazione esterna, e i giri attorno alla discoteca a fine serata li facciamo sempre, per recuperare bottiglie e altro. Poi dipende dal perimetro che si vuole considerare: la legge parla genericamente di garantire la sicurezza nei ‘dintorni’ del locale». E i gestori precedenti, a mente di quelli attuali, «hanno sempre avuto dei problemi, dentro e fuori, tanto che la polizia aveva fatto installare una telecamera». «E alla polizia, noi, abbiamo segnalato quando ci sono stati problemi. Che comunque si verificano vicino a tutti i locali, non solo al nostro».

Su una cosa, comunque, il cittadino che ha fatto denuncia e la direzione del Morandi sono d’accordo: l’inciviltà di alcuni ragazzi e ragazze. «Abbiamo riaperto la discoteca nell’aprile dell’anno scorso cercando di creare un ambiente diverso, più per gli over 30, ma limitandoci a questo target non riuscivamo a riempire il locale. Vista la sua ampiezza, sembrava vuoto. Così abbiamo dovuto puntare anche su un pubblico più giovane, e siamo i primi noi ad essere dispiaciuti davanti a certi comportamenti. Ma più di così non possiamo fare. Lei mi parla delle foto fuori dalla discoteca? Le manderei quelle che scattiamo a fine serata dentro...».

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