La Corea del Nord punta tutto sul turismo con un nuovo resort sulla spiaggia

Kim Jong-un punta tutto sul turismo. Per ora, però, solo su quello nazionale. O, al massimo, su quello russo. Sì, i confini della Corea del Nord, al momento, rimangono chiusi ai visitatori occidentali. Nonostante la breve riapertura avvenuta tra fine febbraio e marzo, che ha accolto i primi turisti dopo cinque anni di stop ai viaggi, le frontiere verso il Paese di Kim Jong-un rimangono serrate. Ma potrebbero esserci alcune eccezioni.
Pyongyang, secondo quanto svelano i media statali, si prepara ad aprire un resort sulla spiaggia a Wonsan Kalma, sulla costa orientale nordcoreana. Un albergo di lusso che, secondo Kim, «darà slancio al turismo» verso quello che, ancora oggi, è considerato uno dei luoghi più misteriosi al mondo. Ufficialmente, il resort aprirà i battenti ai turisti nordcoreani martedì 1. luglio, con sei anni di ritardo dalla data prevista per l'apertura, che sarebbe dovuta avvenire nell'ottobre del 2019. In un futuro non ancora definito, però, secondo le agenzie di viaggi accoglierà anche i visitatori provenienti dalla Russia – l'unica nazione a cui, al momento, è concesso visitare alcune zone del Paese – e dalla Cina. Ciò che è certo, è che l'apertura di questa struttura viene vista come un evento cruciale, tanto che, per l'inaugurazione, Kim Jong-un è riapparso in pubblico – accompagnato dalla first lady Ri Sol-ju e dalla figlia Ju-Ae – dopo un anno e mezzo.
La scelta di costruire un resort di questo livello a Wonsan non è casuale. Kim è cresciuto proprio in quell'area, nel lusso e nella ricchezza. Non a caso, in quella zona sorgono diverse ville private appartenenti ai membri dell'élite nordcoreana. Un tempo, però, Wonsan ospitava un sito di test missilistici. Oggi, dunque, il leader di Pyongyang sta cercando di cambiarle definitivamente volto, trasformandola in una città turistica di alto livello.
Quanto al nuovo, sfarzoso resort, secondo l'emittente statale KCNA, l'imponente struttura – che ospita un tratto di spiaggia di 4 chilometri – potrà ospitare fino a 20.000 visitatori. Al suo interno, oltre all'hotel sono stati costruiti ristoranti, centri commerciali e persino un parco acquatico, almeno secondo le dichiarazioni dei media nordcoreani.
Piacerà anche agli occidentali?
Alcune agenzie turistiche speravano che l'inaugurazione del nuovo resort potesse essere un segnale di riapertura ai visitatori occidentali, dopo la brusca chiusura avvenuta nel mese di febbraio. Tuttavia, altre agenzie si sono dette più «scettiche» sull'attrattività che una struttura come quella di Wonsan Kalma potrebbe avere per i turisti occidentali. «Luoghi chiave come Pyongyang, la zona demilitarizzata e altri simboli comunisti continueranno a essere le principali attrazioni per questi visitatori», ha spiegato alla BBC Rowan Beard, co-fondatore dell'agenzia di Young Pioneer Tours. Detto in altro parole, i turisti, quando la Corea del Nord riaprirà i confini, difficilmente la sceglieranno come destinazione di villeggiatura, dove andare al mare a prendere il sole e a rilassarsi in un resort lussuoso. Non tutti, però, sono d'accordo. Secondo Elliot Davies, direttore di Uri Tours, interpellato sempre dalla BBC, la Corea del Nord esercita «un fascino di nicchia» su alcuni viaggiatori, attratti dalle mete non convenzionali.
Tuttavia, Pyongyang in questo nuovo progetto ci crede. E anche parecchio. La KCNA ha descritto lo sviluppo di Wonsan come «un grande evento di buon auspicio per l'intero Paese», definendolo, a sua volta, «l'inizio di una nuova era del turismo».