Politica

La disinformazione che accompagna l’Italia al voto

Quali notizie false circolano sulle elezioni italiane? Ne parliamo nella puntata di CdT Check
© AP
Facta.News
01.09.2022 17:30

Il prossimo 25 settembre in Italia i cittadini saranno chiamati a votare per eleggere un nuovo Parlamento, dopo che il 21 luglio 2022 il presidente del Consiglio Mario Draghi ha consegnato le proprie dimissioni definitive al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

È stata un’estate particolarmente calda per la politica italiana, che ha visto i diversi partiti impegnati a stringere alleanze, depositare simboli elettorali (alcuni davvero curiosi!) e stipulare programmi di governo mentre gran parte dei cittadini erano in vacanza. Il tutto in vista di un evento eccezionale: mai, nella storia repubblicana italiana, gli elettori sono stati chiamati al voto nel periodo autunnale.

Ciò che, al contrario, non stupisce, sono le false notizie che stanno accompagnando gli italiani al voto. Come verificato quotidianamente da Pagella Politica, testata italiana dedicata al fact-checking politico (e nostro progetto «fratello»), diverse informazioni false o fuorvianti sono state riportate nelle ultime settimane dai leader politici italiani nelle loro dichiarazioni. 

Ma non solo – e qui arriviamo noi di Facta. Circolano online anche false notizie che non hanno nulla a che fare con quanto dichiarato da questo o quel politico. Disinformazione insomma che contribuisce a creare confusione in vista del voto. Vediamo qualche esempio. 

Attenzione ai sondaggi (e alla loro affidabilità)

Negli ultimi giorni su Facebook circola un’immagine che, stando a chi l’ha pubblicata, riporterebbe le previsioni di voto degli italiani. L’illustrazione mostra i principali partiti e le rispettive preferenze: il Partito Democratico sarebbe al 19,5 per cento, Forza Italia al 5,5 per cento, il Movimento 5 stelle al 29,5, la Lega al 13,5 e, infine, Fratelli d’Italia al 20,5 per cento. 

In realtà, si tratta di un contenuto fuorviante. In primo luogo, è importante precisare che un sondaggio per essere affidabile deve sempre riportare la fonte che lo ha realizzato e i criteri di campionamento adottati; nel caso che stiamo verificando, queste informazioni sono assenti. 

Sono inoltre errati anche alcuni dei valori riportati nell’immagine. Secondo i dati forniti dagli ultimi sondaggi disponibili circa le intenzioni di voto per il 25 settembre, le percentuali del Partito Democratico (Pd), Forza Italia (Fi), Lega e Fratelli d’Italia (Fdi) non si discostano di molti punti rispetto ai valori rappresentati nell’illustrazione. Al 30 agosto 2022 il Pd è attorno al 23 per cento, Fi circa all’8 per cento, la Lega al 13,7 per cento e Fdi sfiora il 24 per cento delle preferenze.

L’informazione falsa riguarda, invece, soprattutto il Movimento 5 stelle (M5s), che non ha raggiunto il 29,5 per cento dei consensi, come erroneamente riportato nel sondaggio circolato online. Il M5s, al momento in cui scriviamo, può vantare secondo i sondaggi circa l’11 per cento di preferenze.

Personaggi celebri e presunte preferenze politiche

Tra i contenuti di disinformazione che la redazione di Facta news si trova spesso a verificare, ci sono quei casi in cui i personaggi celebri diventano, loro malgrado, «testimonial» della disinformazione

Negli ultimi giorni è successo al celebre cantante Vasco Rossi che, secondo alcuni, avrebbe dichiarato il proprio sostegno al Movimento 5 stelle. In realtà non è così

Nonostante in passato il cantante abbia condiviso alcune istanze del Movimento 5 Stelle, Vasco Rossi non ha mai esplicitato il suo sostegno verso il partito fondato da Beppe Grillo. Tra l’altro, nel 2019, aveva pubblicamente chiesto che le sue canzoni non fossero strumentalizzate, dopo che Gianluigi Paragone (ex M5s) aveva pubblicato un video che citava la canzone dell’artista «C’è chi dice no».

Si torna a parlare di immigrazione

Non mancano poi le false notizie su un argomento che, già in passato, è stato protagonista di tanto dell’agenda politica quanto di quella della disinformazione: l’immigrazione. 

Ad esempio, non è vero che oltre 83 mila migranti sono sbarcati sulle coste italiane con il reddito di cittadinanza «già attivo» sul proprio conto corrente, secondo una strampalata storia falsa circolata online. Come non è vera la storia di un immigrato marocchino che, da tredici anni, collezionerebbe sussidi da parte dello Stato italiano. 

Nel primo caso, i migranti sbarcati nel 2022 sulle coste italiane sono, al 30 agosto 2022, 56.494, un numero inferiore rispetto agli oltre 80 mila di cui parla la falsa notizia. Oltre a ciò, è bene precisare che per accedere al reddito di cittadinanza i cittadini provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione europea devono rispettare alcuni requisiti, come essere titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo o di protezione internazionale. Inoltre, il richiedente deve essere residente in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi, caratteristica che non appartiene ai migranti che sbarcano sulle coste.

Per quanto riguarda la storia del cittadino marocchino che, da anni, godrebbe di diversi sussidi erogati dallo Stato italiano, si tratta di un aneddoto inventato, dal momento che la situazione previdenziale non è mai stata testimoniata da articoli giornalistici. Sono diverse le false informazioni riportate nella vicenda: riassumendo, ricordiamo solo che un cittadino straniero con moglie e tre figli a carico può ottenere la cittadinanza solo se in possesso di un reddito che pregiudicherebbe l’accesso agli altri benefici descritti nel racconto (reddito di cittadinanza, assegno familiare per moglie e figli e assegno di pensione sociale).

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