Ascona

La nuova gestione del Lido si decide a fine agosto

Sono sette le candidature, non tutte di provenienza ticinese, pervenute al Patriziato proprietario del comparto - Nella lista figurano anche un gruppo del canton Nidvaldo e la più conosciuta società dei rinomati locali e ristoranti Seven
Natura e paesaggio i suoi punti di forza ©Chiara Zocchetti
Davide Rotondo
Davide Rotondo
22.06.2022 17:33

Non sono solo turisti e bagnanti a cercare un posto al sole, ci sono anche gli imprenditori che non vogliono lasciarsi sfuggire la possibilità di condurre i giochi al Lido Patriziale di Ascona. Procede infatti l’iter del Patriziato del Borgo, proprietario del complesso, che porterà a individuare il suo prossimo gestore. Quella targata 2022 è infatti l’ultima stagione della società che lascerà spazio al nuovo successore. L’area di concorso con un’estensione di circa 35.000 metri quadrati dispone di 450 metri di riva lago, di cui 300 metri di spiaggia sabbiosa. Si tratta di un piccolo pezzo di paradiso che come vedremo, fa gola a molti. Lunedì scorso sono state aperte le buste con la documentazione dei candidati alla locazione e gestione della spiaggia e dei suoi servizi alla presenza dell’avvocato Rachele Allidi, presidente del Patriziato, e della segretaria Chiara De Bianchi. Sono sette le candidature avanzate complete della documentazione richiesta giunte entro il termine del 10 maggio scorso. Si tratta di tre persone fisiche e quattro giuridiche.

Da oltre Gottardo
Tra di loro figura anche una società d’Oltregottardo, che si è fatta avanti all’ultimo momento. Con ogni probabilità però non sarà il gruppo con sede a Stans (Nidvaldo) a gestire il Lido, poiché non è riuscito a rispettare un punto fondamentale del capitolato: «La mancata presenza del concorrente o di un suo rappresentante al sopralluogo ne determina l’esclusione dall’offerta», si legge nel regolamento. Tutti gli altri sei candidati si sono invece presentati regolarmente alla visita sul posto. A tenere d’occhio la parte est delle rive che bagnano il Borgo ci sono alcuni nomi noti nella ristorazione e della vita notturna di Ascona. A spiccare dalla lista c’è la società della famiglia Breuer che gestisce la catena di locali Seven. A farsi avanti anche un ristoratore della Città vecchia di Locarno, del Lungolago di Ascona e una società di Brissago.

Attività per tutti
Per conoscere su chi cadrà la decisione del Patriziato però bisognerà aspettare fino alla fine di agosto. Dopo la stagione estiva verranno fatti alcuni lavori, poi le chiavi del Lido verranno alla nuova gestione per il periodo 2023-2030 con possibilità di proroga di altri 3 anni. Il futuro gerente pagherà un canone di locazione minimo di 120.000 franchi e si occuperà anche delle infrastrutture, edificio principale compreso. Solo quest’ultimo accoglie una cucina attrezzata, il ristorante servisol con terrazza coperta, chiosco e cassa, spogliatoi, docce, servizi, una quarantina di cabine, spazi e depositi al primo piano e spogliatoi esterni. Avrà dunque un bel da fare, rispettando lo spirito e la visione che il proprietario vuole dare al comparto.

Il Patriziato ha infatti individuato nella naturalità e in generale nel paesaggio del Lido il suo principale punto di forza, sul quale continuare a puntare anche in futuro. Dovrà dunque rimanere «un luogo adatto ad ogni fascia di età, per lo svago, per il relax, per l’attività fisica e per trascorrere il tempo libero all’aria aperta, all’insegna del benessere», si legge nel bando di concorso. I candidati hanno dovuto includere nella documentazione anche un folto dossier con le loro proposte su come organizzare il Lido e le relative attività. Queste verranno vagliate dal Patriziato, che prediligerà offerte prevalentemente diurne e stagionali, legate alla ristorazione, alle attività e agli sport all’aria aperta. Ma dovranno anche favorire l’offerta di attività acquatiche e di eventi serali a carattere enogastronomico.

Buon vicinato
A lato ovest della spiaggia si trova il Bagno pubblico, un vicino di casa con il quale bisognerà continuare ad andare d’accordo. Nel bando di concorso infatti si spiega che l’area a confine della delimitazione tra i due bagni è di proprietà del Patriziato. Negli ultimi anni quest’area è stata messa a disposizione dell’Associazione Pro Ascona, che gestisce il Bagno pubblico, in virtù di un accordo tra i due rispettivi gerenti. Il Patriziato auspica che l’aggiudicatario trovi, come avvenuto in passato, un accordo con l’Associazione Pro Ascona per l’utilizzo di quest’area.

Nessuna piscina in vista
Archiviata l’estate, come dicevamo, sono previsti alcuni lavori in vista dell’apertura della stagione balneare 2023. L’intento principale sarà la riqualifica del comparto e una valorizzazione dell’edificio principale. Lo scopo è anche quello di preservare il più possibile il parco da manufatti e pavimentazioni, prediligendo strutture leggere amovibili e minimamente invasive. In vista però nessuna piscina, almeno per il momento, ci fa sapere la presidente patriziale.

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