Svizzera

L'aviaria in Svizzera: il virus H5N1 in un allevamento del canton Zurigo

Il primo caso rilevato riguarda due volatili - un pavone e un airone cenerino - in un'azienda di detenzione amatoriale nel comune di Seuzach
© CdT/archivio
Ats
17.11.2022 15:55

Come temuto dalle autorità federali, l'influenza aviaria ha fatto la sua comparsa in Svizzera. Il virus H5N1 è stato rilevato nel canton Zurigo. Si tratta del primo caso quest'autunno.

In collaborazione con le autorità veterinarie cantonali, l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) sta preparando le misure di protezione del pollame domestico nell'area interessata, si legge in una nota governativa odierna.

Il primo caso rilevato riguarda due volatili - un pavone e un airone cenerino - in un'azienda di detenzione amatoriale nel comune di Seuzach. La sanificazione dell'azienda è in corso. Insieme con i Cantoni interessati, l'USAV sta preparando misure per prevenire al meglio la diffusione dell'epizoozia.

Ieri il Consiglio federale aveva invitato gli allevatori di pollame a stare in guardia a causa dell'arrivo in Svizzera di volatili allo scopo di trascorrere l'inverno: in Europa sono infatti aumentati i casi di influenza aviaria negli uccelli acquatici selvatici e nel pollame da reddito.

Stando all'USAV, negli ultimi due anni si sono verificati nel vecchio continente più di 6 mila casi di influenza aviaria negli uccelli selvatici; solo nell'inverno 2021/2022 si sono dovuti abbattere quasi 50 milioni di esemplari di pollame domestico infetto in oltre 2400 aziende e nel 2022, per la prima volta anche in estate, sono state colpite diverse centinaia di uccelli selvatici.

Gli esperti si aspettano molti altri casi in Europa quest'inverno, soprattutto lungo i due assi migratori verso l'Africa: l'asse occidentale conduce sulla costa atlantica e su Gibilterra, quello orientale dalla Scandinavia verso il Bosforo e la costa mediterranea.

Ogni anno circa mezzo milione di uccelli acquatici svernano in Svizzera. Attualmente gli uccelli arrivano dall'Europa nordorientale sui laghi del nostro Paese, aumentando il rischio di introdurre l'epizoozia in Svizzera.

Per contrastare la diffusione di questa patologia animale è importante stando all'USAV prevenire qualsiasi contatto tra pollame domestico e uccelli selvatici. Per questo vanno protetti i luoghi di alimentazione e abbeveraggio dagli uccelli selvatici e, prima di entrare nei pollai, è fondamentale cambiarsi le scarpe, indossare le tute, lavare e disinfettare le mani.

Oltre a ciò, sebbene gli animali possano continuare a uscire al pascolo, è meglio prepararsi all'eventualità che l'area destinata a tale scopo debba essere eventualmente coperta. Vanno anche controllare le griglie esistenti per verificare la presenza di fori.

L'USAV rammenta che, dall'inizio del 2010, la registrazione delle detenzioni di pollame è obbligatoria, anche per gli allevamenti amatoriali con pochi animali. Allo scopo di individuare tempestivamente i focolai di malattia, gli uccelli selvatici trovati morti o malati vengono sottoposti a test per la ricerca del virus dell'influenza aviaria. È quindi necessario segnalare al guardiacaccia, alla polizia o al servizio veterinario gli uccelli selvatici rinvenuti affinché essi provvedano a recuperarli e a far eseguire le analisi. A titolo precauzionale, in generale non toccare gli animali selvatici.