«L'economia green varrà 7000 miliardi di dollari nel 2030»

L'economia verde globale supera i 5000 miliardi di dollari e punta a 7000 miliardi entro il 2030, confermandosi uno dei settori in più rapida crescita al mondo. Lo si legge sul nuovo rapporto «Already a Multi-Trillion-Dollar Market: A Ceo Guide to Growth in the Green Economy», redatto dal World Economic Forum (WEF) in collaborazione con Boston Consulting Group (BCG) e che sarà fra i temi del prossimo Annual Meeting 2026 del Forum economico mondiale a Davos in a gennaio.
Il documento sostiene che le aziende che investono in soluzioni green registrino ricavi in crescita doppia rispetto a quelli tradizionali, oltre a beneficiare di un costo del capitale più basso e di una valutazione di mercato superiore del 12-15% per chi genera oltre la metà dei ricavi da mercati sostenibili.
Le tecnologie mature come solare, eolico, batterie e veicoli elettrici sono ormai competitive a livello globale, con costi crollati del 90% per il fotovoltaico e del 50% per l'eolico offshore dal 2010. Tuttavia, soluzioni come l'idrogeno a basse emissioni e la cattura della CO2 richiedono ancora sostegno per diventare accessibili.
Il rapporto conferma la leadership della Cina, che nel 2024 ha investito 659 miliardi di dollari in energia pulita, coprendo oltre il 60% della nuova capacità rinnovabile globale entro il 2030 e domina anche i brevetti per solare, veicoli elettrici e batterie, spostando il baricentro dell'innovazione verde verso l'Asia. «L'economia verde non è un'opportunità futura, ma già un motore di crescita di questo decennio», dice Pim Valdre, responsabile clima ed economia della natura del WEF. Patrick Herhold, di BCG, spiega «le aziende che agiscono oggi con audacia troveranno opportunità in un mercato da 7000 miliardi».