Bundesliga

Leverkusen, la liberazione targata Xhaka

Granit Xhaka è riuscito a trascinare il Bayer al primo Meisterschale – Ma la squadra allenata da Xabi Alonso è anche in finale di Coppa oltre che ancora in corsa in Europa
© DPA/Rolf Vennenbernd
Red. Sport
14.04.2024 21:00

Chi se lo aspettava? Forse Granit Xhaka. È stato lui a puntare (più di tutti) sul Bayer Leverkusen, la scorsa estate, mentre molti - se non tutti - storcevano il naso: ma come, lascia l’Arsenal per andare in una squadra che neppure si gioca la Champions League? Ma lui sembrava sicuro del fatto suo. Della serie: aspettate e vedrete. E oggi, il Bayer ha vinto il suo primo titolo di Bundesliga. Particolare non da poco: proprio oggi, nella grande festa della squadra di Leverkusen, anche Xhaka è andato a segno, realizzando il secondo dei cinque gol rifilati al Werder Brema. Non è un caso.

Con il 5-0 di oggi, il Bayer Leverkusen ha preso il largo una volta per tutte. Il Bayern Monaco ha d’altronde smesso da tempo di inseguire, succube dei propri limiti. Il ritardo si è fatto abissale: 79 punti il Bayer, 63 il Bayern. Un divario di 16 punti è eccessivo, incolmabile, anche se ti chiami Bayern e in bacheca hai 33 titoli di campione tedesco. La matematica è matematica, a cinque turni dal termine del campionato. Per il Leverkusen è il primo titolo. Il primo! In alcuni casi ci era andato vicino, ma senza mai afferrarlo, senza mai farlo davvero suo. Erano arrivati a chiamarlo Neverkusen, la squadra che non sa vincere, che non vince mai. In questo caso parliamo allora di una bacheca desolante, piena di ragnatele. Che finalmente accenna a brillare. Un Meisterschale che verrà posto in bella mostra accanto alla sola Coppa di Germania vinta fin qui (nel 1993) e alla mitica Coppa UEFA del 1988.

Qualcuno, a dirla tutta, quest’anno aveva provato a gufargliela comunque, al Bayer, richiamando alla memoria di tutti l’incredibile tripletta mancata del 2002. Allora, con Klaus Toppmöller in panchina e Michael Ballack quale leader, i sogni svanirono sul più bello. E svanirono su tre campi. In campionato, il Leverkusen concluse a un solo punto di distanza dal Borussia Dortmund (decisiva la sconfitta alla penultima giornata contro il Norimberga); in Coppa di Germania venne battuto in finale 4-2 dallo Schalke 04; infine, in Champions League, dopo aver eliminato Liverpool e United, venne sconfitto 2-1 all’ultimo atto dal Real Madrid.

In questo caso, il Meisterschale - mai davvero in discussione - sembra essere un primo passo verso qualcosa di completamente diverso, qualcosa di grande. Si parla di tripletta senza imbarazzi, nella città delle aspirine. La squadra di Xabi Alonso - il tecnico più ambito d’Europa, che nel frattempo ha già confermato di voler rimanere un anno ancora su questa panchina - giocherà il 25 maggio una nuova finale di Coppa, contro il Kaiserslautern. Mentre in Europa League, già giovedì prossimo, dovrà difendere - in casa del West Ham - il 2-0 dell’andata dei quarti. Lo farà con Granit Xhaka ancora una volta nel motore. Il capitano della nazionale svizzera, in campionato, ha giocato 29 partite, segnando 2 gol. Nel complesso, con il Bayer, di partite ne ha giocate 41. Ne ha saltate due appena. Stagione da numero uno. E non è finita qua.

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