Economia

Lieve calo per i tassi delle ipoteche di lunga durata dopo la decisione della BNS

A fine settembre il tasso medio del mutuo a 10 anni era del 2,73%, mentre a inizio 2022 si era ancora la 3% – La scadenza a 3 anni il 25 settembre era al 2,81%, il 5 anni al 2,68% e i 15 anni al 2,84%
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Ats
28.09.2023 14:24

I tassi d'interesse delle ipoteche di lunga durata hanno subito un nuovo calo, dopo la decisione della settimana scorsa della Banca nazionale svizzera (BNS) di lasciare invariato il tasso guida all'1,75%.

A fine settembre il tasso medio del mutuo a 10 anni era del 2,73%, mentre a inizio 2022 si era ancora la 3%, emerge da un'analisi pubblicata oggi dal servizio di confronti Comparis. La scadenza a 3 anni il 25 settembre era al 2,81%, il 5 anni al 2,68% e i 15 anni al 2,84%.

«Interrompendo il rialzo dei tassi, la BNS ha probabilmente sorpreso alcuni economisti che avevano previsto un aumento al 2%», osserva l'esperto di Comparis Dirk Renkert, citato in un comunicato. «La BNS si trova in una posizione comoda, dato che l'inflazione è rimasta al di sotto dell'obiettivo del 2% per tre mesi consecutivi». Tuttavia l'istituto guidato da Thomas Jordan ha spiegato che interverrà con ulteriori strette se il rincaro dovesse nuovamente salire.

Negli ultimi tre mesi, sembra si sia delineata una tendenza che vede i consumatori preferire le ipoteche di breve durata: quasi un terzo dei contratti sono Saron, in aumento rispetto al 25% di inizio anno. Questo cambiamento è avvenuto a discapito dei finanziamenti a tasso fisso di 3-5 anni, che rappresentano ora poco meno del 15% (-50% rispetto a inizio anno). Per quanto riguarda i mutui di lunga durata, la quota dei 10 anni è cresciuta notevolmente, passando da circa il 30 a quasi il 50%; negli ultimi tre mesi invece pochi proprietari hanno optato per una durata superiore a 10 anni.

«Tra i titolari delle ipoteche Saron sembra riaffiorare la speranza che, con la pausa dall'aumento dei tassi, il picco sia già stato raggiunto», osserva Renkert. Altri interventi dalla BNS non sono però da escludere. «Non è affatto chiaro quali siano gli ulteriori effetti negativi che la guerra in corso in Ucraina potrebbe ancora avere sui prezzi dell'energia e dei generi alimentari».

Vista la situazione di incertezza, secondo Comparis i consumatori dovrebbero stipulare un'ipoteca Saron solo se sono in grado di sostenerla finanziariamente anche in caso di ulteriori aumenti dei tassi. «Chi invece cerca maggiore sicurezza nella pianificazione, farebbe meglio a optare per i mutui a tasso fisso di lunga durata», conclude Renkert.