Disastri

L'Indonesia devastata dalle inondazioni: «Un altro promemoria del cambiamento climatico»

Nel Paese del sud-est asiatico sono almeno 753 i morti e 2.600 i feriti, mentre più di 500 persone risultano ancora disperse – I soccorsi stanno intervenendo con urgenza per salvare i sopravvissuti, ma frane e danni alle infrastrutture complicano le operazioni
© HOTLI SIMANJUNTAK
Red. Online
02.12.2025 21:00

Si fa sempre più tragico il bilancio delle vittime delle inondazioni che hanno colpito l'isola di Sumatra, in Indonesia. Secondo gli ultimi aggiornamenti dell'Agenzia per le calamità naturali, sono almeno 753 i morti e 504 le persone ancora disperse. Numeri, questi, che non passano inosservati. 

Negli scorsi giorni, forti piogge monsoniche e cicloni tropicali si sono abbattuti soprattutto sull'Indonesia, ma non solo. Anche parti di Sri Lanka e Thailandia meridionale sono state colpite duramente. In alcune zone le infrastrutture sono state distrutte dal maltempo, così come le città sono state sommerse dall'acqua. Nella regione, attualmente, si contano più di 1.300 vittime. 

In Indonesia, come detto, la situazione è altrettanto tragica. Si stima che siano circa 3,2 milioni le persone colpite dalle inondazioni. Oltre a vittime e dispersi, si contano anche 2.600 feriti. Un milione di persone sono state sfollate da zone ad alto rischio. Attualmente, gli operatori umanitari e le squadre di soccorso stanno intervenendo con urgenza per raggiungere i sopravvissuti, ma sono ostacolati dalle strade bloccate dalle frane e dall'acqua. Di più, nel disastro diversi ponti sono crollati, rendendo alcune zone del nord di Sumatra inaccessibili via terra.

Ma i problemi non finiscono qui. Ad Aceh, una delle zone più colpite, i mercati stanno terminando riso, verdure e altri beni di prima necessità, i cui prezzi sono già triplicati. «Le comunità di Aceh sono a grave rischio di carestia e fame, se le linee di rifornimento non verranno ripristinate entro i prossimi sette giorni», ha dichiarato l'organizzazione benefica Islamic Relief. 

Ieri, come ricorda il Guardian, il governo indonesiano ha dichiarato che invierà 34.000 tonnellate di riso e 6,8 milioni di litri di olio da cucina ad Aceh e nelle province di Sumatra Settentrionale e Sumatra Occidentale. Al contempo, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che sta dispiegando squadre di risposta rapida e rifornimenti essenziali nella regione.

Un disastro di questa portata, tuttavia, non lascia indifferenti. Il direttore dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, parlando coi giornalisti a Ginevra, ha sottolineato che quanto accaduto in Asia non è altro che «un ulteriore promemoria di come il cambiamento climatico stia provocando eventi meteorologici più frequenti con effetti disastrosi». Gli stessi sopravvissuti hanno infatti dichiarato che l'acqua è arrivata «rapidamente» e altrettanto velocemente ha sommerso i villaggi. «Non pensavamo di sopravvivere quella notte perché la situazione era così caotica. Tutti pensavano a salvarsi. Non c'è stato alcun preavviso prima che arrivasse l'acqua», ha dichiarato una 17enne del posto al Guardian. 

Anche Sri Lanka e Thailandia, come detto, stanno affrontando situazioni disastrose. Il presidente dello Sri Lanka – dove almeno 410 persone sono morte a causa del maltempo e altre 336 risultano disperse – ha dichiarato lo stato di emergenza, definendo quanto successo «il disastro naturale più grave nella storia del Paese».