News
La diretta

«L'UE chiede una pausa umanitaria immediata»

Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
«L'UE chiede una pausa umanitaria immediata»
Red. Online
21.03.2024 06:00
22:30
22:30
Von der Leyen: «Gaza è sull'orlo della carestia»

«Gaza è sull'orlo della carestia, una crisi umanitaria di proporzioni catastrofiche. Devono entrare l'equivalente di 500 camion al giorno di aiuti». Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al termine del vertice Ue.

22:07
22:07
Domani voto all'ONU sulla bozza per la tregua a Gaza

«Nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno lavorato seriamente con i membri del Consiglio di Sicurezza su una risoluzione che sosterrà inequivocabilmente gli sforzi diplomatici in corso volti a garantire un cessate il fuoco immediato a Gaza come parte di un accordo sugli ostaggi, che consentirebbe il rilascio degli ostaggi e aiuterebbe a portare ad un'impennata degli aiuti umanitari. Dopo numerose consultazioni con il Consiglio, porteremo la bozza al voto venerdì mattina». Così il portavoce Usa all'Onu, Nathan Evans. «Questa risoluzione è un'opportunità per il Consiglio di parlare con una sola voce per sostenere la diplomazia».

21:31
21:31
Il Portogallo dona 10 milioni all'UNRWA

Il Portogallo donerà 10 milioni di euro all'UNRWA, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, come contributo una tantum per l'acquisto di cibo, medicine e aiuti umanitari. Lo ha annunciato oggi il ministro ad interim degli affari di Gabinetto Mariana Vieira da Silva, citata dalla Reuters sul suo sito web.

Al contrario di numerosi paesi, il Portogallo non ha sospeso i suoi finanziamenti all'UNRWA dopo che Israele ne ha accusato 12 dei suoi 13'000 dipendenti di aver partecipato agli attacchi del 7 ottobre.

Prima di prendere parte al suo ultimo Consiglio europeo in qualità di primo ministro uscente del Portogallo, Antonio Costa ha oggi peraltro affermato che «tutti abbiamo condannato unanimemente il barbaro attacco del 7 ottobre a Israele, ma ora dobbiamo condannare con la stessa unanimità il modo in cui Israele sta, in questo momento, esercitando il suo diritto alla difesa, che implica regole e rispetto per la vita umana».

21:24
21:24
«L'UE chiede una pausa umanitaria immediata»

«Dichiarazione forte e unitaria dei leader dell'UE sul Medio Oriente al Consiglio europeo di stasera! L'UE chiede una pausa umanitaria immediata che porti a un cessate il fuoco sostenibile». Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Inoltre, si legge nelle conclusioni del vertice Ue approvate questa sera, «il Consiglio europeo sollecita il governo israeliano a non intraprendere un'operazione di terra a Rafah». Una simile operazione, viene affermato, «peggiorerebbe la già catastrofica situazione umanitaria e non permetterebbe la fornitura urgente di servizi di base e di assistenza umanitaria».

20:51
20:51
«I terroristi di Hamas si sono barricati nel pronto soccorso di Shifa»

«I combattimenti negli edifici dell'ospedale al-Shifa (Gaza) proseguono. Ci sono terroristi di Hamas e della Jihad islamica che si sono barricati nell'edificio del pronto soccorso»: lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari in un incontro con la stampa.

«Noi stiamo evacuando i malati, circa 220, in un altro edificio affinché i degenti ed i medici siano al sicuro. Intanto facciamo appello a quanti si sono barricati affinché si arrendano. Chi lo farà, resterà in vita. Gli altri saranno uccisi''.

Hagari ha detto anche che finora Israele ha compiuto nel complesso dello Shifa circa 500 arresti, fra cui 350 membri di Hamas e della Jihad islamica. »Fra di loro ci sono anche dirigenti molto importanti - ha affermato - ma pubblicheremo la loro identità solo dopo gli interrogatori. Stanno fornendo in formazioni di grande valore«.

20:25
20:25
Blinken: «Un'operazione militare a Rafah non è necessaria»

Il segretario di Stato americano Antony Blinken, atteso in Israele dopo la tappa in Egitto, ha ribadito la posizione degli Usa che una grande operazione militare israeliana a Rafah sarebbe «un errore».

Blinken, in una conferenza stampa congiunta con la sua controparte egiziana al Cairo, ha definito «non necessaria» l'imminente offensiva di terra nel sud della Striscia di Gaza, aggiungendo che «esiste un modo migliore per affrontare la continua minaccia rappresentata da Hamas».

Allo stesso tempo Blinken ha stimato «possibile» un accordo per una tregua a Gaza perché le distanze tra le parti si stanno «riducendo».

18:18
18:18
Una lettera da 70 ex dirigenti a Biden: «Si valuti lo stop di armi a Israele»

Quasi 70 ex dirigenti, diplomatici e ufficiali delle forze armate americani hanno sottoscritto una lettera aperta esortando il presidente Joe Biden a mettere in guardia Israele sulle gravi conseguenze che rischia se nega i diritti civili e i beni di prima necessità ai palestinesi ed espande l'attività di insediamento nella Cisgiordania occupata.

«Gli Stati Uniti devono essere disposti a intraprendere azioni concrete per opporsi» a tali pratiche, «comprese le restrizioni sulla fornitura di assistenza (a Israele, ndr) in linea con la legge e la politica statunitense», affermano i firmatari.

Tra di loro più di una dozzina di ex ambasciatori, così come altri dirigenti in pensione del Dipartimento di Stato ed ex funzionari del Pentagono, dell'intelligence e della Casa Bianca, tra cui Anthony Lake, consigliere per la sicurezza nazionale dell'ex presidente Bill Clinton.

Nella lettera il gruppo ammette che un'operazione militare israeliana contro Hamas è «necessaria e giustificata». Ma ammonisce che le operazioni di Israele «sono state contrassegnate da ripetute violazioni» del diritto internazionale che vieta le uccisioni indiscriminate e l'uso di armi che non consentono di distinguere tra combattenti e civili.

«Decine di migliaia di civili di Gaza sono stati uccisi, la maggior parte dei quali sono donne e bambini. Le uccisioni civili di questa natura e portata non possono essere giustificate», si legge nella missiva.

17:48
17:48
Netanyahu: «Domani a Doha una delegazione israeliana per gli ostaggi»

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha deciso «l'invio domani a Doha di una delegazione israeliana guidata dal capo del Mossad, David Barnea (...) per portare avanti la liberazione degli ostaggi».

Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier, secondo cui l'incontro di Barnea con il capo della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim al-Thani e il ministro dell'intelligence egiziano Abbas Kamal «avviene nel contesto delle trattative con l'obiettivo di moltiplicare gli sforzi per il rilascio degli ostaggi israeliani, uomini e donne».

15:23
15:23
«È necessario intensificare gli sforzi per un cessate il fuoco»

«È necessario intensificare tutti gli sforzi per raggiungere il più presto possibile un cessate il fuoco globale» a Gaza e «attuare la risoluzione del Consiglio Sicurezza n. 2720 sull'afflusso di aiuti, superando gli ostacoli che pone Israele». Lo hanno sottolineato il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli esteri egiziano Sameh Shoukry, secondo quanto riferito da un portavoce del ministero degli esteri del Cairo, durante un incontro seguito al colloquio di Blinken con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

Il portavoce egiziano ha dichiarato che Blinken ha espresso la sua soddisfazione per la visita in Egitto e che gli Stati Uniti intendono approfondire le relazioni strategiche in tutti i settori. «Sono stati anche riesaminati gli sforzi degli Stati Uniti per facilitare l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza e sostenere i negoziati per lo scambio di ostaggi e prigionieri per tentare di raggiungere una tregua umanitaria».

Il ministro degli esteri egiziano, da parte sua, ha riaffermato con forza la posizione dell'Egitto contraria a qualsiasi operazione militare israeliana nella confinante città di Rafah, che «raddoppierebbe la grave situazione umanitaria in cui ora si trovano i suoi abitanti». E ha ricordato la totale contrarietà dell'Egitto rispetto ai tentativi di evacuare il popolo palestinese dai suoi territori.

L'incontro ha toccato anche una serie di altre questioni regionali di reciproco interesse. Il segretario di Stato, riferisce il portavoce egiziano - «ha elogiato i passi positivi fatti dallo scorso anno sul percorso delle relazioni Usa-Egitto in ambito economico. Ha quindi promesso che proseguirà il sostegno americano a numerosi progetti di sviluppo nei settori dell'istruzione e della sanità, e per rafforzare il ruolo del settore privato in agricoltura, turismo e nella ricerca scientifica».

15:16
15:16
ONU: «La bozza USA sulla tregua a Gaza al voto in settimana»

La bozza di risoluzione americana sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza dovrebbe essere messa al voto in Consiglio di Sicurezza dell'Onu entro la settimana, forse domani. Lo riferiscono all'ANSA fonti diplomatiche al Palazzo di Vetro.

Il testo afferma che «il Consiglio di Sicurezza determina l'imperativo di un cessate il fuoco immediato e prolungato per proteggere i civili di tutte le parti, consentire la consegna di assistenza umanitaria essenziale e alleviare la sofferenza umanitaria».

E «verso tale obiettivo sostiene inequivocabilmente gli sforzi diplomatici internazionali in corso per garantire tale cessate il fuoco in connessione con il rilascio di tutti gli ostaggi rimanenti».

Si tratta del linguaggio più forte usato dagli Stati Uniti sinora, contando che solo il mese scorso hanno obiettato all'uso del termine «immediato» in una bozza presentata dall'Algeria.

14:53
14:53
Borrell: «Israele ha il diritto di difendersi, non di vendicarsi»

«Israele ha il diritto di difendersi, ma non di vendicarsi. Perché non analizziamo se quello che accade a Gaza è in linea con il diritto internazionale? Perché altrimenti è solo retorica. Non possiamo chiudere gli occhi, lamentarsi ma non fare niente. Spero che il Consiglio Europeo oggi lanci un forte messaggio a Israele. Gli Usa presenteranno una risoluzione all'Onu in cui per la prima volta chiedono una tregua insieme alla liberazione degli ostaggi».

Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al vertice dei leader europei. «I bambini stanno morendo di fame», ha detto ancora.

14:36
14:36
«Ci deve essere la pace in Ucraina e a Gaza, senza doppi standard»

«Ci deve essere la pace in Ucraina e ci deve essere la pace a Gaza, senza doppi standard». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres arrivando al Consiglio Europeo, ricordando la centralità della carta delle Nazioni Unite.

«Viviamo in un mondo caotico, c'è una situazione di impunità dove Paesi e gruppi armati credono di poter fare quello che vogliono senza che ci siano conseguenze», ha notato. Il rispetto per i principi stabiliti dalla carta dell'Onu dovrebbe invece portare a una fine della guerra in Ucraina, con «il rispetto della sua integrità territoriale», e a «una tregua immediata a Gaza».

13:53
13:53
Scholz: «A Gaza serve un cessate il fuoco duraturo»

«Per noi è molto chiaro che abbiamo bisogno di un cessate il fuoco più duraturo e diamo sempre per scontato che il governo israeliano nella sua attività militare nella Striscia di Gaza aderirà a ciò che è sancito dal diritto internazionale per il suo paese ma anche per tutti noi». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al vertice dei capi di Stato e di Governo Ue a Bruxelles.

13:49
13:49
ONU: «Le immagini satellitari mostrano danni sul 35% degli edifici a Gaza»

«Il 35% degli edifici di Gaza sono stati distrutti o danneggiati dall'inizio del conflitto». Lo sottolinea il Centro satellitare delle Nazioni Unite (Unosat) su X pubblicando una valutazione aggiornata dei danni nella Striscia.

L'analisi, basata su immagini satellitari ad altissima risoluzione raccolte il 29 febbraio 2024, «rivela un aumento significativo della distruzione - sottolinea - rispetto alle valutazioni precedenti».

Unosat ha confrontato le immagini sovrapponendole a quelle scattate a maggio e settembre 2023, a ottobre e novembre dell'anno scorso e a quelle della prima settimana di gennaio 2024.

«In totale, il 35% di tutti gli edifici nella Striscia di Gaza sono stati danneggiati, ovvero 88.868 strutture, tra cui 31.198 sono state identificate come distrutte, 16.908 gravemente danneggiate e 40.762 moderatamente danneggiate: si tratta di un aumento di quasi 20.000 strutture danneggiate rispetto alla precedente valutazione realizzata nel gennaio 2024», rileva l'analisi di Unosat.

I governatorati di Khan Yunis e Gaza - si legge in una nota dell'Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca (Unitar) - «hanno registrato l'aumento più significativo dei danni, con Khan Yunis che ha visto 12.279 ulteriori strutture danneggiate e Gaza che ne ha subite 2.010».

Khan Yunis è stata colpita in modo particolarmente duro, con 6.663 strutture recentemente distrutte. Oltre al numero degli edifici danneggiati, questo aggiornamento fornisce una stima di 121.400 unità abitative colpite dalla distruzione nella Striscia di Gaza.

13:25
13:25
L'Iran critica Israele per l'attacco all'ospedale Shifa di Gaza

L'Iran ha criticato Israele per l'operazione contro l'ospedale Shifa di Gaza. «Una delle notizie strazianti di questi giorni è l'assedio all'ospedale al Shifa a Gaza da parte dell'esercito sionista occupante, per il quarto giorno consecutivo. Le truppe del regime hanno fatto saltare in aria la clinica specializzata dell'ospedale di al Shifa questa mattina e l'hanno completamente demolita!», ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani.

«I sostenitori e coloro che tacciono di fronte a tutta questa brutalità e ferocia dovrebbero vergognarsi di se stessi e la comunità mondiale dovrebbe elaborare un piano di emergenza per liberare le Nazioni Unite e il Consiglio di Sicurezza, che sono stati presi in ostaggio dagli Stati Uniti e dal regime sionista», ha aggiunto il funzionario della Repubblica islamica.

11:08
11:08
Antony Blinken è arrivato in Egitto

Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken è arrivato al Cairo, in Egitto, dove avrà dei colloqui per tentare di raggiungere un accordo di scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi e un cessate il fuoco, almeno temporaneo, nella Striscia di Gaza.

Blinken, che domani sarà in Israele, ieri è stato a Gedda, in Arabia Saudita, dove ha rilasciato una intervista dicendosi ottimista sulle trattative. La decisione starebbe ora ad Hamas, al quale è stata presentata una nuova proposta.

Ha anche annunciato che gli Stati Uniti hanno presentato un progetto di risoluzione al Consiglio di sicurezza dell'Onu chiedendo un «cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi» nella Striscia di Gaza.

11:08
11:08
Sospetto collaborazionista palestinese giustiziato dal fratello

Un palestinese sospettato di collaborazionismo con Israele - Karim Jabarin, 19 anni - è stato giustiziato ieri a Jenin (Cisgiordania), poco dopo che tre miliziani della Jihad islamica erano rimasti uccisi nell'attacco di un drone israeliano contro l'automobile su cui si trovavano. Lo riferisce Ynet, secondo cui ad eliminare il giovane sarebbe stato suo fratello, un membro dell'ala militare della Jihad islamica.

Immagini diffuse sul web mostrano il sequestro di Jabarin dall'ospedale cittadino da parte di uomini armati. Il giovane, ridotto all'impotenza e circondato da miliziani, viene poi condotto in una strada, dove in seguito sarebbe avvenuta una esecuzione pubblica.

10:40
10:40
«140 i terroristi uccisi all'ospedale Shifa»

È salito a 140 «il bilancio dei terroristi uccisi nel complesso dell'ospedale Shifa» a Gaza City, nel centro della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare israeliano aggiungendo che le operazioni sul posto, iniziate alcuni giorni fa, sono ancora in corso. «Solo ieri - ha spiegato - ne sono stati uccisi 50».

10:37
10:37
Ministero della Sanità di Hamas: «I morti a Gaza sono 31.988»

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 31.988, di cui almeno 65 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 74.188, secondo la stessa fonte.

10:33
10:33
«Altri due morti a Tulkarem, uno a Betlemme»

Resta elevata la tensione in Cisgiordania dopo i prolungati scontri notturni a Tulkarem fra l'esercito israeliano e miliziani locali. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa il bilancio di quegli scontri a fuoco è salito nelle ultime ore da due a quattro palestinesi uccisi.

La Wafa aggiunge che ad un posto di blocco israeliano nella zona di Betlemme è rimasto ucciso un uomo di 63 anni, Samer Zaytun, nel corso di ispezioni.

La radio militare israeliana ha confermato l'episodio precisando che l'uomo «aveva cercato di sottrarsi ad un controllo e aveva con sé una borsa con dentro un coltello».

10:14
10:14
«Israele ha un piano di Israele per la distribuzione di aiuti a Gaza»

Israele sta lavorando ad un piano secondo cui leader palestinesi e uomini d'affari non legati ad Hamas assumano un ruolo chiave nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza e che alla fine diventerebbe autorità di governo.

Lo ha riferito, ripreso dai media israeliani, il Wall Street Journal (Wsj), secondo cui alti esponenti del ministero della Difesa hanno già preso contatto con Egitto, Emirati Arabi e Giordania con l'obiettivo di costruire un sostegno regionale alla proposta.

10:12
10:12
«Pacifisti senza coraggio di opporsi al genocidio di Gaza»

Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, è tornato a parlare degli attacchi israeliani alla Striscia di Gaza, ribadendo che considera la situazione un «genocidio». Il leader progressista - che ha aperto una crisi diplomatica con Tel Aviv, paragonando all'Olocausto la crisi palestinese - ha citato la morte di donne e bambini per chiedere l'intervento delle Nazioni Unite.

«Le persone che difendono la pace nel mondo non hanno molto coraggio nel difendere le donne e i bambini della Striscia di Gaza, che vengono assassinati ogni giorno, perché quella non è una guerra, è un genocidio», ha detto Lula la notte scorsa durante una cena celebrativa per il 44mo anniversario del suo Partito dei lavoratori (Pt).

«Nello stesso modo in cui noi del Pt condanniamo l'atto terroristico di Hamas, nello stesso modo in cui diciamo che Hamas deve liberare gli ostaggi israeliani e che Israele deve liberare gli ostaggi palestinesi, dobbiamo dire: smettete di uccidere donne e bambini che non hanno nulla a che fare con questa guerra», ha aggiunto il capo dello Stato. «Dov'è l'Onu, che dovrebbe esistere per impedire che queste cose accadano?» ha poi chiesto Lula.

09:20
09:20
Centcom: «Distrutti due droni lanciati dagli Houthi»

Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) afferma che le sue forze e quelle della coalizione hanno distrutto ieri un drone aereo e un drone marino lanciati dalle aree dello Yemen controllate dagli Houthi.

In un comunicato pubblicato sul suo account X il Centcom specifica che non sono stati segnalati feriti o danni alle imbarcazioni statunitensi o della coalizione.

«È stato stabilito - si legge nella nota - che queste armi rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e per quelle della Marina americana nella regione. Queste azioni - spiega ancora il Centcom - sono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure».

08:56
08:56
«Il Congresso USA è pronto a tagliare i fondi all'Unrwa»

Gli USA taglieranno i finanziamenti all'Unrwa, la principale agenzia dell'ONU che fornisce aiuti ai palestinesi a Gaza, in base ad un accordo di spesa che presto diventerà legge. Lo scrive il New York Times spiegando che la causa sono le infiltrazioni di Hamas nell'agenzia.

Il bando, parte di un disegno di legge negoziato dai parlamentari e dalla Casa Bianca che il Congresso dovrebbe approvare entro fine settimana, creerebbe un deficit di centinaia di milioni di dollari per l'Unrwa.

La mossa potrebbe avere conseguenze disastrose per gli abitanti di Gaza, che stanno affrontando una grave crisi alimentare e lo sfollamento in rifugi affollati e tendopoli. Il taglio dei fondi metterebbe anche Washington in conflitto con i suoi alleati occidentali su come rispondere alla crisi umanitaria a Gaza, tra le accuse secondo cui i combattenti di Hamas si sono infiltrati nell'agenzia.

08:49
08:49
3 milioni di dollari trovati nell'ospedale Shifa

Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver sequestrato contanti per un valore di 3 milioni di dollari - in valuta statunitense e dinari giordani - presso l'ospedale Shifa a Gaza, soldi apparentemente destinati ad essere utilizzati da Hamas e da altri gruppi terroristici.

In un post sul loro account X, le Idf aggiungono che nella stessa operazione circa 3.700 civili palestinesi sono stati evacuati dal centro medico e diretti verso il sud della Striscia. Durante questa fase sono stati catturati circa 300 sospetti terroristi tra cui alti comandanti di Hamas e della Jihad islamica palestinese, specifica l'esercito di Israele.

Le Idf rendono infine noto di aver di aver consegnato ieri allo Shifa circa 1.800 litri d'acqua, 3,8 tonnellate di cibo e un camion di carburante.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito l’intenzione di procedere con l’operazione di terra a Rafah nonostante le obiezioni mosse dall’amministrazione americana durante un colloquio di circa un’ora con i repubblicani del Senato statunitense. Anche se dovessimo agire da soli, non ci fermeremo», ha detto il premier, secondo quanto riferito ad Haaretz da un senatore presente all’incontro in videocollegamento.

Intanto il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che ci si sta avvicinando ad un accordo riguardo a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas. «Penso che il divario si stia riducendo e che un accordo sia assolutamente possibile», ha affermato Blinken in un’intervista all’emittente Al Hadath a Jeddah, in Arabia Saudita, secondo una trascrizione rilasciata dal Dipartimento di Stato americano. «Abbiamo lavorato molto duramente con il Qatar, con l’Egitto e con Israele per mettere sul tavolo una proposta forte. L’abbiamo fatto; Hamas non ha accettato; sono tornati con altre richieste e altre richieste; i negoziatori ci stanno lavorando proprio adesso. Dobbiamo vedere se Hamas potrà dire sì alla proposta. Se lo farà, sarà il modo più immediato per alleviare la miseria della gente di Gaza, che è proprio ciò che vogliamo. «Abbiamo presentato una risoluzione ora all'esame del Consiglio di Sicurezza che chiede un cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi e speriamo vivamente che i paesi la sostengano».