Mbappé giocherà con la maschera, (ri)ecco la Tartaruga Ninja

Mbappé, a causa di una frattura al naso procurata nella partita contro l’Austria, sarà molto probabilmente costretto ai box per le ultime due sfide del girone eliminatorio, contro Olanda e Polonia. L’attaccante sarà nuovamente disponibile dagli ottavi di finale ma dovrà giocare con una particolare maschera a protezione del volto.

Il 10 dei Bleus ha chiesto ai suoi follower su X qualche consiglio sul tipo di maschera da utilizzare. La risposta più gettonata non poteva che essere quella della Tartaruga Ninja, il famoso cartone animato. Da diversi mesi, infatti, sui social network Mbappé è associato a Michelangelo, uno dei protagonisti della serie. Ed è rispuntato uno scatto in cui indossa la famosa fascia sugli occhi.

Kylian non è il primo calciatore costretto a portare una maschera durante i match. Un esempio? Victor Osimhen, due anni fa a Napoli, vinse lo scudetto indossando una vistosa maschera in carbonio. In un durissimo contrasto con Skriniar durante la sfida contro l’Inter del 2021, l’attaccante riportò numerose fratture scomposte all’orbita e allo zigomo, che lo obbligarono a uno stop. Osimhen descrisse la scena come «un’esperienza pre-morte». E concluse il campionato con una maschera che, nel tempo, diventò una sorta di amuleto che fece innamorare il popolo partenopeo, da sempre avvezzo ai talismani.

La maschera che Mbappé porterà per le prossime partite richiama inevitabilmente quelle indossate dai supereroi della nostra infanzia. I fan si domandano quindi se, sommata alle innegabili qualità che lo hanno reso un extraterrestre, Kylian si trasformerà in un’icona pop al pari di Spiderman e Batman.

Cosa comporta indossare una maschera del genere? Risponde il dottor Marco Marano, medico specialista in Ortopedia e Traumatologia e in Medicina dello Sport all’Ars Medica: «È importante sottolineare che la tanto citata maschera non influenza in modo evidente la prestazione di un calciatore, poiché diventa come una seconda pelle». E aggiunge: «Nelle azioni di gioco ciò che infastidisce i calciatori non è tanto la scomodità dell’apparecchio, quanto una visione periferica limitata. Per questo motivo gli esperti costruiscono delle strutture che invadano il meno possibile l’occhio».

Il caso Mbappé, per il medico, è teoricamente «un non-caso». «Mi spiego meglio: indossando la maschera l’attaccante potrebbe giocare già domani, ma il vero problema è di tipo respiratorio. Il colpo ricevuto e un'ipotetica operazione provocano, infatti, un gonfiore importante. Secondo me, tra una settimana circa potrebbe essere nuovamente disponibile, in extremis per la sfida con la Polonia».