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Mercatini di Natale: è già tempo di vin brulé

In Ticino non c'è ancora una vera e propria tradizione, ma l'interesse aumenta e, come sottolinea il direttore Angelo Trotta, «l'abitudine sta prendendo piede» – Como è un modello
Paolo Galli
16.11.2023 14:06

Per qualcuno il Natale arriva sempre troppo presto, perlomeno nei negozi e nelle vetrine, per qualcuno comunque troppo tardi. Perché alla fine gli addobbi catturano lo sguardo, e le bancarelle e le esposizioni fanno aprire il borsellino. E allora arriva anche il tempo dei mercatini di Natale. Altrove rappresentano una tradizione importante, in termini turistici, mentre dalle nostre parti registriamo vari tentativi di inserirsi in un mercato piuttosto complesso, fatto appunto di anni e anni di rodaggio. Basti pensare all'Alsazia o a qualche località tirolese.

L'ente supporta

Anche da Ticino Turismo ci confermano che il cantone non punta, con decisione, sul Natale per promuoversi in patria e all'estero. Il direttore, Angelo Trotta, da noi raggiunto, spiega: «La stagione invernale non è tradizionalmente un periodo dell’anno che promuoviamo con i nostri budget, poiché concentriamo le nostre risorse sulle altre stagioni. Ovviamente supportiamo e diamo evidenza alle regioni e alle località che per contro puntano sul turismo invernale. E solitamente, in quelle località, la maggior parte dei pernottamenti invernali si contano proprio nel periodo delle vacanze natalizie».

L'esempio di Como

L'ente cantonale promuove comunque l'agenda dei mercatini. Lo fa senza particolari velleità, però. Pur osservando, va detto, una crescita dell'interesse, anche in Ticino. «Non possiamo probabilmente competere con località conosciute internazionalmente per i mercatini di Natale, ma si tratta di una tradizione che sta prendendo piede anche alle nostre latitudini, sì». Una tradizione, aggiunge Trotta, «che permette di valorizzare il lavoro di artigiani locali così come i prodotti enogastronomici. Ci sono i villaggi natalizi presenti durante tutto il periodo dell’avvento nelle località principali del cantone, ma sono anche molte le piccole realtà di paese che consolidano la tradizione di organizzare dei mercatini per una giornata o una serata. Più che un target turistico, si tratta spesso di eventi che hanno un seguito locale ma che generano anche turismo interno».

Non ha senso, seguendo il discorso del direttore, prendere come esempi Colmar o Strasburgo. Meglio guardare più vicino. «Sì, per fare un esempio abbastanza vicino alla nostra realtà, cito la Città dei Balocchi sul lago di Como, che si è saputa affermare nel corso degli anni diventando una tradizione che perdura da un trentennio e che grazie a un’offerta variegata piace a tutta la famiglia e attrae persone anche dal Ticino così come da luoghi relativamente distanti».

Se da una parte è sempre più diffusa l’abitudine di prenotare le vacanze all’ultimo minuto, basandosi ad esempio sulle previsioni meteo, dall’altra potrebbe pesare il lungo cantiere di ripristino della galleria di base del San Gottardo che costringe la quasi totalità dei treni passeggeri a percorrere la tratta di montagna allungando così il viaggio di circa un’ora
Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo

L'incognita del San Gottardo

Ticino Turismo non vuole accelerare le tappe. Attualmente è ancora attiva la campagna «Vivi l’autunno più bello della Svizzera», che oltre a offrire uno sconto del 20% sul soggiorno in oltre una trentina di hotel in Ticino, permette di viaggiare gratuitamente con i mezzi pubblici dal proprio luogo di domicilio in Svizzera fino a raggiungere l’albergo e ritorno. «Una proposta che ha riscosso successo fin da subito e che grazie alla collaborazione di FFS e OTR è stata ampliata con ulteriori biglietti per i mezzi pubblici». Per quanto riguarda le previsioni per i mesi di novembre e dicembre, stando al campione di strutture che analizziamo per avere un’idea dell’andamento delle prenotazioni, «al momento la situazione è stabile rispetto allo scorso anno. Difficile però avere una previsione chiara di come andrà la stagione invernale: se da una parte è sempre più diffusa l’abitudine di prenotare le vacanze all’ultimo minuto, basandosi ad esempio sulle previsioni meteo, dall’altra potrebbe pesare il lungo cantiere di ripristino della galleria di base del San Gottardo che costringe la quasi totalità dei treni passeggeri a percorrere la tratta di montagna allungando così il viaggio di circa un’ora».

A Lugano l'albero si accende il 1. dicembre

La lista dei mercatini di Natale tocca ogni angolo del nostro cantone, da Chiasso alla Leventina. Andando con ordine, e partendo da Nord (come moderni elfi di Babbo Natale), l'OTR Bellinzona e Valli annuncia le seguenti date: Claro 30 novembre; Malvaglia 2-3 dicembre; Airolo e Pianezzo 4 dicembre; Bellinzona 7-21 dicembre; Giubiasco e Dangio 8 dicembre; Biasca 11 dicembre; Lavorgo 18 dicembre. Per quanto riguarda l'OTR Lago Maggiore e Valli, si inizia da Locarno, che ospiterà il mercatino dal 18 novembre sino all'8 gennaio. Poi: Minusio 25 novembre; Fusio 26 novembre; Maggia 3 dicembre; Ronco sopra Ascona e Vira 4 dicembre; Locarno 8 dicembre; Brissago e Losone 17 dicembre. Nel Luganese, il punto forte sarà il mercatino di Lugano, che sarà aperto dal 1. al 24 dicembre, tutti i giorni dalle 11 alle 19. Il 1. dicembre si illuminerà l'albero: appuntamento da non perdere, per gli appassionati. Melide ospiterà le sue bancarelle dal 2 all'8 dicembre. Nel Mendrisiotto, Mendrisio ospiterà il mercatino il 3 dicembre, mentre Chiasso l'8 dicembre. Ma segnatevi anche queste date: Melano 20 novembre; Arogno e Rancate 26 novembre; Melano 3-4 dicembre; Ligornetto 3 dicembre; Castello e Novazzano 4 dicembre; Coldrerio 10 dicembre.

 

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