Il caso

Migros in guerra contro Coca-Cola e dagli scaffali spariscono Fanta e Sprite

Il gigante arancione ha deciso di togliere dal proprio assortimento le due bevande in risposta ai prezzi d'acquisto troppo elevati applicati dal produttore svizzero della multinazionale statunitense
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Red. Online
28.05.2025 09:00

Potremmo definirla una battaglia senza esclusione di colpi quella tra Migros e Coca-Cola Svizzera. Già, perché di fronte ai prezzi troppo elevati applicati dal produttore svizzero della multinazionale statunitense, il gigante arancione ha deciso di togliere dai propri scaffali Fanta e Sprite, che fanno parte dell'universo Coca-Cola.

Come spiega il Blick, è dall'inizio di quest'anno che Fanta e Sprite sono sparite dagli scaffali del gigante arancione il quale continua invece a vendere l'energy drink Monster (marchio che pure rientra nell'universo Coca-Cola), importandolo però dalla Germania. Con queste mosse, Migros intende provare a far pressione su Coca-Cola Svizzera.

Tutto ha inizio a gennaio quando sugli scaffali del gigante arancione appare un messaggio rivolto ai clienti che li informa di una rottura di stock legata alle negoziazioni con il fornitore. In seguito, gli scaffali tornano a riempirsi, ma le bevande proposte non sono più quelle della multinazionale a stelle e strisce. Al loro posto, sugli scaffali della Migros di Zurigo Stadelhofen appaiono delle bevande gassate prodotte a Bursa, Turchia, della marca Uludag Gazoz. Bevande che, a tutti gli effetti, sembrano alternative di un altro produttore a Sprite e Fanta. Migros, tuttavia, respinge al mittente ogni analogia e comparazione. «Queste bevande fanno parte del nostro assortimento da più di dieci anni», sottolinea il gigante arancione. «Esse sono indirizzate a una clientela specifica di origine turca e non possono essere direttamente paragonate a Sprite o Fanta».

Per Mario Irminger non è il primo braccio di ferro con Coca-Cola; già nel 2014 il CEO di Migros, allora alla testa di Denner, aveva condotto una battaglia simile contro la multinazionale a stelle e strisce.

Quella tra Migros e Coca-Cola Svizzera, ad ogni modo, non sembra essere una rottura definitiva. «Sono tuttora in corso discussioni con il produttore svizzero di Coca-Cola», chiarisce il gigante arancione.

Anche Denner in battaglia

Quella contro Coca-Cola Svizzera non è comunque una battaglia solo di Migros, anche Denner (che del resto appartiene al gigante arancione) ha deciso di opporsi alle pratiche commerciali del produttore elvetico della multinazionale statunitense. In effetti, Denner ha deciso di interrompere qualsiasi relazione commerciale con Coca-Cola Svizzera. Il motivo? Sempre lo stesso: i prezzi troppo alti applicati nel nostro Paese. Proprio per far fronte a questo problema, il discounter ha quindi elaborato uno stratagemma: acquistare Coca-Cola, Sprite e Fanta all'estero.

«Non abbiamo rinnovato le nostre ordinazione con l'imbottigliatore svizzero», aveva spiegato in una lunga intervista al Blick il direttore di Denner, Torsten Friedrich. «Importiamo le bibite frizzanti zuccherate da altri Paesi europei a prezzi più vantaggiosi».

Coca-Cola e la via diplomatica

E Coca-Cola Svizzera, come ha reagito alle mosse di Denner e Migros? Interpellata dal Blick, la multinazionale statunitense ha deciso di imboccare la via della diplomazia. «Il gruppo Migros è un partner di lunga data che apprezziamo molto», spiega un portavoce. «Da diversi anni collaboriamo con successo per fornire i nostri prodotti ai consumatori svizzeri. Più dell'80% dei prodotti consumati in Svizzera è fabbricato nel Paese dai nostri 650 collaboratori nei nostri stabilimenti di Brüttisellen/Dietlikon (ZH) e Vals (GR). A livello nazionale, creiamo un valore aggiunto pari a 800 milioni di franchi e il 95% degli ingredienti che utilizziamo è di origine svizzera».