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Berlino sarebbe pronta a cedere 19 tank Leopard 2 a Kiev

Lo scrive il settimanale tedesco «Der Spiegel», anche se non ci sono conferme ufficiali in merito — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Berlino sarebbe pronta a cedere 19 tank Leopard 2 a Kiev
Red. Online
22.01.2023 07:16
22:09
22:09
Baerbock: «Siamo pronti ad autorizzare la Polonia a inviare i Leopard»

La Germania è pronta ad autorizzare la Polonia ad inviare carri armati Leopard all'Ucraina. Lo ha affermato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock.

Baerbock ha riferito che la Germania «non si opporrà» al desiderio della Polonia di inviare carri armati Leopard di fabbricazione tedesca in Ucraina, se Varsavia chiederà l'autorizzazione.

«Se ci viene posta la richiesta, allora non ci opporremo», ha detto la ministra tedesca alla televisione francese Lci dopo il vertice tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi.

«Per il momento la domanda non è stata posta» dalla Polonia, tenuta a fare richiesta ufficiale a Berlino, ha detto Baerbock. «Sappiamo quanto siano importanti questi carri armati ed è per questo che ne stiamo discutendo ora con i nostri partner. Dobbiamo assicurarci che le vite delle persone vengano salvate e il territorio dell'Ucraina liberato», ha aggiunto.

22:06
22:06
Zelensky: «Possiamo vincere nel 2023»

«Credo davvero che riusciremo a vincere la guerra nel 2023». A dirlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un incontro all'università Taras Shevchenko di Kiev con l'ex premier britannico Boris Johnson.

«La velocità (per finire la guerra) dipende da diverse cose: la forza all'interno dell'Ucraina e all'esterno con l'aiuto dei partner. E non dobbiamo permettere che i processi rallentino all'esterno e all'interno, poiché si prolungherà la guerra», ha sottolineato Zelensky, escludendo qualsiasi possibilità di vittoria parziale di Kiev.

«Non dimenticheremo nulla, non perdoneremo nulla, riconquisteremo sicuramente tutto».

22:01
22:01
USA furiosi con Scholz sulla questione Leopard

La questione della fornitura di carri armati Leopard a Kiev avrebbe causato tensioni tra Stati Uniti e Germania tali da provocare uno scontro tra il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, e il più stretto consigliere del cancelliere tedesco Olaf Scholz, Wolfgang Schmidt. A sostenerlo è il Süddeutsche Zeitung in un articolo rilanciato dai media ucraini.

Secondo la pubblicazione, Washington si sarebbe particolarmente indignata per il fatto che il governo tedesco abbia pubblicamente stabilito condizioni per la fornitura dei Leopard all'Ucraina, accettando il trasferimento solo se gli Stati Uniti avessero fornito i loro tank Abrams.

«Gli alleati Nato della Germania hanno reagito con aperta incomprensione o rabbia malcelata alla decisione del cancelliere Olaf Scholz di non promettere di fornire all'Ucraina carri armati Leopard. Il tono nel governo degli Stati Uniti è stato particolarmente tagliente», si legge nell'articolo.

Secondo quanto riferito, Austin avrebbe tentato invano alla riunione di Ramstein di ottenere impegni per la fornitura dei carri tedeschi. La pubblicazione riporta il disaccordo di Austin con il più stretto collaboratore di Scholz e che l'incontro tra i funzionari sarebbe stato «teso».

Inoltre, secondo il giornale, il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti Jake Sullivan avrebbe criticato aspramente le azioni della Germania in una conversazione telefonica con il consigliere del cancelliere tedesco Jens Pletner.

21:14
21:14
Colpita una scuola nella regione di Kherson

Le truppe russe hanno bombardato la città di Oleshky, nell'oblast di Kherson, danneggiando una scuola. Lo ha riferito il sindaco Yevhen Ryshchuk, secondo quanto riportato da Kyiv Independent.

A seguito delle esplosioni, le finestre degli edifici vicini sono andate in frantumi. Non sono state segnalate vittime.

20:30
20:30
180mila tra morti e feriti russi, 100mila ucraini

In quasi un anno di guerra, i combattimenti hanno provocato quasi 180.000 tra morti o feriti nell'esercito russo e 100.000 in quello ucraino, senza contare i 30.000 civili uccisi, secondo le stime fornite oggi dal capo dell'esercito norvegese.

«Le perdite russe cominciano ad avvicinarsi a 180.000 soldati morti o feriti», ha dichiarato il capo di stato maggiore norvegese Eirik Kristoffersen in un'intervista a TV2, senza specificare l'origine di queste cifre.

«Le perdite ucraine sono probabilmente superiori a 100.000 morti o feriti. Inoltre, l'Ucraina ha circa 30.000 civili che sono morti in questa terribile guerra», ha aggiunto il generale norvegese. Da mesi la Russia e l'Ucraina non forniscono cifre affidabili sulle vittime.

A novembre, il capo dell'esercito statunitense Mark Milley ha dichiarato che l'esercito russo ha subito perdite per oltre 100.000 morti o feriti, con un bilancio «probabilmente» simile da parte ucraina. Queste cifre non possono essere verificate in modo indipendente.

Nonostante le pesanti perdite, «la Russia è in grado di continuare (questa guerra) per un bel po' di tempo», ha aggiunto il capo di stato maggiore norvegese, citando le capacità di mobilitazione e di produzione di armi di Mosca. «Ciò che mi preoccupa di più è se l'Ucraina sarà in grado di tenere l'aviazione russa fuori dalla guerra», mentre finora è stata tenuta ampiamente fuori «grazie alle difese antiaeree ucraine». La maggior parte degli attacchi russi degli ultimi mesi sono stati effettuati con missili a lungo raggio.

Il generale norvegese ha anche chiesto la rapida consegna di carri armati all'Ucraina, una questione finora tenuta in sospeso soprattutto dalla Germania. «Se vogliono passare all'offensiva durante l'inverno, ne hanno bisogno rapidamente», ha detto. I carri armati pesanti Leopard sono presenti nelle file di diverse altre nazioni europee, tra cui la Norvegia, ma la loro consegna all'Ucraina è teoricamente soggetta all'approvazione tedesca.

La Norvegia, che confina con la Russia nell'estremo nord, è membro della Nato dalla sua fondazione nel 1949.

19:23
19:23
«Aspettare non funzionerà, servono i tank»

«I partner devono realizzare la verità: c'è un buco nella nave globale e la parte ucraina dell'equipaggio sta combattendo per la sopravvivenza della nave. Aspettare non funzionerà. Per salvare la nave, tutti devono agire di concerto. Ciò significa carri armati, missili, armi, denaro e altro per l'Ucraina».

Lo scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in riferimento alla questione della fornitura dei Leopard a Kiev.

19:21
19:21
Macron non esclude di fornire a Kiev i tank Leclerc

Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato oggi che «nulla è escluso» rispondendo a una domanda sulla fornitura di carri armati pesanti Leclerc all'Ucraina.

La Francia non esclude di fornire carri armati pesanti Leclerc all'Ucraina per sostenerla nella sua guerra contro la Russia, ha annunciato oggi Emmanuel Macron al termine del Consiglio dei ministri franco-tedesco, al fianco del cancelliere tedesco Olaf Scholz. Kiev chiede con insistenza carri armati Leopard 2 alla Germania.

«Per quanto riguarda i Leclerc - ha dichiarato il presidente francese - ho chiesto al ministro della Difesa di lavorarci su. Nulla è escluso ed è qualcosa che si valuta tutti insieme». Scholz, interrogato sui Leopard, ha detto che «il modo in cui noi abbiamo agito in passato è sempre strettamente coordinato con i nostri amici ed alleati e continueremo ad agire in funzione della situazione concreta».

19:03
19:03
Attaccate infrastrutture critiche di Zaporizhzhia

Le truppe russe hanno lanciato oggi un attacco missilistico contro infrastrutture critiche nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina.

«Durante il giorno, il nemico ha lanciato 5 attacchi aerei sulle posizioni delle forze di difesa e un attacco missilistico contro infrastrutture critiche nella regione di Zaporizhzhia. Ha effettuato più di 20 attacchi da più sistemi di lancio di razzi», ha dichiarato lo stato maggiore, citato da Ukrainska Pravda.

Le forze di Kiev hanno spiegato inoltre che «gli sforzi principali del nemico sono concentrati sulla conduzione di un'offensiva nella direzione di Bakhmut» e «conduce operazioni offensive senza successo nelle direzioni di Zaporizhzhia, Avdiivka e Liman. Su Kupyansk, Novopavlovsk e Kherson sta difendendo».

18:18
18:18
Vladislav Osipov lascia il CDA di Züblin Immobilien Holding AG

Il cittadino russo-elvetico incriminato negli Stati Uniti per aver aiutato l'oligarca russo Viktor Vekselberg si è dimesso con effetto immediato dal consiglio di amministrazione della società immobiliare zurighese Züblin Immobilien Holding AG.

Obiettivo delle dimissioni è di «evitare ogni possibile danno alla reputazione dell'azienda», indica oggi (domenica) Züblin in una nota. L'interessato - prosegue la nota - non può commentare, ma si difenderà con tutti i mezzi legali disponibili dalle accuse del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

Ieri si è appreso che il Dipartimento di Giustizia statunitense ha incriminato il 51.enne Vladislav Osipov, che ha la doppia cittadinanza russa e svizzera, per aver aiutato l'oligarca Viktor Vekselberg a nascondere uno yacht di lusso in violazione delle sanzioni statunitensi.

Un'altra persona incriminata per la stessa vicenda è il cittadino britannico 52.enne Richard Masters. I due sono accusati di cospirazione per frodare gli Stati Uniti, di reati in violazione dell'International Emergency Economic Powers Act e di riciclaggio di denaro.

Il Dipartimento di Giustizia Usa ha precisato che Masters è stato arrestato in Spagna venerdì scorso e sarà estradato negli Stati Uniti. Osipov non è invece ancora stato arrestato.

Vladislav Osipov, che lavorava per Vekselberg ed è pure direttore di una società di investimenti con sede a Zurigo, avrebbe nascosto la proprietà di Vekselberg dello yacht da 90 milioni di dollari usando società di comodo e cospirando per evitare le sanzioni statunitensi.

Lo yacht «Tango» è stato sequestrato lo scorso aprile dalle forze dell'ordine spagnole su richiesta di funzionari statunitensi. Gli agenti federali hanno anche perquisito diverse case negli Stati Uniti legate a Vekselberg.

Il 52.enne britannico, che gestisce una compagnia di navigazione a Palma di Maiorca, avrebbe da parte sua ribattezzato la nave «Fanta» per continuare a lavorare con i fornitori statunitensi nonostante le sanzioni.

Viktor Vekselberg, che è nato in Ucraina, è un miliardario russo che fino a poco tempo fa aveva la residenza Zugo e ha importanti interessi in Svizzera. Considerato vicino al Cremlino, è stato inserito sulla lista delle sanzioni Usa nel 2018, in seguito all'invasione russa in Crimea.

Secondo articoli di stampa, Viktor Veksleberg è anche proprietario di diversi appartamenti a Zurigo, dove si era trasferito nei primi anni 2000 beneficiando di un'imposizione forfettaria.

Vekselberg dirige il gruppo Renova, un conglomerato con sede a Mosca, con partecipazioni in diverse aziende svizzere, come Sulzer, Swiss Steel, Oerlikon e Züblin. È tra l'altro l'azionista di riferimento del gruppo industriale Sulzer di Winterthur, di cui controlla il 49% del capitale. In seguito alle sanzioni, l'azienda ha dovuto lasciare la Russia e chiudere i suoi stabilimenti in Polonia.

Nel maggio 2022, Züblin aveva dichiarato che le sanzioni contro Viktor Vekselberg non avrebbero avuto alcun impatto sulle sue operazioni quotidiane. L'oligarca detiene il 41,65% di Züblin attraverso Lamesa Holding.

18:05
18:05
Donna uccisa in un attacco russo nella regione Kharkiv

Una donna è rimasta uccisa e un uomo ferito in un bombardamento russo della regione di Kharkiv. Lo ha riferito su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleg Synegubov.

«Intorno alle 14:30 del 22 gennaio 2023, una donna di 67 anni è stata uccisa nel bombardamento di artiglieria del villaggio di Petrivka della comunità di Zolochiv. Una casa residenziale e edifici commerciali sono stati colpiti», ha scritto Synegubov.

Inoltre, «carri armati nemici hanno sparato contro il cimitero nel villaggio di Guryiv Kozachok, danneggiando le tombe». Infine, nella città di Vovchansk, «un edificio di cinque piani e una casa privata sono stati colpiti» in un attacco e un uomo è rimasto ferito.

16:57
16:57
Nessuna offensiva russa su Zaporizhzhia

Le truppe della Federazione Russa non conducono operazioni offensive su larga scala nella sezione di Zaporizhzhia. Ad affermarlo è Yevhen Yerin, capo del Centro stampa congiunto delle forze di difesa della direzione di Tavriya, citato da Ukrinform.

«Per quanto riguarda la situazione nella sezione di Zaporizhzhia, il nemico non sta conducendo operazioni attive e su larga scala», ha detto il colonnello, aggiungendo che si registrano regolari tentativi russi di assaltare le posizioni dell'esercito ucraino con piccoli gruppi di massimo dieci persone.

Secondo Yerin, le truppe russe hanno avuto alcuni successi in alcune aree, ma attualmente tutte le posizioni delle forze di difesa dell'Ucraina sono state ripristinate.

16:46
16:46
Arrestato per tangenti, sarà destituito

Il governo ucraino ha destituito il viceministro delle Infrastrutture e dello sviluppo delle comunità Vasyl Lozynskiy, arrestato e accusato di aver ricevuto una tangente di 400.000 dollari. Lo riporta Kyiv Independent.

«Il 22 gennaio si è tenuta una riunione straordinaria del Gabinetto dei ministri dell'Ucraina su iniziativa del primo ministro Denys Shmyhal. Il governo ha approvato un progetto di risoluzione per destituire Vasyl Lozynskyy dalla carica di viceministro», si legge in una nota dell'esecutivo. «Il governo dell'Ucraina si impegna a rispettare il principio della tolleranza zero nei confronti della corruzione», ha aggiunto.

Secondo quanto ricostruisce Kyiv Independent, l'Ufficio nazionale anticorruzione dell'Ucraina ha arrestato Lozynskiy ieri mentre stava ricevendo 400.000 dollari in contanti. Secondo l'ufficio, si trattava di una tangente per aver truccato una gara d'appalto statale.

Lozynskiy e complici avrebbero cercato di intascare una parte degli 1,68 miliardi di grivnie (46 milioni di dollari) che lo Stato ha stanziato per l'acquisto di generatori e altre apparecchiature durante l'estate. Secondo l'ufficio di presidenza, hanno accettato di cedere il contratto ad un offerente con prezzi gonfiati in cambio di una tangente. Lozynskiy sarebbe stato arrestato quando ha ricevuto la tangente, scrive il portale ucraino.

15:34
15:34
«L'Occidente è pronto a sbranare la Russia»

«L'incontro di Ramstein e le forniture di armi pesanti a Kiev non lasciano dubbi sul fatto che i nostri nemici cercheranno di sbranarci o addirittura di distruggerci all'infinito».

«E hanno armi a sufficienza per farlo. Potrebbero anche iniziare a produrne di nuove, se necessario». Lo ha scritto oggi su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, giungendo a due conclusioni.

In primo luogo, «sarebbe molto difficile». In secondo luogo, «nell'eventualità di un conflitto prolungato, a un certo punto potrebbe comparire una nuova alleanza militare, composta da quei Paesi che saranno infastiditi dagli americani e dai loro alleati».

Secondo Medvedev - come riporta la Tass - il mondo tornerà ad essere un luogo stabile quando gli Stati Uniti abbandoneranno l'Europa e «ciò che resterà dei poveri ucraini, a meno che non sia troppo tardi».

13:58
13:58
L'anticipazione di Der Spiegel: «Berlino cede, a Kiev 19 tank Leopard 2»

La Germania alla fine potrebbe trasferire 19 tank Leopard 2 all'Ucraina, che Kiev sta insistentemente chiedendo. Lo scrive il settimanale tedesco «Der Spiegel», anche se non ci sono conferme ufficiali in merito.

Il giornale riferisce che l'esercito tedesco ha 212 Leopard operativi di vari modelli. Circa un centinaio di altri carri armati sono in riparazione.

Secondo lo «Spiegel», il ministero della difesa tedesco ritiene che 19 carri armati Leopard 2A5 siano i più adatti per l'invio in Ucraina. Attualmente sono utilizzati come mezzi di addestramento e se non fossero dati a Kiev sarebbero destinati allo smaltimento.

Lo «Spiegel» chiarisce che l'Ucraina potrebbe ricevere Leopard anche da altri Paesi, come la Polonia, se i tedeschi ne approvassero la consegna.

12:56
12:56
Leopard 2, «Il rifiuto tedesco è inaccettabile»

Il rifiuto da parte di Berlino di consegnare all'Ucraina i suoi carri armati pesanti Leopard è «inaccettabile», secondo il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki.

«L'atteggiamento della Germania è inaccettabile. È quasi un anno che la guerra è iniziata e degli innocenti muoiono ogni giorno. Le bombe russe creano devastazione nelle città ucraine. Obiettivi civili vengono attaccati e donne e bambini vengono assassinati», ha detto il premier da Varsavia, citato dall'agenzia di stampa polacca Pap, due giorni dopo la riunione del gruppo di contatto per la difesa sull'Ucraina a Ramstein (D).

Morawiecki ha detto di aspettarsi almeno «una dichiarazione chiara» di Berlino che autorizzi i paesi che dispongano di Leopard tedeschi a inviarli a Kiev. La Polonia intende consegnarne 14.

10:03
10:03
Gli acquisti della Difesa ucraina sono stati gonfiati? I media parlano di corruzione

La Commissione parlamentare ucraina per la sicurezza nazionale, la difesa e l'intelligence ha convocato alti funzionari del ministero della difesa per rispondere alle accuse di stampa secondo cui il dicastero sta acquistando cibo per l'esercito a prezzi gonfiati. Lo riporta il «Kyiv Independent».

Il quotidiano ucraino Zn.Ua ha riferito ieri che il ministero ha acquistato cibo per i militari a prezzi da due a tre volte superiori a quelli venduti nei negozi di alimentari di Kiev. Ciò indicherebbe un possibile schema di corruzione, secondo Zn.Ua. Il dicastero da parte sua non ha ancora fornito commenti.

Il ministero della difesa avrebbe firmato un contratto da 360 milioni di dollari per l'acquisto di cibo nel 2023, ha riferito il quotidiano ucraino.

10:01
10:01
I soldati statunitensi resteranno in Romania per altri 9 mesi

Le migliaia di soldati americani stanziate nel sud-est della Romania vi resteranno per almeno altri nove mesi. Lo riferiscono funzionari del Pentagono al "New York Times".

Dall'inizio della guerra in Ucraina la base aerea di Mihail Kogalniceanu, a soli sette minuti di volo dalla postazione delle truppe russe in Crimea, è diventata un centro di addestramento per le forze della Nato nel sud-est dell'Europa. E, nel caso di un'invasione della Russia, i soldati stanziati nella base sarebbero in prima linea.

Dalla scorse estate vi sono circa 4'000 americani; prima di allora il contingente degli Usa era molto più piccolo ed era stato mobilitato subito dopo l'invasione dell'Ucraina da parte delle forze di Mosca.

I funzionari del Dipartimento della difesa hanno annunciato inoltre che d'ora in avanti le truppe in Romania saranno guidate da alti ufficiali, compresi generali a due stelle. Una mossa che, secondo gli analisti militari, indica la necessità di prendere decisioni in tempi rapidi nel caso la Russia dovesse muovere uomini e mezzi in territorio della Nato.

08:12
08:12
«La fornitura di armi offensive a Kiev porterebbe a un disastro globale»

«La fornitura di armi offensive a Kiev porterebbe a un disastro globale», ha dichiarato lo speaker della Duma russa, Viacheslav Volodin. «Se Washington e i Paesi della Nato inviano armi (all'Ucraina) da impiegare per attaccare città pacifiche o per tentare di occupare le nostre terre, una minaccia che è stata fatta, questo provocherebbe una reazione con l'uso di armi ancora più potenti», ha aggiunto il presidente della camera bassa del parlamento di Mosca, citato dalla Tass, sul suo canale Telegram.

07:45
07:45
Il punto alle 7.00

L'immobilismo della Germania sta costando vite. Questo, in sostanza, quanto dichiarato dal consigliere di Volodymyr Zelenskyk, Mykhailo Podolyak. Su Twitter, Podolyak ha espresso tutta la frustrazione di Kiev per «l'indecisione globale» sulla fornitura di armi all'Ucraina. In particolare, Berlino è stata criticata per «la lentezza sulle decisioni riguardanti l'invio di carri armati Leopard 2 all'Ucraina».

Per esportare i tank tedeschi in Ucraina serve il permesso del Paese produttore. Per questo, i Paesi baltici — che precedentemente avevano acquistato i famosi Leopard 2 da Berlino — chiedono a gran voce il via libera per poter inviare i carri armati in proprio possesso. La pressione politica, nelle ultime ore, si sta facendo sempre più forte: il ministro degli Esteri lettone, Edgars Rinkēvičs, insieme agli omologhi di Estonia e Lituania, ha twittato che i Leopard 2 sono «necessari per fermare l'aggressione russa».

In risposta a ciò, il nuovo ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha dichiarato al quotidiano Bild am Sonntag che ha intenzione di visitare l'Ucraina a breve, «probabilmente entro le prossime quattro settimane». Pistorius ha in programma di incontrare a Kiev il suo omologo ucraino Oleksiy Reznikov. «Non è ancora definitivo, ma possiamo dire con certezza che presto andrò in Ucraina - afferma il ministro tedesco -. Ieri ho incontrato il mio collega ucraino a Ramstein per uno scambio intenso. Resnikov è una persona aperta che sa per certo cosa vuole».

Rispondendo poi a una domanda del quotidiano tedesco sui carri armati Leopard, Pistorius ha dichiarato: «Stiamo dialogando molto strettamente su questo tema con i nostri partner internazionali, soprattutto con gli Stati Uniti».

Situazione di stallo

I combattimenti, intanto, proseguono. E, secondo l'intelligence del Ministero della Difesa britannico, negli ultimi giorni si sono concentrati in tre settori. Nel nord-est, vicino a Kreminna, l'Ucraina ha probabilmente ottenuto piccoli successi e si è difesa con successo da un contrattacco russo. Intorno all'Oblast di Donetsk, nel settore di Bakhmut, le forze russe e i mercenari del gruppo Wagner si sono probabilmente ricostituite nella città di Soledar, dopo averla conquistata all'inizio della settimana. A sud, nell'Oblast di Zaporizhzhia, entrambe le parti hanno ammassato forze significative, che hanno condotto scambi di artiglieria e schermaglie, ma hanno evitato qualsiasi sforzo offensivo su larga scala.

Nel complesso, il conflitto è in una situazione di stallo, ha fatto sapere ieri l'intelligence. Tuttavia, esiste una possibilità realistica di avanzamenti locali russi intorno a Bakhmut.