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«Cercavano di raggiungere il centro di assistenza di Rafah: le forze israeliane li hanno uccisi»

L'esercito di Israele ha sparato su un gruppo di palestinesi diretti all'hub umanitario nel Sud della Striscia: almeno due i morti, decine di feriti – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Cercavano di raggiungere il centro di assistenza di Rafah: le forze israeliane li hanno uccisi»
Red. Online
31.05.2025 08:23
22:29
22:29
Hamas: «Non abbiamo rifiutato la proposta di Trump»

 Hamas ha dichiarato di non aver respinto la proposta di cessate il fuoco presentata dall'inviato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff. Lo ha detto a Reuters Basem Naim, un alto funzionario di Hamas, scrive il Guardian. Naim ha sottolineato che la risposta di Israele alla proposta di Witkoff era incompatibile con quanto concordato dal gruppo, aggiungendo che la posizione di Witkoff nei confronti di Hamas è «ingiusta» e dimostra una «totale parzialità» nei confronti di Israele.

21:06
21:06
Witkoff: «La risposta di Hamas è inaccettabile»

La risposta di Hamas alla proposta degli Stati Uniti «è totalmente inaccettabile e ci porta solo indietro. Hamas dovrebbe accettare la proposta quadro che abbiamo presentato come base per i colloqui di prossimità, che possiamo avviare immediatamente la prossima settimana»: lo scrive su X l'inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff.

«Questo - aggiunge - è l'unico modo per concludere un accordo di cessate il fuoco di 60 giorni nei prossimi giorni, in cui metà degli ostaggi vivi e metà di quelli deceduti torneranno a casa dalle loro famiglie e in cui potremo condurre, durante i colloqui di prossimità, negoziati sostanziali e in buona fede per cercare di raggiungere un cessate il fuoco permanente».

18:17
18:17
La controproposta di Hamas: «Il rilascio degli ostaggi in 5 fasi»

Il canale egiziano Al-Rad - ripreso dai media israeliani - riporta che Hamas ha risposto alla proposta dell'inviato Usa Steve Witkoff con uno schema alternativo sulla tempistica del rilascio degli ostaggi.

In particolare, la fazione palestinese vorrebbe il rientro dei rapiti in Israele in cinque fasi, anziché due nella prima settimana della tregua. Hamas, secondo questa ricostruzione, vuole rilasciare quattro ostaggi vivi il primo giorno della tregua di 60 giorni, due ostaggi vivi il trentesimo giorno e altri quattro ostaggi in vita l'ultimo giorno dell'accordo. E i corpi dei rapiti morti il trentesimo e il cinquantesimo giorno.

In una nota, Hamas ha fatto sapere di avere «inviato oggi ai mediatori la sua risposta all'ultima proposta di Witkoff. Nella nota si legge che »nell'ambito di un futuro accordo, siamo pronti a liberare dieci ostaggi israeliani ancora in vita e a consegnare 18 corpi di prigionieri deceduti in cambio del rilascio del numero concordato di prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane«. E si spiega che »questa proposta mira a raggiungere un cessate il fuoco permanente, un ritiro completo dalla Striscia di Gaza e a garantire il flusso di aiuti al nostro popolo e alle nostre famiglie nella Striscia di Gaza«.

Nella nota non si chiarisce se Hamas abbia accettato o meno la proposta Witkoff ma secondo fonti palestinesi la risposta al piano Usa sarebbe positiva, pur con la richiesta di alcune condizioni. Condizioni che, fanno notare le stesse fonti, dovranno essere ora accettate da Israele per chiudere l'accordo. La proposta originale di Witkoff, ad esempio, non includeva un ritiro completo delle Idf o un cessate il fuoco permanente, sottolineano i media israeliani.

Un'altra fonte a conoscenza del dossier spiega che l'idea di Hamas di distribuire il rilascio di 10 ostaggi durante i 60 giorni della tregua serva a impedire al premier Benjamin Netanyahu di abbandonare i colloqui per un cessate il fuoco permanente dopo il rilascio dei 10 ostaggi.

Un funzionario israeliano ha dichiarato ai giornalisti che il governo sta considerando la risposta di Hamas alla proposta di accordo con ostaggi dell'inviato speciale statunitense Steve Witkoff come un »rifiuto effettivo«.

La risposta di Hamas - secondo Times of Israel - include una serie di modifiche alla proposta di Witkoff, inviata ad Hamas dopo l'approvazione del capo negoziatore israeliano Ron Dermer. Nonostante Hamas abbia annunciato di aver già presentato la sua risposta alla proposta di Witkoff, i mediatori stanno ancora lavorando con il gruppo palestinese per attenuare alcune delle modifiche richieste.

15:21
15:21
L'Iran accelera la produzione uranio arricchito al 60%

L'Iran ha accelerato la produzione di uranio arricchito al 60%: lo rende noto l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), aggiungendo che la cooperazione di Teheran con l'agenzia è «meno che soddisfacente».

È quanto emerge da un rapporto riservato dell'Aiea, realizzato dall'agenzia delle Nazioni Unite su richiesta dell'Occidente e visionato oggi dall'agenzia di stampa Afp. La soglia dell'arricchimento dell'uranio necessaria per fabbricare un'arma nucleare è del 90%.

Secondo il rapporto, al 17 maggio l'Iran aveva un totale di 408,6 kg di uranio arricchito al 60%, pari ad un aumento di 133,8 kg rispetto ai tre mesi precedenti.

«Questo considerevole aumento della produzione e l'accumulo di uranio altamente arricchito da parte dell'Iran, l'unico Stato non dotato di armi nucleari che produce tale materiale nucleare, suscitano seria preoccupazione», si legge nel rapporto dell'Agenzia.

Nel documento, inoltre, l'Aiea deplora la cooperazione «insoddisfacente» di Teheran. «L'Iran ha ripetutamente omesso di rispondere o non è riuscito a fornire risposte tecnicamente credibili alle domande dell'agenzia e ha sgomberato» i siti, «il che ha ostacolato le attività di verifica dell'agenzia» in tre siti non dichiarati, ovvero Lavisan-Shian, Varamin e Turquzabad, sottolinea il rapporto.

14:29
14:29
Tregua: «Hamas pronto al sì, ad alcune condizioni»

Hamas, secondo alcune fonti ad essa vicine citate da Al-Sharq Al-Awsat, avrebbe un'opinione generalmente positiva, accettata da tutte le fazioni palestinesi, della proposta di tregua di Steve Witkoff, ma vuole rassicurazioni e pone condizioni.

«Le fonti - scrive il giornale panarabo con sede a Londra - hanno indicato che la risposta potrebbe essere descritta come positiva dalla leadership di Hamas e da altre fazioni palestinesi, sebbene contenga alcune riserve che devono essere tenute in considerazione». E tale proposta «probabilmente verrebbe accettata se ci fosse una reale volontà americana di fare pressione su Israele».

14:03
14:03
Ministri arabi condannano il divieto d'Israele alla visita della Cisgiordania

La delegazione ministeriale araba che domani sarebbe dovuta andare in Cisgiordania ha denunciato oggi il «divieto» imposto da Israele alla visita, dopo che un funzionario israeliano ha dichiarato che il suo Paese «non coopererà» all'iniziativa.

In una dichiarazione congiunta, la delegazione ha condannato «la decisione di Israele di vietare la visita del comitato a Ramallah e l'incontro con il Presidente dello Stato di Palestina, Mahmoud Abbas», ha dichiarato il ministero degli Esteri giordano in un comunicato stampa.

12:58
12:58
Raid israeliani su Gaza: 60 morti in 24 ore

Il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas afferma che 60 palestinesi sono stati uccisi e 284 sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia.

Il bilancio delle dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023 è di 54'381 vittime e 124'054 feriti, si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram.

12:26
12:26
«Ucciso nel sud del Libano un comandante di Hezbollah»

L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di avere ucciso il comandante del sistema missilistico di Hezbollah nella regione di Shaqif, nell'area di Deir al-Zahrani, nel Libano meridionale: il «terrorista Mohammad Ali Jamoul».

«Durante la guerra, il terrorista ha effettuato numerosi attacchi con proiettili contro civili israeliani e truppe dell'Idf, ed è stato recentemente coinvolto negli sforzi per ristabilire l'infrastruttura terroristica di Hezbollah nella zona - si legge in un comunicato pubblicato su Telegram -. Le attività di Mohammad Ali Jamoul hanno costituito una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano».

11:22
11:22
«Hamas risponderà oggi alla proposta statunitense»

Hamas risponderà oggi alla proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco a Gaza e di un accordo sulla liberazione degli ostaggi. Lo riporta Haaretz citando un alto funzionario del gruppo al sito di notizie Al-Risala, affiliato ad Hamas.

10:29
10:29
«Saccheggiati 110 camion ONU con farina a sud di Gaza»

Oltre 100 camion del Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite sono stati saccheggiati questa mattina nella zona di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, riporta il sito di notizie Ynet.

La folla ha assaltato circa 110 camion carichi di farina che avrebbe dovuto essere distribuita domani, secondo Ynet.

Ieri un portavoce dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha) aveva dichiarato che «Gaza è il posto più affamato del mondo», dove «il 100% della popolazione è a rischio di fame».

10:29
10:29
«Attacco israeliano nel sud del Libano, un morto»

Fonti libanesi citate dai media in lingua ebraica affermano che una persona è stata uccisa in un attacco israeliano nel sud del Libano, riporta il Times of Israel.

La vittima si trovava a bordo di un veicolo a Deir ez-Zahrani, circa 67 km a sud di Beirut. Nessun commento per ora da parte dell'esercito israeliano.

08:26
08:26
Israele blocca la visita del ministro di Riad in Cisgiordania

Israele ha deciso di impedire a una delegazione di ministri degli Esteri arabi, guidata dal capo della diplomazia saudita Faisal bin Farhan, di compiere domenica una visita storica in Cisgiordania. Lo scrive il Times of Israel citando un alto funzionario israeliano. Secondo quanto scrive Ynet, Israele ha informato Hussein al-Sheikh, vice del presidente dell'Anp Abu Mazen, che non consentirà alla delegazione dei ministri, tra cui Emirati, Egitto, Giordania, Qatar e Turchia, di entrare nei territori dell'Autorità Nazionale Palestinese e di incontrare Abu Mazen a Ramallah.

Secondo quanto appreso da Ynet, al-Sheikh «ha reagito con stupore» alla misura di Israele e ha affermato che si tratta di una «decisione estrema», minacciando di fare appello ai vari Paesi arabi affinché adottino misure per cambiare la decisione.

L'alto funzionario israeliano citato dal Times of Israel ha dichiarato che con la visita dei ministri arabi, l'Anp stava pianificando di ospitare un incontro volto a «promuovere la creazione di uno Stato palestinese». Israele «non coopererà con azioni volte a danneggiare sé stesso e la sua sicurezza», ha quindi affermato il funzionario israeliano.

08:23
08:23
Il punto alle 8

Cercavano di raggiungere l'hub umanitario di Rafah. Ma non ce l'hanno fatta. Le forze israeliane hanno sparato contro un gruppo di palestinesi diretti al centro di assistenza vicino a Rafah, uccidendone almeno due, come riferisce l'agenzia di stampa Wafa.

Altre decine di persone sono rimaste ferite, hanno fatto sapere fonti sul posto ad Al Jazeera. Attacchi simili sono andati in scena ieri, quando le truppe israeliane hanno sparato sui palestinesi che cercavano di accedere ai centri di assistenza appena istituiti, ferendone almeno 20.