Guerra

Cinque ore di colloquio tra Putin e Witkoff, ma nessun accordo sui territori

Yuri Ushakov: «Discussioni costruttive, ma permangono divergenze, la pace non è né più vicina né più lontana» – Steve Whitkoff e Jared Kushner non incontreranno oggi Volodymyr Zelensky
© KEYSTONE (Alexander Kazakov, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)
Red. Online
03.12.2025 08:48

Una conversazione «costruttiva, molto utile e sostanziosa». Così il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha definito l'incontro tra il presidente Vladimir Putin e l'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff. Quasi cinque ore di colloqui, ai quali hanno partecipato lo stesso Ushakov, Jared Kushner, genero del presidente americano Donald Trump, e il presidente del fondo sovrano russo, Kirill Dmitriev, che su X li ha definiti «produttivi».

Per il momento i commenti arrivano solo da parte russa. Yuri Ushakov ha spiegato che sono state discusse «diverse opzioni per un piano per la soluzione della questione ucraina». Ha spiegato che «in cinque ore è stato possibile discutere in modo approfondito» come porre fine al conflitto, ma ha aggiunto che al momento «non esiste una versione di compromesso del piano di pace per l'Ucraina» in quanto «alcune proposte americane sono accettabili per la Russia, altre no». A che cosa fa riferimento? Durante i colloqui «è stata discussa la questione dei territori» che Kiev dovrebbe cedere, ha spiegato, e «sono state affrontate anche le prospettive di cooperazione economica tra Russia e USA», ma non è stato ancora raggiunto «alcun compromesso» sui territori.

«Finora non abbiamo trovato nessun compromesso ma alcune proposte americane possono essere discusse», ha sottolineato Ushakov, «c’è ancora molto lavoro da fare, sia a Mosca che a Washington».

Le posizioni di Stati Uniti e Russia «non si sono avvicinate» durante i colloqui, ha avvertito Ushakov. Putin, durante la riunione, ha definito «distruttive» le iniziative degli europei in merito alla trattativa per porre fine al conflitto. Il presidente russo, prima dell'incontro, ha pure rilasciato dichiarazioni tutt'altro che concilianti: «Se l'Europa vuole la guerra, noi siamo pronti da subito». Gli europei, a suo dire, ostacolano il piano di Trump, non hanno un programma di pace e sono dalla parte della guerra.

La Russia continuerà le trattative con gli USA nelle persone dell'inviato speciale Steve Witkoff e di Jared Kushner, ha infine indicato alla Tass il consigliere presidenziale russo. Putin ha inviato a Trump, tramite Witkoff, «un saluto amichevole e una serie di importanti segnali politici. La possibilità di un incontro tra i due presidenti dipende dal lavoro a livello di staff e ministeri degli Esteri».


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