Il punto

Dagli aiuti a Kiev all'ultimatum a TikTok, cosa prevede il pacchetto di aiuti degli USA?

Via libera anche dal Senato al pacchetto di aiuti militari ed economici, del valore di 95 miliardi di dollari, destinati all'Ucraina, a Israele e non solo – Chuck Schumer: «L'America manda un messaggio al mondo intero: non vi volteremo le spalle»
©MICHAEL REYNOLDS
Red. Online
24.04.2024 07:30

Dopo la Camera dei rappresentanti, è arrivata anche l'approvazione del Senato. Dopo mesi di complessi negoziati, il Congresso americano, nella notte, ha adottato quello che è stato definito «un gigantesco pacchetto di aiuti militari ed economici all'Ucraina». Pacchetto che comprende anche dei fondi per Israele e Taiwan e un ultimatum a TiKTok, per un totale di 95 miliardi di dollari di aiuti. 

Con un sostegno «schiacciante» (79 voti a favore, 18 contrari), quello del Senato è stato descritto come «uno dei più grandi risultati raggiunti negli ultimi anni». In altre parole, per citare i media internazionali, con l'approvazione del pacchetto di aiuti da parte della camera alta si conclude «un'odissea tormentata», iniziata già lo scorso anno, quando alla Casa Bianca giunse la prima richiesta per una nuova serie di finanziamenti per l'Ucraina e Israele. Infatti, sebbene il pacchetto di aiuti per «gli alleati statunitensi» sia in gran parte simile alla misura approvata dal Senato a febbraio, questa volta è stata raggiunta l'approvazione di diversi senatori repubblicani che in passato avevano votato contro il progetto, mostrando scetticismo in merito al coinvolgimento degli Stati Uniti in «questioni estere». 

«Finalmente, finalmente, finalmente. Stasera dopo più di sei mesi di duro lavoro e molti colpi di scena l'America manda un messaggio al mondo intero: non vi volteremo le spalle», ha dichiarato il leader dei democratici al Senato Chuck Schumer. «Non commettete errori, l'America manterrà la sua promessa di agire come un leader sulla scena mondiale, per tenere la linea contro i delinquenti autocratici come Vladimir Putin», ha aggiunto. «Stiamo dimostrando a Putin che scommettere contro l'America è sempre, sempre un grave errore». 

Come sono distribuiti gli aiuti

Ma come saranno distribuiti, a tutti gli effetti, i 95 miliardi di dollari di aiuti previsti dal pacchetto? Per cominciare, la fetta più grande spetterà a Kiev. All'Ucraina sono infatti destinati 60,8 miliardi di dollari in aiuti militari ed economici per «rifornire la sua cassa di guerra». «Sono grato al Senato degli Stati Uniti per aver approvato un aiuto vitale per il nostro Paese», ha commentato Zelensky sui social media dopo aver appreso la notizia. «Ringrazio il leader della maggioranza Chuck Schumer e il leader repubblicano Mitch McConnell per la loro forte leadership nel portare avanti questa legislazione bipartisan, così come tutti i senatori degli Stati Uniti su entrambi i lati della navata che hanno votato a favore», ha continuato il presidente ucraino. «Apprezzo ugualmente il sostegno del presidente Biden e non vedo l'ora che il disegno di legge venga firmato e che il prossimo pacchetto di aiuti militari corrisponda alla risolutezza che vedo sempre nei nostri negoziati», ha aggiunto. 

Per concretizzare il provvedimento, insomma, manca solo la firma di Joe Biden. Dal canto suo, tuttavia, il presidente ha dichiarato che gli Stati Uniti dovrebbero verosimilmente iniziare a inviare armi e attrezzature all'Ucraina già durante la settimana. «Firmerò questo disegno di legge e parlerò al popolo americano quando arriverà sulla mia scrivania domani», si legge in un comunicato del presidente divulgato dalla Casa Bianca. 

Oltre all'Ucraina, tuttavia, nel pacchetto sono compresi anche 26,3 miliardi di aiuti per il Medio Oriente, rispettivamente per il sostegno umanitario ai civili nelle zone di conflitto – a Gaza in particolare – ma anche per Israele, che beneficerà di un aiuto militare da 13 miliardi di dollari. «Si tratta di un messaggio forte a tutti i nostri nemici», ha commentato il capo della diplomazia israeliana, ringraziando il Senato per l'approvazione del pacchetto. 

Ma non finisce qui. Come anticipato, infatti, la legislazione include anche 8,1 miliardi di dollari per Taiwan, per rafforzare le sue difese contro la Cina, oltre alle misure per approvare la proposta conservatrice che potrebbe portare al divieto, a livello nazionale, di TikTok. A meno che la società madre, di proprietà cinese, non si ritiri dalla piattaforma social entro un anno, gli Stati Uniti bloccheranno infatti l'accesso all'applicazione. 

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