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Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha dichiarato al massimo funzionario della sicurezza russa, Sergei Shoigu, che Pyongyang «sosterrà incondizionatamente la posizione della Russia e la sua politica estera in tutte le questioni politiche internazionali cruciali, inclusa la questione ucraina» – Nuovi attacchi russi: morti e feriti a Cernihiv e Karkhiv– TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:24
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L'accusa dell'ambasciatore russo: «Il Regno Unito dietro gli ultimi raid di Kiev»
L'ambasciatore russo a Londra, Andrei Kelin, ha puntato oggi il dito sul presunto coinvolgimento del Regno Unito nella recente operazione rivendicata dall'Ucraina nel territorio della Russia sfociata in un attacco con droni contro diversi bombardieri strategici di Mosca.
Intervistato da Sky News UK, Kelin ha detto che queste azioni portano «il conflitto a un livello diverso di escalation», avvertendo che Kiev «non deve cercare di scatenare una Terza Guerra Mondiale» e che comunque la Russia in qualche modo dovrà «rispondere».
L'ambasciatore russo ha evocato il rischio che l'occidente si faccia trascinare da Kiev in una guerra mondiale alla stregua del «peggiore degli scenari che si possano immaginare».
Tornando ai raid contro i bombardieri strategici parcheggiati in alcune basi della Russia, anche nella profondità del suo territorio asiatico, Kelin ha quindi affermato che «questo tipo di attacchi prevede, ovviamente, il ricorso a tecnologie molto sofisticate, come i cosiddetti dati geo-spaziali, che possono essere forniti solo da chi ne è in possesso. Ossia Londra e Washington». «Non credo - ha poi proseguito - che l'America sia coinvolta, visto che il presidente Trump lo ha negato esplicitamente, mentre nessuna smentita è venuta» dal governo di Keir Starmer.
«Sappiamo perfettamente - ha concluso il capo della missione diplomatica di Mosca - quanto Londra sia coinvolta e quanto le forze armate britanniche lavorino assieme all'Ucraina».
17:38
17:38
Kallas: «Mosca colpisce sempre i civili, bisogna aumentare la pressione
Mosca «ha condotto attacchi con droni e attacchi contro i civili ininterrottamente, quindi non cambia il suo comportamento. Ed è chiaro che vorranno imporre costi maggiori all'Ucraina, colpendo sempre i civili». Lo ha affermato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, a margine della ministeriale Difesa della Nato, commentando l'eventualità di una reazione russa agli attacchi condotti da Kiev con droni.
«Permettetemi di ricordare che è contro il diritto internazionale umanitario attaccare i civili o le infrastrutture civili e la Russia lo fa continuamente. La nostra risposta non dovrebbe essere quella di fare un passo indietro. La nostra risposta dovrebbe essere quella di esercitare maggiori pressioni affinché anche la Russia voglia la pace», ha sottolineato.
15:34
15:34
«Colpiti lanciamissili Iskander russi in un raid su Bryansk»
Le forze ucraine hanno lanciato un attacco missilistico di precisione contro un'unità missilistica russa nei pressi della città di Klintsy, nell'Oblast' di Bryansk, in Russia.
Lo ha dichiarato lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine rivendicando di aver colpito lanciamissili Iskander russi.
"Un'unità della 26a brigata missilistica delle truppe russe dell'area della città di Klintsy, nella regione di Bryansk, ha tentato di colpire uno degli insediamenti ucraini, probabilmente Kiev. Grazie a un'efficace ricognizione e al lavoro coordinato di unità delle forze armate e dei servizi di sicurezza ucraini, gli obiettivi sono stati colpiti con successo. Un lanciamissili russo è esploso e altri due sono stati probabilmente danneggiati", ha affermato lo Stato maggiore su Telegram.
12:51
12:51
Mosca: «Necessario mantenere i contatti, ma il governo di Kiev è terrorista»
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin sostiene «l'opinione» del ministro degli Esteri Sergey Lavrov secondo cui «è necessario proseguire i contatti a livello operativo» tra Russia e Ucraina, ma Peskov ha anche accusato il governo di Kiev di aver «acquisito tutte le caratteristiche di un regime terroristico» e ha dichiarato che «ciò non potrà essere ignorato in futuro». Lo riporta l'agenzia Tass.
Ieri Putin ha detto che tenere un vertice con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky equivarrebbe a «negoziare coi terroristi». Mosca accusa i servizi segreti ucraini del crollo di due ponti nelle regioni di Bryansk e Kursk nella notte tra sabato e domenica. Le accuse non sono verificabili.
Sabato notte un ponte è crollato investendo un treno vicino a Bryansk. Il bilancio ufficiale delle vittime è di sette morti e oltre cento feriti. Alcune ore dopo, un altro ponte è crollato nella regione russa di Kursk mentre veniva attraversato da un treno merci. Gli investigatori russi sostengono che entrambi i crolli siano stati provocati da «esplosioni».
12:00
12:00
Il Cremlino chiede una condanna internazionale contro Kiev
Il Cremlino prende atto dell'assicurazione data ieri dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump al presidente russo Vladimir Putin che non era stato informato in anticipo degli attacchi e attentati ucraini degli scorsi giorni in Russia, ma chiede comunque «una forte condanna» della comunità internazionale. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dall'agenzia Ria Novosti.
Peskov ha dichiarato che l'eventuale «risposta» di Mosca agli attacchi di droni ucraini che domenica hanno colpito diversi bombardieri strategici russi «sarà come e quando» le forze armate russe «riterranno opportuno», riporta l'agenzia Interfax.
10:44
10:44
Navalnaya: «Milioni di russi contro Putin, il regime cadrà»
«Milioni di russi sono contro la guerra e Putin e loro saranno il motore del cambiamento. Un cambiamento che qualcuno in questa sala conosce bene, ben 12 stati membri dell'Ue su 27 erano dall'altro lato della cortina di ferro. I popoli di questi Paesi scesero in piazza e rovesciarono il regime. Una cosa così accadrà anche in Russia, sappiamo per certo che ci sono persone pronte a farlo e ci parliamo ogni giorno».
Lo ha detto la dissidente russa, Yulia Navalnaya, parlando alla commissione esteri dell'Eurocamera a Bruxelles.
«La vita di queste persone tuttavia è drammatica, rischiano la vita o la prigione anche per una sola parola, ma in Europa qualcuno, per qualche strana ragione, ritiene anche loro colpevoli per le azioni del regime criminale di Putin, questo non ha senso, queste persone sono la nostra speranza», ha spiegato Navalnaya.
«Io e gli altri oppositori qui con me parliamo a nome di chi pensa che la Russia possa un giorno essere un paese stabile e democratico ed europeo proprio come i vostri, perché l'Europa non sarà realmente ricca e stabile finché non includerà anche la Russia, basta guardare la mappa per capirlo», ha aggiunto la moglie del dissidente russo morto nelle carceri di Putin, Alexey Navalny, prima di concludere: «Da 25 anni Vladimir Putin reprime il suo popolo, uccide e tortura giornalisti invade altri Paese, minaccia il mondo con attacchi nucleari, e lo fa impunemente, da 25 anni non riusciamo a fermarlo. Perché? Dove abbiamo fallito? Bene dobbiamo essere più uniti nelle nostre azioni, oggi sentiremo tante belle parole su quanto sia importante sostenere la società civile russa, l'opposizione a Putin, ecco su questo è necessario fare di più».
«Per le opposizioni russe è stato molto importante lo scambio di prigionieri organizzato alcuni mesi fa, abbiamo liberato voci importanti contro la guerra e contro il regime che sono qui oggi con me. Abbiamo pagato un prezzo altissimo e io ne so qualcosa, ma è stata una tappa importante. E stata un'iniziativa voluta dalla precedente amministrazione americana, quella nuova ha altre priorità, è triste che sia così ma siamo realisti, è loro diritto farlo», ha proseguito Navalnaya.
«Questa è l'occasione per l'Europa di dimostrare che può essere un leader nei diritti umani, nel salvare vite umane dalle prigioni di Putin e Lukashenko. L'Europa deve lanciare una campagna politica per far sì che i nomi dei prigionieri politici siano sempre menzionati ad ogni livello per far si che qualcosa si muova. Nessun accordo col regime di Putin sia preso senza menzionare i prigionieri politici», ha aggiunto la vedova di Navalny.
10:39
10:39
Zelensky: «A Chernihiv il 632. bambino ucciso dai raid russi»
«Ieri sera, la Russia ha colpito Pryluky, nella regione di Chernihiv, con sei droni d'attacco. Un'operazione di soccorso è proseguita per tutta la notte. Purtroppo, ci sono stati feriti e vittime. Uno dei soccorritori è arrivato per gestire le conseguenze proprio a casa sua: si è scoperto che un drone 'Shahed' aveva colpito la sua abitazione. Tragicamente, sua moglie, sua figlia e il nipotino di un anno sono rimasti uccisi. E questo è già il 632esimo bambino perso dall'inizio della guerra su vasta scala».
Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «La Russia cerca costantemente di guadagnare tempo per continuare le sue uccisioni. Quando non sente abbastanza forti la condanna e la pressione del mondo, uccide di nuovo», ha aggiunto.
«Nella notte, l'Ucraina è stata attaccata da 103 droni e un missile balistico, che hanno preso di mira le regioni di Donetsk, Kharkiv, Odessa, Sumy, Chernihiv, Dnipro e Kherson», ha riferito Zelensky. «Questo è stato un altro massiccio attacco terroristico. Terroristi russi che uccidono la nostra gente ogni notte. Questo è un ulteriore motivo per imporre sanzioni massime e fare pressione congiuntamente. Ci aspettiamo un'azione dagli Stati Uniti, dall'Europa e da chiunque nel mondo possa realmente contribuire a cambiare queste terribili circostanze. La forza conta, e la guerra può finire solo con la forza. Mosca deve essere pressata con tutti i mezzi disponibili e gradualmente privata della sua capacità di continuare questa aggressione», ha affermato.
09:08
09:08
«Al lavoro con Washington per rendere operativo un fondo per le risorse minerarie»
Ucraina e Stati Uniti hanno discusso come rendere operativo un fondo per le risorse minerarie entro la fine dell'anno. Lo ha dichiarato a Washington la vicepremier ucraina Yulia Svyrydenko citata dall'agenzia Reuters online, aggiungendo che la prima riunione del fondo è prevista per luglio.
L'accordo sullo sviluppo delle risorse minerarie dell'Ucraina, fortemente promosso dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, è stato firmato da Svyrydenko a Washington ad aprile, dopo settimane di difficili negoziati che hanno reso i termini più favorevoli a Kiev. Il parlamento ucraino ha poi ratificato l'accordo.
Ieri Svyrydenko ha incontrato il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent e la Development Finance Corporation, partner del fondo per le risorse minerarie, «e abbiamo discusso misure molto concrete su come rendere operativo questo fondo entro quest'anno», ha dichiarato ai giornalisti. «Quindi prevediamo di tenere la prima riunione del board di questo fondo a luglio e discuteremo quale sarà il capitale iniziale per avviare l'operatività del fondo. E, in realtà, dovremmo anche adottare la strategia di investimento per questo fondo per i prossimi anni».
09:07
09:07
«Mosca vuole bloccare il nostro accesso al Mar Nero nel 2026»
Un alto funzionario ucraino ha avvertito gli Stati Uniti che l'esercito russo sta preparando significative avanzate militari nel 2026, tra cui il blocco dell'accesso dell'Ucraina al Mar Nero, cruciale per Kiev.
In visita a Washington con una delegazione ucraina, il colonnello e vice capo dell'ufficio presidenziale Pavlo Palisa ha presentato quelle che ha descritto come informazioni provenienti dall'intelligence militare ucraina: la Russia mira a conquistare l'intera regione orientale di Donetsk e Lugansk entro la fine di settembre, ha detto Palisa ai giornalisti. Ed entro la fine dell'anno, la Russia vuole istituire una zona cuscinetto di confine, ha aggiunto, dopo un incontro con parlamentari e funzionari statunitensi.
«Hanno persino piani per il 2026. Il piano per il prossimo anno è di occupare l'intera parte dell'Ucraina situata sulla riva sinistra del fiume Dnepr», che attraversa la capitale, Kiev, e sfocia nel Mar Nero, dividendo di fatto il Paese in due. Mosca sta anche cercando di occupare le regioni meridionali di Odessa e Mykolaiv per «tagliare l'accesso dell'Ucraina al Mar Nero», ha aggiunto l'alto funzionario, senza specificare le fonti di queste affermazioni.
Il Mar Nero è un'area cruciale per Kiev, sia militarmente che economicamente, nonché un'importante via di trasporto del grano verso sud. «Purtroppo, loro (i russi) non stanno parlando di pace. Si stanno preparando alla guerra», ha detto Palisa.
06:45
06:45
Il punto alle 6.30
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha promesso di «sostenere incondizionatamente» la Russia in tutti i settori, compresa la guerra in Ucraina, secondo quanto riportato oggi dai media statali di Pyongyang.
Kim ha dichiarato al massimo funzionario della sicurezza russa, Sergei Shoigu, che Pyongyang «sosterrà incondizionatamente la posizione della Russia e la sua politica estera in tutte le questioni politiche internazionali cruciali, inclusa la questione ucraina», ha riporta la Korean Central News Agency.
Su Telegram, nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto che «con ogni nuovo attacco, con ogni nuovo rinvio della diplomazia, la Russia mostra il dito medio al mondo intero. A tutti coloro che non vogliono aumentare la pressione sulla Russia. Sebbene sia la Russia a dover cercare la pace. Sono loro, a Mosca, che devono sentire che la guerra ha un prezzo: un prezzo alto, il più alto per l'aggressore».
«Molte persone hanno parlato con la Russia a vari livelli. Nessun colloquio ha portato non solo a una pace duratura, ma nemmeno alla fine della guerra. Purtroppo, (il presidente russo Vladimir) Putin si sente impunito e, anche dopo tutti i terribili attacchi russi, starebbe preparando altre 'risposte'», ha aggiunto.
Almeno cinque persone, tra cui due donne e un bambino di un anno, sono state uccise nella notte durante un attacco russo con droni contro la città di Pryluky, nella regione di Cernihiv, nel nord dell'Ucraina, hanno reso noto il capo del pronto soccorso regionale, Vyacheslav Chaus, e il Servizio statale di emergenza, come riporta Ukrainska Pravda.
Secondo i dati preliminari forniti da Chaus, i russi hanno lanciato almeno 6 droni kamikaze sulla città. Le vittime sono una donna di 46 anni di Priluchy, sua figlia di 27 anni e suo nipote di un anno. La donna e il bambino sono stati trovati sotto le macerie, riporta Rbc-Ucraina. Altre sei persone sono rimaste ferite nell'attacco e sono state trasportate in ospedale. Le autorità locali hanno sottolineato che i droni non erano diretti verso infrastrutture, ma hanno colpito zone residenziali e due condominii, due garage, una dependance e un'auto sono stati distrutti da incendi.
«Quando muoiono i bambini, non è solo guerra, è terrore dimostrativo. Non dimenticheremo né perdoneremo», ha scritto su Telegram un funzionario del governo locale.
Scenari simili a Kharkiv, dove 17 persone sono state ferite da un attacco russo con missili e droni. Tra queste, ci sono tre 13.enni, una donna incinta e un uomo di 93 anni, hanno reso noto il sindaco della città, Igor Terekhov, e il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Synegubov, come riporta Ukrainska Pravda.