Il punto

Di nuovo scontri tra Thailandia e Cambogia: che cosa è successo

Nelle scorse ore, Bangkok ha lanciato attacchi aerei lungo il confine conteso, dopo che entrambi i Paesi si sono accusati, a vicenda, di aver violato l'accordo di cessate il fuoco mediato da Donald Trump
©KAIKUNGWON DUANJUMROON
Red. Online
08.12.2025 14:30

È caos nel sud-est asiatico. La Thailandia ha lanciato attacchi aereo lungo il confine conteso con la Cambogia, dopo che entrambi i Paesi si sono accusati, a vicenda, di aver violato l'accordo di cessate il fuoco mediato da Donald Trump. 

Secondo quanto ha dichiarato il portavoce delle forze armate thailandesi, Winthai Suvaree, la Thailandia ha cominciato a «utilizzare aerei per colpire obiettivi militari in diverse aree per reprimere gli attacchi dell'esercito cambogiano». I due Paesi, infatti, si sono rinfacciate la responsabilità per l'ultimo scoppio di combattimenti sul confine conteso, in cui sarebbe morto un soldato thailandese e altri quattro sono rimasti feriti. 

Dall'altra parte, il Ministero della Difesa Nazionale della Cambogia ha attribuito la responsabilità dell'ultima escalation alla Thailandia, sottolineando che le forze thailandesi avevano lanciato attacchi contro le truppe cambogiane nelle province di confine di Preah Vihear e Oddar Meanchey nelle prime ore della giornata di oggi. Attacchi a cui, secondo quanto dichiarato, la Cambogia «non aveva reagito», nonostante  le «azioni provocatorie in corso da molti giorni». Non solo. La Cambogia ha accusato la Thailandia di «aver sparato numerosi colpi con i carri armati contro il tempio di Tamone Thom» e altre aree vicino al tempio di Preah Vihear.

E non è tutto. Secondo fonti amministrative cambogiane sono stati segnalati spari nelle aree dei templi secolari di Tamone Thom e Ta Krabei. Di più, diversi abitanti dei villaggi che vivono vicino al confine «stanno fuggendo verso la salvezza». La Seconda Regione dell'Esercito thailandese ha dichiarato che circa 35.000 persone in Thailandia sono state evacuate dalle aree lungo il confine con la Cambogia dopo la ripresa dei combattimenti. L'esercito thailandese ha anche accusato le forze cambogiane di aver lanciato razzi BM-21 verso aree civili nella provincia di Buri Ram, senza che siano state segnalate vittime. Entrambe le parti hanno riferito di una breve schermaglia ieri, che secondo l'esercito thailandese ha causato il ferimento di due soldati.

Questi scontri si sono verificati solamente sei settimane dopo che Trump ha supervisionato la firma di un accordo di cessate il fuoco da lui mediato per porre fine a una guerra di cinque giorni scoppiata a luglio. Durante l'estate, infatti, Thailandia e Cambogia si erano scontrate per cinque giorni: negli attacchi erano rimaste uccise 43 persone, mentre altre 300.000 erano state sfollate, prima che entrasse in vigore una tregua, in parte mediata da Stati Uniti, Cina e Malesia.

A distanza di mese, a ottobre, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva co-firmato una dichiarazione congiunta tra Thailandia e Cambogia, promuovendo nuovi accordi commerciali con i due paesi dopo che questi avevano accettato di prolungare il cessate il fuoco. Il mese scorso, tuttavia, la Thailandia aveva sospeso l'accordo dopo che una presunta esplosione di una mina aveva ferito diversi soldati. Le due parti si sono poi scambiate accuse di nuovi scontri in cui, secondo Phnom Penh, è rimasto ucciso un civile.

La disputa si concentra su un disaccordo secolare sui confini tracciati durante il dominio coloniale francese nella regione, con entrambe le parti che rivendicano alcuni templi di confine.