Mondo
La diretta
Secondo Centcom, «rappresentavano una minaccia imminente per le forze statunitensi e della coalizione per le navi mercantili nella regione» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
19:46
19:46
«Rilasciare il direttore dell'ospedale al-Shifa? Un grave errore»
«Un grande errore e un fallimento etico». Così il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha definito il rilascio dalle carceri del direttore dell'ospedale Shifa di Gaza Mohammad Abu-Salmiya. «Quest'uomo, sotto la cui responsabilità sono stati tenuti e assassinati i nostri ostaggi, appartiene alla prigione», ha aggiunto.
14:09
14:09
Hezbollah e Amal: «Non vogliamo una guerra con Israele»
I vertici locali di Hezbollah, il partito armato filo-iraniano, e di Amal, il suo alleato vicino al potere siriano, hanno poco fa rilasciato una dichiarazione congiunta riguardante le recenti minacce da parte di Israele di una guerra totale contro Hezbollah in Libano.
Nel testo del comunicato, diffuso ai media dopo una riunione di esponenti di Hezbollah e Amal a Tiro, 90 km a sud di Beirut e 30 km a nord dalla linea del fronte con Israele, i rappresentanti delle due formazioni hanno affermato: «Questa guerra totale di cui ci minaccia Israele, non la vogliamo ma non la temiamo neppure. Siamo pronti perché vogliamo proteggere la nostra popolazione e siamo convinti di sconfiggere il nemico».
Le dichiarazioni arrivano in un momento di crescente tensione nella regione, con Israele che ha intensificato le sue minacce in risposta a quello che considera un aumento delle attività ostili di Hezbollah lungo il confine.
Hezbollah e Amal, tuttavia, hanno ribadito la loro determinazione a difendere il Libano e a sostenere la resistenza palestinese: «La nostra priorità è la sicurezza del nostro popolo», hanno sottolineato i rappresentanti dei due partiti armati, aggiungendo che la loro preparazione per una possibile guerra è in atto da tempo.
13:41
13:41
Uccisi una donna e un 15.enne a Tulkarem
L'agenzia Wafa, che cita fonti mediche locali, ha riferito che una donna e un adolescente di 15 anni sono stati uccisi - e altre quattro persone ferite - «dai proiettili delle forze di occupazione israeliane, durante l'assalto alla città di Tulkarem e ai suoi due campi» in Cisgiordania.
La Wafa ha identificato i due uccisi in Nisreen Khaled Damiri (47 anni) del campo di Tulkarem e in Muhammad Ali Sarhan (15 anni). L'esercito israeliano non ha al momento fornito la sua versione dei fatti.
09:48
09:48
«Israele pagherà cara l'aggressione in Libano»
«Il regime sionista dovrà pagare caro l'errore di aver commesso un atto di aggressione in Libano, poiché le forze di resistenza libanesi sono pienamente preparate alla reazione»: lo ha detto ieri il ministro degli Esteri ad interim iraniano, Ali Bagheri, in una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan.
«La minaccia israeliana contro il Libano è un altro episodio dei brutali crimini del regime contro il popolo di Gaza e una testimonianza della natura malvagia di Israele», ha affermato Bagheri, aggiungendo che «i sionisti dovrebbero tenere a mente che ogni nuovo errore in Libano creerà nuove condizioni in tutta la regione contro il regime sionista, in modo tale che non sarà in grado di compensare la sua sconfitta strategica nemmeno attraverso massacri e crimini».
Da parte sua, riporta Tasnim, Fidan ha deplorato l'incapacità della comunità internazionale di fermare il genocidio israeliano nella Striscia di Gaza. «La politica di Israele si basa sulla persistenza e sulla diffusione delle tensioni nella regione, che avranno enormi ripercussioni sugli altri Paesi della regione», ha sottolineato.
09:35
09:35
Rilasciato il direttore dell'ospedale Shifa
Fonti palestinesi hanno riferito che, dopo 7 mesi di detenzione, è stato rilasciato da Israele Mohammad Abu-Salmiya, direttore dell'ospedale al-Shifa di Gaza. Insieme a lui altri circa 55 detenuti palestinesi catturati dall'Idf dopo il 7 ottobre durante la guerra nella Striscia. Tutti sono stati riportati a Gaza.
06:23
06:23
Il punto alle 6.00
Il Comando centrale (Centcom) militare degli Stati Uniti afferma di aver distrutto ieri tre navi di superficie senza equipaggio lanciate nel Mar Rosso dai ribelli yemeniti Houthi appoggiati dall'Iran.
«È stato stabilito che» tali droni marini «rappresentavano una minaccia imminente per le forze statunitensi e della coalizione e per le navi mercantili nella regione», spiega il Centcom in un comunicato pubblicato sul suo account X.
Nel frattempo, diciotto soldati israeliani sono rimasti feriti ieri mattina in un attacco di droni carichi di esplosivi lanciati da Hezbollah sul nord delle alture del Golan, rendono noto le forze armate di Israele.
I miliziani sciiti del Libano hanno rivendicato l'attacco, affermando di aver preso di mira un sito militare in risposta a precedenti raid delle Forze di difesa israeliane (Idf) contro loro postazioni. Uno dei feriti è in gravi condizioni, specificano le Idf in un comunicato pubblicato sul loro account X.