Stati Uniti

Dopo le accuse di spionaggio a Trump, il fronte repubblicano si spacca

Compatto nel difendere l'ex presidente dopo la perquisizione dell'FBI, il partito si sta dividendo dopo che è stato rivelato il perché del blitz
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Ats
13.08.2022 15:26

Compatto nella difesa a Donald Trump subito dopo la perquisizione dell'FBI a Mar-a-Lago, il fronte dei repubblicani si sta spaccando sulle accuse di spionaggio all'ex presidente.

I fedelissimi, come la deputata Marjorie Taylor Greene, continuano a chiedere di «smantellare» l'Agenzia, altri come il deputato Chris Stewart ritengono che se fosse confermato che il tycoon ha portato nella sua residenza documenti «top secret», come è scritto nel mandato di perquisizione, «sarebbe un problema».

Mentre il repubblicano John Katko, della Commissione per la sicurezza interna della Camera, «invita alla prudenza: questo non è qualcosa su cui si possa dare un giudizio affrettato, bisogna fare un respiro profondo». Un atteggiamento ben diverso da quello dei primi giorni quando tra i repubblicani c'è stato anche chi ha paragonato gli agente dell'FBI alla «Gestapo», la polizia segreta nazista.