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Il Consiglio di sicurezza ONU chiede il cessate il fuoco a Gaza

Dopo mesi di stallo, approvata una risoluzione che chiede una tregua immediata per il Ramadan, insieme al rilascio incondizionato degli ostaggi e la garanzia di accesso umanitario alla Striscia – L'adozione è stata salutata con un lungo applauso – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Il Consiglio di sicurezza ONU chiede il cessate il fuoco a Gaza
Red. Online
25.03.2024 07:15
19:07
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Tregua, ostaggi e aiuti. Ecco la risoluzione Onu

Per la prima volta dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas dopo gli attacchi del 7 ottobre, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una risoluzione che chiede una tregua a Gaza.

Il testo del documento, che ha ottenuto 14 voti a favore e un'unica astensione, gli Usa, «chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell'accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie».

Inoltre «si richiede che le parti rispettino i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale in relazione a tutte le persone detenute», e si sottolinea «l'urgente necessità di espandere il flusso di assistenza umanitaria e rafforzare la protezione dei civili nell'intera Striscia, ribadendo la richiesta di eliminare tutte le barriere alla fornitura di assistenza umanitaria su larga scala, in linea con le norme del diritto internazionale umanitario».

La risoluzione «deplora» infine tutti gli attacchi contro i civili e gli atti di terrorismo, e ricorda che la presa di ostaggi è vietata dal diritto internazionale, ma non contiene alcun riferimento esplicito ad Hamas.

Fattore quest'ultimo che ha scatenato l'ira di Israele e provocato l'astensione di Washington, come ha spiegato l'ambasciatrice Usa Linda Thomas-Greenfield. In ogni caso dopo tre veti degli Usa e uno di Russia e Cina, finalmente il Consiglio di Sicurezza ha interrotto lo stallo sulla tregua a Gaza.

Il documento, come tutti quelli approvati dal Cds, ha carattere vincolante e dunque obbligatorio per gli Stati membri, mentre le risoluzioni dell'Assemblea Generale hanno un valore politico e simbolico ma non sono vincolanti. Questo non vuol dire che lo Stato ebraico sia disposto a rispettare quanto richiesto, visto che già molte volte in passato ha ignorato il contenuto di risoluzioni Onu, da quelle sullo stop agli insediamenti nei territori palestinesi occupati a quelle che riguardavano la soluzione dei due stati.

In generale, una delle risoluzioni più famose riguardo il conflitto israelo-palestinese è la 181 del 1947, con cui l'Assemblea Generale propose di dividere la Palestina in due Stati, uno arabo e uno ebraico, con capitale Gerusalemme, messa sotto un regime internazionale speciale.

Nel 1950, invece, l'Onu decise di fondare un'agenzia per dare aiuti e servizi essenziali ai Palestinesi che a causa del conflitto erano diventati rifugiati, l'Unrwa, finita oggi nel mirino di Israele. Dopo la Guerra dei sei giorni del 1967, l'Onu con la risoluzione 242 invitò Israele a ritirarsi dai territori occupati, e a oggi questa risoluzione non è stata mai rispettata.

17:55
17:55
«Non cesseremo il fuoco fino al ritorno degli ostaggi»

«Israele non cesserà il fuoco. Distruggeremo Hamas e continueremo a combattere finché l'ultimo degli ostaggi non sarà tornato a casa». Lo ha detto il ministro Esteri israeliano Israel Katz su X, dopo la risoluzione votata all'Onu.

17:30
17:30
«La risoluzione? Un segno di speranza»

L'adozione di una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a favore di un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza è «finalmente un segno di speranza». Lo ha dichiarato oggi l'ambasciatrice svizzera presso l'organo dell'Onu a New York, Pascale Baeriswyl.

La Confederazione ha lavorato instancabilmente con tutti i membri del Consiglio per approvare questa risoluzione, ha dichiarato la diplomatica. La risoluzione, giuridicamente vincolante, è stata presentata congiuntamente da tutti i dieci membri non permanenti dell'organo. Con questa dimostrazione di unità, si sperava - dopo mesi di stallo - di dissuadere le cinque nazioni con potere di veto dal votare contro la risoluzione, che chiede il cessate il fuoco a Gaza.

«Avevamo un chiaro obiettivo comune, un chiaro e inequivocabile appello per un cessate il fuoco immediato che avrebbe portato a un cessate il fuoco duraturo e sostenibile», ha dichiarato Baeriswyl.

Nel documento, che ha ottenuto quattordici voti a favore e l'astensione degli Usa, si «chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell'accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie».

17:18
17:18
«Non abbiamo il diritto morale di fermare la guerra»

«Non abbiamo il diritto morale di fermare la guerra a Gaza fino al ritorno di tutti i nostri ostaggi a casa». Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant prima dell'incontro a Washington con il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il Consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.

«La mancanza di una vittoria decisiva a Gaza - ha aggiunto - ci può portare più vicini alla guerra nel nord».

17:07
17:07
Hamas esulta per la risoluzione Onu su Gaza: «Pronti allo scambio di prigionieri»

Hamas «saluta» la decisione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e sottolinea la sua «disponibilità ad impegnarci in un immediato processo di scambio di prigionieri che porti al rilascio dei prigionieri di entrambe le parti». È la reazione di Hamas su Telegram.

16:41
16:41
«Dagli USA un passo indietro»

Il voto degli Usa «è un passo indietro chiaro dalle posizioni costanti degli Usa dall'inizio della guerra». Lo ha detto l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu.

«Questo ritiro - ha aggiunto - colpisce lo sforzo bellico e per liberare i nostri ostaggi perché offre a Hamas la speranza che pressioni internazionali gli consentiranno di ottenere un cessate il fuoco senza liberare i nostri ostaggi».

16:39
16:39
«L'astensione all'Onu non cambia la nostra politica»

«L'astensione degli Stati Uniti» al voto della risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza «non cambia la nostra politica». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti sottolineando che Washington «ha sempre chiesto che il cessate il fuoco fosse legato alla liberazione» degli ostaggi da parte di Hamas.

16:24
16:24
«Hamas liberi gli ostaggi dopo la risoluzione ONU»

L'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield ha chiesto ad Hamas di liberare gli ostaggi dopo l'appello all'azione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il cessate il fuoco a Gaza. «Dobbiamo mettere pressione su Hamas, il cessate il fuoco può iniziare immediatamente con il rilascio del primo ostaggio, e questo è l'unico percorso», ha detto.

«Oggi il Consiglio di Sicurezza ha parlato in favore degli sforzi diplomatici guidati da Egitto, Qatar e Stati Uniti per un cessate il fuoco immediato e sostenibile, il rilascio immediato degli ostaggi, e per contribuire ad alleviare le tremende sofferenze dei civili a Gaza. Gli Usa sostengono pienamente questi obiettivi cruciali, che erano anche alla base della risoluzione da noi proposta la scorsa settimana che Russia e Cina hanno bloccato», ha aggiunto l'ambasciatrice americana all'Onu.

Thomas-Greenfield ha poi sottolineato che «il sostegno degli Stati Uniti a questi obiettivi non è semplicemente retorico, stiamo lavorando 24 ore su 24 per realizzarli concretamente sul campo attraverso la diplomazia, perché sappiamo che è solo attraverso la diplomazia che possiamo portare avanti questo programma». Infine, ha precisato che gli Usa hanno deciso di astenersi invece di votare a favore poiché «alcune modifiche chiave chieste da Washington sono state ignorate, inclusa la domanda di aggiungere una condanna di Hamas».

16:17
16:17
Vendetta Netanyahu: il premier annulla la visita di una delegazione israeliana a Washington

Benyamin Netanyahu ha annullato la partenza per Washington di una delegazione di alto livello israeliana. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier indicando come motivo l'astensione degli Usa all'Onu alla risoluzione su Gaza.

"Siamo molto delusi". Così il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha commentato la decisione di Netanyahu

16:07
16:07
Minuto di silenzio all'ONU per l'attentato a Mosca

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha tenuto un momento di silenzio in memoria delle vittime degli attentati a Mosca, in Russia, prima di votare la risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza.

15:51
15:51
Il Consiglio di sicurezza ONU chiede il cessate il fuoco a Gaza

Dopo mesi di stallo il Consiglio di Sicurezza ha approvato una risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza.

Nel documento, che ha ottenuto 14 voti a favore e l'astensione degli Usa, si «chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell'accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie». L'adozione è stata salutata con un lungo applauso.

I membri che hanno sostenuto la bozza sono Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, Algeria, Ecuador, Guyana, Giappone, Malta, Mozambico, Sud Corea, Sierra Leone, Slovenia e Svizzera.

Prima del voto la Russia ha preso la parola per proporre un emendamento e sostituire il termine «durevole» con «permanente» nella frase in cui si chiedeva «un cessate il fuoco immediato per il mese del Ramadan, rispettato da tutte le parti, che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile». Secondo l'ambasciatore russo Vassily Nebenzia, il termine "durevole" «annacqua il testo e lascia spazio alle interpretazioni, permettendo a Israele di riprendere le operazioni militari in qualsiasi momento». La richiesta è stata bocciata ma Mosca ha comunque votato a favore della risoluzione.

«Il Consiglio di Sicurezza Onu ha appena approvato una risoluzione tanto attesa su Gaza, chiedendo un cessate il fuoco immediato e il rilascio di tutti gli ostaggi. Questa risoluzione deve essere attuata, un fallimento sarebbe imperdonabile». Così il segretario generale Antonio Guterres ha commentato il via libera del Consiglio di Sicurezza alla bozza sulla tregua a Gaza.

14:26
14:26
L'allarme di Unicef: «Nel nord di Gaza la carestia è imminente»

«La carestia è imminente nel nord di Gaza. I bambini stanno morendo per malnutrizione e disidratazione. Le organizzazioni umanitarie devono avere un accesso completo e sicuro per raggiungere i bambini e le famiglie che hanno bisogno ovunque a Gaza. Le vite e il benessere dei bambini sono in bilico». Lo afferma la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell su X (ex Twitter).

14:08
14:08
Alle 15 la votazione dell'ONU sulla nuova bozza per il cessate il fuoco a Gaza

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu vota alle 10 locali, le 15 svizzere, una nuova bozza di risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza, e secondo quanto riferito da fonti diplomatiche, potrebbe avere anche il via libera degli USA.

I membri non permanenti del Consiglio di sicurezza hanno elaborato una bozza rivista in cui si «chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco permanente e sostenibile, e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell'accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie».

Inoltre, «si richiede che le parti rispettino i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale in relazione a tutte le persone detenute». Il testo ha già avuto il sostegno della Cina e del Gruppo Arabo, ma il rischio sarebbe il veto USA.

13:54
13:54
«Hamas ha lanciato otto razzi su Ashdod»

Almeno 8 sono stati i razzi lanciati su Ashdod dalla Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere l'esercito. Secondo i media, 2/4 sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome e gli altri sono caduti in zone disabitate.

Al momento non si hanno notizie né di danni né di vittime. Il lancio, secondo la stessa fonte, è stato rivendicato da Hamas. Era dallo scorso gennaio che non avvenivano lanci sulla città costiera che non dista molto da Gaza.

11:57
11:57
Proseguono i negoziati su Gaza, arrivata al Cairo una delegazione israeliana

Una delegazione israeliana di alto livello è arrivata questa mattina al Cairo, a bordo di un aereo privato, dall'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, per partecipare a ulteriori negoziati per raggiungere un accordo di cessate il fuoco e per lo scambio tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi. Lo rivelano fonti dell'aeroporto.

La delegazione è stata ricevuta da alti funzionari dell'intelligence egiziana ed è stata accompagnata in auto nel luogo segreto, dei colloqui.

11:22
11:22
Ad Amman una manifestazione davanti all'ambasciata d'Israele

Un'affollata manifestazione di protesta per la guerra a Gaza ha avuto luogo la scorsa notte ad Amman di fronte alla sede dell'ambasciata di Israele. Lo riferiscono media israeliani secondo cui una parte dei dimostranti hanno invocato l'espulsione dell'ambasciatore.

Fra gli slogan lanciati dai manifestanti vi erano espressioni di sostegno ad attacchi contro obiettivi israeliani, anche a partire dal territorio giordano: «Anche noi - hanno affermato - vogliamo rapire soldati, la Giordania intera è con Hamas». Una nuova manifestazione è stata indetta per la sera di oggi.

11:18
11:18
Hamas: «L'accordo non è così vicino come lascia credere Israele»

La possibilità di raggiungere un accordo sul rilascio degli ostaggi e una tregua a Gaza non è così vicino come lascia intendere Israele. Lo hanno fatto sapere fonti di Hamas citate da Haaretz secondo cui la delegazione che sta trattando a Doha ha trasmesso questo messaggio a Gaza, al leader della fazione Yahya Sinwar, aggiungendo che Israele sta cercando di mettere in stallo e proseguire l'offensiva, inclusa quella a Rafah.

Un alto diplomatico arabo citato da Haaretz ha detto che secondo funzionari di Hamas in Qatar, in questa fase, non c`è altra scelta che continuare la resistenza nella speranza che la pressione su Israele aumenti. «Gaza è stata lasciata sola. Alla vigilia del Ramadan si parlava di un cessate il fuoco, e non è avvenuto. Poi hanno detto nella prima settimana, e ora siamo a metà del Ramadan, e ancora non è in vista», ha detto una fonte al quotidiano israeliano.

10:44
10:44
«Uccisi 21 palestinesi in un raid israeliano a Gaza»

Ventuno persone sono state uccise da un attacco aereo israeliano su un condominio nel centro di Gaza. Lo riporta il Guardian citando funzionari sanitari palestinesi che affermano che un attacco aereo israeliano su un condominio nel centro di Gaza ha sterminato due famiglie allargate.

Secondo i registri ospedalieri, l'attacco di ieri sera ha ucciso 10 membri della famiglia Salman e 11 membri della famiglia Buhesi. Un giornalista dell'Associated Press ha visto i corpi all'ospedale nella città centrale di Deir al-Balah.

10:09
10:09
OMS: «A sei ospedali di Gaza servono medicine e carburante»

«Sei ospedali nel sud di Gaza hanno bisogno di forniture mediche e carburante per funzionare. Le strutture mediche non dovrebbero essere sfruttate come armi da guerra». Lo ha detto un portavoce dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) all'emittente statale egiziana Al Qahera.

«È necessario attuare un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza per ripristinare una possibilità di sopravvivenza. È ormai anche carestia nella Striscia di Gaza - ha aggiunto - e molti palestinesi non hanno accesso al cibo».

09:41
09:41
«Catturati nello Shifa 500 membri di Hamas e Jihad»

L'esercito israeliano è impegnato anche oggi, ormai da una settimana, in una «attività operativa precisa» negli edifici dell'ospedale Shifa di Gaza dove - secondo quanto ha riferito il portavoce militare - sono stati finora catturati «circa 500 terroristi affiliati a Hamas e alla Jihad islamica».

Inoltre, secondo il portavoce, sono stati trovati all'interno depositi di munizioni. «Hamas ha preso in ostaggio l'ospedale Shifa - ha affermato il portavoce Daniel hagari - e si nasconde dietro i malati ed i feriti, conducendo la guerra dall'interno delle sue mura».

In parallelo l'esercito ha ieri operato anche a Khan Yunis nel rione Amal, dove è situato un altro ospedale. «Abbiamo lanciato raid precisi e colpito infrastrutture terroristiche, dopo aver isolato la zona». In quei combattimenti «sono stati uccisi 20 terroristi».

09:39
09:39
La Cina sostiene la nuova risoluzione ONU sul cessate il fuoco

La Cina ha chiarito di sostenere un nuovo progetto di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU sul cessate il fuoco «immediato» a Gaza, a pochi giorni dal veto opposto all'iniziativa analoga promossa dagli Stati Uniti.

«La Cina sostiene questo progetto di risoluzione e loda l'Algeria e gli altri Paesi arabi per il loro duro lavoro in questo senso», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian. «Speriamo che il Consiglio di Sicurezza lo approvi il prima possibile e invii un segnale forte per la cessazione delle ostilità», ha aggiunto Lin nel briefing quotidiano.

09:30
09:30
L'Iran condanna le azioni di Israele contro l'ospedale al-Shifa

L'Iran ha duramente condannato l'operazione di Israele contro l'ospedale al-Shifa di Gaza. «Per una settimana, l'ospedale al Shifa e le sue strutture, con i suoi pazienti, medici e rifugiati palestinesi, soprattutto donne e bambini che avevano trovato rifugio lì, sono stati sottoposti ad un duro e disumano assedio da parte dell'esercito terroristico del regime sionista, e questo stesso regime ha commesso crimini orribili in questo ospedale», ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani.

«Purtroppo, nei giorni scorsi, come risultato dei barbari crimini del regime occupante, hanno perso la vita 180 pazienti, medici e rifugiati palestinesi che si trovavano assediati nell'ospedale di al-Shifa, a causa di attacchi che impedivano l'ingresso di cibo e medicinali essenziali», ha aggiunto il funzionario, come riporta l'agenzia stampa Irna.

09:02
09:02
Guterres: «Crescente consenso internazionale su un cessate il fuoco»

Il Segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha sottolineato oggi «il crescente consenso internazionale nel dire a Israele che è necessario un cessate il fuoco» nella Striscia di Gaza.

Nella conferenza stampa tenuta ad Amman, in Giordania, Guterres ha rimarcato che «all'inizio, la nostra voce era relativamente sola, ma ora vediamo sempre più comunità internazionale riconoscere la stessa cosa». Il segretario generale ha poi aggiunto: «E c'è anche un crescente consenso nel dire chiaramente agli israeliani che qualsiasi invasione di terra a Rafah potrebbe significare un catastrofico disastro umanitario».

08:32
08:32
«Molti membri di Hamas e della Jihad all'ospedale Shifa»

Fonti a Gaza hanno fatto sapere che molti membri di Hamas e della Jihad islamica - compresi alcuni dirigenti di alto livello - si sono raggruppati all'ospedale al-Shifa di Gaza City, nel centro della Striscia.

Lo ha riferito, ripreso dai media israeliani, il network USA ABC spiegando che secondo quelle fonti la mossa è stata presa pensando che Israele avesse terminato le operazioni nel nord della Striscia.

07:16
07:16
Il punto alle 7.00

«La confisca delle terre occupate viola il diritto internazionale. L'UE non riconoscerà le modifiche ai confini del 1967, inclusa Gerusalemme, se non concordato dalle parti». Lo scrive su X (ex Twitter) l'Alto rappresentante UE Joesp Borrell.

«Tali azioni illegali servono solo ad alimentare le tensioni e a minare la sicurezza di Israele, a cui l'Unione europea è impegnata», aggiunge il politico spagnolo.