Gran Bretagna

Il Labour vince anche a Londra, Khan confermato sindaco

Lo anticipa la Bbc, accreditandogli il 43% dei voti, contro il 33% della rivale Susan Hall
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Ats
04.05.2024 18:03

Conferma senza sorprese (ma con meno vantaggio del previsto) per il laburista Sadiq Khan come sindaco della Grande Londra, principale poltrona in palio alle amministrative britanniche fra le sfide per la guida di 11 aree metropolitane.

Lo anticipa la Bbc, accreditando a Khan il 43% dei voti, contro il 33% della rivale Susan Hall, candidata dal Partito Conservatore di Rishi Sunak.

Il leader del Labour, Keir Starmer, è pronto a festeggiare con Khan «lo storico terzo mandato» conquistato dal sindaco uscente. E rilancia la sfida nazionale ai Tories, che nelle sue parole «non devono restare un minuto in più al potere».

Khan, 53 anni, è il primo sindaco di Londra di radici familiari musulmane (i genitori immigrarono nel Regno dal Pakistan), nonché il primo a essere rieletto per la terza volta di fila. Ha superato di una decina di punti - rimanendo sotto le attese nelle periferie e nelle municipalità che nel 2016 avevano votato a favore della Brexit e migliorando invece il risultato nel centro della città - la Hall, figura di secondo piano dell'ultradestra Tory, protagonista di non poche gaffe e passi falsi in campagna elettorale.

Hall ha tentato di cavalcare il malcontento di tanti londinesi per l'ampliamento a dismisura delle zone a traffico limitato nella capitale britannica (Ulez, con annessi mega-costi di accesso e super multe), nonché per la percezione d'insicurezza fra le strade della metropoli, aggravata giusto questa settimana dall'ennesimo attacco all'arma bianca compiuto con una katana da un immigrato di origine spagnolo/brasiliana alla periferia nord, vicino alla stazione della metro di Hainault, e culminato nell'uccisione di un 14enne, oltre che nel ferimento di altre quattro persone (due passanti e due poliziotti).

L'affluenza risulta in calo anche a Londra, dove ha votato circa il 40% degli aventi diritto, mentre altrove si è arrivati addirittura fino a un 30% scarso.

Nel complesso sfondo, i laburisti completano lo score amministrativo con l'attesa vittoria dei loro candidati già confermata in almeno 9 aree urbane su 11, fra molte conferme e la conquista di un paio di amministrazioni metropolitane di nuovo conio. Compresi, tra i più scontati, i successi nelle due 'capitali rosse' del nord dell'Inghilterra, Manchester e Liverpool.

Nella Grande Manchester resta al potere il popolare Andy Burnham (pur perdendo circa quattro punti percentuali, fino al 63,4%, con comunque 50 punti di scarto sulla conservatrice Laura Evans), mentre la città dei Beatles conferma il veterano Steve Rotheram, che sale dal 60 a quasi il 70% dei suffragi.

Rotheram, nel suo comizio di vittoria, ha subito allargato il quadro al panorama nazionale, riecheggiando la richiesta di elezioni politiche anticipate avanzata da ieri e oggi dal leader Starmer al premier conservatore Sunak (e da questi per ora respinta); non senza irridere lo stesso Sunak alla stregua di un occupante ormai «abusivo» (squatter) di Downing Street.