Gran Bretagna

Il principe Carlo accettò donazioni dai Bin Laden

Nuova pesante tegola per l'erede al trono britannico
©Andrew Milligan
Ats
31.07.2022 19:22

Nuova pesante tegola per l'erede al trono britannico: il principe Carlo avrebbe infatti avuto un ruolo chiave nella donazione di oltre un milione di euro alla sua fondazione caritatevole da parte di due fratellastri del 're del terrore', Osama bin Laden.

A mettere ancora sulla graticola il principe di Galles è sempre il Sunday Times, che nei mesi scorsi ha già creato non pochi imbarazzi alla corte reale. La ricca donazione infatti - ricostruisce il domenicale britannico - sarebbe stata liquidata a seguito dell'incontro tra lo stesso Carlo e Bakr bin Laden, considerato il patriarca della ricca famiglia saudita e fino a pochi anni fa padre padrone del colosso Saudi Binladin Group.

L'incontro tra i due si è consumato il 30 ottobre del 2013 nella residenza del principe, la Clarence House a Londra. Osama bin Laden era stato ucciso due anni prima in Pakistan. Successivamente all'incontro con Bakr, scrive sempre il Times, alcuni consiglieri del principe avevano avanzato dubbi sull'opportunità di accettare la donazione, a causa «dell'inevitabile contraccolpo» sull'opinione pubblica se fosse stato reso noto che la fondazione aveva ricevuto denaro dai fratelli dal fondatore e capo indiscusso di al Qaeda.

Clarence House e fonti della famiglia reale si sono affrettate a smentire: Carlo non ha avuto alcun ruolo personale né per favorire la donazione di Bakr e del fratello Shafiq né per accettarla. «Ogni ricostruzione diversa è falsa», sottolinea sir Ian Cheshire, presidente della Prince of Wales's Charitable Fund (Pwcf): «Abbiamo condotto numerose verifiche, sentito diverse fonti incluse quelle del governo, e la decisione è stata presa da un comitato di cinque fiduciari».

Mentre una fonte dei reali evidenzia che «le colpe dei padri non devono ricadere sui figli». Del resto la famiglia bin Laden non è mai stata collegata ad attività di terrorismo e sin dal 1994 aveva disconosciuto Osama, già bandito due anni prima dall'Arabia Saudita.

Da mesi il principe Carlo inciampa nelle attività della sua fondazione. A febbraio Scotland Yard ha annunciato l'apertura di un'indagine sulla Pwcf per uno scandalo che non coinvolgeva direttamente l'erede al trono ma ha costretto alle dimissioni un ex alto funzionario dell'organizzazione, ex segretario personale del principe, accusato di aver promesso onorificenze reali e la concessione della cittadinanza britannica a un ricco donatore saudita della fondazione.

Ancor più imbarazzante la vicenda resa nota a fine giugno sempre dal Times: il principe accettò una valigia contenente un milione di euro in contanti dallo sceicco Hamad bin Jossim, ricchissimo ex premier del Qatar. In tutto le donazioni sarebbero state tre, per un totale di 3 milioni di euro in contanti tra il 2011 e il 2015. «Non succederà più», ha assicurato a suo tempo una fonte reale.