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«Nuovo attacco iraniano contro Israele»

L'esercito israeliano fa sapere che è stata lanciata un'ulteriore ondata di missili contro il Paese – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Nuovo attacco iraniano contro Israele»
Red. Online
13.06.2025 06:29
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Il Nicaragua condanna «l'aggressione temeraria» di Israele

Il Nicaragua condanna «con fermezza l'aggressione temeraria del Governo di Israele al popolo e al Governo della Repubblica Islamica dell'Iran» in un comunicato diffuso dai media statali.

«Con questo attacco vigliacco che viola tutte le leggi e norme della convivenza e i trattati internazionali, Israele continua ad esporre, in modo grave e irresponsabile, il mondo a una guerra di incommensurabili proporzioni e conseguenze», hanno scritto Daniel Ortega e Rosario Murillo, marito e moglie oltre che 'copresidenti' del paese centroamericano, facendo un appello affinché le voci «da questa America Latina, caraibica, siano ascoltate in ripudio, rifiuto e categorica ripulsa, di fronte a una pericolosissima escalation militare che nega ogni ragionamento e minaccia sempre più brutalmente la comunità umana».

Ortega e Murillo hanno poi dato la loro «intaccabile solidarietà al leader supremo della rivoluzione islamica dell'Iran, l'ayatollah Ali Jamaneí, e al presidente Masoud Pezeshkian», oltre che «al popolo iraniano» e ai familiari delle persone che «il genocida Stato israeliano ha assassinato».

23:59
23:59
Sirene anti-drone in azione nel sud di Israele

Sirene di infiltrazione dei droni hanno risuonato nelle comunità del sud di Israele, nell'area di Arava, vicino al Mar Morto. L'Idf ha poi reso noto di aver abbattuto un obiettivo a Eilat, sul Mar Rosso, altri due ad Arava. Lo riportano i media locali.

23:39
23:39
Il Paraguay esprime fermo sostegno a Israele

Il Governo del Paraguay ha espresso questo venerdì «fermo sostegno» a Israele, sottolineando il «diritto a difendere la propria esistenza» e lanciando un appello alla pace nella regione.

«Il Paraguay manifesta il suo fermo sostegno a Israele e al diritto di difendere la propria esistenza, facendo al contempo un appello alla pace nella regione», ha reso noto un comunicato del ministero degli Esteri del paese sudamericano diffuso sul suo account di X.

Il cancelliere paraguayano, Rubén Ramírez, ha ricevuto una chiamata dal suo omologo israeliano, Gideon Saar, che «lo ha messo al corrente e gli ha fornito dettagli sull'azione preventiva che Israele ha intrapreso contro le infrastrutture tattiche iraniane», si legge nel comunicato.

Quasi contemporaneamente, il ministero degli Esteri israeliano ha parlato con omologhi «di tutto il mondo» per spiegare loro i motivi dell'attacco contro l'Iran, in particolare con quelli di Unione Europea, Germania, Francia, Italia, India, Paraguay, Panama, Ungheria e Cipro.

23:35
23:35
Bolivia, il presidente Arce condanna l'attacco di Israele

Il presidente della Bolivia, Luis Arce, ha condannato l'attacco di Israele contro l'Iran in un annuncio diffuso sul suo account ufficiale di X.

«Dallo stato plurinazionale della Bolivia condanniamo nel modo più energico l'attacco aereo di Israele contro la Repubblica Islamica dell'Iran», ha scritto oggi Arce, aggiungendo che «è una provocazione contro l'Iran e apre il rischio di generare maggiore instabilità in quella regione».

Arce ha concluso il suo intervento esprimendo «profonda solidarietà con il popolo fratello e il Governo dell'Iran, e facciamo voti per il rapido ristabilimento della calma».

Poco prima, l'ex presidente Evo Morales, aveva condannato «con molta fermezza» sul suo account ufficiale di X «l'attacco dello Stato genocida di Israele contro la Repubblica Islamica dell'Iran», aggiungendo che «oltre al genocidio (in Palestina), Israele ha preso la decisione di espandere le sue aggressioni nel resto di quella regione del mondo».

«Il mondo non può né deve permettere che questo continui», ha concluso Morales, dando la sua solidarietà anche al popolo palestinese.

23:35
23:35
Israele: «Abbiamo agito per prevenire la nostra distruzione»

«Israele ha agito per prevenire la sua distruzione. Abbiamo dato tempo alla diplomazia di lavorare, ai negoziati di proseguire, ma la scorsa notte, l'attesa è finita. Una volta che abbiamo raccolto le informazioni, abbiamo deciso di non aspettare. Quanto il mondo pensava che stessimo ad aspettare? Fino a quando l'Iran avrebbe assemblato la bomba nucleare?». Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, parlando al Consiglio di Sicurezza.

23:33
23:33
L'Iran conferma: «Negli attacchi di Israele 78 morti, 320 feriti»

Gli attacchi israeliani in Iran hanno causato 78 morti e oltre 320 feriti. Lo ha detto l'ambasciatore iraniano all'Onu, Amir-Saeid Iravani, parlando in Consiglio di Sicurezza, confermando quanto anticipato in giornata dai media ufficiali iraniani.

23:32
23:32
Idf: «Colpite 2 basi aeree iraniane, fuori uso quella di Tabriz»

L'Idf ha annunciato di aver colpito oggi due basi aeree iraniane, mettendo completamente fuori uso quella di Tabriz. «Venerdì (le forze israeliane) hanno colpito le basi aeree appartenenti all'aeronautica militare iraniana di Hamadan e di Tabriz, nell'ovest dell'Iran, e quella di Tabriz è stata smantellata», fanno sapere i militari.

23:13
23:13
Esplosioni a Teheran, attivata l'anti-aerea

Il sistema di difesa aerea di Teheran è stato attivato per contrastare gli attacchi israeliani. Lo hanno riferito i media iraniani. «Le difese di Teheran si sono riattivate pochi minuti fa per contrastare i proiettili del regime sionista», ha riportato l'agenzia di stampa ufficiale Irna, mentre l'Afp sul posto ha segnalato esplosioni della capitale ed un bagliore rosso nel cielo.

23:13
23:13
«Iran: «Risponderemo a Israele in modo deciso e proporzionato»

«L'Iran risponderà in maniera decisa e proporzionata agli attacchi» di Israele. «Non è una minaccia, ma una conseguenza ad un attacco non provocato. Nessun aggressore deve poter agire con impunità». Lo ha detto l'ambasciatore iraniano all'Onu, Amir-Saeid Iravani, parlando in Consiglio di Sicurezza. «Chi supporta Israele, con gli Usa in testa, e' complice e condivide la responsabilità», ha aggiunto, ribadendo che lo Stato ebraico ha «violato la Carta Onu e deve essere ritenuto responsabile». «Questo non è solo l'attacco a un paese, ma all'ordine internazionale e alla Carta Onu», ha detto ancora.

L'ambasciatore iraniano all'Onu ha ribadito che l'aggressione di Israele «è stata intenzionale, coordinata e pienamente sostenuta da un membro permanente di questo Consiglio, gli Stati Uniti. La complicità degli Usa in questi attacchi terroristici è non dubitabile». Questi attacchi, ha aggiunto, «sono l'ultima di una lunga e ben documentata serie di comportamenti illegali, destabilizzanti e aggressivi da parte del regime israeliano, un regime che agisce impunemente perché protetto da potenti alleati. Questo deve finire».

22:57
22:57
USA: «Per Israele, l'azione sull'Iran è la necessaria autodifesa»

«Israele ci ha avvertito che questa azione era necessaria per la sua autodifesa. Ogni nazione sovrana ha il diritto di difendersi e Israele non fa eccezione». Lo ha affermato alla riunione del Consiglio di Sicurezza Onu il rappresentante degli Usa McCoy Pitt dell'Ufficio per gli Affari delle Organizzazioni Internazionali. «Donald Trump è stato eletto con un mandato ampio da parte del popolo americano: promuovere la pace ed evitare i gravi errori delle amministrazioni passate che hanno portato a guerre senza fine», ha aggiunto. «Gli Stati Uniti continueranno a cercare una soluzione diplomatica che garantisca che l'Iran non acquisti mai un'arma nucleare né rappresenti una minaccia alla stabilità in Medio Oriente. La leadership iraniana farebbe bene a negoziare in questo momento».

22:56
22:56
USA: «Efficaci gli attacchi israeliani all'impianto nucleare di Natanz»

Una prima valutazione dei danni causati all'impianto nucleare iraniano di Natanz indica che gli attacchi israeliani sono stati efficaci e sono andati ben oltre i danni superficiali alle strutture esterne, interrompendo l'alimentazione elettrica ai piani inferiori dove sono le centrifughe usate per l'arricchimento dell'uranio. Lo hanno riferito alcuni funzionari americani a Cnn.

22:55
22:55
Aiea: «Distrutta una sezione chiave dell'impianto di Natanz»

L'attacco israeliano al sito nucleare di Natanz ha «distrutto» l'impianto pilota di arricchimento dell'uranio situato in superficie, una zona chiave dell'impianto. Lo ha detto il direttore generale dell'Aiea Rafael Grossi in Consiglio di Sicurezza Onu. L'Iran sta arricchendo l'uranio fino al 60% di purezza, prossimo al 90% circa del grado bellico, presso l'impianto pilota, ma produce quantità di quel materiale inferiori rispetto a Fordow. Grossi ha aggiunto che i danni all'impianto in superficie avevano causato «contaminazione chimica e radiologica», ma che la contaminazione poteva essere trattata con «misure appropriate».

22:54
22:54
Aiea: «Contaminazione radiologica nei siti nucleari colpiti da Israele»

«Il livello di attività radioattiva dopo l'attacco di Israele ai siti nucleari iraniani è rimasto invariato e si attesta su livelli normali, indicando l'assenza di impatto radiologico esterno sulla popolazione o sull'ambiente», ma ha prodotto una «contaminazione radiologica e chimica all'interno degli impianti». A dirlo è Rafael Grossi, direttore dell'Aiea, al Consiglio di Sicurezza Onu, riferendo che l'Iran ha confermato che i siti di Fordow e Esfahn sono stati colpiti. «Il livello di radioattività è rimasto invariato e su livelli normali ma la contaminazione è gestibile prendendo misure adeguate», ha aggiunto.

22:53
22:53
Israele: «Almeno 41 feriti dopo i raid missilistici iraniani»

Almeno 41 persone sono rimaste ferite, 2 delle quali versano in condizioni critiche, in Israele come conseguenza della pioggia di missili che si è abbattuta dall'Iran. Altre quattro sono in condizioni di moderata gravità e 33 sono feriti lievmente. I feriti, scrive Ynet, sono stati ricoverati negli ospedali Beilinson, Ichilov e Sheba.

22:52
22:52
«Le azioni di Israele violano la sovranità e la sicurezza dell'Iran»

«La Cina condanna le azioni di Israele che violano la sovranità, la sicurezza e l'integrità territoriale dell'Iran, si oppone all'intensificazione delle tensioni e all'espansione del conflitto ed è profondamente preoccupata per le potenziali conseguenze di queste operazioni». Lo ha detto l'ambasciatore di Pechino all'Onu Fu Cong, parlando in Consiglio di Sicurezza. «Il brusco riscaldamento della regione non giova agli interessi di nessuno», ha aggiunto.

22:45
22:45
Iran: «Lo spazio aereo chiuso anche domani»

Lo spazio aereo dell'Iran rimarrà chiuso per tutta la giornata di sabato, dopo gli attacchi israeliani, secondo quanto comunicano i media statali. "L'organizzazione dell'aviazione civile ha annunciato che lo spazio aereo del Paese resterà chiuso fino a domani", ha dichiarato l'agenzia ufficiale Irna. In Iran è da poco passata la mezzanotte.

22:43
22:43
Netanyahu: «Altri attacchi in arrivo, l'Iran non è mai stato così debole»

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha affermato che Israele proseguirà la sua campagna: «Nelle ultime 24 ore, abbiamo eliminato comandanti militari di alto rango, scienziati nucleari di alto livello, l'impianto di arricchimento più importante del regime islamico e gran parte del suo arsenale di missili balistici», ha detto Netanyahu in un video. «Altri attacchi sono in arrivo. Il regime non sa cosa lo ha colpito, né cosa lo colpirà. Non è mai stato così debole», ha aggiunto il premier Netanyahu.

22:41
22:41
Casa Bianca: «Trump ha parlato con Netanyahu»

Donald Trump ha parlato con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo riferisce un funzionario della Casa Bianca ai media americani

In precedenza, Il primo ministro delo Stato ebraico ha invitato gli iraniani a unirsi contro quello che ha definito un «regime malvagio e oppressivo», affermando che Israele è impegnato in «una delle più grandi operazioni militari della storia». «È giunto il momento per il popolo iraniano di unirsi attorno alla sua bandiera e alla sua eredità storica, battendosi per la propria libertà dal regime malvagio e oppressivo», ha dichiarato Netanyahu in un video.

Dal canto suo, l'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia, parlando in Consiglio di Sicurezza alla riunione chiesta dall'Iran, ha detto che i raid di questa notte sono stati un «attacco completamente non provocato, a prescindere dal fatto che Israele affermi il contrario, e una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale».

«Si ha l'impressione che la leadership israeliana sia convinta di avere mano libera nella regione e che probabilmente pensi di poter violare qualsiasi norma e sostituire tutti gli organismi internazionali, inclusi il Consiglio di Sicurezza e l'Aiea», ha aggiunto, avvertendo che l'azione militare dello Stato ebraico «spinge la regione sull'orlo di una guerra su larga scala».

Per Nebenzia, «la responsabilità di quanto accaduto ricade non solo su Israele ma anche sui suoi più stretti alleati: è una conseguenza diretta dell'acquiescenza dei paesi occidentali, che per mesi, consapevolmente e metodicamente, hanno fomentato l'isteria anti-iraniana al Consiglio di Sicurezza Onu e nel Consiglio dei Governatori dell'Aiea».

22:38
22:38
Aiea: «Serve massima moderazione, bisogna evitare un'escalation»

«Chiedo a tutte le parti di esercitare massima moderazione per evitare un'ulteriore escalation e ho dato la mia disponibilità a recarmi al più presto in Iran per valutare la situazione e garantire la sicurezza e la non proliferazione». Lo ha detto il direttore generale dell'Aiea Rafael Grossi parlando alla riunione di emergenza Consiglio di Sicurezza Onu chiesta da Teheran dopo gli attacchi di Israele.

«Nonostante le attuali azioni militari e le crescenti tensioni, è chiaro che l'unica strada sostenibile per l'Iran, per Israele, per l'intera regione e per la comunità internazionale è fondata sul dialogo e sulla diplomazia per una pace a breve termine, la stabilità e la cooperazione», ha detto ancora Grossi.

«Le strutture nucleari non devono mai essere un obiettivo a prescindere dalle circostanze - ha aggiunto - Questi attacchi hanno serie implicazioni per la sicurezza nucleare, così come per la pace e sicurezza internazionale».

21:34
21:34
Idf: «In arrivo una terza ondata, fino 150 missili dall'Iran»

È in arrivo una terza ondata di missili dall'Iran. Lo annuncia l'Idf sottolineando che finora ne sono stati lanciati oltre 150 verso lo Stato ebraico. «Solo in parte sono stati abbattuti», prosegue parlando di decine di missili intercettati.

«L'Iran ha oltrepassato il limite, osando lanciare missili contro centri abitati civili in Israele. Continueremo a proteggere i cittadini israeliani e a garantire che il regime degli ayatollah paghi un prezzo molto alto per le sue azioni criminali», ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz.

Nonostante la terza ondata di missili lanciati dall'Iran, il Comando del Fronte Interno dell'esercito ha comunicato alla popolazione che si possono lasciare i rifugi, con la raccomandazione di restare nelle vicinanze.

Inoltre, il portavoce dell'esercito israeliano ha definito infondate le affermazioni dell'Iran secondo cui avrebbe abbattuto dei caccia israeliani: «I media iraniani stanno falsificando le informazioni», ha detto.

Dal canto loro, le Guardie Rivoluzionarie dell'Iran hanno affermato in una nota che il Paese ha lanciato centinaia di missili balistici contro obiettivi, siti militari e basi aeree israeliani come risposta «decisa e precisa» agli attacchi israeliani contro l'Iran nelle prime ore di oggi, secondo quanto riportato da Tasnim.

Intanto, il primo ministro britannico Keir Starmer ha sentito stasera il presidente americano Donald Trump, sullo sfondo dell'attacco d'Israele all'Iran seguito dal contrattacco di Teheran. Lo riporta Downig Street precisando che i due leader hanno evidenziato «l'importanza della diplomazia e del dialogo».

A sua volta, la responsabile degli affari politici dell'Onu Rosemary DiCarlo durante la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu chiesta dall'Iran dopo gli attacchi di Israele ha dichiarato che occorre «a tutti i costi evitare una crescente conflagrazione che avrebbe enormi conseguenze globali».

«La recente pericolosa escalation segue alcuni importanti sviluppi diplomatici come i colloqui tra Iran e Usa, che incoraggio a proseguire. Una risoluzione pacifica attraverso i negoziati rimane il mezzo migliore per garantire la natura inclusiva e pacifica del programma nucleare iraniano», ha aggiunto sottolineando che «gli attacchi contro le strutture nucleari iraniane da parte di Israele sono di particolare preoccupazione».

21:20
21:20
Idf: «In arrivo una terza ondata, fino 150 missili dall'Iran»

È in arrivo una terza ondata di missili dall'Iran. Lo annuncia l'Idf sottolineando che finora ne sono stati lanciati oltre 150 verso lo Stato ebraico. «Solo in parte sono stati abbattuti», prosegue parlando di decine di missili intercettati.

20:53
20:53
Trump avvisa Teheran: «Si trovi un accordo prima che sia tardi»

«L'Iran faccia un accordo prima che sia troppo tardi». All'indomani dell'attacco di Israele contro il programma nucleare iraniano, Donald Trump lancia un nuovo monito a Teheran. E, con una girandola di interviste, cerca di riprendere almeno mediaticamente il controllo di una situazione che sembra essergli sfuggita di mano, minando la sua immagine di «peacemaker» e «dealmaker in chief».

Col rischio di un'impennata del prezzo del petrolio, di una catastrofica guerra regionale e di una spaccatura con la base del suo movimento Maga, contraria a ogni coinvolgimento americano nei conflitti globali in nome dell'America First.

Il tycoon, che ha presieduto una riunione del Consiglio di sicurezza nella Situation Room della Casa Bianca, ha spiegato la sua posizione su Truth. «Ho dato all'Iran - scrive - una possibilità dopo l'altra per raggiungere un accordo. Ho detto loro, con le parole più forti, di 'farlo e basta', ma per quanto si sforzassero, per quanto ci andassero vicino, non ci sono riusciti. Ho detto loro che sarebbe stato molto peggio di qualsiasi cosa sapessero, prevedessero o si fossero sentiti dire», prosegue, ricordando che Israele possiede in abbondanza - e avrà ancora - equipaggiamento militare americano, «il migliore e più letale al mondo».

«Alcuni intransigenti iraniani - ha osservato - hanno parlato con coraggio, ma non sapevano cosa stava per succedere. Ora sono tutti morti, e la situazione non potrà che peggiorare! C'è già stata grande morte e distruzione, ma c'è ancora tempo per porre fine a questo massacro, con i prossimi attacchi già pianificati che saranno ancora più brutali». Quindi l'avviso finale: «l'Iran deve raggiungere un accordo, prima che non rimanga nulla, e salvare quello che un tempo era conosciuto come l'Impero iraniano».

La repubblica islamica aveva già firmato un accordo sotto la presidenza Obama, ma The Donald lo aveva stracciato ritenendolo insufficiente e sbilanciato a favore di Teheran. In un altro post il tycoon affronta anche la questione della tempistica dell'offensiva iraniana: «Due mesi fa ho dato all'Iran un ultimatum di 60 giorni per fare un accordo. Lo avrebbero dovuto fare. Oggi (venerdì 13, ndr) è il giorno 61. Ho detto loro cosa fare, ma non ci sono riusciti. Ora hanno, forse, una seconda possibilità», «ora forse negozieranno seriamente», ha affermato, rivelando che dirigenti di Teheran lo stanno chiamando per discutere la situazione. Il nuovo round negoziale è ancora in programma domenica in Oman, ma non è chiaro se gli iraniani ci andranno.

Tutti messaggi rilanciati nelle successive interviste, in cui il presidente Usa ha parlato di «attacco eccellente» di Israele e seminato il dubbio se l'Iran abbia ancora un programma nucleare dopo i raid, minimizzando poi i timori di un conflitto regionale e profetizzando effetti positivi sui mercati. Trump ha quindi insistito sul fatto che lui e il suo team sapevano tutto del piano di Israele e del premier Benjamin Netanyahu - con cui parlerà anche oggi, dopo lunedì e giovedì scorsi - ma ha mantenuto una posizione ambigua sul ruolo di Washington, nonostante il segretario di Stato Marco Rubio si sia precipitato a precisare che «Israele ha intrapreso un'azione unilaterale contro l'Iran» per «la propria autodifesa» e che gli Usa «non sono coinvolti».

Il nodo di fondo è se il commander in chief abbia dato privatamente disco verde a Bibi, come sostengono fonti israeliane, parlando addirittura di coordinamento e fornitura di intelligence americana. O se Netanyahu, come sostengono autorevoli esponenti dem, abbia ignorato i ripetuti moniti pubblici del tycoon a non colpire Teheran finché erano in corso i negoziati, minandone il ruolo di «peacemaker» dopo i fallimenti su Gaza e Ucraina. «L'attacco era chiaramente mirato a far naufragare i negoziati dell'amministrazione Trump con l'Iran ed è un'ulteriore prova di quanto poco rispetto le potenze mondiali, compresi i nostri alleati, abbiano per il presidente Trump», ha accusato il senatore Chris Murphy. I vertici repubblicani del Congresso invece sono a favore del diritto di Israele a difendersi.

L'intera situazione però sta facendo infuriare il mondo Maga, i cui leader avevano implorato Trump di fermare Israele negli ultimi giorni. Ma il presidente o ci ha provato e ha fallito, evidenziando la sua mancanza di influenza su Netanyahu, oppure ha dato il via libera in privato alla campagna, nonostante gli avvertimenti della sua base. In entrambi i casi, dopo aver promesso una nuova era di pace mondiale, il tycoon si trova ora nella posizione forse più rischiosa della sua presidenza: affrontare la possibilità di lasciare Israele a cavarsela da solo, o di unirsi a lui in uno scontro diretto con l'Iran.

20:37
20:37
«L'Iran ha lanciato una seconda ondata di missili»

L'esercito israeliano (Idf) rende noto che, dopo il primo attacco che ha provocato una gigantesca colonna di fumo e fatto tremare i vetri dei palazzi dall'esplosione, l'Iran ha lanciato un'altra ondata di missili verso Israele.

I soccorritori israeliani del Magen David Adom hanno riferito che ci sono diversi feriti lievi a Tel Aviv e dintorni, aggiungendo che sono stati riportati 7 diversi «siti di impatto» dopo il lancio di missili dall'Iran. Lo riferisce Times of Israel. Alcune edifici hanno subito danni, aggiunge la polizia.

In precedenza, forti esplosioni sono state udite anche a Gerusalemme dopo l'allerta missilistica iraniana. Lo riferiscono giornalisti dell'Afp sul posto.

Gli Stati Uniti stanno partecipando a respingere l'attacco iraniano contro Israele. Lo riporta il giornalista di Axios Barak Ravid su X citando fonti israeliane.

Dal canto suo, l'Iran afferma di aver abbattuto due aerei militari israeliani e di aver catturato la donna pilota di uno dei jet.

L'episodio ha avuto luogo nelle zone centrali e meridionali di Teheran, riferisce Tasnim. Intanto, il dipartimento di gestione delle crisi di Qom ha affermato che un drone israeliano è stato colpito dal sistema difensivo della città. I droni miravano ad attaccare il sito nucleare di Fordow. Non si sono verificati danni al sito, dopo almeno due attacchi israeliani avvenuti oggi, si precisa.

19:41
19:41
Berna chiede a Israele e all'Iran «la massima moderazione»

Sulla piattaforma X, la Confederazione ha invitato Israele e Iran «a dare prova della massima moderazione e a tornare ai canali diplomatici». La Svizzera condanna qualsiasi attacco militare in violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, scrive il Dipartimento federale degli Affari esteri (DFAE).

«Stiamo monitorando la situazione da vicino. Il nostro personale sul posto è al sicuro», ha aggiunto il DFAE.

19:33
19:33
Iran: «Enorme esplosione udita a Isfahan»

Una «enorme esplosione» è stata udita a Isfahan, grande città nel centro dell'Iran. Lo scrivono i media di Teheran.

«Qualche minuto fa una enorme esplosione è stata udita a Isfahan», scrive l'agenzia Mehr. Isfahan e la sua provincia ospitano vari istituti di ricerca e impianti nucleari.

Dal canto suo, il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) ha dichiarato questa sera che «gli iraniani hanno la capacità di danneggiare significativamente il fronte interno israeliano». «Possiamo rivelare che abbiamo attaccato l'impianto nucleare di Isfahan. L'operazione è ancora in pieno svolgimento. Stiamo agendo secondo un piano ordinato e continuiamo ad attaccare», ha aggiunto.

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver centrato finora più di 200 obiettivi in tutto l'Iran. «Finora abbiamo colpito più di 200 obiettivi e continuiamo a colpire», ha dichiarato ai giornalisti il portavoce militare, il generale di brigata Effie Defrin.

Frattanto, le difese aeree iraniane hanno intercettato «proiettili» sulla capitale Teheran, secondo quanto riportato dai media statali. «I proiettili nemici sono stati intercettati dalla difesa aerea di Teheran», ha dichiarato l'agenzia di stampa statale Irna, mentre l'agenzia Isna ha riferito che «i sistemi di difesa aerea di Teheran hanno abbattuto con successo i bersagli».

Dal canto suo, in un messaggio televisivo alla nazione, la Guida Suprema dell'Iran Ali Khamenei ha dichiarato che «le forze armate iraniane agiranno con forza e impoveriranno il regime sionista». Si tratta della sua seconda reazione all'attacco israeliano all'Iran di oggi. «Il regime sionista non uscirà indenne da questo crimine», ha aggiunto, osservando: «Il popolo iraniano può essere certo che non ci sarà tregua in questo senso».

Secondo il presidente Usa Donald Trump, l'attacco di Israele all'Iran potrebbe contribuire agli sforzi americani per raggiungere un accordo sul nucleare con l'Iran. A chi gli chiedeva se ritenesse che l'attacco mettesse a repentaglio gli sforzi americani, Trump ha detto: «Non penso, forse il contrario. Forse ora negozieranno seriamente».

Al momento gli Stati Uniti non hanno piani che prevedono di evacuare o aiutare gli americani che si trovano in Israele a partire. Lo afferma il Dipartimento di stato.

Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin ha avuto delle conversazioni telefoniche col premier israeliano Benjamin Netanyahu e col presidente iraniano Masoud Pezeshkian: lo afferma il Cremlino, ripreso dall'agenzia Ria Novosti, aggiungendo che i colloqui si sono svolti «alla luce» di quella che Mosca definisce «la pericolosa escalation della situazione a seguito dell'azione militare di Israele contro l'Iran.

Putin »ha sottolineato che la Russia condanna le azioni di Israele« in Iran, riferisce il Cremlino, ripreso dalla Tass, affermando che queste »violano la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale«.

Nel suo colloquio con il premier israeliano , il presidente russo ha rilevato la necessità di risolvere le questioni relative al programma nucleare iraniano esclusivamente attraverso mezzi politici e diplomatici, ed ha espresso la sua disponibilità a mediare per prevenire un'ulteriore escalation delle tensioni. Secondo il Cremlino, »è stato concordato che la parte russa continuerà a mantenere stretti contatti con la leadership di Iran e Israele, al fine di risolvere l'attuale situazione, che è gravata da conseguenze disastrose per l'intera regione«.

»La Francia non ha partecipato all'esecuzione« degli attacchi contro l'Iran di oggi», ha detto dal canto suo il presidente Emmanuel Macron in una conferenza stampa trasmessa dall'Eliseo. Secondo il capo dello stato francese, gli attacchi israeliani «dovrebbero probabilmente durare. Si tratta - ha aggiunto - di una nuova tappa nella guerra in corso nella regione».

«La potenza nucleare dell'Iran minaccia la regione e il mondo» ha detto ancora il presidente francese in una conferenza stampa questa sera a Parigi, aggiungendo che «noi siamo meno minacciati di Israele, di cui l'Iran minaccia la distruzione». «L'Iran ha una pesante responsabilità nella destabilizzazione di tutta la regione».

Macron ha ancora dichiarato che Parigi «parteciperà ad operazioni di protezione e difesa di Israele» nel caso di rappresaglie condotte da Teheran, se sarà «in situazione di farlo»: «Ho dato la mia disponibilità a Israele», ha annunciato. «Al contrario - ha aggiunto - non penso in nessun modo di partecipare a qualsiasi operazione offensiva».

19:22
19:22
Mercati pesanti da Tokyo a New York con l'attacco all'Iran

Mercati pesanti da Tokyo a Wall Stret nel giorno dell'attacco di Israele all'Iran per fermarne lo sviluppo nucleare. I primi a reagire, per questioni di fuso orario, sono stati i mercati di Asia e Pacifico, con le borse di Tokyo (-0,89%), Shanghai (-0,75%) e Hong Kong (-0,59%) in territorio negativo.

Peggio ha fatto l'Europa con Zurigo (-1,44%), Madrid (-1,23%), Milano (-1,28%), Parigi (-1,04%) e Francoforte (-1,07%), mentre Londra (-0,39%) è stata più cauta. Il saldo, a fine giornata, è stato di 185 miliardi in termini di capitalizzazione di borsa bruciata.

Deboli anche le piazze Usa (Dow Jones -1,14% e Nasdaq -0,53%) ancora aperte. A schizzare sono state le quotazioni del greggio (Wti +6,8% a 72,68 dollari al barile e Brent +6,89% a 74,14 dollari al barie) e del gas naturale (+4,75% a 37,89 euro al MWh). Il primo, che fino alla vigilia galleggiava sotto ai 70 dollari, si è portato in un solo giorno ai livelli del marzo del 2024, il secondo invece ha rispolverato quelli dello scorso 7 aprile. Più modesto il rialzo dell'oro (+0,98% a 3.415,9 dollari l'oncia) mentre il dollaro si è portato poco sopra quota 0,87 euro, 144,12 yen e 0,74 sterline.

I timori principali riguardano le strutture di estrazione e di trasporto di greggio e del gas. Una chiusura dello stretto di Hormuz bloccherebbe infatti le esportazioni di Gnl dal Qatar e dall'Oman. Quanto all'oro, come sempre nei momenti difficili, si conferma come bene rifugio alternativo ai mercati azionari e obbligazionari.

In rialzo anche i rendimenti dei titoli di stato anche se il differenziale tra Btp e Bund tedeschi ha chiuso in calo a 95 punti secchi. I singoli rendimenti dei titoli a 10 anni sono saliti in modo piuttosto omogeneo: quelli italiani hanno guadagnato 7,9 punti al 3,48%, quelli spagnoli 8,1 punti sopra al 3,15%, quelli tedeschi 5,9 punti al 2,53% e quelli francesi 7,2 punti al 3,25%. Un clima di tensione che va ad alterare la relativa fiducia che aveva riconquistato i mercati. Una prova è l'inflazione in linea con le stime (+2,1% in Germania e +0,7% in Francia) a maggio e le aspettative di un calo anche negli Usa secondo l''università del Michigan (+5,1% contro un rialzo atteso del 6,4%), che ha visto salire la fiducia dei consumatori in giugno da 58,9 a 63,7 punti contro i 59,4 attesi.

A stemperare gli umori ci ha pensato il presidente Usa Donald Trump, che definisce il raid israeliano come «un'ottima cosa per il mercato, perché l'Iran non avrà un'arma nucleare, che rappresenta una grande minaccia per l'umanità».

19:15
19:15
«Gli USA posizionano navi per proteggere Israele»

Il Pentagono sta posizionando navi da guerra e altre risorse militari in Medio Oriente per contribuire a proteggere Israele e le truppe americane da possibili ritorsioni iraniane. Lo riporta il New York Times, citando alcuni funzionari statunitensi.

Il cacciatorpediniere Uss Thomas Hudner ha ricevuto l'ordine di spostarsi nel Mediterraneo orientale e un secondo cacciatorpediniere potrebbe seguirlo a breve, riferiscono i funzionari, mettendo in evidenza che l'aeronautica americana potrebbe spostare a breve aerei da combattimento nella regione.

Intanto, è stata emanata una nuova allerta rossa in Israele: «tutti i cittadini devono andare e restare nei rifugi fino a quando non ci sarà un nuovo annuncio ufficiale», è il messaggio inviato dall'esercito alla popolazione qualche minuto fa. Uno stato di allerta massimo dal Comando del fronte interno dell'esercito che, di solito, prelude ad un attacco lanciato dall'Iran.

19:07
19:07
Attacco all'Iran, l'Argentina rafforza l'allerta terrorismo

Le autorità argentine hanno aumentato il livello di allerta e protezione per tutte le istituzioni ebraiche del Paese nel contesto dell'azione militare avviata dall'Israele contro l'Iran.

Lo riferisce un comunicato della Delegazione delle associazioni israelite dell'Argentina (Daia) dove si riferisce che «di fronte ai recenti avvenimenti in Medio Oriente, la Daia informa di aver avviato un lavoro coordinato con il ministero e con le Forze di Sicurezza nazionali e locali».

«È stato stabilito un piano d'azione congiunto con misure preventive e protocolli da seguire in caso si renda necessario rafforzare la protezione delle nostre istituzioni», prosegue la nota, che invita quindi la comunità «a mantenere la calma e a collaborare informando qualsiasi situazione, oggetto o persona sospetta».

L'Argentina è stata oggetto in passato di due gravi attentati terroristici di matrice islamica contro istituzione ebraiche. Il 17 marzo del 1992 una bomba piazzata di fronte all'ambasciata di Tel Aviv uccise 22 persone, mentre l'attentato alla mutualità ebraica Amia del 18 luglio del 1994 provocò 29 morti.

In Argentina è presenta una delle maggiori comunità ebraiche del mondo fuori da Israele, e il presidente Javier Milei, in visita ufficiale a Tel Aviv fino al giorno precedente l'attacco contro Teheran, ha avviato fin dall'insediamento un forte avvicinamento politico con il governo di Benjamin Netanyahu.

19:06
19:06
Israele: «Madrid ignora la minaccia esistenziale iraniana»

L'ambasciata di Israele in Spagna ha criticato il governo spagnolo per il comunicato in cui condanna «l'escalation» in Medio Oriente, dopo l'attacco israeliano contro Iran, accusando Madrid di «ignorare» la minaccia esistenziale rappresentata dal programma nucleare iraniano per lo Stato ebraico.

«Respingiamo e deploriamo fermamente la dichiarazione del Governo spagnolo, che ignora completamente la minaccia esistenziale per Israele rappresentata dal programma nucleare di Iran», ha segnalato l'ambasciata in un messaggio sul social X, poco dopo la nota diffusa dal ministero spagnolo degli Esteri. In quest'ultima Madrid esigeva «la moderazione fra le parti e la cessazione immediata della violenza».

«È la Spagna disposta a vivere sotto la minaccia di un'arma nucleare, sotto il rischio di annientamento e sotto il terrorismo costante?», si chiede l'ambasciata israeliana nel testo. «E' consapevole del programma di arricchimento nucleare israeliano» Della minaccia che rappresenta per tutta la regione?«, incalza.

La delegazione diplomatica israeliana in Spagna vede attualmente a capo l'incaricato di affari, dopo che l'ambasciatrice fu richiamata a consultazione un anno fa, a seguito del riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del governo guidato da Pedro Sanchez.

Nel post pubblicato oggi si segnala che gli israeliani già sono »abituati alle condanne, a politiche unilaterali e poco amichevoli« dell'esecutivo spagnolo. L'ambasciata conclude il messaggio ricordando che »Israele contribuisce a che Europa, e anche Spagna, siano un luogo più sicuro« con le sue azioni.

19:01
19:01
Trump: «Non è chiaro se l'Iran abbia ancora il programma nucleare»

Non è chiaro se l'Iran abbia ancora un programma nucleare dopo gli attacchi israeliani contro il Paese: lo ha dichiarato Donald Trump in una intervista telefonica a Reuters, come si legge sul sito dell'agenzia.

Dal canto suo, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha fornito un aggiornamento sulla situazione in seguito all'attacco in Iran, annunciando l'intenzione di rilasciare dichiarazioni ogni giorno e ha spiegato che i raid «non sono stati casuali: se Teheran otterrà un'arma nucleare, semplicemente non avremo più un posto in cui esistere». Il premier ha rivelato che gli attacchi in Iran sono stati rinviati per mesi: la data iniziale dell'operazione era fissata per fine aprile: «Non è stato possibile eseguire l'attacco in quel momento».

Secondo Trump, non è troppo tardi perché l'Iran raggiunga un accordo sul nucleare: ha aggiunto il presidente Usa. Gli Stati Uniti hanno ancora in programma un incontro con i funzionari iraniani domenica, ha dichiarato, ma non è sicuro che si terrà.

Nell'intervista, Trump si è detto non preoccupato per lo scoppio di una guerra regionale in Medio Oriente, dopo gli attacchi di Israele.

Intanto, Israele ha ripreso i raid in Iran e ha colpito il sito nucleare fortificato di Fordow, lo riferisce il New York Times e i media iraniani. Secondo le stesse fonti, esplosioni sono state udite in vari punti della capitale Teheran.

Dal canto suo, l'Idf ha reso noto che le sirene d'allarme sono entrate in funzione a Gerusalemme e in altre aree di Israele per un missile in arrivo dallo Yemen.

18:29
18:29
Trump: «Non è chiaro se l'Iran abbia ancora il programma nucleare»

Non è chiaro se l'Iran abbia ancora un programma nucleare dopo gli attacchi israeliani contro il Paese: lo ha dichiarato Donald Trump in una intervista telefonica a Reuters, come si legge sul sito dell'agenzia.

Non è troppo tardi perché l'Iran raggiunga un accordo sul nucleare: ha aggiunto il presidente Usa. Gli Stati Uniti hanno ancora in programma un incontro con i funzionari iraniani domenica, ha aggiunto, ma non è sicuro che si terrà.

Nell'intervista, Trump si è detto non preoccupato per lo scoppio di una guerra regionale in Medio Oriente, dopo gli attacchi di Israele.

Intanto, Israele ha ripreso i raid in Iran e ha colpito il sito nucleare fortificato di Fordow, lo riferisce il New York Times e i media iraniani. Secondo le stesse fonti, esplosioni sono state udite in vari punti della capitale Teheran.

18:26
18:26
«Israele ha ucciso il capo della Forza Quds Esmail Qaani»

Israele ha ucciso il comandante della Forza Quds delle Guardie Rivoluzionarie, Esmail Qaani. Lo riferiscono i media internazionali.

La guida suprema dell'Iran Ali Khamenei aveva nominato Qaani come successore di Qasem Soleimani, il generale ucciso nel 2020 a Baghdad per ordine del presidente Donald Trump che aveva guidato le più segrete e sanguinose operazioni iraniane all'estero e nemico giurato di Israele.

Nell'ottobre 2024, si pensava che Qaani fosse stato ucciso o ferito dall'Idf insieme a Hashem Safieddine, successore di Hasan Nasrallah, nell'attacco aereo di Dahieh, nel sud di Beirut. La Forza Quds funge da braccio operativo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane all'estero ed è subordinata alla Guida Suprema Ali Khamenei, che ne supporta le operazioni e ne finanzia le risorse finanziarie. La Forza è di fatto il braccio operativo per l'esportazione della rivoluzione islamista ed è responsabile della creazione e del mantenimento di sezioni iraniane in tutto il Medio Oriente e oltre. Nel corso degli anni ha supportato

Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e le milizie iraniane in Siria e Iraq, che insieme hanno creato un anello di fuoco che circonda Israele. La forza è anche responsabile di attacchi terroristici all'estero, compresi quelli diretti contro cittadini israeliani.

18:25
18:25
Borsa: in Europa 185 miliardi in fumo da attacco all'Iran

L'attacco di Israele all'Iran manda in fumo 185 miliardi di euro in Europa. È il valore in termini di capitalizzazione lasciato sul campo in una sola seduta dai principali listini di borsa del Vecchio Continente, che passano da 19'891 a 19'706 miliardi di capitalizzazione.

18:23
18:23
Madrid condanna l'«escalation militare»

Il governo spagnolo ha espresso oggi una ferma condanna dell'escalation militare in Medio Oriente, a seguito degli attacchi attribuiti a Israele contro l'Iran.

In un comunicato, Madrid ha esortato tutte le parti alla «massima moderazione e a un'immediata cessazione delle violenze».

La Spagna ha inoltre ribadito il proprio impegno per la stabilità nella regione, confermando che continuerà a collaborare con i suoi partner internazionali per il raggiungimento di una pace duratura nella regione.

Nel frattempo, le ambasciate spagnole in Iran e nei Paesi limitrofi rimangono pienamente operative per fornire assistenza ai cittadini spagnoli residenti o in viaggio nella zona, pronte a fronteggiare ogni eventualità.

18:18
18:18
Nuovo capo Pasdaran: «Apriremo le porte dell'inferno a Israele»

«Il regime sionista criminale e illegittimo avrà un destino amaro e doloroso, con conseguenze gravi e distruttive», ha dichiarato il nuovo Comandante delle Guardie Rivoluzionarie, Mohammad Pakpour, citato da Tasnim.

Pakpour ha aggiunto: «apriremo le porte dell'inferno a Israele. Il crimine di Israele nell'attaccare l'Iran non rimarrà senza risposta».

Dal canto suo, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato di aspettarsi «diverse ondate di attacchi iraniani» in risposta agli attacchi israeliani contro siti militari e nucleari nella Repubblica Islamica. «Ci aspettiamo di essere esposti a diverse ondate di attacchi iraniani», ha sottolineato Netanyahu in un intervento video.

Intanto, l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, ha detto che «la decisione di agire la scorsa notte non è stata presa con leggerezza, abbiamo agito per proteggere i nostri cittadini. Le parole vuote non fermeranno l'Iran, Israele lo farà».

«Non sapremo quanto durerà l'operazione, continueremo ad agire fino a che la minaccia non sarà eliminata», ha aggiunto, definendo gli attacchi a Teheran «un'azione calcolata e necessaria basata su chiare informazioni di intelligence e in risposta ad una minaccia esistenziale».

Intanto, la conferenza delle Nazioni Unite co-presieduta da Francia e Arabia Saudita in programma dal 17 al 20 giugno a New York, volta a promuovere una soluzione a due Stati tra Israele e Palestina, è stata rinviata a seguito dell'attacco militare di Israele all'Iran. Lo hanno detto due fonti diplomatiche al National. Nei giorni scorsi l'amministrazione Trump aveva scoraggiato i governi di tutto il mondo dal partecipare all'iniziativa, minacciando conseguenze.

17:20
17:20
Starmer, Merz e Macron chiedono di fermare l'escalation

Un appello congiunto a evitare ogni «ulteriore escalation» dopo gli attacchi delle ultime ore d'Israele all'Iran è stato lanciato oggi pomeriggio dal primo ministro britannico Keir Starmer, da quello tedesco Friedrich Merz e dal presidente francese Emmanuel Macron.

L'appello è stato fatto dopo una consultazione telefonica a tre.

Lo riferisce Downing Street, precisando che «i tre leader hanno discusso delle gravi preoccupazioni che da tempo gravano sul programma nucleare iraniano, sollecitando tutte le parti a trattenersi da ogni ulteriore escalation che potrebbe destabilizzare ulteriormente la regione» mediorientale.

Dal canto suo, Donald Trump ha detto a Nbc che funzionari iraniani lo stanno chiamando per discutere della situazione. «Mi stanno chiamando per parlare», ha riferito il presidente. A chi gli chiedeva di identificare chi lo stava chiamando, Trump ha risposto: «le stesse persone con cui abbiamo lavorato l'ultima volta. Molti di loro sono morti».

17:07
17:07
Macron ha parlato al telefono con Netanyahu

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha parlato oggi al telefono con il premier israeliano, Benyamin Netanyahu. Lo si apprende da fonti dell'Eliseo.

Intanto il primo ministro dello Stato ebraico ha parlato poco fa con il presidente Isaac Herzog per aggiornarlo sull'operazione militare in Iran, sulla situazione della sicurezza e sugli sviluppi diplomatici.

Netanyahu ha ringraziato Herzog per il sostegno espresso a lui, ai membri del gabinetto e ai vertici del sistema di sicurezza, in seguito al successo dell'operazione.

Dal canto loro, il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, il ministro della Difesa, Yasar Guler, il capo dei servizi segreti di Ankara (Mit), Ibrahim Kalin e il capo di Stato maggiore dell'Esercito turco, Metin Gurak, hanno avuto un incontro per discutere delle possibili ripercussioni dell'attacco di Israele contro l'Iran. Lo riferisce Anadolu.

17:03
17:03
L'Iran convoca l'ambasciatrice svizzera e esprime indignazione

L'Iran ha convocato l'ambasciatrice svizzera - che rappresenta gli interessi americani a Teheran, in assenza di relazioni diplomatiche - a seguito dei raid israeliani.

«Nel corso di questa convocazione, la Repubblica islamica dell'Iran ha comunicato la sua profonda indignazione e trasmesso le sue vive proteste a fronte di questa aggressione di Israele e del sostegno che viene dato dagli Stati Uniti», ha riferito l'Irna.

16:27
16:27
Lunedì riunione straordinaria dell'Aiea su richiesta di Teheran

L'Aiea ha convocato per lunedì una riunione straordinaria su richiesta di Teheran, in seguito ai raid israeliani sugli impianti nucleari iraniani. Lo riferiscono fonti diplomatiche, aggiungendo che la riunione è in programma alle 10 nel quartier generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica a Vienna.

15:56
15:56
Iran, forte esplosione udita presso la base aerea nell'ovest

Oggi pomeriggio in Iran è stata udita una «forte esplosione» nei pressi di una base militare ad Hamedan, città situata a oltre 300 chilometri dalla capitale Teheran, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale Irna, dopo gli attacchi israeliani contro siti militari e nucleari iraniani.

«Poche ore fa, una forte detonazione è stata udita nei pressi di Hamedan. Secondo alcune fonti, è stata udita nei pressi della base aerea di Nojeh», ha riportato Irna sul suo canale Telegram.

Intanto, a seguito degli allarmi attivati nel nord di Israele, l'Idf ha annunciato che l'Aeronautica Militare dello Stato ebraico ha intercettato un drone partito dall'Iran.

15:39
15:39
Forte esplosione in una base militare iraniana ad Hamedan

Oggi pomeriggio in Iran è stata udita una «forte esplosione» nei pressi di una base militare ad Hamedan, città situata a oltre 300 chilometri dalla capitale Teheran, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale Irna, dopo gli attacchi israeliani contro siti militari e nucleari iraniani.

«Poche ore fa, una forte detonazione è stata udita nei pressi di Hamedan. Secondo alcune fonti, è stata udita nei pressi della base aerea di Nojeh», ha riportato Irna sul suo canale Telegram.

15:02
15:02
Berset: «A Gaza una situazione intollerabile»

«Gli ultimi attacchi di Israele all'Iran, che minacciano la stabilità dell'intera regione, non devono farci perdere di vista il fatto che la situazione umanitaria a Gaza ha raggiunto un livello di gravità intollerabile». Lo afferma il segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset, unendosi al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e ad altre voci nel chiedere un cessate il fuoco immediato, un accesso pieno e senza ostacoli per l'assistenza umanitaria nella Striscia e la ripresa urgente di un processo politico credibile per l'attuazione della soluzione a due Stati che rimane l'unica strada percorribile per una pace giusta e duratura.

«La situazione a Gaza continua a destare serie preoccupazioni riguardo al rispetto del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani da parte delle autorità israeliane», indica Berset.

«Fin dall'inizio, il Consiglio d'Europa ha condannato in modo inequivocabile gli attacchi compiuti da Hamas il 7 ottobre 2024 che hanno deliberatamente preso di mira i civili e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi rimane un imperativo», prosegue il segretario generale.

«Tuttavia, sebbene ogni Stato abbia il diritto di difendersi, tali misure devono rispettare rigorosamente il diritto internazionale, compreso il principio di proporzionalità. Nessun atto di terrore, per quanto efferato, può giustificare una risposta che non rispetti i principi fondamentali del diritto internazionale», conclude l'ex consigliere federale.

14:43
14:43
Attacco israeliano a Teheran, 78 morti 329 feriti

L'attacco di Israele sulla capitale dell'Iran ha provocato 78 morti tra i residenti e 329 feriti. Lo rendono noto media iraniani tra cui Nournews.

Nel frattempo, l'Iraq ha presentato un reclamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, condannando la «violazione» del suo spazio aereo da parte di Israele e «il suo utilizzo per compiere attacchi militari» contro l'Iran.

«Queste pratiche costituiscono una flagrante violazione della sovranità irachena», si legge in una dichiarazione del Ministero degli Esteri a Baghdad, che invita «il Consiglio di Sicurezza ad assumersi le proprie responsabilità» e ad agire per «impedire il ripetersi di tali violazioni».

E proprio il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà oggi un incontro di emergenza su richiesta dell'Iran. Lo comunicano fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro, secondo cui la riunione sarà probabilmente alle 15 locali, le 21 svizzere.

Intanto, Donald Trump parlerà oggi con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo riporta Cnn. Il presidente Usa ha convocato per le 17 ora svizzera una riunione del governo. Trump ha detto in una breve intervista telefonica al Wall Street Journal (Wsj) di aver parlato con il primo ministro israeliano ieri e di voler parlare di nuovo con lui oggi.

Il presidente Usa ha dichiarato al Wsj che lui e il suo team erano stati informati sui piani di Israele per attaccare l'Iran. Alla domanda su che tipo di preavviso gli Stati Uniti avessero ricevuto prima dell'attacco, il presidente ha risposto cosi': «preavviso? Non era un preavviso. Era 'sappiamo cosa sta succedendo'».

Alla domanda su quale effetto l'attacco di Israele potrà avere sui mercati, Donald Trump ha detto al Wsj di pensare che «in definitiva, sarà un'ottima cosa per il mercato, perché l'Iran non avrà un'arma nucleare. Sarà un'ottima cosa per il mercato, dovrebbe essere la cosa più importante di sempre per il mercato. L'Iran non avrà un'arma nucleare che rappresenta una grande minaccia per l'umanità».

Gli Stati Uniti non hanno giocato un ruolo militare nell'attacco di Israele all'Iran ma hanno fornito informazioni di intelligence. Lo riporta Abc citando alcune fonti americane, secondo le quali gli attacchi continueranno e saranno molto intensi nei prossimi giorni.

Dal canto suo, l'ufficio del premier israeliano riferisce che il primo ministro Netanyahu avrà colloqui telefonici - oltre che con il presidente degli Stati Uniti Trump, - anche con il presidente russo Vladimir Putin e il premier britannico Keir Starmer. A partire dalla notte Netanyahu ha parlato al telefono, tra gli altri, con il Cancelliere della Germania, il Primo Ministro dell'India e il Presidente della Francia.

«I leader hanno espresso comprensione per le esigenze di autodifesa di Israele di fronte alla minaccia di annientamento posta dall'Iran. Il Primo Ministro manterrà un contatto continuo nei prossimi giorni», spiega una nota.

A sua volta, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha parlato oggi al telefono con il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer. È quello che si legge in una nota della cancelleria tedesca.

«I tre hanno discusso degli attacchi israeliani di oggi contro il programma nucleare iraniano e della risposta militare dell'Iran e hanno concordato di rimanere in stretto contatto», riferisce il comunicato del portavoce Stefan Cornelius.

Frattanto, in due diversi documenti pubblicati dal ministero degli Esteri, viene chiesto ai cittadini francesi di evitare di recarsi in Israele o in Iran in questo momento in cui le tensioni fra i due paesi hanno registrato un'impennata con attacchi reciproci e minacce.

«Tenuto conto della situazione della sicurezza regionale - chiede il Quai d'Orsay - viene sconsigliato ai cittadini francesi, in assenza di motivi imperativi, di recarsi in Israele e nei Territori palestinesi, anche se si tratta di visite di carattere familiare o di turismo. I francesi di passaggio che si trovassero attualmente in Israele e nei Territori - raccomanda il ministero - sono invitati alla massima vigilanza».

Oltre alla sospensione dei voli fra Parigi e Tel Aviv «fino a nuovo ordine», come annunciato stamattina dalla compagnia Air France, sono stati sospesi anche i collegamenti con Teheran. Sul sito di France Diplomatie, si legge che «a causa del degradarsi della situazione della sicurezza e del rischio di escalation militare regionale, si ricorda ai cittadini francesi di astenersi da qualsiasi viaggio in Iran, quale che ne sia il motivo». Segue, analoga raccomandazione, nel caso di presenza in Iran di francesi, di restare «estremamente vigili».

14:08
14:08
Il DFAE sconsiglia «in generale di recarsi in Israele»

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sconsiglia in generale di recarsi in Israele. Oggi ha modificato i suggerimenti di viaggio in seguito all'attacco di Israele all'Iran.

Oggi il governo israeliano ha dichiarato lo stato di emergenza a causa dell'escalation del conflitto con l'Iran. Lo spazio aereo e gli aeroporti quindi potrebbero essere chiusi in qualsiasi momento, precisa il DFAE. L'evoluzione della situazione è incerta in tutto il paese, aggiunge.

13:52
13:52
Israele chiude ambasciate e consolati in tutto il mondo

Il ministero degli Esteri israeliano ha dato nuove istruzioni alle ambasciate israeliane in tutto il mondo alla luce degli attacchi militari contro l'Iran.

«Le missioni israeliane in tutto il mondo saranno chiuse e i servizi consolari non saranno forniti», ha informato il ministero in una nota.

Il ministero ha consigliato inoltre a tutti gli israeliani all'estero di compilare un questionario per aggiornarlo sulla propria posizione e situazione.

13:39
13:39
Swiss sospende i voli per Tel Aviv e Beirut

Swiss ha deciso di interrompere i voli verso Tel Aviv fino alla fine di ottobre, dopo gli attacchi israeliani all'Iran. I voli per Beirut sono già temporaneamente cancellati e lo spazio aereo interessato viene evitato.

La compagnia aerea madre Lufthansa ha sospeso i voli per Tel Aviv solo fino al 31 luglio. Ma per motivi di pianificazione per i passeggeri e l'equipaggio, Swiss ha deciso di non offrire questa rotta nell'orario estivo fino al 25 ottobre.

I passeggeri interessati saranno informati attivamente. Potranno cambiare gratuitamente la loro prenotazione o farsi rimborsare il prezzo del biglietto.

Dato che Swiss aggirerà lo spazio aereo dei paesi interessati nella regione fino a nuovo avviso, gli orari dei voli verso l'Asia saranno prolungati fino a 30 minuti a seconda della destinazione.

La scorsa notte un aereo di Swiss ha dovuto interrompere il volo per Singapore a causa degli attacchi israeliani. Il velivolo era già entrato brevemente nello spazio aereo iraniano prima di essere respinto dalle autorità, ha dichiarato un portavoce a Keystone-ATS, confermando una notizia riportata dal portale blick.ch. L'equipaggio ha deciso per precauzione di rientrare in Svizzera attraverso lo spazio aereo dell'Azerbaigian e dell'Armenia.

13:09
13:09
«Non è un'operazione, è guerra»

«L'aeronautica ha lanciato un attacco preventivo storico per eliminare questa minaccia esistenziale contro lo Stato di Israele. L'operazione è stata pianificata nel corso di una difficile guerra multi-frontale. Non si tratta di un'operazione: è una guerra, pianificata e condotta a 1.500 chilometri da casa».

Così alti ufficiali Idf hanno commentato gli attacchi in Iran con Ynet. «Per primi abbiamo eliminato i comandanti e gli scienziati. È una azione in evoluzione. Abbiamo scelto il miglior momento per noi e colpito il sito di Natanz, non l'avremmo fatto senza la certezza di poter portare a termine la missione», hanno aggiunto.

«L'operazione è ancora all'inizio. L'Iran ha intenzioni e capacità, e Teheran si sta preparando a una risposta, a un attacco contro di noi. La popolazione deve agire con sangue freddo, la difesa non è ermetica», ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano Effie Defrin, aggiungendo che l'Idf sta continuando ad attaccare obiettivi in Iran.

«Abbiamo danneggiato in modo significativo il sito nucleare di Natanz. Non abbiamo altra scelta che agire contro questa minaccia», ha detto, «dobbiamo prepararci a un'operazione prolungata poiché l'azione militare è ancora nelle sue fasi iniziali».

12:28
12:28
Trump: «L'Iran raggiunga un accordo prima che non rimanga più nulla»

«Alcuni intransigenti iraniani hanno parlato con coraggio, ma non sapevano cosa stava per succedere. Ora sono tutti MORTI, e la situazione non potrà che peggiorare!»: lo scrive Donald Trump su Truth.

«C'è già stata grande morte e distruzione - prosegue il presidente americano - ma c'è ancora tempo per porre fine a questo massacro, con i prossimi attacchi già pianificati che saranno ancora più brutali. L'Iran deve raggiungere un accordo, prima che non rimanga nulla, e salvare quello che un tempo era conosciuto come l'Impero iraniano».

«Ho dato all'Iran una possibilità dopo l'altra per raggiungere un accordo», prosegue il post di Trump: «Ho detto loro, con le parole più forti, di 'farlo e basta'. Ma per quanto si sforzassero, per quanto ci andassero vicino, non ci sono riusciti. Ho detto loro che sarebbe stato molto peggio di qualsiasi cosa prevedessero o si fossero sentiti dire, che gli Stati Uniti producono il migliore e più letale equipaggiamento militare al mondo, DI GRAN LUNGA, e che Israele ne possiede in abbondanza, e che ne avrà ancora molto altro in arrivo - e sanno come usarlo».

11:52
11:52
Mosca: «Categoricamente inaccettabile l'attacco israeliano»

Il ministero degli Esteri russo ha condannato gli attacchi israeliani sull'Iran giudicandoli «categoricamente inaccettabili».

«La responsabilità di tutte le conseguenze di questa provocazione ricadrà sulla leadership israeliana», afferma il ministero in una dichiarazione sugli attacchi all'Iran.

«Attacchi militari immotivati contro uno Stato membro sovrano delle Nazioni Unite, i suoi cittadini, le sue città pacifiche e addormentate, le sue infrastrutture nucleari sono categoricamente inaccettabili», afferma il ministero degli Esteri russo, aggiungendo che «la comunità internazionale non può permettersi di rimanere indifferente a tali atrocità che distruggono la pace e danneggiano la sicurezza regionale e internazionale».

Gli attacchi israeliani, si legge ancora in una dichiarazione diffusa dalla diplomazia russa, sono avvenuti «alla vigilia di un altro ciclo di contatti indiretti tra funzionari iraniani e statunitensi» e quindi gli sforzi multilaterali per ridurre la tensione «sono stati indeboliti e ostacolati». La questione del nucleare iraniano «non ha una soluzione militare e può essere raggiunto solo attraverso mezzi pacifici, politici e diplomatici», afferma ancora il ministero degli Esteri di Mosca, auspicando «che questo approccio alla fine prevalga».

«Invitiamo le parti a dar prova di moderazione per evitare un'ulteriore escalation delle tensioni e che la regione sprofondi in una guerra su vasta scala. A questo proposito - conclude la nota della diplomazia russa - vorremmo ricordarvi la disponibilità degli Stati Uniti a tenere un altro round di negoziati con l'Iran sul programma nucleare iraniano in Oman».

La diplomazia russa condanna inoltre «l'isteria anti-iraniana» provocata dagli «Stati occidentali» che hanno sostenuto nell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) una «risoluzione punitiva» contro Teheran.

Tali Stati, aggiunge il ministero degli Esteri di Mosca, devono riconoscere «i risultati disastrosi del loro corso distruttivo e la portata della colpa che ricade su di loro per la tragedia»

11:44
11:44
Nuovi attacchi in Iran, distrutto l'aeroporto di Tabriz

L'esercito israeliano ha lanciato un'altra ondata di attacchi in Iran. Secondo quanto si apprende da fonti militari, l'aeronautica ha distrutto l'aeroporto di Tabriz, in Iran nord-occidentale.

11:43
11:43
Iran: «L'attacco israeliano è una dichiarazione di guerra»

L'Iran afferma che l'attacco israeliano è una "dichiarazione di guerra".

L'Iran ha affermato che gli attacchi mortali di Israele contro le sue strutture militari e nucleari sono una "dichiarazione di guerra" e ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di intervenire.

In una lettera alle Nazioni Unite, il Ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha descritto l'attacco come una "dichiarazione di guerra" e "ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di affrontare immediatamente la questione", ha affermato il Ministero.

11:00
11:00
Israele: «Intercettati tutti i droni lanciati dall'Iran»

Tutti i droni lanciati dall'Iran verso Israele sono stati intercettati fuori dai confini del Paese, riferisce l'Idf.

L'esercito israeliano ha poi diffuso un video che mostra missili balistici iraniani colpiti e distrutti a terra prima di essere lanciati verso Israele.

Nel frattempo, l'Home Front Command ha diffuso un aggiornamento in cui comunica ai civili che non è più necessario restare nei pressi dei rifugi antiaerei, restano tuttavia in vigore le restrizioni sugli assembramenti.

10:28
10:28
L'Iran chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU

La missione iraniana presso le Nazioni Unite ha chiesto che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunisca con urgenza dopo gli attacchi di Israele contro i siti nucleari in Iran e l'uccisione di funzionari di alto profilo della Repubblica islamica, oltre che scienziati nucleari. Lo riferisce Mehr.

L'ambasciatore dell'Iran presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, ha descritto gli attacchi di Israele come «deliberati, illegali e premeditati», nella lettera con cui ha richiesto formalmente una riunione urgente da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, riferisce Iran International.

09:36
09:36
Parigi: «Tutte le parti coinvolte esercitino moderazione»

Il governo francese ha invitato oggi «tutte le parti a esercitare moderazione», alla luce degli attacchi israeliani all'Iran: lo riferiscono fonti diplomatiche.

Parigi, si legge in una dichiarazione del ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot diffusa su X, «segue con la massima attenzione l'evoluzione della situazione in Medio Oriente, in stretto coordinamento con i suoi partner» e «lancia un appello a tutte le parti alla moderazione e ad evitare qualsiasi escalation che possa compromettere la stabilità regionale».

«La nostra priorità - ricorda il governo - è la sicurezza dei nostri connazionali e dei nostri interessi, e adatteremo la nostra postura di conseguenza... È essenziale che tutti i mezzi diplomatici siano mobilitati per disinnescare le tensioni. La Francia è pienamente impegnata a contribuirvi».

La Francia ricorda inoltre di aver «espresso a più riprese le sue forti preoccupazioni sul programma nucleare iraniano, in particolare nella risoluzione recentemente adottata all'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA)». Barrot «ribadisce il diritto di Israele a difendersi contro qualsiasi attacco».

Dopo l'attacco di Israele all'Iran, il premier britannico sir Keir Starmer ha dal canto suo esortato «tutte le parti a fare un passo indietro e a ridurre urgentemente le tensioni».

La «stabilità in Medio Oriente deve essere la priorità e stiamo coinvolgendo i partner per ridurre l'escalation», ha dichiarato il primo ministro di Londra in una nota. «Adesso è il momento della moderazione, della calma e di un ritorno alla diplomazia».

Il ministro degli Esteri, David Lammy, ha definito questo un «momento pericoloso» in un post su X. La «stabilità in Medio Oriente è vitale per la sicurezza globale», ha affermato, «Un'ulteriore escalation rappresenta una seria minaccia alla pace e alla stabilità nella regione e non è nell'interesse di nessuno».

La Cina si è invece detta «fortemente preoccupata» per l'attacco di Israele all'Iran, opponendosi «alla violazione della sovranità» di Teheran. Lo riferisce il ministero degli Esteri.

Allo stesso tempo, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, Pechino si offre per svolgere «un ruolo costruttivo» in Medio Oriente e contribuire ad allentare le crescenti tensioni.

«La parte cinese è profondamente preoccupata per le gravi conseguenze che tali azioni potrebbero comportare», ha aggiunto Lin nel briefing quotidiano, esortando «le parti interessate ad adottare misure che promuovano la pace e la stabilità nella regione» evitando «un'ulteriore escalation delle tensioni».

09:12
09:12
Morto il consigliere politico di Khamenei

Il consigliere politico del leader iraniano Ali Khamenei, Ali Shamkhani, è morto in seguito alle gravi ferite riportate durante l'attacco israeliano: lo riporta il sito web Iran International citato dal sito di notizie israeliano Ynet.

Al momento dell'attacco Shamkhani si trovava nella sua abitazione.

08:30
08:30
Almeno sei scienziati nucleari uccisi nel raid di Israele

Almeno sei scienziati nucleari sono stati uccisi venerdì negli attacchi israeliani contro l'Iran, secondo quanto riportato dai media locali.

«Abdolhamid Minouchehr, Ahmadreza Zolfaghari, Amirhossein Feqhi, Motalleblizadeh, Mohammad Mehdi Tehranchi e Fereydoun Abbasi sono gli scienziati nucleari rimasti martirizzati» nell'attacco israeliano, riporta l'agenzia di stampa Tasnim.

08:04
08:04
Trump: «L'Iran non può avere una bomba nucleare»

«L'Iran non può non avere una bomba nucleare e speriamo di tornare al tavolo delle trattative. Vedremo»: lo ha detto a Fox News Donald Trump.

Il presidente statunitense ha aggiunto che sapeva che Israele avrebbe attaccato l'Iran.

07:33
07:33
Almeno cinque morti e 50 feriti negli attacchi di Israele

Almeno cinque persone sono morte e 50 sono rimaste ferite negli attacchi lanciati da Israele contro l'Iran la notte scorsa: lo affermano la tv di Stato e altri media iraniani, come riporta l'Irna.

La tv di Stato riferisce che le vittime sono state registrate nelle zone di Narmak a Teheran.

«Nessun aumento dei livelli di radiazioni è stato osservato» nel sito nucleare iraniano di Natanz, ha intanto riferito l'Agenzia internazionale per l'Energia atomica (Aiea) dopo l'attacco israeliano in Iran.

07:33
07:33
«L'Iran ha lanciato oltre 100 droni contro Israele»

Il portavoce dell'Idf ha dichiarato che «l'Iran ha lanciato oltre 100 droni verso Israele e l'esercito sta lavorando per intercettarli».

L'esercito israeliano prevede che gli oltre cento droni lanciati dall'Iran verso Israele arriveranno tra circa tre-cinque ore. L'Idf fa sapere che l'Aeronautica militare si sta preparando anche per un possibile lancio contemporaneo di missili dall'Iran.

06:57
06:57
L'Oman condanna l'attacco israeliano: «Un'escalation pericolosa»

L'Oman, mediatore tra gli Stati Uniti e l'Iran nei colloqui sul nucleare, ha condannato l'attacco israeliano sull'Iran, definendolo una «escalation pericolosa» che mette a rischio anche gli sforzi diplomatici.

L'Oman chiede «alla comunità internazionale di adottare una posizione chiara e ferma per mettere fine a questo approccio dannoso che minaccia gli sforzi diplomatici e compromette la sicurezza e la stabilità della regione», riporta l'agenzia di stampa ufficiale omanita.

06:42
06:42
Trump stava ospitando un picnic alla Casa Bianca quando Israele ha attaccato

Donald Trump, che stava spingendo per un accordo con l'Iran sul suo programma nucleare (domenica era previsto un nuovo round di negoziati), stava ospitando il picnic annuale alla Casa Bianca quando sono arrivate le notizie degli attacchi israeliani su Teheran. Il picnic è un evento annuale che si tiene sul prato sud della Casa Bianca, dove i membri del Congresso e le loro famiglie sono invitati a trascorrere del tempo con il presidente e altri membri dello staff della West wing in una atmosfera rilassata e di festa, con esibizioni musicali.

06:38
06:38
«La risposta è un diritto legale e legittimo dell'Iran»

«La risposta è un diritto legale e legittimo dell'Iran e le forze armate iraniane difenderanno il Paese con tutta la loro potenza e a modo loro».

Lo sottolinea il ministero degli Esteri iraniano in una dichiarazione, sottolineando che quella di Israele è stata «una chiara aggressione all'integrità territoriale e alla sovranità nazionale dell'Iran: Israele ha violato la Carta delle Nazioni Unite».

«Il regime sionista e i suoi sostenitori sono responsabili delle conseguenze dell'attacco israeliano all'Iran», si legge nella dichiarazione.

«Le aggressioni del regime sionista non potevano essere condotte senza il coordinamento e l'autorizzazione degli Stati Uniti, e gli Stati Uniti, in quanto principali sostenitori di Israele, ne sono responsabili», prosegue la nota.

La dichiarazione, citata da Tasnim, invita i membri delle Nazioni Unite, in particolare gli Stati regionali e islamici, e altri Paesi a condannare immediatamente l'attacco israeliano e ad adottare un'azione collettiva «per porre fine al pericoloso avventurismo di Israele che ha messo in pericolo la pace e la sicurezza mondiale».

«Le forze armate sono state incaricate dal comandante in capo di tutte le forze armate (la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei) di infliggere severe punizioni agli autori, agli agenti e ai sostenitori di questa aggressione», ha affermato il comandante in capo dell'Esercito della Repubblica islamica, Abdolrahim Mousavi, come riferisce Mehr.

06:29
06:29
Il punto alle 6.00

Nel notte, l'aeronautica militare israeliana ha avviato una serie di attacchi in Iran dopo l'annuncio del ministro della Difesa Israel Katz che ha dichiarato lo stato di emergenza speciale in tutto lo stato di Israele. A Teheran fonti non ufficiali hanno riferito di violente esplosioni.

Il Ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato con effetto immediato «uno stato di emergenza speciale su tutto il territorio dello Stato di Israele in seguito all'attacco preventivo condotto da Israele contro l'Iran: si prevede un attacco missilistico e con droni contro lo Stato di Israele e la sua popolazione civile nel prossimo futuro».«Pertanto, è necessario attenersi alle direttive del Comando della Retroguardia e delle autorità, e rimanere nei rifugi protetti», si legge nella dichiarazione dell'ufficio del Ministro della Difesa.

«Gli aerei dell'Aeronautica hanno avviato una serie di attacchi in tutto l'Iran», ha dichiarato l'IDF. «Siamo in pieno dialogo con gli americani e in buona cooperazione con loro. Stiamo attaccando ora a causa dell'accelerazione del programma nucleare iraniano negli ultimi mesi: sono a pochi giorni, se prenderanno una decisione, dall'avere abbastanza materiale fissile per 15 bombe nucleari. Negli ultimi mesi, gli iraniani hanno condotto test segreti per assemblare armi nucleari. Gli iraniani hanno migliaia di missili balistici e hanno in programma di triplicarli nel prossimo anno: questa è già una minaccia esistenziale per Israele».

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa, Israel Katz, hanno deciso lunedì scorso che l'attacco in Iran sarebbe iniziato questo venerdì, in coordinamento con il capo di stato maggiore militare, il tenente generale Eyal Zamir: lo scrive il Wall Street Journal citando un funzionario della sicurezza israeliano.

Nel frattempo, secondo quanto riferisce un alto funzionario iraniano alla Reuters, «i vertici dell'Iran stanno attualmente tenendo una riunione urgente sulla sicurezza». Di più, «l'Iran sta pianificando una dura risposta all'attacco israeliano». «Il regime sionista si è procurato un destino amaro e doloroso e lo subirà sicuramente», ha affermato il leader iraniano Ali Khamenei ribadendo che Israele «subirà una dura punizione». Lo riporta l'agenzia Irna.

Secondo i media iraniani Ali Shamkhani, consigliere politico del leader Ali Khamenei, è rimasto gravemente ferito in un attacco israeliano nella sua residenza. Shamkhani, ex capo del Consiglio Supremo per la Sicurezza Nazionale dell'Iran, è in ospedale in terapia intensiva, riferiscono le stesse fonti.

Come riferito dalla TV di Stato iraniana, il comandante delle Guardie Rivoluzionarie Hossein Salami è stato invece assassinato. 

«Colpito il cuore del programma nucleare iraniano»

Secondo quanto hanno riferito fonti israeliane alla CNN, l'attacco di Israele contro l'Iran «non durerà un solo giorno». 

L'IDF ha annunciato ufficialmente di aver lanciato, sotto la direzione politica, un «attacco preventivo preciso e integrato basato su intelligence di alta qualità, con l'obiettivo di danneggiare il programma nucleare iraniano e in risposta alla continua aggressione del regime iraniano contro Israele». Secondo un portavoce dell'Idf, «decine di aerei dell'Aeronautica Militare hanno completato l'attacco» iniziale che «decine di obiettivi militari e obiettivi nucleari in diverse aree dell'Iran. L'Idf ha condotto un lungo processo di preparazione e allestimento per la campagna, sia al fronte che nelle retrovie.

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che Israele ha colpito «il cuore del programma di arricchimento nucleare dell'Iran e i suoi sforzi per sviluppare un'arma nucleare». Ha aggiunto che l'attacco ha preso di mira l'impianto principale di arricchimento a Natanz, nonché i principali scienziati nucleari iraniani coinvolti nello sviluppo della bomba e il nucleo del programma missilistico balistico del Paese. Senore secondo Netanyahu, il primo «colpo d'apertura è riuscito molto bene e, con l'Aiuto di Dio, Israele otterrà moltissimi risultati».  

«L'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica sta monitorando attentamente la situazione profondamente preoccupante in Iran. L'agenzia può confermare che il sito di Natanz è tra gli obiettivi», ha scritto su X il capo dell'Aiea Rafael Grossi. «L'agenzia è in contatto con le autorità iraniane e i nostri ispettori e stanno monitorando i livelli delle radiazioni», ha aggiunto.

Sempre Netanyahu, in un videomessaggio registrato, ha dichiarato: «Siamo in un momento decisivo nella storia di Israele. Pochi istanti fa Israele ha lanciato l'Operazione Leone Nascente, un'operazione militare mirata a contrastare la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele. Questa operazione continuerà per tutti i giorni necessari a rimuovere questa minaccia», ha aggiunto, suggerendo quindi che l'offensiva per neutralizzare il programma nucleare del nemico potrebbe protrarsi. Poche ore prima, per la prima volta in 20 anni, l'Aiea aveva censurato l'Iran per non aver ottemperato alle indagini in corso sulle attività nucleari del Paese.

La reazione degli USA

Secondo quanto riferito alla CNN da funzionari di Washington, gli Stati Uniti dicono di essere al corrente degli attacchi israeliani contro l'Iran ma precisano di «non essere coinvolti in nessun modo». Donald Trump ha convocato per oggi il consiglio di sicurezza nazionale.  Il vertice con i massimi responsabili della sicurezza è previsto per le 11 locali, le 17 in Svizzera, nella Situation Room, il centro operativo nel sottosuolo della West Wing, lo stesso da dove Barack Obama seguì insieme a Biden l'uccisione di Osama bin Laden. Il New York Times ha chiesto alla Casa Bianca se gli Stati Uniti contribuiranno a difendere Israele dai previsti contrattacchi iraniani ma non ha ancora ottenuto risposta.

Anche Marco Rubio, segretario di Stato americano, ha sottolineato come gli USA non siano coinvolti negli attacchi. «Israele ha intrapreso un'azione unilaterale contro l'Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l'Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione. Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione è necessaria per la propria autodifesa. Il Presidente Trump e l'Amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l'Iran non dovrebbe prendere di mira gli interessi o il personale statunitense».

Teheran, tuttavia, la pensa diversamente. «L'Iran darà una risposta decisa ai selvaggi attacchi del nemico sionista, condotti con l'aiuto diretto degli Stati Uniti. Una dura punizione attende Israele».Queste le parole del portavoce del quartier generale delle forze armate, Abolfazl Shekarchi.

Chiusi lo spazio aereo israeliano e iraniano

Il Ministero dei Trasporti ha annunciato che lo spazio aereo dello Stato di Israele è stato chiuso a decolli e atterraggi fino a nuovo avviso. «I passeggeri che dovevano decollare oggi dall'aeroporto Ben Gurion sono pregati di rimanere a casa e di non recarsi in aeroporto», ha dichiarato.

«I passeggeri riceveranno un avviso sui media almeno sei ore prima della riapertura dello spazio aereo e saranno aggiornati sulla nuova data dei loro voli sui siti web delle compagnie aeree e sul sito web dell'Autorità aeroportuale. I passeggeri che si trovano all'estero sono pregati di seguire gli annunci sui media».

L'IDF, nel frattempo, ha richiamato migliaia di riservisti con ordine d'emergenza (tzav 8), soprattutto per rinforzare unità critiche dell'aeronautica, del comando del fronte interno, dei comandi nord e centro, nonché dell'intelligence militare e della logistica. Rafforzata anche la prontezza del comando militare in Cisgiordania.

Anche lo spazio aereo iraniano è stato chiuso fino a nuovo ordine, secondo quanto riferisce la tv di Stato iraniana.