Medio Oriente

«La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina»

Lo ha annunciato in serata il presidente francese Emmanuel Macron
©CLEMENS BILAN
Red. Online
24.07.2025 21:32

«La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina». Lo ha annunciato in serata il presidente francese Emmanuel Macron.

«Fedele al suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Farò l'annuncio formale all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il prossimo settembre» in programma a New York, ha scritto il capo di Stato francese sui social media X e Instagram.

«Ora è urgente che la guerra a Gaza finisca e che la popolazione civile venga salvata. La pace è possibile», ha continuato Macron. «Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco immediato, del rilascio di tutti gli ostaggi e di massicci aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. Dobbiamo anche garantire la smilitarizzazione di Hamas, mettere in sicurezza e ricostruire Gaza. Infine, dobbiamo costruire lo Stato di Palestina, garantirne la vitalità e permettergli, accettando la smilitarizzazione e riconoscendo pienamente Israele, di partecipare alla sicurezza di tutti in Medio Oriente».

Secondo il presidente francese, «non c'è alternativa. I francesi vogliono la pace in Medio Oriente. Spetta a noi francesi, insieme agli israeliani, ai palestinesi e ai nostri partner europei e internazionali, dimostrare che è possibile».

L'attacco di Israele

L'annuncio di Macron è stato accolto dal gelo di Tel Aviv. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha affermato che l'intenzione della Francia di riconoscere la Palestina come Stato rappresenta una «resa al terrorismo». «Invece di stare al fianco di Israele in questo momento di prova, il presidente francese sta agendo per indebolirlo», ha scritto Katz su X, come riporta il Guardian. «Non permetteremo la creazione di un'entità palestinese che danneggerebbe la nostra sicurezza, metterebbe in pericolo la nostra esistenza e minerebbe il nostro diritto storico alla Terra di Israele. Siamo tutti uniti per prevenire questo grave pericolo», ha aggiunto il ministro israeliano.