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Sei persone, tra cui due bambini, sono rimaste ferite – Quattro persone, tre donne e un uomo, sono invece rimaste uccise ieri negli attacchi russi nella regione di Zaporizhzhia – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:36
23:36
Zelensky: «Ucraina invitata al vertice NATO all'Aja, è importante»
L'Ucraina è stata invitata al vertice della NATO all'Aja, che si terrà alla fine del mese di giugno. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky conversando con i giornalisti, scrive RBC Ucraina.
«Abbiamo avuto un incontro con il Segretario Generale della NATO», Mark Rutte. «Siamo stati invitati al vertice NATO. Credo che sia importante. Il ministro degli Esteri Andriy Szybiga parlerà con i suoi colleghi di infrastrutture e di quali potrebbero essere i risultati di questo vertice all'Aja», ha precisato Zelensky.
22:54
22:54
Kiev: «Almeno tre morti e due feriti per i raid russi nel Donetsk»
«Almeno tre persone sono state uccise e altre due sono rimaste ferite in seguito al bombardamento russo del distretto di Kramatorsk, nella regione del Donetsk». Lo scrive su Facebook il governatore regionale ucraino del Donetsk, Vadym Filashkin, citato da Ukrinform.
20:35
20:35
«Trump aperto a incontrare Putin e Zelensky in Turchia»
Il presidente Donald Trump, secondo la Casa Bianca, è disponibile all'invito della sua controparte turca a tenere colloqui di pace a tre in Turchia con i leader russo e ucraino. «Il presidente si è detto aperto se si arriverà a questo, ma vuole che entrambi i leader e entrambe le parti si siedano insieme al tavolo delle trattative», ha dichiarato ai reporter la portavoce Karoline Leavitt, interpellata sulla proposta del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
19:35
19:35
Zelensky a Trump: «Sanzioni a Mosca per obbligarla alla tregua»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato il suo omologo statunitense Donald Trump ad adottare sanzioni contro la Russia per «costringerla» a un cessate il fuoco, accusando Mosca di volere solo una «breve pausa» negli scontri e non una tregua completa.
«Ci aspettiamo davvero che Trump adotti misure forti. Ci aspettiamo che sostenga le sanzioni per costringere la Russia a porre fine alla guerra, o almeno a passare alla prima fase, ovvero il cessate il fuoco», ha dichiarato Zelensky in una conferenza stampa.
19:32
19:32
Mosca: «Per un cessate fuoco è necessaria la smobilitazione delle truppe di Kiev»
Nel memorandum consegnato oggi ai negoziatori di Kiev, la Russia pone come condizione per un cessate il fuoco la revoca della legge marziale in Ucraina e la smobilitazione delle truppe. Lo scrive l'agenzia Tass. Tra le altre «opzioni» proposte da Mosca vi è l'inizio del ritiro delle truppe ucraine dalle regioni parzialmente occupate dalle truppe russe.
Secondo il testo del memorandum, distribuito alle agenzie russe, Mosca propone a Kiev due opzioni per ottenere un cessate il fuoco. La prima opzione è il ritiro delle forze ucraine dal territorio delle quattro regioni rivendicate dai russi: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson.
La seconda opzione prevede tra l'altro l'inizio della smobilitazione delle forze di Kiev, la revoca della legge marziale, l'esclusione della presenza di truppe straniere in Ucraina, la fine degli aiuti militari stranieri a Kiev e la tenuta di elezioni entro cento giorni dopo la revoca della legge marziale. È quanto precisa l'agenzia Ria Novosti.
19:11
19:11
Axios: «Nel memorandum c'è il riconoscimento russo dei territori ucraini»
Axios ha appreso da un funzionario ucraino, che ha parlato in condizione di anonimato, che il «memorandum» presentato dalla Russia sul cessate il fuoco e la fine della guerra mantiene le precedenti richieste di ultimatum, in particolare il riconoscimento dell'occupazione russa dei territori ucraini.
Secondo una fonte di Axios, la posizione della Russia delineata nel «memorandum» resta «la stessa» e include, tra le altre cose, la richiesta di ritiro delle truppe ucraine dai territori rivendicati dalla Russia. Lo riporta il sito Ukrainska Pravda.
18:18
18:18
«Mosca è una minaccia», Londra si prepara alla guerra
Scongiurare l'incubo risorgente della grande guerra in Europa preparandosi a combatterne una, mentre già si è coinvolti di fatto in uno scenario bellico in Ucraina (seppur sotto forma di 'proxy war').
È il paradosso che il primo ministro Keir Starmer, laburista con l'elmetto, non teme di sfidare presentando la nuova strategia militare britannica, riveduta e corretta di fronte a un mondo descritto come sempre più instabile e pericoloso: un mondo in cui il nemico ritrovato, nella percezione di Londra come di altri alleati occidentali, ha in primis il volto della Russia di Vladimir Putin.
Alla cui «minaccia» il Regno Unito si dispone a rispondere - di qui a un decennio almeno - modernizzando i propri arsenali, incluso quello nucleare, ed evocando la nascita prossima ventura di un'intera flottiglia di «sottomarini d'attacco» nuovi di zecca.
«La minaccia che abbiamo ora di fronte è più grave, più incombente e più imprevedibile che mai dalla Guerra Fredda», ha sentenziato sir Keir dalla Scozia, sede della base di sommergibili che storicamente rappresentano l'unico deterrente atomico a disposizione di Londra, evocando «nuovi rischi nucleari, cyber-attacchi quotidiani, una crescente aggressione russa alle nostre acque, minacce ai nostri cieli».
Oltre a «una guerra europea in corso» come quella in Ucraina, Paese a cui l'isola riafferma il suo sostegno «incrollabile». Di qui la necessità di «cambiamenti fondamentali» per il Regno e le sue forze armate, illustrati nell'annunciatissima «strategia di difesa» rinnovata all'insegna di un appello patriottico al dovere e all'unità dei sudditi di Sua Maestà che richiama tempi da guerra guerreggiata.
«L'avvertimento» verso Mosca vuol essere esplicito, sottolinea John Healey, ministro della Difesa del governo attuale; mentre il vecchio lord George Robertson, suo omologo all'epoca di Tony Blair e poi ai vertici della Nato nel periodo a cavallo fra la guerra per il Kosovo e l'invasione dell'Iraq, allarga il bersaglio a un cosiddetto «quartetto mortale» formato da Russia, Corea del Nord, Iran e Cina (quest'ultima mai citata nero su bianco da Starmer).
Ma al di là della retorica e delle promesse non convince nemmeno l'opposizione Tory o i media filo-conservatori locali, che notano quanto il premier resti in realtà nel vago sulle risorse, a incominciare dall'impegno a incrementare le spese militari totali dal 2,5% del Pil fissato per il 2027 al 3%: target di bilancio rinviato per ora, e solo orientativamente, al 2034.
Starmer in ogni caso giura sul raggiungimento di tre obiettivi cruciali: rendere il Paese «pronto al combattimento»; dare «valore aggiunto alla Nato» (destinata a restare «sempre al primo posto» come pilastro di un sistema di sicurezza ancorato al legame transatlantico fra Usa ed Europa e alla relazione speciale fra Londra e Washington); e infine «accelerare l'innovazione» della produzione bellica e del complesso militar-industriale «a ritmi da tempo di guerra».
In concreto, si punta a realizzare sei nuove fabbriche di munizioni e armi; a creare un coordinamento «ibrido» in seno alla Royal Navy dotando la Marina di navi, sottomarini, ma pure di nuovi aerei (impegno dietro il quale il Times svela l'intenzione, al momento non ufficializzata, di estendere il deterrente nucleare al possesso di bombardieri non convenzionali); a costruire 12 nuovi sommergibili a propulsione atomica entro la fine degli anni 2030 in partnership con Usa e Australia nel quadro del patto tripartito Aukus; a ricreare una guardia nazionale; a investire negli anni 15 miliardi di sterline per l'arsenale nucleare e per un «programma nazionale di assemblaggio di testate missilistiche»; a istituire un comando ad hoc per il lancio di offensive informatiche contro imprecisate potenze ostili.
Il tutto mentre dalla Germania il generale Carsten Breuer, numero uno della Bundeswehr, accredita «un'analisi unanime dei servizi segreti occidentali, basata sull'osservazione della produzione di armi ma anche sulla crescita del personale in Russia», secondo cui Putin potrebbe essere «in grado» di attaccare obiettivi Nato «dal 2029». E mentre il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Mark Rutte, riunendo a Vilnius i 'falchi' dei Paesi del fronte orientale, invoca a sua volta dagli alleati «misure» tali da garantire «la nostra prontezza alla guerra».
17:39
17:39
Mosca: «Concordato il più grande scambio di prigionieri»
Nell'incontro di oggi a Istanbul i negoziatori russi e ucraini hanno «concordato il più grande scambio di prigionieri» finora avvenuto. Lo ha detto il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, precisando che saranno rilasciati tutti i militari gravemente feriti o malati e quelli sotto i 25 anni di età. Lo riferisce Ria Novosti.
Mosca sostiene di aver ricevuto da Kiev una lista di «339 nomi» di minori da riportare in Ucraina e respinge le accuse di deportazione illegale di bambini per le quali due anni fa la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d'arresto nei confronti di Putin. Lo riporta l'agenzia Interfax.
«Questi bambini non sono stati rapiti da nessuno. Non c'è un solo bambino rapito. Ci sono bambini salvati dai nostri soldati a costo della loro vita (...). E stiamo cercando i genitori, e se i genitori si presentano li riportiamo indietro», è la versione del capo della delegazione russa ai colloqui di Istanbul, Vladimir Medinsky.
Le proposte russe per un cessate il fuoco sono contenute nel «memorandum dettagliato» presentato oggi ai negoziatori ucraini che comprende le proposte di pace per la soluzione del conflitto. Lo ha detto il capo della delegazione ucraina, Vladimir Medinksy.
Il documento, ha precisato Medinksy, citato da Ria Novosti, consiste di due parti: «la prima riguarda come raggiungere una pace vera e duratura, e la seconda quali passi fare per rendere possibile un cessate il fuoco totale». Questa seconda parte, secondo il capo negoziatore russo, prevede una certa variabilità, offrendo la possibilità di «prendere una via o un'altra».
Il capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, ha da parte sua affermato che durante l'incontro a Istanbul l'Ucraina ha consegnato alla Russia un elenco di bambini che «devono essere rimpatriati». Lo riferisce, tra gli altri, la Bbc.
Yermak ha lasciato intendere che si tratta di «centinaia» di bambini, sottolineando che il loro rimpatrio è «parte integrante» del raggiungimento della pace a lungo termine.
«La palla è nel campo della Russia - ha detto -. La vera buona fede non sta nelle parole, ma nei fatti. E ora è il momento di dimostrarlo.»
17:22
17:22
Erdogan propone l'incontro Putin-Zelensky in Turchia
Recep Tayyip Erdogan è tornato a proporre un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, in Turchia.
«Il mio desiderio più grande è fare incontrare Putin e Zelensky a Istanbul o Ankara. Mi piacerebbe che venisse anche (Donald) Trump», ha detto il leader turco, come riferisce Anadolu.
16:22
16:22
Kiev chiede una tregua di un mese e un incontro un Putin-Zelensky
Un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, il rilascio dei prigionieri e un incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin sono i tre obiettivi a cui punta l'Ucraina per risolvere il conflitto con la Russia.
Lo ha dichiarato il ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov, dopo avere partecipato a colloqui con una delegazione di Mosca a Istanbul.
Una tregua incondizionata sarà «la base per iniziare un negoziato», ha detto Umerov dopo i colloqui. Kiev insiste anche sullo scambio di prigionieri mentre all'incontro tra i leader Kiev è aperta alla possibilità che partecipi anche Donald Trump, ha aggiunto.
L'Ucraina valuterà «nel corso delle prossime settimane» documenti ricevuti oggi da una delegazione della Russia durante i colloqui che si sono tenuti a Istanbul.
«Abbiamo dato alla Russia i nostri documenti nei giorni scorsi, i russi ci hanno dato i loro solo oggi, per alcune settimane li esamineremo», ha affermato il ministro della Difesa dell'Ucraina, Rustem Umerov, durante una conferenza stampa presso il palazzo Ciragan di Istanbul, dopo avere partecipato ai colloqui con la delegazione russa.
L'Ucraina ha proposto alla Russia di tornare al tavolo negoziale entro la fine di giugno. «Abbiamo proposto alla parte russa di tenere un incontro per la fine di questo mese, tra il 20 e il 30 di giugno», ha affermato il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, al termine dei colloqui di Istanbul.
La Russia ha proposto all'Ucraina un cessate il fuoco di due o tre giorni lungo certi settori del fronte. Lo ha annunciato il capo della delegazione di Mosca ai negoziati di Istanbul, Vladimir Medinsky, aggiungendo che le parti hanno anche deciso un nuovo scambio di tutti i prigionieri seriamente feriti o malati e di quelli sotto i 25 anni di età. Lo riferisce Ria Novosti. La Russia, inoltre, consegnerà la settimana prossima le salme di 6.000 soldati ucraini caduti.
16:17
16:17
Kiev: «Mosca rifiuta un cessate il fuoco incondizionato»
L'Ucraina afferma che la Russia ha rifiutato la proposta di cessate il fuoco incondizionato. Lo ha fatto sapere il team negoziale di Kiev al termine dei colloqui con Mosca a Istanbul.
15:44
15:44
Zelensky: «Prepariamo nuovo scambio prigionieri con Mosca»
Volodymyr Zelensky ha annunciato che è in «preparazione» un nuovo scambio di prigionieri con la Russia. Il leader ucraino ha parlato da Vilnius, a margine di una riunione della Nato.
La presidenza di Kiev, al termine dei colloqui di Istanbul, ha fatto sapere che la sua delegazione ha trasmesso a quella russa una lista di «centinaia di bambini» portati in Russia.
15:43
15:43
«L'Alleanza UE-USA è in frantumi»
«Le azioni militari degli ultimi giorni suggeriscono che la guerra sarà più lunga e brutale di quanto ci aspettassimo all'inizio dell'anno. Dobbiamo affrontare il fatto che l'unità transatlantica si è bruscamente frantumata. Non c'è mai stato un tale divario tra le forze di pace guidate da Trump e i leader di Bruxelles e Kiev che vogliono continuare la guerra.
L'Ungheria deve rimanere dalla parte della pace, anche se questo significa che i nostri colloqui con Bruxelles diventeranno più accesi». Lo scrive il primo ministro ungherese Viktor Orban in un post su facebook.
«Dobbiamo essere preparati al fatto che la guerra si trascini, con tutte le sue conseguenze economiche e di sicurezza. Dobbiamo essere preparati al fatto che l'Ungheria verrà attaccata con doppia forza, perché l'Ungheria è alleata del Presidente Trump e vuole la pace e non la continuazione della guerra. Dobbiamo essere preparati al fatto che le operazioni dei servizi segreti, le campagne diffamatorie e le azioni di propaganda di guerra contro l'Ungheria continueranno con slancio ancora maggiore di prima», aggiunge.
«Per questo motivo - conclude - ho convocato una riunione del Consiglio di Difesa per questo pomeriggio. Ci prepareremo e difenderemo l'Ungheria e le famiglie ungheresi!».
15:18
15:18
«Sono terminati i colloqui Mosca-Kiev a Istanbul»
Le agenzie di stampa russe hanno riferito che sono terminati i colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev a Istanbul.
Una fonte della Tass ha detto che non è prevista per oggi una ripresa dei colloqui e che le delegazioni lasceranno Istanbul. L'incontro, precisa la parte russa, è durato oltre un'ora.
12:51
12:51
Ponte crollato a Bryansk, si aggrava il bilancio dei feriti
È salito a 104 il numero dei feriti nel crollo di un ponte che ha investito un treno sabato notte vicino a Bryansk: lo afferma il governatore della regione russa, Aleksandr Bogomaz, ripreso dalla Tass. I morti sono sette.
Secondo Bogomaz, tre dei feriti verserebbero in «gravi condizioni». Alcune ore dopo, un altro ponte è crollato nella regione russa di Kursk mentre veniva attraversato da un treno merci. Gli investigatori russi sostengono che entrambi i crolli siano stati provocati da «esplosioni».
11:31
11:31
L'incursione di ieri mostra che Kiev non è battuta
Il premier britannico Keir Starmer ha difeso oggi come legittima l'incursione a distanza contro alcune basi aeree strategiche russe rivendicata da Kiev sostenendo che l'Ucraina «ha il diritto assoluto all'autodifesa».
Si è poi detto sempre più colpito «dallo spirito di resistenza e dal coraggio» degli ucraini, descrivendo l'attacco di ieri come una dimostrazione del fatto che Kiev continua a combattere contro la Russia e «non è sconfitta». Non solo: nelle sue parole, l'Ucraina dispone ormai di «una delle più temprate forze combattenti d'Europa».
10:01
10:01
Alle 12 scattano i colloqui Mosca-Kiev a Istanbul
I colloqui di pace tra delegazioni di Mosca e Kiev inizieranno alle 13 ora locale, le 12 in Svizzera, presso il palazzo Ciragan, un edificio di epoca ottomana che si trova sul Bosforo nei pressi del quartiere di Ortakoy a Istanbul, e saranno preceduti da un intervento del ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan.
Secondo quanto riferisce Anadolu, parteciperà all'incontro anche il capo dei servizi segreti di Ankara (Mit), Ibrahim Kalin. La delegazione ucraina, arrivata in mattinata a Istanbul, è guidata dal ministro della Difesa, Rustem Umerov, e comprende anche Sergiy Kyslytsya, il primo Viceministro degli Affari Esteri, Oleksandr Poklad, vicecapo dei Servizi di Sicurezza dell'Ucraina e Oleh Luhovskyi, primo vice capo del Servizio di Intelligence Estera di Kiev.
La delegazione russa, arrivata a Istanbul durante la notte, è guidata da Vladimir Medinsky, consigliere del presidente russo Vladimir Putin, e comprende anche il viceministro degli Esteri, Mikhail Galuzin, il viceministro della Difesa, Aleksandr Fomin, e il capo del servizio di intelligence generale della Russia (Gru), Igor Kostyukov.
07:48
07:48
Mosca: «Abbattuti nella notte 162 droni ucraini»
La Russia ha «intercettato e distrutto 162 droni ucraini nel corso della notte»: lo annuncia il ministero della Difesa citato dalla Tass. La gran parte dei droni, 57, sono stati colpiti nella regione del Kursk.
06:23
06:23
Il punto alle 6
Il segretario di stato USA Marco Rubio ha confermato oggi la telefonata con il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, «su richiesta della Russia», e «ha ribadito l'appello del presidente Donald Trump a proseguire i colloqui diretti tra Russia e Ucraina per raggiungere una pace duratura». Lo riferisce il dipartimento di Stato americano.
Quattro persone, tre donne e un uomo, sono rimaste uccise ieri negli attacchi russi nella regione di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Ivan Fedorov, come riporta Ukrainska Pravda. Un uomo di 67 anni è morto in seguito a un attacco nel distretto di Polohivskyi, a sud-est della città di Zaporizhzhia, mentre le tre donne - di 18, 35 e 56 anni - sono decedute a nel villaggio di Ternuvaty, a est della città.
Sei persone, tra cui due bambini, sono rimaste ferite nella notte in seguito a un attacco russo con missili e droni sulla città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare dell'omonima regione, Oleg Synegubov, come riporta RBC-Ucraina. I russi hanno colpito la città con due missili balistici e un numero imprecisato di droni. Secondo il sindaco, Igor Terekhov, un drone è caduto nel quartiere di Kholodnohirsky e ha danneggiato un edificio, un'azienda, diverse case e alcune automobili.