Aviazione

L'aereo cinese che sfida l'Occidente è pronto a volare

Il Comac C919, domenica, farà il suo debutto commerciale sulla tratta Shanghai-Pechino grazie a China Eastern Airlines – Ma la Cina saprà vincere questa partita?
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Red. Online
26.05.2023 17:00

Ci siamo. Il Comac C919, l'aereo cinese che sfida l'Occidente, è pronto per il suo primo, primissimo volo commerciale. Un battesimo, manco a dirlo, molto atteso considerando gli anni di ricerca e sviluppo, i test, i ritardi e, in generale, le pressioni di Pechino affinché il progetto andasse a buon fine. 

Il battesimo avverrà domenica, con il volo MU 9191 della China Eastern Airlines, il cliente di lancio. Partenza dall'aeroporto di Shanghai Hongqiao alle 10.45 locali, arrivo allo scalo di Pechino alle 13.10. Tante, vista l'eccezionalità del momento, le persone che si erano annunciate per salire a bordo. Il vettore, in una nota, ha spiegato che sceglierà i passeggeri tramite una lotteria. 

Di che cosa stiamo parlando

Costruito dalla Commercial Aircraft Corporation of China, Comac appunto, il primo C919 è stato consegnato alla China Eastern Airlines lo scorso dicembre. Nei mesi successivi, il velivolo è stato sottoposto a diversi voli di prova. L'aereo è un «classico» bimotore a fusoliera stretta, adatto quindi al medio-raggio, con una configurazione di 164 posti a due classi: business ed economy. Nelle intenzioni di Pechino, il C919 sfiderà i due principali costruttori del mondo, Airbus e Boeing, grazie a un'autonomia fino a 5.555 chilometri. Se, e quanto, questo modello saprà rivaleggiare con la famiglia A320 e B737, tuttavia, non è dato saperlo: considerando le tensioni geopolitiche attuali, e i rapporti tesissimi fra Pechino e Washington, difficilmente le compagnie occidentali piazzeranno degli ordini per il C919. Detto ciò, secondo il Rapporto sui progressi scientifici e tecnologici di Shanghai, alla fine del 2022 ben 32 clienti, perlopiù vettori cinesi, avevano effettuato un totale di 1.035 ordinazioni. 

L'aereo, come detto, è il primo, vero tentativo da parte della Cina di sfondare nel mercato dell'aviazione commerciale. Muso, fusoliera, ali, stabilizzatori verticale e orizzontale sono stati progettati dalla stessa Commercial Aircraft Corporation of China, ma la totalità del progetto non può dirsi al 100% made in China. I motori LEAP-1C, ad esempio, sono stati sviluppati da CFM International, una joint venture tra General Electric e la francese Safran.

La compagnia aerea e il produttore, per contro, hanno pubblicizzato poco, molto poco questo primo volo commerciale. Se ne è parlato, e pure molto, sui social cinesi, complice la pubblicazione di un francobollo commemorativo – con il modello dell'aereo e la data del 28 maggio – da parte della Shanghai Stamp Collecting Corporation.

E la collaborazione con la Russia?

Airbus e Boeing, va da sé, seguiranno molto da vicino il primo volo commerciale del C919. Gli analisti, per contro, da tempo frenano circa le ambizioni della Cina: ci vorranno anni perché diventi un protagonista dell'industria. È verosimile, invece, pensare che il mercato principale inizialmente sarà proprio quello – vastissimo – interno. A meno che, come successe con la brasiliana Embraer negli anni Ottanta, non salti fuori qualche acquirente estero capace di piazzare una singola, grossa comanda. 

Comac, a proposito di relazioni e tensioni, sta pure lavorando con il conglomerato UAC, creato nel 2006 da Vladimir Putin per raggruppare tutte le aziende aeronautiche e aerospaziali russe, come Sukhoi, Irkut e Tupolev, su un aereo a lungo raggio, un widebody da 250-350 posti: il CRAIC CR929. Parliamo di una famiglia di aerei di linea da 250 a 320 posti a sedere, progettata – anche in questo caso – per sfidare il duopolio Airbus-Boeing. La messa in servizio è pianificata per il 2027, ma i dubbi, visto il contesto e considerando la guerra in Ucraina, superano di gran lunga le certezze.

La sfida all'Occidente, in ogni caso, è lanciata.

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