La storia

Le bombe russe su New York, ma in Ucraina

A meno di 4 chilometri dall'attuale fronte russo-ucraino, una cittadina condivide con la Grande Mela l'importante nome: Niu-York da anni, ormai, è teatro di scontri
Le vie di Niu-York nel maggio 2022. © AP/Andriy Andriyenko
Federica Serrao
03.05.2024 13:30

Spulciando i rapporti dell'Institute for the Study of War (ISW), un think tank americano dedicato all'analisi degli affari esteri, capita – nei resoconti giornalieri dedicati all'invasione russa – di incappare in un nome che non può non attirare l'attenzione anche dei meno ferrati in geografia ucraina (il caso più recente nell'aggiornamento del 29 aprile, nel quale gli esperti hanno esplorato la situazione attorno alla cittadina di Chasiv Yar). In Ucraina esiste una città di nome "Niu-York" (grafia alternativa: New York). Già, proprio come la celebre New York statunitense. La metropoli più famosa al mondo. Ma cosa ci fa un'altra New York in Ucraina, nel Donetsk, e qual è la sua storia?

Tra la Grande Mela e l'omonima cittadina ucraina ci sono più di 8.000 chilometri di distanza. Tra Niu-York e il fronte di guerra, solo 3,86 chilometri. Due città unite dallo stesso nome, ma con un vissuto molto diverso. Nella New York ucraina, dal 24 febbraio del 2022 nulla è più come prima. Nota per essere, un tempo, una città particolarmente vivace, in breve tempo si è spopolata, complici anche i numerosi attacchi nell'area circostante. Le strade si sono svuotate, gli edifici sono stati abbandonati e la gente si è rifugiata nei bunker. Lo stesso triste copione di tante, tantissime altre città ucraine colpite dal conflitto. Ma anche lo stesso scenario che Niu-York aveva già vissuto nel 2014, con lo scoppio della guerra nel Donbass.

La distanza tra Niu-York e il fronte attuale (30.04.2024). © Institute for the Study of War
La distanza tra Niu-York e il fronte attuale (30.04.2024). © Institute for the Study of War

Pur non essendo stata conquistata dall'esercito russo, da più di due anni a questa parte anche Niu-York è stata, a più riprese, teatro di diversi scontri, soprattutto a causa della sua posizione strategica per raggiungere e conquistare Bakhmut, quaranta chilometri più a nord. A quattro chilometri di distanza, invece, sorge Horlivka, occupata temporaneamente dai russi dal 2014.

La storia

A prima vista, la New York ucraina ricorda un comune insediamento della regione del Donetsk. La realtà è che dietro a questa cittadina si nasconde una storia importante. Le sue origini risalgono all'Ottocento, periodo in cui alcuni coloni tedeschi vi si stabilirono, avviando un rapido sviluppo industriale e culturale. Soprattutto, conferendole, per la prima volta, il nome Neue York. 

Tuttavia, l'origine di questa denominazione, ancora oggi, non è del tutto nota. Restano ancora sconosciute, infatti, le ragioni che fecero ricadere la scelta sullo stesso nome della Grande Mela. Secondo alcune ricerche, uno dei fondatori sarebbe stato sposato con una donna statunitense, e potrebbe dunque aver scelto di chiamare la città New York in suo onore. Tuttavia, secondo quanto emerso da altre indagini, è altrettanto possibile che il nome dell'insediamento derivi da Jork, un comune della Bassa Sassonia da cui provenivano, guarda, caso, i primi abitanti che si stabilirono in quel territorio. 

Qualcosa, però, cambiò nel 1941. L'anno in cui il governo sovietico represse i tedeschi che abitavano a Niu-York, deportandoli in Siberia e Kazakhstan. Questo avvenimento portò, qualche anno più tardi, anche a un cambiamento nel nome della città. I sovietici, infatti, decisero di ribattezzarla con il nome «Novgorodske», nel tentativo di slegarla dalle sue origini «troppo statunitensi». Per 80 anni, dunque, l'insediamento nel Donetsk cambiò nome. E forse, proprio per questo motivo, molti, ancora oggi, ignorano la sua esistenza. Le cose, però, cambiarono, nuovamente, nel 2021. Anno in cui l'oblast richiedette ufficialmente il ripristino del nome originario. La richiesta venne accontentata nel giro di pochi mesi: e così, il 1. luglio del 2021, Novgorodske, tornò a essere Niu-York.

Senza perdere le speranze

Ci sono voluti quasi ottant'anni per recuperare il nome, sono bastati pochi mesi per tornare in un contesto di guerra che, già, aveva portato Niu-York a cambiare identità. Nel febbraio 2022, Niu-York è stata catapultata, nuovamente, in uno scenario di guerra e distruzione, come accaduto anche nel 2014, durante il conflitto nel Donbass. Anche in quel caso, trovandosi molto vicina alla linea del fronte tra l'esercito ucraino e quello dell'autoproclamata Repubblica Popolare del Donetsk, molti civili morirono o rimasero feriti negli scontri. La città, anche in quegli anni, subì uno spopolamento importante, e molte aziende locali si videro costrette a chiudere la propria sede. 

Prima dello scoppio della guerra, Niu-York, grazie al suo «ritorno alle origini», aveva guadagnato attenzione e sostegno. Secondo quanto riferisce war.ukraine, gli ucraini che non sono scappati durante la guerra, iniziata nel 2014, con il passare del tempo si sono battuti per costruire un futuro migliore per la loro città. Tra i progetti, c'erano un centro sociale e il rinnovo del museo locale e delle infrastrutture, ma non solo. Particolare risalto è stato dato anche alle iniziative civili, tra cui, tra le più importanti, spicca il New York Literary Festival. Organizzato alla scrittrice ucraina Victoria Amelina, l'evento letterario avrebbe dovuto riunire artisti, giornalisti e persone da tutto il mondo. 

Con l'inizio della guerra nel 2022, però, i preparativi del festival sono stati interrotti. La sede dell'evento è stata colpita e fortemente danneggiata. E soprattutto, la fondatrice del New York Literary Festival, Amelina, è stata uccisa da bombardamenti russi su Kramatorsk. 

Secondo i residenti, il conflitto ancora in corso è considerato decisamente più brutale di quello precedente, iniziato nel 2014. In città, oggi, mancano acqua, gas ed elettricità. I residenti sono costretti a vivere nei bunker, mentre la loro Niu-York viene bombardata. Eppure, nonostante i conflitti abbiano cambiato radicalmente la vita della cittadina, secondo i media ucraini, i residenti continuano a sognare. Soprattutto, a sperare di vedere, un giorno, la loro New York ucraina tranquilla, piena di turisti e, soprattutto, libera. 

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