Le teorie del complotto sull’attentato a Bondi Beach

Il 14 dicembre 2025 a Bondi Beach, a Sydney, c'è stato un attacco terroristico durante la celebrazione ebraica dell’Hanukkah in cui sono state uccise 16 persone e ferite 40.
Subito dopo la strage sui social media sono diventate virali varie informazioni false – alimentate anche da Grok, il chatbot IA di X – e teorie del complotto che hanno cercato di negare la stessa strage.
L’identità dell’attentatore
È stata diffusa la voce che uno dei due autori dell’attacco sarebbe stato un soldato dell’esercito israeliano che ha prestato servizio a Gaza ed è tornato in Australia. In altri casi, invece, l’autore è stato idenficato come «Khaled al-Nablusi, un cittadino libanese di origine palestinese che ha giurato fedeltà all’organizzazione terroristica di Daesh/isis».
Tutte informazioni false. La polizia ha identificato i due attentatori come Sajid Akram e suo figlio Naveed Akram e il primo ministro ha dichiarato che l'attentato, in base alle prove raccolte, sembra essere stato ispirato dall’ISIS. Sajid, che aveva un regolare porto d’armi, era arrivato in Australia nel 1998 con un visto per studenti, mentre suo figlio è un cittadino australiano che lavora come muratore e in passato era finito sotto l’attenzione dell’Australian Security Intelligence Organisation per i suoi presunti legami con persone ritenute pericolose. Non esiste nessuna prova o riscontro che Naveed Akram sia un soldato dell’IDF tornato in Australia da Gaza, e non è vero che un attentatore è un cittadino libanese di origine palestinese legato all’ISIS di nome «Khaled al-Nablusi».
L’identità del passante che ha disarmato un attentatore
Con la diffusione del video in cui un passante disarma uno dei due attentatori, sui social sono nate speculazioni sulla sua identità: alcuni post lo identificavano come «Edward Crabtree, di 43 anni, esperto informatico», mentre altri utenti scrivevano che fosse un «un libanese cristiano maronita».
Nessuna delle due notizie è corretta. L’uomo in questione si chiama Ahmed al Ahmed, è padre di due figli e fruttivendolo, cittadino australiano che ha ricevuto la cittadinanza nel 2022 dopo essere arrivato nel Paese nel 2006 dalla Siria, più precisamente dalla città di Idlib. Come riferito dai suoi parenti, al Ahmed è musulmano. Dunque non è vero né che si chiama Edward Crabtree, né che è un libanese cristiano maronita.
La notizia inventata su Edward Crabtree è stata pubblicata da un falso sito online creato ad hoc per diffondere disinformazione sull’attentato a Bondi Beach.
La «finta» vittima
In quei giorni è poi diventata virale la foto di un uomo sorridente mentre viene truccato da una donna per inscenare la presenza di sangue in volto. Questa sarebbe la prova del fatto che le vittime dell’attentato fossero degli attori e l’attacco una messinscena.
Una storia del tutto falsa. L’immagine in questione non è reale, ma è stata creata con l’intelligenza artificiale. Mettendola a confronto con le immagini reali delle interviste rilasciate alla stampa dalla persona ritratta, ovvero Arsen Ostrovsky, che è stato sfiorato da un proiettile in testa, si nota come le macchie di sangue sul collo e sulla maglia non combaciano, così come le scritte e i loghi sulla maglia sono illeggibili.
