L'esilio dorato (e solitario) di Bashar al-Assad a Mosca

Che fine ha fatto l'ex presidente siriano Bashar al-Assad? Bella domanda: scappato dalla Siria assieme alla sua famiglia poco più di un anno fa, era l'8 dicembre 2024, l'ex uomo forte di Damasco vive in esilio a Mosca. In Russia, scrive il Guardian, non gode però di alcun privilegio. O meglio: non è più considerato un asset strategico per Vladimir Putin. «Putin ha poca pazienza per i leader che perdono la presa sul potere e Assad non è più visto come una figura influente o addirittura un ospite interessante da invitare a cena» ha dichiarato al Guardian una fonte vicina al Cremlino.
Al-Assad, ricordiamo, si è lasciato alle spalle un Paese devastato da tredici anni di guerra civile, con 620 mila morti stimati e quasi 14 milioni di sfollati. Secondo il Guardian, che ha consultato un amico di famiglia, fonti russe e siriane nonché dati trapelati, la famiglia aveva trasferito una parte significativa delle proprie ricchezze in Russia già prima della caduta di Bashar al-Assad. L'ex presidente e la sua famiglia, probabilmente, vivono nell'elitario quartiere di Rublyovka, a ovest di Mosca, dove si ritiene che risieda un altro leader deposto, l'ex presidente ucraino Viktor Yanukovych.
Secondo quanto riferito, gli Assad trascorrono gran parte del loro tempo a fare shopping in boutique di alto livello e ad arredare la loro casa di Mosca con oggetti di lusso. I dati mostrano che la figlia di Assad, Zein, si è iscritta a un salone di pedicure di alto livello e ha un abbonamento a una palestra d'élite di Mosca. Nonostante la ricchezza, lo sfarzo e il lusso, la famiglia starebbe tuttavia faticando a integrarsi nella società russa.
L'unico avvistamento pubblico della famiglia insieme nell'ultimo anno è stato in occasione della cerimonia di laurea di Zein al-Assad presso il prestigioso Istituto Statale di Relazioni Internazionali di Mosca (MGIMO), in estate. Bashar al-Assad, in ogni caso, non c'era. L'ex presidente siriano, per favorire la sua integrazione, sta studiando il russo e seguendo corsi di aggiornamento in oftalmologia, professione per la quale si era formato a Londra e che aveva esercitato a Damasco prima di entrare in politica. «È una sua passione, ovviamente non ha bisogno di soldi» ha dichiarato un amico di famiglia al Guardian, suggerendo che i suoi potenziali pazienti potrebbero essere ricchi membri dell'élite di Mosca.
Bashar al-Assad avrebbe cercato altresì di rilasciare interviste alla rete RT, sostenuta dal Cremlino, e a un importante podcaster statunitense di destra, ma non ha ancora ottenuto l'autorizzazione. A novembre, l'ambasciatore russo in Iraq Elbrus Kutrashev ha dichiarato ai media iracheni che all'ex leader siriano è stata vietata qualsiasi attività politica o mediatica. «Assad può vivere in Russia ma non può svolgere attività politiche. Non ha il diritto di svolgere alcuna attività mediatica o politica. Avete sentito qualcosa da lui? No, perché non gli è permesso, ma è vivo e al sicuro».
La moglie e i figli di Assad hanno compiuto diversi viaggi da Mosca agli Emirati Arabi Uniti, un Paese che visitavano spesso quando erano ancora al potere. Inizialmente, la famiglia sperava di trasferirsi in modo permanente da Mosca, viste le barriere linguistiche e l'isolamento che devono affrontare in Russia, secondo l'amico di famiglia. Ma anche gli Emirati Arabi Uniti non sono per ora disposti a ospitare Assad, come scrive sempre il Guardian.
