Striscia di Gaza

Ma che cos'è l'UNRWA?

Le origini, i finanziamenti, le accuse israeliane di collusione con Hamas: ecco che cosa c'è da sapere sull'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente
© HAITHAM IMAD
Red. Online
27.01.2024 16:00

Che cos'è l'UNRWA, al centro di molte polemiche e decisioni in queste ore? In estrema sintesi, per anni questa Agenzia è stata un'ancora di salvezza per la popolazione della Striscia di Gaza. Allo stesso tempo, ha ricevuto (forti) critiche da parte di Israele e dei suoi alleati. Prima ancora degli ultimi sviluppi – basti pensare alle discussioni avvenute in Svizzera – e dell'accusa, precisa, formulata dallo Stato Ebraico, secondo cui alcuni dipendenti della citata UNRWA sarebbero coinvolti negli attacchi del 7 ottobre scorso di Hamas.

Un'accusa, questa, che rappresenta evidentemente un durissimo colpo per la cosiddetta Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente, generalmente nota come UNRWA appunto. L'accusa è stata presa seriamente sia dalle stesse Nazioni Unite, che venerdì hanno dichiarato di aver licenziato 12 dipendenti e di voler indagare a fondo sulle dichiarazioni di Israele, sia dagli Stati Uniti e diversi altri Paesi, che hanno dichiarato di aver sospeso alcuni finanziamenti all'Agenzia.

Che cosa fa l'UNRWA?

L'UNRWA è un'Agenzia di soccorso, sviluppo, istruzione, assistenza sanitaria, servizi sociali e aiuti di emergenza che si rivolge agli oltre cinque milioni di rifugiati palestinesi che vivono in Giordania, Libano, Siria, Cisgiordania e Striscia di Gaza. L'UNRWA, dicevamo, ha rappresentato una vera e propria ancora di salvezza negli anni per la popolazione di Gaza, costretta a convivere con il blocco israeliano e con i metodi di Hamas, che di fatto ha espulso l'Autorità Palestinese dalla Striscia dopo una lotta di potere nel 2007. 

Concretamente, all'interno della Striscia l'UNRWA ha costruito e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e parchi giochi. Ha fornito e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti d'emergenza, oltre a supervisionare la raccolta dei rifiuti. Con 13 mila dipendenti, è uno dei maggiori datoti di lavoro di Gaza. Una rarità per questa enclave, il cui tasso di disoccupazione fra gli adulti è vicino al 50%. «In sostanza, negli ultimi decenni abbiamo gestito un governo parallelo a Gaza» aveva dichiarato Hector Sharp, a capo dell'ufficio legale dell'agenzia, in un'intervista al New York Times lo scorso ottobre.

Di che cosa sono stati accusati i dipendenti dell'UNRWA?

Su questo aspetto al momento non è stata fatta la necessaria chiarezza. I funzionari delle Nazioni Unite e degli Stati Uniti hanno fatto riferimento alle affermazioni secondo cui, come detto, alcuni dipendenti dell'UNRWA potrebbero essere coinvolti negli attacchi terroristici del 7 ottobre. Tuttavia, non hanno approfondito queste accuse, non ancora perlomeno, né hanno detto se il presunto coinvolgimento fosse legato anche alle atrocità commesse dai miliziani. 

Il Dipartimento di Stato americano ha parlato di 12 dipendenti accusati e licenziati, l'UNRWA per contro non ha fornito un numero. Non è chiaro, nemmeno, che tipo di lavoro svolgessero i dipendenti in questione. Resta anche da vedere se le indagini porteranno ad altre accuse di questo tipo.

Qual è il rapporto dell'UNRWA con Israele?

Israele, dicevamo, non è nuovo ad accuse di questo tipo. Ne avevamo parlato anche con il professor Benoit Challand nell'ambito della rubrica La Terra Complessa. Da tempo, lo Stato Ebraico sostiene che l'UNRWA operi in collusione con Hamas, aiutando il gruppo a indottrinare i gazesi con la propaganda anti-Israele e chiudendo un occhio sui militanti di Hamas che lanciano razzi contro Israele e gestiscono una vasta rete di tunnel nel territorio.

Hamas, è vero, supervisiona quel poco di amministrazione pubblica civile che esiste a Gaza, quindi le persone e le entità sotto il suo controllo hanno interagito e interagiscono inevitabilmente con l'Agenzia delle Nazioni Unite, ma l'entità e la natura di questo rapporto sono state oggetto di molte dichiarazioni e rivendicazioni contrastanti. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si è spinto fino ad accusare l'agenzia di perpetuare, anziché alleviare, la condizione dei palestinesi e ha chiesto espressamente alle Nazioni Unite di sciogliere l'UNRWA.

I funzionari israeliani hanno da tempo accusato le nazioni arabe di «volere che il problema dei rifugiati palestinesi rimanga irrisolto, in modo da ricordare costantemente la tragedia palestinese», ha dichiarato dal canto suo al New York Times Ahron Bregman, docente senior del King's College di Londra e specializzato nel conflitto arabo-israeliano. «L'UNRWA, secondo gli israeliani, è uno strumento per mantenere irrisolto il problema dei rifugiati palestinesi».

Nonostante i commenti pubblici ostili, secondo alcuni esperti Israele – che ha occupato Gaza dal 1967 al 2005 – avrebbe beneficiato dell'Agenzia per garantire stabilità all'interno della Striscia. «Dietro le quinte Israele ha spesso favorito il lavoro dell'UNRWA» ha dichiarato Anne Irfan, esperta di diritti dei rifugiati palestinesi presso l'University College di Londra.

Perché è stata istituita l'UNRWA?

L'UNRWA è stata istituita nel 1949. È legata a doppio filo agli eventi del 1948, tumultuosi, con la creazione dello Stato di Israele, la prima guerra arabo-israeliana e l'inizio dell'esodo di arabi palestinesi, con 700 mila persone che abbandonarono città e villaggi. I palestinesi, all'epoca, utilizzarono una parola, nakba, per descrivere quello che stavano vivendo e provando. La parola, araba, significa catastrofe. Molti profughi, allora, si insediarono in campi che l'Agenzia aveva contribuito a creare e che, nel frattempo, sono diventati aree urbane edificate ma perlopiù impoverite. 

Fra le critiche mosse all'UNRWA o, meglio, ai palestinesi c'è il fatto che, a livello ONU, i rifugiati palestinesi siano i soli il cui sostegno non è gestito nell'ambito del mandato globale dell'Alto Commissariato per i Rifugiati, noto come UNHCR. L'UNRWA è finanziata quasi interamente dalle donazioni volontarie degli Stati membri delle Nazioni Unite, con gli Stati Uniti e i Paesi europei che forniscono la maggior parte dei finanziamenti. In Svizzera, da anni, si dibatte su quanto debba essere riconosciuto in termini di finanziamenti all'Agenzia. 

Dal canto suo, l'UNRWA era a corto di fondi già prima dell'offensiva di Israele post 7 ottobre.

Che cosa ha fatto l'UNRWA durante questa guerra?

Da quando Israele ha avviato le sue massicce operazioni via aria e terra, in risposta agli attacchi di Hamas, l'UNRWA ha cercato innanzitutto di dare rifugio ai gazesi sfollati: a oggi, quasi il 90% della popolazione. L'Agenzia ha velocemente convertito le sue scuole, le sue cliniche e i suoi uffici in rifugi d'emergenza, venendo pure coinvolta nella distribuzione di beni di prima necessità e medicine. Detto dei dipendenti accusati di aver partecipato, non si sa bene in quale misura e gravità, agli attacchi del 7 settembre, l'UNRWA ha «partecipato» al lutto collettivo: sono infatti 152 i membri dell'UNRWA uccisi durante i bombardamenti israeliani, mentre 141 strutture appartenenti all'Agenzia sono state danneggiate o distrutte.