Mondo
La diretta

Netanyahu incontrerà Trump alla Casa Bianca la prossima settimana

Lo ha riferito il sito web israeliano Walla News, citando tre fonti israeliane e americane anonime – Hamas consegna la lista degli ostaggi: 25 su 33 sono ancora in vita – Più di 20.000 sfollati sono tornati nel nord di Gaza – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Netanyahu incontrerà Trump alla Casa Bianca la prossima settimana
Red. Online
27.01.2025 07:06
20:37
20:37
Una delegazione di alto livello di Hamas arrivata al Cairo

"Arrivo al Cairo di una delegazione di Hamas per seguire il meccanismo dello scambio di ostaggi e prigionieri tra Israele e palestinesi": lo ha riferito una fonte aeroportuale egiziana senza fornire altri dettagli.

Citando un "breve comunicato" di Hamas, il sito del quotidiano Youm-7 precisa che la delegazione è "di alto livello" ed è da stasera nella capitale egiziana per "una visita ufficiale.

È previsto che il gruppo si incontri con la leadership egiziana per discutere gli sviluppi nell'attuazione dell'accordo sul cessate il fuoco e dello scambio di prigionieri nelle sue tre fasi".

"I negoziati affronteranno gli ultimi sviluppi nel meccanismo di attuazione dell'accordo di scambio e discuteranno delle prossime fasi dell'accordo", ha riferito la fonte aeroportuale.

A guidare la delegazione è "un responsabile della resistenza islamica", ha premesso la fonte riferendosi ad Hamas ma senza fare nomi. L'arrivo al Cairo è avvenuto "stamattina" "provenendo dal Qatar". "Questa visita in Egitto dovrebbe durare diversi giorni", ha previsto.

19:46
19:46
Damasco ringrazia l'UE per l'alleggerimento delle sanzioni

Il ministro degli Esteri siriano ha salutato la decisione dell'Unione Europea di iniziare ad alleggerire le sanzioni contro il Paese dopo il rovesciamento del presidente Bashar al-Assad.

«Accogliamo con favore il passo positivo compiuto dall'Unione Europea di sospendere le sanzioni sulla Siria per un anno e ci auguriamo di vederle completamente revocate», ha dichiarato il ministro degli Esteri Asaad al-Shaibani su X.

«Ci auguriamo che questa decisione abbia un impatto costruttivo su tutti gli aspetti della vita del popolo siriano e garantisca uno sviluppo sostenibile».

19:39
19:39
Israele prolunga l'occupazione, il Libano accetta

Rimane molto alta la tensione nel martoriato sud del Libano dove Israele manterrà la sua occupazione militare per almeno altre tre settimane e dove, per il secondo giorno consecutivo, i militari israeliani hanno ucciso e ferito altri civili libanesi. Hezbollah dal canto suo chiede che lo Stato, ora rappresentato dal neo-eletto presidente Joseph Aoun, già capo dell'esercito e considerato vicino agli Stati Uniti, intervenga per non consentire il proseguimento delle violazioni israeliane.

L'uomo ucciso e i sette feriti di oggi si aggiungono ai 24 morti e gli oltre 134 feriti, tra cui donne e bambini, caduti sotto i colpi israeliani ieri nella prima sanguinosa giornata della nuova escalation, coincisa con la fine dei due mesi concessi a Israele per ritirarsi dal territorio meridionale libanese secondo l'accordo per il cessate il fuoco con Hezbollah entrato in vigore il 27 novembre scorso.

Con la mediazione degli Stati Uniti e della Francia, Israele ha invece ottenuto l'accettazione formale da parte del dimissionario governo libanese di Najib Mikati di proseguire l'occupazione militare nelle aree a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi almeno fino al 18 febbraio prossimo.

Nel giorno in cui Papa Francesco ha ribadito la sua attenzione al Libano, esprimendo la speranza che «la situazione cambierà in meglio» nel paese, è tornato a parlare in pubblico il nuovo leader di Hezbollah, Naim Kassem. Privo del carisma e della legittimità del suo predecessore, lo storico leader Hasan Nasrallah, ucciso da Israele lo scorso 27 settembre, Kassem non ha potuto far altro che constatare la decisione israeliana e dei suoi alleati occidentali di rimanere come forza occupante del Libano per altre tre settimane: «Non accetteremo di prolungare la durata del cessate il fuoco», ha detto il leader sciita.

Oltre a ripetere blande minacce a riprendere il conflitto armato con lo Stato ebraico, Kassem ha però affidato ai rappresentanti dello Stato libanese l'incarico di respingere ogni «giustificazione del nemico per prolungare» la sua occupazione militare. E mentre Hezbollah, tramite fonti anonime citate dai media internazionali, ha ammesso che sette dei suoi combattenti sono stati catturati dagli israeliani durante il conflitto scoppiato l'8 ottobre 2023 e interrotto lo scorso 27 novembre, l'esercito libanese fatica a dispiegarsi nelle zone più a ridosso della linea di demarcazione e a evitare che i civili entrino in contatto diretto con i militari dello Stato ebraico.

Anche oggi numerosi video circolati sui social media hanno mostrato gli abitanti delle località distrutte del sud cercare di raggiungere le loro case e le loro terre. In molti casi sono stati fermati dai militari libanesi, ma in altri casi i civili sono giunti a tiro dei soldati israeliani che non hanno esitato a più riprese a sparare contro le famiglie. In uno di questi attacchi, un uomo di mezza età, Musa Alawiye, è stato ucciso mentre guidava un'auto con a bordo la moglie e i figli nella località occupata di Aytarun. Come si vede dal filmato ripreso in diretta, dall'interno dell'autovettura, da uno dei familiari dell'uomo, un soldato israeliano ha sparato raffiche contro la vettura che fuggiva in retromarcia uccidendo sul colpo l'uomo alla guida.

18:16
18:16
Gaza, sono 300 i camion di aiuti provenienti dall'Egitto

È salito a 300, tra cui 14 cisterne di carburante, il numero di camion carichi di aiuti umanitari destinati ad entrare a Gaza attraverso i valichi di Nitzana e Kerem Shalom in provenienza dall'Egitto. Lo riferisce l'ufficio stampa del governo egiziano con un messaggio diffuso al Cairo.

18:16
18:16
Scanner anti-armi per i palestinesi che ritornano nel nord della Striscia

Centinaia di migliaia di palestinesi sfollati in viaggio per tornare nel nord della Striscia di Gaza hanno attraversato posti di blocco in una zona centrale dell'enclave dove alcuni scanner controllano se ci sono armi nascoste in auto e veicoli.

Secondo testimoni citati dall'agenzia Reuters online, i controlli sono eseguiti da contractor egiziani con l'aiuto di una società di sicurezza privata statunitense, anche se non ci sono state segnalazioni di cittadini statunitensi sul posto. I posti di blocco sembrano essere gestiti da personale di sicurezza egiziano. I membri del team di ispezione indossano giacche nere con la scritta «Comitato egiziano-qatariota». Ai checkpoint è presente anche personale di sicurezza egiziano armato e in uniforme, in piedi, lontano dall'area di controllo principale.

Quando i veicoli si avvicinano, tutti i passeggeri scendono, lasciando solo l'autista dell'auto che passa in un punto di ispezione dove viene controllata da uno scanner in cerca di armi ed esplosivi. L'intero processo per ogni veicolo dura pochi minuti, secondo i testimoni.

Lungo le strade su entrambi i lati del posto di blocco, nel cosiddetto corridoio di Netzarim, la polizia di Hamas mantiene l'ordine, mentre unità di genieri dotate di cani antidroga controllano la strada alla ricerca di ordigni inesplosi.

Secondo l'accordo di cessate il fuoco, solo le persone disarmate potranno tornare a nord, e l'esercito israeliano ha avvertito i cittadini di Gaza di non portare armi con sé e di non avvicinarsi alle truppe israeliane.

18:14
18:14
IDF conferma: «Ucciso un capo di Hamas in Cisgiordania»

La Forza di difesa israeliana (Idf) conferma di aver effettuato un attacco con droni nella città di Tulkarem, in Cisgiordania, uccidendo il capo locale di Hamas mentre estendeva le sue operazioni in Cisgiordania. In una dichiarazione congiunta Idf e Shin Bet - sottolineano i media israeliani - affermano di aver colpito Ihab Abu Atwi, ucciso nell'attacco insieme ad un altro esponente palestinese.

Secondo l'Idf, Abu Atwi è stato coinvolto in numerosi attacchi contro gli israeliani, tra cui un attentato contro un'auto nel luglio 2024 in cui sono rimaste ferite tre persone. Nella dichiarazione si afferma che ingenti forze sono entrate in città, ampliando l'operazione iniziata la settimana scorsa a Jenin mentre l'Idf ha pubblicato un video dell'attacco con i droni.

18:00
18:00
Riparte la missione europea a Rafah

«Tutti concordano che la missione UE a Rafah (Eubam, ndr) può giocare un ruolo decisivo nel sostenere la tregua. Oggi i ministri hanno concordato il suo rilancio. Questo permetterà che un certo numero di persone ferite potranno lasciare Gaza e ricevere cure mediche». Lo annuncia l'alto rappresentante UE Kaja Kallas.

A proposto della Siria, Kallas ha annunciato che «i ministri degli Esteri dell'Ue hanno appena concordato una tabella di marcia per alleggerire le sanzioni Ue sulla Siria. Sebbene il nostro obiettivo sia quello di muoverci rapidamente, la revoca delle sanzioni può essere annullata se si compiono passi sbagliati».

16:29
16:29
«Sette combattenti di Hezbollah sono nelle mani di Israele»

Una fonte vicina a Hezbollah ha affermato che l'esercito israeliano ha arrestato sette combattenti del gruppo libanese durante più di un anno di ostilità tra le due parti prima del cessate il fuoco di novembre.

"Sette combattenti di Hezbollah sono stati fatti prigionieri" da Israele prima che la tregua del 27 novembre entrasse in vigore, ha affermato la fonte, chiedendo l'anonimato poiché la questione è delicata. Altre quattro persone sono state arrestate dall'esercito israeliano ieri nei villaggi di confine del Libano meridionale, ha aggiunto la fonte, senza identificarle come combattenti.

16:08
16:08
Oggi 155 camion di aiuti avviati verso Gaza

Oggi "155 camion di aiuti sono entrati attraverso i valichi di Al-Awja e Kerem Abu Salem, in preparazione di un loro ingresso nella Striscia di Gaza"; tra questi c'erano 14 autocisterne con "carburante": lo ha scritto in un messaggio l'Ufficio stampa del governo egiziano riferendosi ai passaggi rispettivamente di Nitzana e Kerem Shalom.

15:20
15:20
Hamas: «Due nostri combattenti uccisi da un drone israeliano a Tulkarem»

Il ministero della Salute palestinese ha affermato che due persone sono state uccise e tre ferite dopo che le forze israeliane hanno colpito un veicolo nei pressi del campo di Nur Shams, vicino a Tulkarem in Cisgiordania. Lo riporta al Jazeera. Testimoni hanno affermato che il veicolo è stato colpito da un drone, mentre Hamas ha affermato che i due uccisi erano membri della sua ala armata, le brigate Izz ad-Din al-Qassam.

Hamas ha identificato i due come Ihab Abu Atwi, un comandante, e Ramez Damiri, aggiungendo che il loro sangue non è stato versato «invano» ma incoraggerà «l'escalation della resistenza e la continuazione delle sue eroiche operazioni».

15:09
15:09
Il governo di Israele conferma: «Otto dei 33 ostaggi sono morti»

Otto degli ostaggi israeliani che dovevano essere rilasciati nelle prossime settimane sono morti. Lo conferma il governo israeliano dopo aver ricevuto la lista dei 33 ostaggi che Hamas rilascerà nella prima fase del cessate il fuoco.

15:05
15:05
Arrestati 27 palestinesi in diverse operazioni nella provincia di Hebron

Le forze israeliane hanno arrestato 27 palestinesi in diverse operazioni nella provincia di Hebron, in Cisgiordania. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa citando l'attivista dei media Mohammed Awad, secondo cui "le forze di occupazione hanno preso d'assalto diversi quartieri di Beit Ummar" e arrestato 20 palestinesi. Inoltre, "i soldati hanno fatto irruzione in decine di case, le hanno perquisite e hanno vandalizzato i loro mobili e i loro beni", scrive ancora l'agenzia secondo cui contemporaneamente, le forze israeliane "hanno arrestato sette palestinesi, tra cui una studentessa universitaria, della città di Beit Awwa", a sud-ovest di Hebron.

Intanto, la Wafa ha denunciato che "per il settimo giorno consecutivo le forze di occupazione israeliane hanno continuato "a vandalizzare e incendiare le case palestinesi nel campo profughi di Jenin". Secondo l'agenzia, "le stime indicano che circa 100 case sono state distrutte e bruciate all'interno del campo" e "le forze di occupazione hanno arrestato diversi cittadini nel campo e in diversi quartieri della città".

14:45
14:45
«L'IDF ha aperto di nuovo il fuoco nel sud del Libano»

Il ministero della Sanità libanese ha dichiarato che il fuoco israeliano ha ucciso oggi un'altra persona e ne ha ferite altre sette nel sud del Paese, poche ore dopo l'estensione del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. «Gli attacchi del nemico israeliano mentre i cittadini tentano di tornare nelle loro città ancora occupate hanno causato... un morto e sette feriti», ha dichiarato il ministero della Sanità in un comunicato.

14:13
14:13
Netanyahu incontrerà Trump alla Casa Bianca la prossima settimana

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha in programma di incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca la prossima settimana: lo ha riferito il sito web israeliano Walla News, ripreso dal Guardian, citando tre fonti israeliane e americane anonime.

La visita alla Casa Bianca sarebbe la prima di un leader straniero a Washington da quando Trump è rientrato in carica la scorsa settimana. Funzionari israeliani e americani hanno affermato che il piano attuale prevede che Netanyahu arrivi il 3 febbraio e riparta il 5. Ancora non è stabilita la data esatta dell'incontro tra Netanyahu e Trump.

13:14
13:14
Hamas consegna la lista degli ostaggi: 25 su 33 sono ancora in vita

Hamas ha consegnato una lista da cui risulta che 25 ostaggi sono ancora in vita dei 33 che dovrebbero essere rilasciati nella prima fase dell'accordo: lo ha affermato un funzionario di Hamas, come riporta Sky News.

L'elenco sembra corrispondere al numero di ostaggi sopravvissuti inizialmente stimato da Israele.

L'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas a Gaza prevede che 33 ostaggi israeliani siano rilasciati nella prima fase, in cambio di circa 1.900 prigionieri palestinesi. Di questi 33, finora ne sono state rilasciati sette donne: Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag sabato, e Romi Gonen, Doron Steinbrecher ed Emily Damari il fine settimana precedente. Altri 26 devono ancora essere rilasciati e di questi otto sono morti, afferma ora il governo israeliano. Quindi 18 ostaggi vivi dovrebbero essere rilasciati nelle prossime settimane.

Il portavoce del governo israeliano David Mencer afferma che «le famiglie sono state informate della situazione».

12:50
12:50
Più di 200.000 sfollati sono tornati nel nord di Gaza

Secondo un funzionario della sicurezza di Gaza, più di 200.000 sfollati sono tornati a piedi nel nord della Striscia nelle due ore successive all'apertura del valico.

I posti di blocco per le auto sono stati aperti alle 09.00 ora locale, due ore dopo la riapertura degli attraversamenti pedonali, ma l'Afp segnala ritardi per i veicoli. Il governo di Gaza ha impiegato «più di 5.500» persone per «agevolare il ritorno degli sfollati» a Gaza City e nel nord.

Secondo le stime del governo, la popolazione di Gaza City e del nord avrà bisogno di 135.000 tende e roulotte per tornare alle proprie case distrutte.

12:10
12:10
«L'esercito israeliano ha ucciso 24 persone in Libano»

Il ministero della Salute del Libano ha dichiarato che 24 persone, tra cui sei donne, sono state uccise dagli spari dell'Idf da quando sono iniziati i violenti scontri ieri. Lo riporta Haaretz. Beirut afferma che 134 persone sono state ferite e che due persone, tra cui un bambino, sono state gravemente ferite oggi.

11:07
11:07
«Israele spara sui civili nel sud del Libano»

L'esercito israeliano ha aperto il fuoco stamani contro civili libanesi nel sud del Libano. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese di notizie Nna. Secondo il ministero della salute di Beirut, solo ieri Israele ha ucciso 22 civili e ne ha feriti circa 120.

Gli abitanti delle località distrutte del sud del Libano cercano da ieri di tornare alle loro case e alle loro terre in linea con i termini dell'accordo di cessate il fuoco che prevedeva il ritiro delle truppe israeliane entro il 26 gennaio. Su richiesta israeliana la nuova data del ritiro è fissata al 18 febbraio prossimo.

08:39
08:39
Hamas: «Il rientro a Gaza è una vittoria sui piani di sfollamento»

Hamas afferma che il ritorno dei gazawi alle loro case è una vittoria contro i «piani di sfollamento».

«Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro popolo e segnala il fallimento e la sconfitta dei piani di occupazione e sfollamento», ha affermato Hamas mentre migliaia di cittadini di Gaza si riversavano verso nord dopo che Israele ha smesso di bloccare il loro passaggio.

L'alleato di Hamas, la Jihad islamica, l'ha definita una «risposta a tutti coloro che sognano di sfollare il nostro popolo».

07:10
07:10
L'accordo tra Libano e Israele rimarrà in vigore fino al 18 febbraio

«L'accordo tra Libano e Israele, monitorato dagli Stati Uniti, continuerà a essere in vigore fino al 18 febbraio 2025. Il governo del Libano, il governo di Israele e il governo degli Stati Uniti inizieranno anche i negoziati per la restituzione dei prigionieri libanesi catturati dopo il 7 ottobre 2023»: lo afferma in una nota la Casa Bianca.

«Il governo libanese riafferma il suo impegno a continuare ad attuare l'accordo di cessate il fuoco fino al 18 febbraio 2025», ha dichiarato da parte sua in un comunicato il primo ministro libanese, Najib Mikati, dopo aver avuto colloqui con il presidente, Joseph Aoun, e il capo del parlamento, Nabih Berri, confermando che rispetterà l'estensione della tregua.

07:06
07:06
Il punto alle 7.00

I palestinesi sfollati hanno iniziato a tornare nella Striscia di Gaza settentrionale questa mattina, dopo che nella notte è stato trovato un nuovo accordo fra Hamas e Israele. Esso prevede la liberazione di altri ostaggi in settimana, fra cui Arbel Yehud.

«I palestinesi sfollati hanno cominciato ad affluire lungo la strada Al Rashid attraverso la parte occidentale del checkpoint di Netzarim verso la città di Gaza e la parte settentrionale» della Striscia, ha affermato un funzionario del ministero dell'Interno di Hamas all'agenzia francese Afp.

La notizia giunge dopo che il portavoce ufficiale del ministero degli Esteri del Qatar, Majid Al-Ansari, ha annunciato che Hamas e Israele hanno raggiunto un'intesa. In cambio del ritorno al nord dei profughi, Hamas libererà la rapita Arbel Yehud e altri due ostaggi prima di venerdì, altri tre sabato e fornirà l'elenco degli altri ostaggi che saranno liberati nella prima fase.

«Dopo una negoziazione condotta con fermezza dal primo ministro Benjamin Netanyahu, Hamas ha fatto un passo indietro e attuerà un ulteriore rilascio di ostaggi giovedì prossimo. Allora saranno liberati l'ostaggio civile Arbel Yehud, la soldatessa Agam Berger e un altro rapito», precisa in una nota l'ufficio del premier israeliano.