Parla l'unico sopravvissuto del volo AI171: «Vedevo solo cadaveri intorno a me»

Non sembravano esserci speranze. Eppure, un passeggero del volo Air India AI171 è sopravvissuto allo schianto dell'aereo, precipitato pochi istanti dopo il decollo. Il suo nome è Vishwash Kumar Ramesh: è un cittadino britannico di origini indiane di 40 anni che vive a Londra. Si trovava ad Ahmedabad per visitare la famiglia. Con lui, a bordo di quell'aereo, c'era anche suo fratello.
Ramesh, nello schianto, ha riportato ferite di diverso tipo. Al torace, agli occhi, ai piedi. Ma è sopravvissuto. «Lucido e cosciente», come lui stesso si è definito, ha già avuto modo di raccontare, parzialmente, quello che è accaduto a bordo dell'aereo, prima che si schiantasse. «Trenta secondi dopo il decollo c'è stato un forte rumore. Poi l'aereo è precipitato. È successo tutto così in fretta», ha raccontato il 40.enne, parlando con l'Hindustan Times.
«Quando mi sono alzato vedevo solo cadaveri intorno a me. Ero spaventato. Mi sono alzato e sono scappato. C'erano pezzi dell'aereo intorno a me. Qualcuno mi ha afferrato, mi ha fatto salire su un'ambulanza e mi hanno portato in ospedale».
Ramesh era seduto al posto 11A. Si tratta, con ogni probabilità, dell'unico sopravvissuto della tragedia. In precedenza, il commissario di polizia di Ahmedabad, Gyanendra Singh Malik, aveva dichiarato all'Associated Press che tutti i passeggeri e i membri dell'equipaggio erano morti.