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«Prenderemo ciò che la Russia possiede nel nostro Paese» – Segui il live

Il governo ucraino ha deciso di sequestrare i beni immobili e finanziari russi sul suo territorio e usarli per finanziare la ricostruzione del Paese – L'adesione dell'Ucraina all'UE è una «questione di guerra o di pace» - Le truppe russe, secondo un rapporto statunitense, si starebbero rifiutando di avanzare nell'offensiva in Donbass— TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Prenderemo ciò che la Russia possiede nel nostro Paese» – Segui il live
Red. Online
10.05.2022 06:43
23:16
23:16
«Sequestreremo i beni russi nel Paese»

Il governo ucraino ha deciso di sequestrare i beni immobili e finanziari russi sul suo territorio in vista di usarli per finanziare la ricostruzione del Paese. Lo ha annunciato il primo ministro Denys Shmyhal, citato dall'agenzia Interfax Ucraina. In base alla decisione presa oggi dal Consiglio dei ministri, ha precisato Shmyhal, i beni russi saranno trasferiti al Fondo nazionale per gli investimenti controllato dallo Stato. «Prenderemo ciò che la Russia possiede nel nostro Paese - ha aggiunto il premier ucraino - e useremo questi fondi per rafforzare l'esercito, sostenere la popolazione e ricostruire il Paese».

22:53
22:53
2 mila attacchi missilistici da inizio guerra

Le truppe russe hanno lanciato 2.154 attacchi missilistici sull'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, inclusi 25 attacchi missilistici sulla città di Odessa l'8-9 maggio. Lo ha affermato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo discorso al parlamento di Malta. Lo riferisce un corrispondente di Ukrinform.

«Basta pensare a questa cifra terribile: 2'154 missili russi hanno colpito le nostre città e comunità in poco più di due mesi. Sono state registrate 2'770 apparizioni di aerei nemici nel nostro cielo. Il bombardamento russo dell'Ucraina non cessa né di giorno né di notte - ha affermato -. In due giorni, l'8 e il 9 maggio, quando gli europei hanno onorato la memoria delle vittime della Seconda guerra mondiale e celebrato la Giornata dell'Europa, l'esercito russo ha lanciato 25 missili contro Odessa e la regione. Tutti i 25 missili erano puntati su obiettivi civili».

22:20
22:20
Algeria fedele all'amicizia con la Russia

Il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, ricevendo oggi ad Algeri il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, ha affermato che il suo paese è molto fedele al legame di amicizia che ha con la Federazione Russa. «Siamo molto felici di questa visita e abbiamo molto da parlarne come due paesi amici - ha detto Tebboune -. Siamo molto legati, non solo per gli eventi in corso in Ucraina, ma anche per le nostre relazioni bilaterali».

Lavrov ha portato al presidente algerino i saluti del presidente Putin che gli ha inviato un «invito a visitare la Russia».

Nel corso della visita il ministro degli Esteri russo ha incontrato anche il suo omologo Ramtane Lamamra.

21:48
21:48
«Nessun segnale dalla Russia per una soluzione diplomatica»

«Continuiamo ad essere aperti ad una soluzione diplomatica in Ucraina ma non vediamo nessun segnale da parte della Russia che voglia impegnarsi in questo percorso». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, rispondendo ad una domanda sugli sforzi di pace rilanciati dal premier italiano Mario Draghi nei suoi colloqui oggi a Washington con il presidente americano Joe Biden.

19:38
19:38
È morta un'altra giornalista

Non solo civili e militari. La guerra, come sempre, miete vittime anche tra i giornalisti. L'ultima, in ordine di tempo, si chiama Oksana Gaidar, reporter e blogger ucraina rimasta uccisa dalle bombe vicino a Kiev, insieme alla madre Lydia. La sua morte risale a un mese fa, ma è stata resta nota proprio nel giorno in cui il Pulitzer ha deciso di assegnare un premio speciale ai giornalisti ucraini «per il loro coraggio e il loro impegno» nel raccontare la guerra.

Gaidar viveva a Mosca insieme al marito e al figlio. Da qui scriveva contro il regime di Putin, criticando le ambizioni imperialiste e l'invasione dell'Ucraina. Lo faceva con lo pseudonimo di Ruda Pani su Twitter. Il suo ultimo cinguettio, che risale all'11 marzo, raccontava che Shevchenkove era senza luce e internet funzionava male. Gaidar era tornata in Ucraina dopo l'invasione soltanto per stare vicino alla madre.

«È rimasta un'ucraina consapevole e coraggiosa nella tana dell'aggressore, ha subito pressioni, lei e suo marito sono stati intimiditi, mi aveva raccontato. Le ho scritto l'ultima volta il 7 marzo senza riposta, ora so perché», ha raccontato la collega Alla Lazareva in un commento all'Unione dei giornalisti ucraini.

Gaidar si aggiunge alla lunga scia di sangue dei reporter morti in Ucraina: sono tanti, anche se è difficile dire con certezza quanti. Tra loro, solo per citarne alcuni tra gli ucraini, Dealerbek Shakirov e Makysm Levin. Ma la lista comprende anche giornalisti stranieri, come l'americano Brent Renaud.

Per premiare il modo in cui i giornalisti ucraini hanno coperto l'invasione russa, durante l'edizione 2022 dei premi Pulitzer è stata fatta loro una «menzione speciale per il loro coraggio, perseveranza e impegno nel fornire resoconti veritieri».

«Nonostante i bombardamenti e l'occupazione, hanno perseverato per fornire un'immagine precisa di una realtà terribile», ha detto Marjorie Miller, la numero uno del board dei Premi Pulitzer.

19:36
19:36
L'esercito bielorusso è in grado di «infliggere danni intollerabili ai suoi nemici»

L'esercito bielorusso è in grado di «infliggere danni intollerabili ai suoi nemici» in caso di attacco.

Lo ha detto il presidente Alexander Lukashenko, citato dalla Belta, incontrando funzionari della Difesa, dopo l'invio di forze speciali ai confini con l'Ucraina, dove secondo Minsk c'è una «minaccia crescente» della Nato e dei suoi alleati.

«Siamo realisti, capiamo che non potremmo sconfiggere la Nato. Ma abbiamo tutte le armi per causare danni, in particolare ai territori da cui verremmo attaccati», ha aggiunto Lukashenko, sottolineando di non «alludere a nulla» ma volere che «tutti capiscano la portata delle armi che abbiamo».

18:23
18:23
«Malta smetta di fare favori ai russi»

Malta deve «smettere di fare favori ai russi, a cominciare dalla vendita dei passaporti e della doppia cittadinanza». Lo ha chiesto il presidente ucraino nel suo intervento online di oggi pomeriggio al Parlamento maltese. «Per favore, non permettete che le vostre isole siano abusate. Per favore, fate i vostri controlli, verificate quali siano i russi che stanno usando Malta per nascondersi», ha affermato Volodymyr Zelensky mettendo il dito nella piaga del controverso programma di vendita della cittadinanza avviato dal governo di Joseph Muscat nel 2014, pochi mesi dopo la vittoria elettorale laburista del giugno 2013.

Zelensky è tornato ancora una volta a sollecitare l'embargo europeo sul petrolio russo, osservando che «navi con bandiera maltese vengono usate per trasportare petrolio russo». Ed ha ammonito: «Ogni euro guadagnato trasportando il petrolio russo sarà bruciato dalle perdite dovute alla crescita dei prezzi del cibo e della pressione migratoria provocate dalla guerra».

18:08
18:08
Russia responsabile di cyberattacchi contro satelliti

Gli USA, «a sostegno della UE e di altri partner», hanno condiviso pubblicamente «la loro valutazione che la Russia ha lanciato cyber attacchi a fine febbraio contro network di satelliti commerciali per le comunicazioni per interrompere» le capacità di comando e controllo dell'Ucraina durante l'invasione, con effetti anche su altri Paesi europei. Lo afferma il segretario di stato USA Antony Blinken, ricordando che gli Stati Uniti, con i loro alleati e partner, hanno preso delle misure per aiutare Kiev a difendersi da questi attacchi.

17:55
17:55
«La Russia potrebbe tentare di intercettare le armi inviate in Ucraina»

La Russia potrebbe tentare di intercettare le armi inviate in Ucraina «nelle prossime settimane». È l'avvertimento della direttrice dell'intelligence nazionale americana, Avril Haines, in un'audizione alla commissione Difesa del senato. Haines ha anche messo in guardia su una possibile «vendetta» di Mosca contro le sanzioni.

«Tutti gli alleati devono fare la loro parte» per sostenere l'Ucraina nella guerra contro la Russia, ha aggiunto Haines. «Possiamo continuare nel nostro sostegno se tutti danno il loro contributo», ha dichiarato rispondendo alla domanda di un senatore sul fatto che la maggior parte dei Paesi della Nato non hanno ancora aumentato le loro spese per la difesa, portandole al 2% del Pil come chiedono da tempo gli Stati Uniti.

17:53
17:53
Sale il prezzo del gas

Il prezzo del gas inverte la rotta e riprende a salire dopo l'annuncio del gestore del sistema di trasporto in Ucraina che fermerà il transito da domani dal punto di ingresso di Sokhranivka. Ad Amsterdam le quotazioni salgono a 96,26 euro al Mwh, in rialzo del 2,6%. In aumento anche il prezzo a Londra a 143,49 penny al Mbbtu (+11,48%).

17:48
17:48
Stop al transito di gas attraverso Sokhranivka

Il transito del gas verso l'Europa attraverso il punto di ingresso di Sokhranivka si «fermerà alle 7 di mercoledì a causa delle azioni delle forze di occupazione russe». Lo riporta Bloomberg citando una dichiarazione riportata sul sito del gestore del sistema di trasporto del gas in Ucraina (Grid). «È ancora possibile - prosegue - per il gas essere reindirizzato alla stazione di compressione di Sudzha permettendo ai contratti europei di essere rispettati».

17:45
17:45
«Con il sostegno di Germania e Olanda possiamo vincere»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato oggi in Ucraina i ministri degli Esteri tedesco e olandese Annalena Baerbock e Wopke Hoekstra. Lo scrive Ukrinform. È stato «un incontro significativo», ha affermato Zelensky precisando che «il sostegno dei vostri Paesi è importante e prezioso per noi. Grazie per essere solidali con il popolo ucraino oggi».

Il presidente ucraino si è poi detto «fiducioso» che con tale sostegno l'Ucraina vincerà. «Penso che insieme possiamo vincere. Vincere significa restituire all'Ucraina tutti i diritti e le libertà dei nostri cittadini sul nostro territorio», ha aggiunto.

17:29
17:29
L'adesione dell'Ucraina all'UE è una «questione di guerra o di pace»

L'adesione dell'Ucraina all'Unione europea è una «questione di guerra o di pace» in Europa. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un briefing con la collega tedesca Annalena Baerbock, riporta Ukrainska Pravda. «Ora è il momento di fare il passo successivo e portare a casa l'Ucraina, assegnandole lo status di candidato all'adesione all'Unione europea», ha aggiunto spiegando che se l'Ucraina non riceverà lo status di candidato all'adesione all'Ue significherà un inganno da parte dell'Ue e l'Ucraina non lo inghiottirà.

16:45
16:45
«C'è uno stallo nella guerra»

«Al momento in Ucraina non stanno vincendo né i russi né le forze di Kiev. C'è uno stallo nella guerra». Lo ha detto il generale Scott Berrier, direttore dei servizi di intelligence militari Usa, in un'audizione alla commissione difesa del Senato. «L'approccio da avere adesso è 'aspettare e vedere'», ha aggiunto, sottolineando che «lo stallo potrebbe durare a lungo, non ci sono segnali di una svolta a breve».

Dal canto suo, la Commissione europea sta valutando di emettere nuovo debito comune per sostenere il finanziamento della ricostruzione dell'Ucraina nei prossimi mesi. Il fondo di solidarietà, che dovrebbe essere svelato mercoledì 18 maggio, avrebbe un valore stimato in 15 miliardi di euro. E' quanto si apprende a Bruxelles.

«Stiamo lavorando sulle proposte e valutiamo tutte le opzioni», ha spiegato il commissario Ue per l'Allargamento, Oliver Varhelyi, confermando l'ipotesi. Le discussioni con i governi Ue sono in corso. Alcuni Paesi, tra cui la Germania e l'Austria, chiedono a Bruxelles di mettere sul tavolo opzioni alternative.

16:44
16:44
Oltre 1 milione di firme per «Save Mariupol»

La petizione «Save Mariupol» per salvare i combattenti ucraini dell'Azovstal ha già raccolto oltre 1 milione di firme in quattro giorni. Lo riportano i media ucraini ricordando che l'iniziativa, indirizzata alle Nazioni Unite, chiede l'immediata evacuazione di tutti i civili e militari da Mariupol.

L'appello è stato lanciato da Kateryna Prokopenko, moglie del comandante del battaglione Azov, Denis Prokopenko, e invita l'Onu e il segretario generale Antonio Guterres ad intervenire: «con l'aiuto immediato di figure internazionali, abbiamo ancora l'opportunità di salvare vite umane », ha affermato.

16:43
16:43
Almeno 3.000 morti in Ucraina

Almeno 3.000 persone sono morte in Ucraina dall'inizio della guerra a causa della mancanza di accesso alle cure per le malattie croniche. Lo ha annunciato il capo dell'Ufficio regionale europeo dell'OMS, Hans Kluge. Lo riportano i media ucraini.

«Il 40% delle famiglie ha almeno un membro bisognoso di cure croniche che non riescono più a trovare e si stimano almeno 3'000 morti premature evitabili», ha detto Kluge riferendosi, tra l'altro, a patologie come l'Aids o il cancro.

14:51
14:51
Riapre l'ambasciata tedesca a Kiev

L'ambasciata tedesca a Kiev, chiusa a metà febbraio a causa della guerra, riaprirà. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, sul posto, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi. Per ora ci sarà solo una delegazione minima, ha spiegato, in grado di garantire un servizio limitato.

14:41
14:41
«I russi hanno sparato contro un'auto con civili»

I soldati russi hanno sparato ieri contro un'auto con civili a un posto di blocco russo nella regione di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, e una persona è morta.

Lo rende noto l'ufficio del procuratore regionale di Zaporozhzhia su Facebook, secondo quanto riferisce Ukrinform.

«Un'auto con due civili è stata colpita dal fuoco nemico al posto di blocco degli occupanti a Belogorye, nel distretto di Pologi. Il passeggero dell'auto è morto sul colpo, l'autista è rimasto ferito», si legge nel messaggio.

13:47
13:47
«Due terzi degli abitanti hanno fatto ritorno a Kiev»

Secondo quanto dichiarato da Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, circa due terzi dei 3,5 milioni di residenti della capitale sarebbero rientrati in città. Dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio, Kiev è stata svuotata della maggior parte dei suoi abitanti.

In città persistono ancora blocchi stradali e coprifuoco, «ma - sostengono le autorità cittadine - se queste limitazioni non vi spaventano, potete senza dubbio tornare».

12:19
12:19
Il ministro degli Esteri olandese in Ucraina con la tedesca Baerbock

Il ministro degli Esteri olandese Wopke Hoekstra è in Ucraina assieme alla sua omologa Annalena Baerbock e, assieme alla titolare della diplomazia tedesca, ha cominciato la sua tappa da Irpin, uno dei sobborghi di Kiev più colpiti dai bombardamenti.

«Gli edifici distrutti dai bombardamenti illustrano l'impatto che la guerra ha avuto sulle vite di uomini, donne e bambini. Queste azioni non possono restare impunite. L'Olanda è impegnata a stabilire la verità e ad avere giustizia», scrive in un tweet Hoekstra i diversi sforzi« con cui l'Olanda contribuisce al supporto per l'Ucraina.

10:14
10:14
«Nell'acciaieria Azovstal rimangono almeno 100 civili»

Nella Azovstal di Mariupol «oltre ai militari nei rifugi rimangono almeno 100 civili». Lo scrive su Telegram il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko.

«Tuttavia, ciò non riduce la densità degli attacchi da parte degli occupanti. L'artiglieria pesante e gli aerei hanno continuato a bombardare l'impianto per tutto il giorno. I tentativi di prendere d'assalto il terreno continuano a fallire», ha aggiunto.

10:13
10:13
«Trovati 44 corpi sotto un palazzo di Izyum»

I corpi di 44 civili sono stati trovati sotto le macerie di un palazzo a Izyum, nella regione di Kharkiv, nell'ovest dell'Ucraina. Lo fa sapere il capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov, su Telegram, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian.

«Nella città di Izyum temporaneamente occupata, dalle macerie di un edificio di cinque piani distrutto dagli occupanti nella prima decade di marzo, sono stati trovati i corpi di 44 civili. Questo è un altro orribile crimine di guerra degli occupanti russi contro i civili», ha detto.

08:39
08:39
I missili ipersonici lanciati su Odessa hanno colpito un hotel

Tre missili Kinzhal - i nuovi missili ipersonici della Russia - sono stati sparati ieri sera da un aereo su un hotel nella zona di Odessa e un centro commerciale è stato colpito con altri sette missili.

Lo ha reso noto Sergey Bratchuk, portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa citato dalla CNN che ha geolocalizzato e verificato l'autenticità di due video che circolano sui social e mostrano danni significativi alla struttura turistica di Zatoka.

Le unità russe hanno attaccato ieri la città usando sottomarini, navi e aerei. La CNN afferma che non è chiaro perché sia stato colpito l'albergo e chi o cosa potesse ospitare.

I missili russi hanno colpito Odessa alle 22.30, le strade fortunatamente erano vuote per via del coprifuoco. Il fumo denso e nero ha riempito il centro del porto storico. Nel filmato pubblicato online dall'esercito ucraino si vedono i vigili del fuoco tra le macerie di quelli che erano un centro commerciale e un magazzino.

06:43
06:43
Il punto alle 06.00

È il 76. giorno di guerra in Ucraina, e i combattimenti proseguono intensamente nell'est e sud del Paese. Nella regione di Kharkiv, in particolare, l'esercito ucraino avrebbe fatto qualche passo in avanti per la riconquista dei territori nel corso di un contrattacco, riferisce la CNN. Le attività russe rimangono più intense nella regione di Donetsk, dove Mosca starebbe puntando alla città di Lyman, importante snodo.

Nel frattempo i soldati ucraini continuano a resistere nell'impianto siderurgico Azovstal a Mariupol. Si pensa che ci siano diverse centinaia di soldati ancora bloccati nell'acciaieria, così come un numero sconosciuto di civili maschi. Le forze russe, sostenute da carri armati e artiglieria, starebbero conducendo «operazioni di assalto» all'impianto, ha detto il ministero della difesa ucraino. L'acciaieria rappresenta l'ultimo appiglio della resistenza ucraina nella città meridionale. 

Secondo quanto riportato dal Guardian, gli Stati Uniti sarebbero in possesso di «rapporti aneddotici» di alcune truppe russe che, in Ucraina, non starebbero obbedendo agli ordini. Secondo un alto funzionario della difesa statunitense, i militari e «gli ufficiali di grado medio a vari livelli, anche fino al livello del battaglione» si rifiutano di andare avanti nell'offensiva del Donbass.

In Russia, intanto, almeno due giornalisti avrebbero pubblicato almeno 30 articoli nei quali vengono rivolte delle critiche a Putin, fa sapere la CNN. Apparsi brevemente su un sito di notizie pro-Cremlino, lenta.ru, gli scritti mostravano disapprovazione sull'invasione dell'Ucraina e l'imbavagliamento degli oppositori da parte del suo governo. «Putin e la sua cerchia sono destinati ad affrontare un tribunale, una volta finita la guerra», avevano scritto su lenta.ru. «Putin e i suoi associati non potranno giustificarsi o fuggire dopo aver perso questa guerra».

All'estero, si fanno nuovi passi per finanziare la resistenza ucraina. Negli Stati Uniti, la Camera dei Rappresentanti valuterà oggi un ulteriore finanziamento di 40 miliardi di dollari per Kiev. Ieri il presidente Joe Biden ha chiesto al Congresso di approvare «immediatamente» la legge sugli aiuti all'Ucraina, avvertendo per la prima volta che gli aiuti esistenti si esauriranno in «circa dieci giorni».

Negli ultimi giorni la Finlandia si sta avvicinando sempre più alla NATO. È «altamente probabile» che la Finlandia chiederà l'adesione alla NATO, ha detto lunedì alla CNN il ministro degli affari europei Tytti Tuppurainen. La probabile adesione della nazione è «una risposta molto naturale» alla guerra della Russia in Ucraina, ha aggiunto. «Speriamo che il processo di ratifica sia il più breve possibile».