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Josep Borrell, Alto rappresentante UE per la politica estera, ha annunciato la preparazione di un documento: «La prossima riunione UE dovrà concentrarsi sulla stabilizzazione di Gaza e la soluzione dei due Stati» – Ministero della Sanità di Hamas: «Duecento pazienti sfollati dall'ospedale indonesiano» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:14
23:14
«L'intelligence israeliana avvertì di possibili azioni contro Israele»
Il capo del dipartimento di ricerca della Divisione intelligence a marzo e a luglio aveva avvertito personalmente il primo ministro Benjamin Netanyahu che la crisi politico-sociale in Israele poteva incoraggiare l'Iran, Hezbollah e Hamas a rischiare azioni contro Israele, e addirittura a farlo contemporaneamente. Lo riporta Haaretz.
«Assistiamo a un dibattito sull'opportunità di restare indecisi e lasciare che Israele continui a indebolirsi o di prendere iniziative per esacerbare ulteriormente la sua situazione», ha scritto il tenente colonnello Amit Sa'ar in lettere inviate a Netanyahu a marzo e luglio che sono al centro del dibattito sull'entità dell'avvertimento lanciato dall'Idf.
22:33
22:33
«Sono 200 i pazienti sfollati dall'ospedale indonesiano»
Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che sono saliti a 200 i pazienti sfollati dall'ospedale Indonesiano a Gaza e portate in autobus all'ospedale Nasser nella città meridionale di Khan Yunis. «L'esercito israeliano sta assediando l'ospedale indonesiano», ha dichiarato il portavoce del ministero della Sanità, Ashraf al-Qudra. «Temiamo che lì succeda la stessa cosa che è successa ad Al-Shifa», ha aggiunto.
L'evacuazione dell'ospedale da 140 letti, che si trova vicino al campo profughi di Jabaliya, è stata effettuata in coordinamento con il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr), ha detto, in una condizione stabilita dai medici dopo che Israele ha colpito un'ambulanza nel nord di Gaza, sostenendo che fosse usata dai militanti di Hamas. «Ci sono ancora 400 pazienti nell'ospedale e stiamo lavorando con il CICR per l'evacuazione», ha dichiarato, precisando anche che «circa 2.000 sfollati» si trovavano all'interno e nei dintorni dell'ospedale.
22:10
22:10
Borrell ai 27: «Prepariamo un piano sul futuro di Gaza»
L'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell, nel corso della videocall con i 27 ministri degli Esteri europei, ha annunciato la preparazione di un documento - un cosiddetto option paper - sul futuro di Gaza.
Il testo sarà sul tavolo del prossimo Consiglio Affari Esteri. «La prossima riunione dovrà concentrarsi in particolare sulla stabilizzazione di Gaza e sulla rivitalizzazione della soluzione dei due Stati», ha spiegato Borrell nel corso della videoconferenza sottolineando che «la migliore garanzia per la sicurezza di Israele è la creazione di uno stato palestinese».
22:09
22:09
«100 pazienti evacuati dall'ospedale indonesiano»
Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che sono stati evacuati 100 pazienti dall'ospedale indonesiano a Gaza.
L'evacuazione è stata fatta in coordinamento con il Comitato internazionale della Croce Rossa, ha annunciato il portavoce del ministero della Sanità di Hamas a Gaza.
Ashraf al-Qidreh ha aggiunto: «Ci sono ancora 500 pazienti nell'ospedale e stiamo lavorando con il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) per evacuarli all'ospedale Nasser di Khan Younès», nel sud della Striscia di Gaza.
«Altri 100 pazienti saranno evacuati durante la notte e saranno poi distribuiti in diversi ospedali del sud», ha aggiunto.
20:34
20:34
Hamas: «Quando ci avviciniamo all'accordo per gli ostaggi, Netanyahu tergiversa»
Il membro dell'Ufficio politico di Hamas, Izzat al-Rishq, ha affermato che al momento non ci sono dettagli definitivi per raggiungere un accordo sullo scambio di prigionieri. Lo riferisce Al Jazeera in arabo.
Uno dei leader di Hamas ha aggiunto che ogni volta che ci avviciniamo al completamento dell'accordo sui prigionieri, il primo ministro israeliano Benjamin "Netanyahu procrastina, interrompe l'accordo e continua a mentire a tutte le parti".
20:13
20:13
«Sotto una moschea di Gaza trovato un laboratorio di produzione di razzi»
Un laboratorio per la produzione di razzi, di mezzi da combattimento e di aerei senza pilota è stato scoperto oggi da un'unità dell'esercito israeliano in una moschea nel corso di combattimenti avvenuti nel rione Zaitun di Gaza City. Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari.
«Una volta entrati nella moschea c'era un imbocco, con alcuni gradini che conducevano sotto terra e che hanno portato poi a un laboratorio. Dove - ha affermato - i terroristi realizzavano razzi». Secondo il portavoce è tipico di Hamas ''nascondere la propria attività terroristica in prossimità di scuole, ospedali e anche moschee''.
20:13
20:13
«Nel weekend quasi 100 camion di aiuti sono entrati a Gaza»
Quasi 100 camion con aiuti umanitari sono entrati a Gaza nel weekend per un totale di 1260 camion finora: lo ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza Usa John Kirby in un briefing.
Kirby ha poi aggiunto che i cittadini americani che gli Usa sono riusciti a fare evacuare da Gaza attraverso il valico di Rafah sono quasi 800.
Inoltre ha affermato che "crediamo di essere più vicini ad un accordo per il rilascio degli ostaggi" nelle mani di Hamas.
20:07
20:07
Tutti i prematuri evacuati da Shifa sono in condizioni critiche
Sono tutti in condizioni critiche i neonati prematuri evacuati dall'ospedale al-Shifa di Gaza. Lo afferma il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus, su X (ex Twitter), precisando che tre dei 31 bimbi attesi originariamente al valico di Rafah sono stati invece ricoverati in un ospedale del sud della Striscia. A Rafah ne sono arrivati 28, 16 dei quali portati ad Al-Arish e 12 in aereo al Cairo.
"Tutti i bambini stanno lottando contro gravi infezioni e altre patologie e necessitano di cure mediche specializzate", ha aggiunto l'Oms.
19:16
19:16
Dal Sudafrica la richiesta: «Un mandato d'arresto per Netanyahu»
La ministra della Presidenza sudafricana Khumbudzo Ntshavheni ha ribadito l'appello dei leader africani per la fine del conflitto a Gaza. Ntshavheni ha sottolineato l'urgente necessità che la comunità internazionale intervenga e fermi il genocidio in corso.
La ministra, incontrando la stampa, ha espresso profonda preoccupazione per le atrocità del governo israeliano contro il popolo palestinese, e ha attribuito la «continua impunità» del governo israeliano al sostegno e alla protezione di alcuni paesi. Il Sudafrica, insieme a Bangladesh, Bolivia, Comore e Gibuti, ha già presentato il 17 novembre un deferimento alla Corte penale internazionale per indagare se a Gaza siano stati commessi crimini di guerra e crimini contro l'umanità.
Ntshavheni ha sottolineato che l'ambasciatore sudafricano all'Aia ha consegnato personalmente la denuncia. Visto lo svolgersi in tempo reale di questi crimini, Ntshavheni conta in un'imminente emissione di mandati di arresto per diversi leader israeliani, compreso il Primo Ministro Netanyahu. «Il mancato raggiungimento di questo obiettivo sarà indicativo della mancanza di volontà di agire da parte della Corte penale internazionale e sarà un forte segnale del totale fallimento del sistema globale di governance e quindi della necessità di istituire un nuovo sistema», ha affermato.
In risposta, Israele ha richiamato in patria il proprio ambasciatore dal Sudafrica.
18:45
18:45
«Grazie a chi aiuta a garantire il diritto internazionale»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di essere «grato a tutti i partner che ci stanno aiutando a garantire che il diritto internazionale sia veramente ripristinato sulla nostra terra e nel nostro mare, e sono particolarmente grato agli Stati Uniti per la loro continua leadership nel sostegno». Il messaggio è stato comunicato tramite un diffuso sul suo canale Telegram.
Il presidente ha inoltre ringraziato «ogni soldato ucraino, ogni sergente, ogni ufficiale delle forze di difesa e sicurezza dell'Ucraina, tutti coloro che difendono lo Stato e si preoccupano veramente della vita umana».
18:18
18:18
«Il bilancio dei morti a Gaza sale a 13.300»
Sale a 13'300 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in risposta agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai miliziani di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas.
18:10
18:10
«Dopo le elezioni, Mosca può iniziare la mobilitazione totale»
Mosca potrebbe iniziare la mobilitazione totale dopo le elezioni presidenziali russe del 2024, il 17 marzo. Lo ha sostenuto il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza ucraino Oleksy Danilov, in un discorso al Forum internazionale sulla sicurezza di Halifax, in Canada, ripreso dal Kyiv Indpendent.
«Dopo la (prossima) messa sul trono del (dittatore russo Vladimir) Putin, il regime sarà ancorato, (il che) significa sostanzialmente dargli mano libera. Per questo l'Ucraina e la comunità globale hanno 3-4 mesi per prepararsi in modo adeguato», ha detto Danilov, secondo il quale la Russia si sta muovendo verso un assetto di guerra totale ed è pronta per un conflitto lungo.
Secondo il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza in Ucraina sta crescendo la preoccupazione che i suoi alleati occidentali stiano pensando sempre di più a un possibile negoziato con la Russia, cercando un cessate il fuoco. Danilov ha detto che bisogna resistere a queste tentazioni, perché la Russia conosce solo il «linguaggio della forza».
Senza uno sforzo da parte dell'Occidente per cercare di far crollare completamente Putin, «un nuovo 'asse del male' attende il mondo tra 15-20 anni. Questo asse comprenderà non solo Corea del Nord, Cina, Iran e Russia, ma anche alcuni Paesi europei» ha concluso Danilov senza spiegare a chi si riferisse.
18:09
18:09
Biden ribadisce: «Vicino l'accordo per la liberazione degli ostaggi»
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ribadito di credere che un accordo per la liberazione degli ostaggi in mano a Hamas sia vicino. Il presidente ha parlato con i reporter in occasione della tradizionale 'grazia' di due tacchini in vista del Thanksgiving.
18:08
18:08
Video shock del 7 ottobre, Hamas uccide 2 israeliane a Alumim
Un'organizzazione di soccorso ha diffuso un video shock in cui si vede Hamas uccidere due israeliane il 7 ottobre scorso vicino al kibbutz di Alumim nel sud del Paese. Il video - probabilmente tratto dalle telecamere sul posto - è stato ripreso da Times of Israel secondo cui in quel kibbutz erano arrivati di mattina alcuni israeliani sfuggiti al massacro compiuto da Hamas al rave di Reim, ad alcuni chilometri di distanza dal posto.
Lì - ha proseguito il sito - sono stati sorpresi da Hamas che nel frattempo era giunta ad Alumim. «Le persone - ha sottolineato il sito - hanno cercato di fuggire ma i terroristi ne hanno raggiunti alcuni. Si può vedere una donna uccisa dai terroristi di Hamas, mentre una seconda si accuccia a terra per la paura. Il terrorista spara sulla donna e sulle altre persone».
18:05
18:05
«A Gaza catturati 300 terroristi»
Durante l'operazione di terra in corso a Gaza sono stati "catturati 300 terroristi" poi portati in Israele "per ulteriori interrogatori". Lo ha fatto sapere l'esercito secondo cui "le informazioni che emergono dagli interrogatori sono di grande valore ed hanno portato all'eliminazione di operativi e alla preservazione della sicurezza dei soldati".
Secondo la stessa fonte, dagli interrogatori sono emerse informazioni "sulla collocazione di tunnel del terrorismo, di magazzini e armi, oltre alla denuncia dei metodi operativi del nemico e dei suoi sforzi di assimilazione all'interno della popolazione civile".
Un ufficiale superiore dell'esercito ha detto "che sono state ricevute migliaia di telefonate da cittadini di Gaza: una scala mai vista finora. È evidente - ha aggiunto - che i residenti della Striscia sono insoddisfatti della barbara condotta di Hamas, il normale cittadino comprende che Hamas sta portando un disastro dal quale sarà difficile riprendersi".
18:05
18:05
«Lanciati sette droni contro caserme israeliane»
La tv al Manar degli Hezbollah libanesi afferma che dal sud del Libano sono stati lanciati dagli stessi combattenti libanesi 7 droni armati contro caserme e postazioni militari israeliane, a ridosso della linea di demarcazione tra i due Paesi, in risposta agli attacchi israeliani in Libano e su Gaza.
18:04
18:04
Allarme razzi a Tel Aviv e nel centro di Israele
Le sirene d'allarme razzi da Gaza sono risuonate per il secondo giorno consecutivo a Tel Aviv e nel centro di Israele, compresa la zona dell'aeroporto Ben Gurion, inviando la gente nei rifugi. Lo ha riferito il portavoce militare e lo ha constatato l'Agenzia di stampa italiana Ansa sul posto. Secondo i media, si è trattato di una salva di forte intensità.
18:04
18:04
«Bombe di Israele su una chiesa nel sud del Libano»
Una chiesa nel sud del Libano è stata presa di mira da bombardamenti israeliani. Lo riferisce l'agenzia di notizie governativa libanese, Nna, secondo cui la chiesa San Giorgio a Yarun, a pochi chilometri dalla linea di demarcazione con Israele, è stata colpita dai raid israeliani e danneggiata pesantemente.
17:04
17:04
Medici senza frontiere: «Incendiata la nostra clinica a Gaza City»
La clinica di Medici Senza Frontiere a Gaza City è stata incendiata questa mattina durante pesanti combattimenti. Lo denuncia Msf in una nota.
"Un muro dell'edificio - afferma l'ong - è crollato e parte dell'edificio è stato avvolto dalle fiamme, è il racconto degli operatori umanitari di Msf sul posto. Un carro armato israeliano è stato visto in strada. Quattro auto di Msf sono andate a fuoco. Un quinto mezzo, parcheggiato dall'altra parte della strada, si è spezzato in due parti come se fosse stato schiacciato da un veicolo pesante o da un carro armato. Tutte le auto e la clinica erano chiaramente identificate con i loghi di Msf. Un membro dello staff di Msf, insieme a 20 persone della sua famiglia, si trovano nella clinica durante gli scontri e sono adesso in estremo pericolo. Al momento, Msf non conosce il loro stato di salute".
Msf chiede "con urgenza la cessazione dei combattimenti nell'area. Ci sono altre 50 persone, tra cui membri dello staff di Msf, che si trovano negli edifici vicini, con un ferito che necessita di cure mediche". Le auto distrutte "sono le stesse utilizzate da Msf nel convoglio attaccato sabato scorso. Questi mezzi erano gli unici a disposizione di Msf a Gaza City", conclude la nota.
17:04
17:04
I bimbi prematuri di Gaza trasferiti ad al-Arish e al Cairo
Sedici dei 28 bimbi prematuri arrivati questa mattina al valico di Rafah prevenienti dall'ospedale di al-Shifa, nella Striscia di Gaza, sono stati ricoverati all'ospedale di al-Arish, in Egitto. Gli altri 12 sono stati trasportati in aereo al Cairo. Lo ha riferito il governatore del Nord Sinai Mohamed Abdel Fadil Shousha. Il governatorato ha fornito anche alcune immagini.
17:03
17:03
«I raid israeliani su Gaza vanno indagati come crimini di guerra»
«L'indagine sui due attacchi israeliani a Gaza che hanno ucciso 46 civili, tra cui 20 bambini, deve essere indagata come crimini di guerra». Lo scrive su X (ex Twitter) Amnesty International.
L'organizzazione in difesa dei diritti umani ha poi aggiunto che «il diritto internazionale umanitario vieta la presa di ostaggi, che è considerata un crimine di guerra» e ha «esortato Hamas e gli altri gruppi armati a trattare tutti coloro che sono tenuti prigionieri, compresi i soldati israeliani, in modo umano e in conformità con il diritto umanitario internazionale».
17:02
17:02
OMS: «Sconvolti dal raid all'ospedale indonesiano a Gaza»
Il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus ha affermato che «l'Oms è sconvolto dall'attacco all'ospedale indonesiano di Gaza che, secondo quanto riferito, ha provocato 12 morti, tra cui dei pazienti, e decine di feriti, compresi quelli critici e potenzialmente letali. Gli operatori sanitari e i civili non dovrebbero mai essere esposti a un simile orrore, soprattutto all'interno di un ospedale».
17:02
17:02
Guterres: «A Gaza la peggiore uccisione di civili del mio mandato»
«Credo sia importante avere un'Autorità Palestinese rafforzata che si assuma le responsabilità a Gaza. Capisco che l'Autorità Palestinese non può venire con i carri armati israeliani nella Striscia, il che significa che la comunità internazionale deve considerare un periodo di transizione. Non credo che un protettorato delle Nazioni Unite sia una soluzione, ma serve un approccio multi-stakeholder in cui paesi diversi, entità diverse, coopereranno».
Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres rispondendo ad una domanda dell'Agenzia di stampa italiana Ansa sul 'day after' a Gaza.
«Per Israele, ovviamente, gli Stati Uniti sono i principali garanti della sua sicurezza. Per i palestinesi, i vicini paesi arabi della regione sono essenziali», ha continuato il segretario generale Onu, sottolineando che «tutti devono unirsi e creare le condizioni per una transizione che permetta ad una Autorità Palestinese rafforzata di assumersi le responsabilità a Gaza e basandosi su questo finalmente muoversi verso una strada determinata e irreversibile per la soluzione dei due stati».
Rispondendo ad una domanda sul perché non denuncia come crimini di guerra gli attacchi di Israele alle scuole Unrwa, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha spiegato di non avere il mandato per classificare tali atti, ma è chiaro che migliaia di bambini sono stati uccisi in poche settimane e «stiamo assistendo a un'uccisione di civili che non ha eguali ed è senza precedenti in qualsiasi conflitto da quando sono Segretario Generale».
16:12
16:12
«Garantire i diritti dei bambini non è opzione ma un obbligo»
"Dare priorità al benessere dei bambini, garantire i loro diritti e salvaguardare il loro futuro non è un'opzione: è un obbligo". Lo dichiara l'Alto Commissario Onu per i diritti umani Volker Turk in occasione della Giornata internazionale dell'infanzia.
"I bambini - aggiunge - non possono continuare a pagare il prezzo insopportabile della guerra". "Non c'è spazio per la confusione nel diritto internazionale. Tutti i leader sono tenuti a proteggere i bambini" conclude Turk.
16:05
16:05
Le famiglie degli ostaggi israeliani chiedono l'intervento del re del Marocco
Le famiglie degli ostaggi israeliani, tenuti prigionieri da Hamas dal 7 ottobre, hanno indirizzato una lettera al re del Marocco Mohammed VI chiedendo il suo intervento per la loro liberazione. Il capo dell'ufficio di collegamento israeliano a Rabat, David Govrin, ha condiviso la lettera su X (ex Twitter), e la notizia è stata diffusa dal quotidiano on line Morocco World News.
La lettera sarebbe firmata dai familiari degli ostaggi, che hanno elogiato il monarca e il "costante impegno del Marocco nel promuovere la pace e la stabilità". Stralci della missiva sono pubblicati sul quotidiano on line, perché secondo i parenti, tra gli ostaggi figurerebbero ebrei di origine marocchina.
"Il ruolo di Vostra Maestà come presidente del Comitato Al-Quds - si legge, tra l'altro nella lettera - conferisce al Regno del Marocco uno status speciale in queste questioni. È con questo spirito che ci rivolgiamo a voi oggi, chiedendo il vostro intervento compassionevole per aiutarci a riportare sani e salvi i nostri familiari a casa". E poi, ancora, "Riunire le nostre famiglie non solo allevierà le nostre sofferenze, ma contribuirà anche a promuovere la pace e la riconciliazione nella regione", aggiunge la lettera, sottolineando l'impegno del Marocco nel promuovere la coesistenza e il dialogo inter-religioso.
15:29
15:29
«La risposta di Israele non è giustificabile»
Il presidente dell'Unione africana ha condannato la risposta israeliana a Gaza in seguito ai sanguinosi attacchi di Hamas del 7 ottobre affermando che essa «non è giustificabile» viste le vittime civili e che porterà ad alimentare «l'estremismo».
Le azioni di Hamas sono «condannabili (...) ma la risposta è ingiustificabile», ha affermato Azali Assoumani nel corso di una conferenza stampa a Berlino. «Immaginate un bambino che ha visto sua madre, che ha visto suo padre ucciso: questo crea estremismo», ha aggiunto.
15:28
15:28
«L'esercito israeliano occupa il Palazzo della Giustizia a Gaza»
Un reparto dell'esercito israeliano ha occupato oggi il Palazzo della Giustizia, nel settore sud di Gaza City. Lo ha riferito la televisione pubblica Kan. Secondo i media, dopo aver occupato il Parlamento ed il comando della polizia, Israele continua a colpire simboli di governo di Hamas.
14:45
14:45
«A Gaza 1,7 milioni di sfollati»
L'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) ha annunciato che il numero di sfollati nella striscia di Gaza è di circa 1,7 milioni di persone.
14:37
14:37
«Bisogna evitare una crisi umanitaria più grave a Gaza»
Il presidente cinese Xi Jinping e l'omologo francese Emmanuel Macron hanno avuto oggi una telefonata sul conflitto tra Israele e Hamas, concordando sulla necessità «di evitare una crisi umanitaria più grave» a Gaza.
I due capi di Stato, ha riferito il network statale cinese Cctv, «hanno avuto uno scambio di opinioni sul conflitto israelo-palestinese ed entrambi credono che la massima priorità sia di evitare un ulteriore deterioramento della situazione, soprattutto per evitare una crisi umanitaria più grave». La soluzione dei due Stati «è la via fondamentale per risolvere il ciclo del conflitto».
Xi e Macron, inoltre, hanno convenuto sull'opportunità di «continuare a mantenere la comunicazione su questioni internazionali e regionali di interesse comune e di contribuire al mantenimento della pace e della stabilità nel mondo».
Il leader cinese, inoltre, si è detto soddisfatto del fatto che la Francia abbia inviato una delegazione al terzo forum sulla Belt and Road Initiative dello scorso ottobre e alla recente sesta edizione della China International Import Expo (Ciie) di Shanghai.
14:28
14:28
«Colpite infrastrutture terroristiche di Hezbollah»
In seguito ai ripetuti attacchi giunti oggi dal sud del Libano, Israele ha colpito «infrastrutture terroristiche degli Hezbollah» con il fuoco dei carri armati, che si sono avvalsi anche dell'intervento di un aereo da combattimento e di un elicottero. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
Inoltre è stata colpita una cellula che cercava di sparare verso Israele un razzo anti-carro dall'area del villaggio libanese di Marwahin. Finora, secondo il portavoce, dal Libano sono stati lanciati 25 razzi, parte dei quali sono stati intercettati mentre altri sono esplosi in aree aperte.
12:53
12:53
L'esercito israeliano: «Ucciso un altro soldato a Gaza»
L'esercito israeliano ha annunciato la morte in combattimento a Gaza di un altro soldato. Lo ha detto il portavoce militare. Il totale ad ora è di 66 soldati uccisi dall'inizio dell'operazione di terra nella Striscia.
12:43
12:43
Ventotto bimbi prematuri giunti in Egitto da Gaza
Ventotto bambini prematuri provenienti dall'ospedale al-Shifa di Gaza sono arrivati al valico di Rafah. Lo riporta l'emittente statale egiziana al Qahera.
Intanto due cisterne di carburante sono entrate nella Striscia di Gaza portando il totale a 9.
11:29
11:29
Dibattito sulla pena di morte, in allarme le famiglie degli ostaggi
Un dibattito sulla pena di morte, tenuto oggi nella commissione parlamentare per la sicurezza nazionale su iniziativa del partito di estrema destra 'Potere ebraico', ha messo in allarme le famiglie degli ostaggi prigionieri di Hamas che hanno chiesto ai deputati di rinviare la seduta per non compromettere le trattative con i rapitori.
«Voi mettete a repentaglio le vite dei nostri congiunti» hanno detto i rappresentanti delle famiglie. L'udienza è stata convocata per preparare alla prima lettura una bozza di legge presentata a marzo. Il presidente della commissione Zvi Vogel ('Potere ebraico') ha ordinato che il dibattito prosegua.
«In Israele - ha detto Vogel, citato dalla radio pubblica Kan - la pena di morte è stata eseguita una volta sola, nei confronti del gerarca nazista Adolf Eichmann (nel 1962, ndr). Ciascuno dei terroristi di Hamas è un altro Eichmann. Ognuno di loro deve salire sulla forca'».
'«I terroristi che sono venuti qua avevano l'intento di umiliare Israele, nel contesto di una visione che vorrebbe la costituzione qua di uno Stato islamico. Se dipendesse da me, non lascerò nessuno di loro in vita per poter raccontare quello che ha fatto il 7 ottobre. Nemmeno in carcere. Fra Hamas ed i nazisti - ha concluso - non c'è differenza».
11:27
11:27
Quaranta camion di aiuti umanitari pronti ad entrare a Gaza
Quaranta camion di aiuti umanitari sono pronti ad entrare a Gaza dal valico di Rafah. Lo riporta Hareetz.
09:06
09:06
«Uccisi 3 comandanti di compagnia di Hamas»
Aerei israeliani - in base ad informazioni di intelligence - hanno ucciso 3 comandanti di compagnia di Hamas nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
07:18
07:18
«Raid sull'ospedale Indonesiano a Gaza»
Almeno «12 pazienti e loro parenti» sono stati uccisi e «decine (sono rimasti) feriti» in attacchi israeliani contro l'ospedale Indonesiano a nord di Gaza City: lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero della Sanità di Hamasm, Ashraf al-Qidreh.
«L'esercito israeliano sta assediando l'ospedale Indonesiano e temiamo che lì accada la stessa cosa che ad al-Shifa», un altro ospedale recentemente evacuato, ha aggiunto Qidreh.
I notiziari locali affermano che è andata via la corrente nel nosocomio e che le forze israeliane sparano a chiunque cerchi di lasciare la struttura.
06:16
06:16
IL PUNTO ALLE 6
Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato ieri sera che intende utilizzare «un altro aereo dell'aeronautica militare per trasportare oltre 10 tonnellate di forniture mediche» a Gaza.
In un post sul suo account X, Macron ha ricordato che voli con a bordo più di 100 tonnellate di aiuti umanitari sono già stati consegnati all'Egitto, che confina con la Striscia. Il nuovo volo «comprenderà due unità mediche mobili per curare ciascuna circa 500 persone gravemente ferite», ha scritto il presidente francese sul social network.
Macron ha aggiunto che una «portaelicotteri anfibia» arriverà in Egitto «nei prossimi giorni» e disporrà di «40 posti letto» per curare «feriti gravi» e «facilitare se necessario il trasferimento dei civili feriti negli ospedali vicini».
Nel frattempo è salito a 65 il bilancio dei soldati morti nella guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane (Idf).