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«Putin ha rubato la pace per sostituirla con il dolore»

Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky
Ats
16.01.2024 15:02

«Un uomo, Vladimir Putin, ha rubato 13 anni di pace sostituendola con dolore, dolore, dolore che colpisce tutto il mondo. Putin incarna la guerra, è lui la sola ragione perché certe guerre e conflitti persistono e tutti i tentativi di riportare la pace sono falliti, e lui non cambierà». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al Forum economico mondiale di Davos (GR).

«Abbiamo bisogno che Putin perda» e «possiamo farlo. Quest'anno deve essere decisivo», e il leader russo non sarà mai soddisfatto di un conflitto congelato, ha sottolineato il presidente ucraino.

«Vi ricordo che dopo il 2014 c'è stato un tentativo di congelare la guerra in Donbass. C'erano garanti influenti, tra cui la cancelliera della Germania e il presidente francese. Ma Putin è un predatore non soddisfatto dai prodotti congelati. Dobbiamo difenderci, difendere i nostri bambini e le nostre mogli e possiamo batterlo sul terreno, lo abbiamo provato».

«Dobbiamo ottenere una superiorità aerea per l'Ucraina come abbiamo ottenuto quella nel Mar Nero», ha continuato Zelensky . «Possiamo farlo, i partner sanno ciò di cui abbiamo bisogno e quali quantità. Permetterebbe progressi sul terreno. Due giorni fa abbiamo provato che possiamo colpire aerei russi che non erano stati abbattuti finora».

«Ogni riduzione della pressione sull'aggressore aggiunge anni alla guerra, ma ogni investimento nella fiducia dei difensori accorcia il conflitto», ha sottolineato Zelensky nel suo discorso, dopo aver criticato gli appelli occidentali durante questi mesi di guerra a non portare il conflitto verso una ulteriore «escalation» chiedendo più armi e azioni da parte dei partner.

«Come possiamo essere soddisfatti - ha poi detto Zelensky - di sanzioni che nemmeno bloccano la produzione di missili russi? In ogni razzo russo ci sono componenti chiave di Paesi occidentali, è un fatto». «Naturalmente sono grato per ogni pacchetto di sanzioni approvato dai partner», ma la pace si potrà avvicinare solo «assicurando che le sanzioni funzionino al 100%. Ed è una debolezza occidentale che l'industria nucleare russa non sia ancora oggetto sanzioni, anche se Putin è l'unico terrorista che ha preso in ostaggio una centrale nucleare», ha sottolineato Zelensky. Inoltre, «deve esserci quest'anno una decisione forte per dirigere gli asset russi congelati alla difesa contro l'aggressione russa e la ricostruzione dell'Ucraina».

Zelensky ha usato il palco di Davos per sottolineare che Putin non vuole fermarsi all'Ucraina: «Se qualcuno pensa che questo riguardi solo noi, che riguarda solo l'Ucraina, si sbaglia», ha dichiarato, evidenziando poi come «la risposta di Putin alle richieste di pace sono state forniture di sempre più armi da Corea del Nord e Iran».

«La guerra finirà con una pace giusta e stabile, e vogliamo che siate parte di questa pace a partire da ora. Per avvicinare la pace abbiamo bisogno di voi», ha poi affermato il leader ucraino rivolgendosi alla platea. «Qui in Svizzera abbiamo dato un contributo chiave al suo raggiungimento», ha aggiunto riferendosi agli incontri sull'implementazione della formula di pace ucraina e la decisione di organizzare un summit della pace a livello di leader in territorio elvetico. Un vertice al quale Zelensky ha invitato «ogni leader e Paese che rispettano la pace e la legge internazionale».