USA

Quel cartellone che infiamma New York a Natale: «Gesù è palestinese»

L'iniziativa dell'American-Arab Anti-Discrimination Committe ha suscitato polemiche, in quanto considerata provocatoria - Ma l'associazione si giustifica e promette un nuovo cartellone per Capodanno
Red. Online
25.12.2025 09:30

Polemica prenatalizia a New York a causa di un cartellone pubblicitario affisso negli scorsi giorni a Times Square. Sul manifesto luminoso è comparsa la scritta «Gesù è palestinese». Il messaggio, in vista delle festività, è stato criticato sui social e dai visitatori della City, in quanto considerato provocatorio e capace di «mettere scompiglio» tra i cittadini proprio  nel periodo delle festività.

Stando al New York Post, l'American-Arab Anti-Discrimination Committee (ADC) ha finanziato l'insegna luminosa affissa nella piazza della Grande Mela. Nelle immagini diffuse sui social si vede la scritta «Gesù è palestinese» a caratteri neri su uno sfondo verde brillante. Sull'altro lato dell’insegna compare l’augurio «Buon Natale».

Come detto, l’iniziativa ha suscitato reazioni contrastanti in diversi utenti dei social e tra i turisti in vacanza a New York. «È un messaggio piuttosto divisivo, se sei filo-palestinese, lo troveresti accettabile. Probabilmente non è il momento giusto per parlare di queste cose. È provocatorio». Ha commentato un turista inglese citato dal quotidiano newyorkese, mentre sua moglie ha criticato il messaggio, in quanto divisivo.

Altri viaggiatori hanno invece giustificato l'iniziativa, come ad esempio un italiano, secondo cui: «Ognuno può avere le proprie idee, non dovrebbero esserci problemi». Dal canto suo, un turista francese interpellato sempre dal New York Post ha commentato: «È un momento molto speciale dell'anno e in Palestina può succedere di tutto in questo momento. Stanno solo cercando di condividere un momento con la loro gente che ha bisogno di aiuto. Gesù appartiene a tutti. Per me, Gesù è per tutti».

Adeb Ayoub, direttore esecutivo nazionale dell'organizzazione arabo-americana, ha affermato che l'ente no-profit affitta spazi pubblicitari a Times Square dall'inizio di quest'anno, con messaggi diversi che ruotano ogni settimana. Il tema di fondo del cartellone pubblicitario è America First, ha spiegato, con l'obiettivo di incoraggiare le persone a riconoscere un terreno comune tra le comunità arabe e musulmane e i cristiani negli Stati Uniti durante il «periodo di maggiore affluenza a New York City».

Ayoub ha condiviso l'immagine su X il 23 dicembre e non sono mancate le critiche. Qualcuno, ad esempio, ha commentato: «È letteralmente falso. Gesù era ebreo», mentre un altro utente ha affermato: «Queste inesattezze sono folli. Sono cristiano e sappiamo tutti che Gesù era ebreo. Alcuni dovrebbero leggere qualche libro di storia o almeno chiedere all'intelligenza artificiale».

Adeb Ayoub ha poi spiegato al NYP: «Ci sono molte più somiglianze tra arabi, musulmani e cristiani in questo Paese di quanto altri vogliano farci credere, e c'è una paura della cultura e della religione comune». La maggior parte degli americani in questo Paese è cristiana e la culla del cristianesimo è la Palestina. Se la gente vuole andare avanti e indietro e discuterne, allora bene, il cartellone ha scatenato il dibattito». Alla domanda se il suo gruppo contestasse il fatto che Gesù fosse ebreo, Ayoub ha risposto che «Gesù vive in ognuno di noi» e che l'argomento era «oggetto di interpretazione».

Un nuovo cartellone pubblicitario dell'ADC, affisso questa settimana, afferma: «Gesù direbbe "abbattete quel muro"». Ayoub ha poi fatto sapere che un nuovo cartellone pubblicitario apparirà a Times Square per la notte di Capodanno.

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