Diritto internazionale

Sanzioni USA contro la CPI: «Un chiaro tentativo di minare la nostra indipendenza»

La Corte penale internazionale deplora le misure ufficializzate ieri dal segretario di Stato americano Marco Rubio, sottolineando come «prendere di mira chi si batte per accertare le responsabilità» nei crimini più gravi «non giovi in alcun modo ai civili intrappolati nei conflitti»
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Ats
06.06.2025 10:12

Le sanzioni annunciate dagli Stati Uniti contro quattro giudici della Corte penale internazionale (CPI) «rappresentano un chiaro tentativo di minare l'indipendenza di un'istituzione giudiziaria internazionale che opera su mandato di 125 Stati parte di tutto il mondo». Lo si legge in una nota della stessa CPI.

Quest'ultima deplora le misure ufficializzate ieri dal segretario di Stato americano Marco Rubio, sottolineando come «prendere di mira chi si batte per accertare le responsabilità» nei crimini più gravi «non giovi in alcun modo ai civili intrappolati nei conflitti» e, al contrario, «non faccia altro che incoraggiare coloro che credono di poter agire impunemente».

La CPI ribadisce il «pieno sostegno al suo personale» e assicura che continuerà a «lavorare senza remore nel rigoroso rispetto dello Statuto di Roma e dei principi di equità e giusto processo, al fine di rendere giustizia alle vittime di crimini di guerra, crimini contro l'umanità, genocidio e crimine di aggressione».

«Le sanzioni non colpiscono solo i funzionari designati, ma anche tutti coloro che sostengono la Corte», scrive ancora la CPI, evidenziando che si tratta di un attacco contro «le vittime innocenti, lo Stato di diritto, la pace, la sicurezza e la prevenzione dei crimini più gravi che sconvolgono la coscienza dell'umanità».