Aviazione

Senza cibo e acqua in volo, l'estate calda delle low cost

Mercoledì 8 giugno scatta lo sciopero di Ryanair e Malta Air, ma in Italia si fermeranno anche easyJet e Volotea
© Shutterstock
Ats
06.06.2022 19:59

C'è anche la «mancanza di acqua e pasti per l'equipaggio» tra le rivendicazioni che hanno spinto piloti e assistenti di volo di Ryanair a incrociare le braccia e a dare il via all'estate «calda» delle compagnie aeree low cost.

Dopodomani, mercoledì 8 giugno, scatta lo sciopero del colosso irlandese dei voli a basso costo insieme a Malta Air, e la società CrewLink che gravitano sempre nell'orbita di Ryanair. Ma in contemporanea si fermeranno anche EasyJet e Volotea.

Per tutte le compagnie in Italia è stato indetto uno sciopero nazionale di 4 ore, dalle 10 alle 14. Uno stop che riapre la stagione delle rivendicazioni sindacali e preannuncia una intera estate a rischio voli, proprio mentre il settore si prepara alla ripartenza dopo il blocco forzato subito negli anni della pandemia. La protesta di «mercoledì 8 sarà solo la prima azione di sciopero di una serie che interesserà tutto il periodo estivo», avvertono Filt Cgil e Uiltrasporti nel proclamare lo stop degli equipaggi di Ryanair.

Una decisione, quella di incrociare le braccia, presa dopo aver riscontrato «l'impossibilità di aprire un confronto dedicato alle problematiche che da mesi affliggono il personale navigante». «Tra le questioni aperte - spiegano le organizzazioni sindacali - il mancato adeguamento ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale, il perdurare di un accordo sul taglio degli stipendi (contingency agreement) non più attuale, le arbitrarie decurtazioni della busta paga, il mancato pagamento delle giornate di malattia, il rifiuto della compagnia di concedere giornate di congedo obbligatorio durante la stagione estiva e la mancanza di acqua e pasti per l'equipaggio».

Il personale di volo di EasyJet protesterà «contro la compressione dei diritti culminata in licenziamenti ingiustificati - spiega la Uiltrasporti - contro la mancanza di solidità operativa, a danno di passeggeri ed equipaggi e contro il totale degrado delle relazioni industriali. Per quanto riguarda Volotea il sindacato parla invece di »una continua condotta antisindacale portata avanti dalla compagnia: richieste inaccettabili di riduzioni del salario, promozioni ed upgrade economici a insindacabile giudizio della compagnia per esercitare di fatto un vero e proprio controllo sui propri dipendenti, a cui si aggiungono contestazioni disciplinari in contrasto con la normativa italiana«.

Le giornate di protesta saranno coordinate con i sindacati europei interessati per un'azione condivisa e concentrata a livello transnazionale. E se le »legittime richieste« non verranno accolte dalle due compagnie, avverte Uiltrasporti, »questa sarà solo la prima di una serie di azioni di protesta che renderanno 'calda' l'estate«.

Sempre per mercoledì, intanto, sono previsti altri disagi per lo sciopero indetto da Cub Trasporti: si fermeranno per quattro ore, dalle 13 alle 17, i lavoratori di terra di Alitalia-Sai, che è in amministrazione controllata, e di Ita Airways. La protesta è dovuta alla contrarietà allo »spezzatino di Alitalia che - secondo quanto affermato - sta determinando forti riduzioni di personale nell'handling a Roma e a Milano e nei dipendenti delle manutenzioni nella capitale«. »Siamo contro lo smembramento di Alitalia e la privatizzazione di Ita che è la pietra tombale sul progetto di rilancio di una compagnia bandiera«, afferma Antonio Amoroso, segretario nazionale della Cub-Trasporti, aggiungendo: »A Fiumicino, in particolare, Swissport, la società che ha vinto la gara indetta da Alitalia per la cessione dei servizi di terra, dice di volere assumere solo 1.451 persone, ovvero mille in meno rispetto agli attuali lavoratori e lavoratrici«. E proprio a Fiumicino, è prevista un'assemblea al Terminal T1 per decidere come »contrastare tagli occupazionali e peggioramenti normativi«.

In questo articolo: