Guerra

Soldati, munizioni e missili: la «cooperazione militare illegale» tra Russia e Corea del Nord

Stando a un rapporto del Multilateral Sanctions Monitoring Team, oltre agli oltre 11 mila di soldati, Pyongyang ha fornito a Mosca circa 9 milioni di proiettili e almeno 100 missili balistici per «diffondere il terrore» nelle città ucraine
©Kristina Kormilitsyna
Michele Montanari
30.05.2025 12:50

La Russia e la Corea del Nord hanno intrapreso una «cooperazione militare illegale» in Ucraina, con il trasferimento da Pyongyang a Mosca di circa 9 milioni di proiettili e almeno 100 missili balistici, in gran parte lanciati sulle città del Paese invaso dalle truppe di Putin. È quanto emerge da un rapporto del Multilateral Sanctions Monitoring Team (MSMT), una squadra internazionale composta da 11 Paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Corea del Sud, Giappone, Nuova Zelanda. Australia, Canada, Francia, Germania, Italia e Paesi bassi), che si impegna a monitorare e segnalare le violazioni e l'elusione delle misure restrittive previste dalle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Quello del 29 maggio è il primo rapporto pubblicato dall’MSMT. Il gruppo si è infatti formato dopo che la Russia ha posto il veto presso il Consiglio di sicurezza dell’ONU per estendere il mandato del comitato che si occupava del monitoraggio sulle sanzioni internazionali imposte al Paese di Kim Jong Un.

Stando al report, le forze russe hanno utilizzato armi nordcoreane per intensificare gli attacchi missilistici contro infrastrutture civili critiche in Ucraina e hanno «diffuso il terrore in intere città». Da settembre del 2023, il regime di Pyongyang ha fornito a Mosca oltre 20 mila container di munizioni.

Di fatto, Corea del Nord e la Russia hanno ripetutamente violato le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e hanno svolto attività illegali per tutto il 2024.

Le violazioni, si legge nel rapporto, includono la fornitura di armi ed equipaggiamento militare, l'addestramento russo di truppe nordcoreane per l'impiego in combattimenti diretti contro le forze ucraine, la fornitura di prodotti petroliferi raffinati alla Corea del Nord oltre i limiti imposti dalle Nazioni Unite e gli scambi bancari tra i due Paesi.

Gli almeno 100 missili asiatici «sono stati successivamente lanciati in Ucraina per distruggere le infrastrutture civili e terrorizzare aree popolate come Kiev e Zaporizhzhia». Inoltre, navi battenti bandiera russa hanno consegnato «fino a 9 milioni di munizioni miste di artiglieria e lanciarazzi multipli» dalla Corea del Nord alla Russia in 49 spedizioni tra gennaio e dicembre 2024, secondo quanto scoperto dall’MSMT. Il carico è stato inviato dai porti dell'estremo oriente russo ai depositi di munizioni nella Russia sudoccidentale, per essere utilizzato nella guerra su vasta scala contro l'Ucraina.

Il Cremlino ha ricambiato aiutando Pyongyang nei suoi programmi sui missili balistici attraverso la fornitura di dati  basati sulle prestazioni delle armi utilizzate nella guerra in Ucraina . Questo, prosegue il team internazionale, ha portato a «miglioramenti nelle prestazioni di guida dei missili». Mosca ha inoltre fornito alla Corea del Nord equipaggiamento per la difesa aerea, nonché sistemi di guerra elettronica.

Pure gli 11 mila soldati nordcoreani inviati a combattere nella guerra con l'Ucraina lo scorso anno hanno acquisito esperienza diretta sul campo di battaglia, causando diffusi timori nelle autorità sudcoreane. Il rapporto rileva che nel 20025 sono stati inviati altri 3.000 combattenti.

Dopo mesi di silenzio, il mese scorso Kim e Putin hanno confermato per la prima volta l’invio di truppe nordcoreane per combattere gli ucraini. I soldati asiatici sono stati descritti come «eroi» che hanno condotto una «missione sacra» volta a consolidare i rapporti tra i due Paesi.

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