Messaggistica

Telegram: in arrivo una versione premium con contenuti esclusivi

Il servizio a pagamento permetterà di accedere a emoticon e sticker animati altrimenti nascosti, al corrispettivo di un canone – L'applicazione ha visto un boom di accessi in Russia, in particolare dopo le restrizioni entrate in vigore con lo scoppio della guerra in Ucraina
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Ats
03.05.2022 09:49

Telegram renderà disponibile una versione a pagamento dell'app: il servizio di messaggistica sicura, che negli ultimi mesi ha visto un boom di accessi in Russia, anche a seguito delle restrizioni ad altre piattaforme di comunicazione, pensa a come monetizzare l'utilizzo da parte degli utenti.

Stando ad alcune schermate ottenute dal sito Android Police, l'azienda proporrà un servizio chiamato Telegram Premium che, al corrispettivo di un certo canone, permetterà di accedere a contenuti esclusivi, tra cui emoticon e sticker animati, altrimenti nascosti.

L'ultima versione beta dell'app per iOS include emoji e adesivi da sbloccare solo se ci si abbona a Telegram Premium, un servizio attualmente non disponibile ma di cui si era già parlato a dicembre del 2020, quando il fondatore Pavel Durov aveva confermato le necessità di individuare mezzi di ricavo alternativi per l'app, senza vendere dati degli iscritti ad agenzie pubblicitarie e di analisi.

Telegram 8.7.2, la cui versione non è ancora stata rilasciata pubblicamente, propone a chi clicca sulle emoticon a pagamento l'abbonamento a Premium. Secondo i detrattori, questo potrebbe essere il primo passo per trasformare molte più funzionalità dell'applicazione a favore dei soli utenti paganti. Tuttavia, lo stesso Durov si è più di una volta espresso sul fatto che Telegram non renderà a pagamento funzioni esistenti, avendo come obiettivo cardine la protezione dei messaggi di tutti gli iscritti.

Stando ai dati dell'operatore di telecomunicazioni russo Megafon, la quota di Telegram sul traffico internet mobile in Russia è salita al 63% nelle prime due settimane di marzo, rispetto al 48% nelle prime due settimane di febbraio. Di contro, l'uso di WhatsApp, di proprietà di Meta, è sceso dal 48% al al 32% nello stesso periodo.