Trump al contrattacco: «Quelle di Jeffrey Epstein sono solo bufale»

«La bufala di Jeffrey Epstein». Lo ha scritto tutto in maiuscolo («THE JEFFREY EPSTEIN HOAX») Donald Trump sul suo social Truth, allegando il video di un servizio di Fox in cui si afferma che i democratici hanno tirato fuori le email per distrarre dallo shutdown e si sostiene che nelle missive non c'è nulla di incriminante per il presidente Usa.
Intanto, l'ex principe Andrea sarebbe stato a conoscenza di specifici abusi sessuali commessi dal defunto faccendiere pedofilo americano Epstein, con cui per anni ha avuto frequentazioni che alla fine ne hanno travolto definitivamente la reputazione. Lo afferma il tabloid britannico Daily Mirror, spulciando fra le ultime email emerse in questi giorni dagli «Epstein files» negli Usa.
Secondo il Mirror, questa conferma emerge da uno scambio di messaggi saltato fuori ora fra il terzogenito della regina Elisabetta II e l'accoppiata formata da Epstein e dall'ex socialiteed ereditiera britannica Ghislaine Maxwell (rinchiusa in un carcere d'oltre oceano come complice del finanziere). Messaggi che risalgono al marzo 2011, a dispetto del fatto che il fratello di re Carlo III avesse ripetutamente sostenuto d'aver troncato i rapporti con Epstein nel 2010; e dai quali era già spuntato uno sfogo di Andrea («non ne posso più») rispetto ai primi sospetti pubblici sul suo grado di coinvolgimento nello scandalo.
Andrea è stato di recente privato di ogni titolo e appellativo residui da re Carlo, nonché del diritto di restare nel lussuoso alloggio reale di Royal Lodge, adiacente al castello di Windsor. E' stato inoltre ridotto a un rango da cittadino (quasi) comune e al nome anagrafico di Andrew Mountbatten-Windsor, anche in seguito alle pressioni esercitate secondo i giornali d'establishment dai figli di Carlo e Diana: a cominciare dall'erede al trono William, preoccupato dalle ricadute della vicenda sull'immagine della monarchia in generale e dal potenziale impatto sulla solidità del suo futuro regno.
L'ex duca di York continua dal canto proprio a negare d'aver mai saputo con esattezza delle violenze sessuali di Epstein - e di Maxwell, intermediaria iniziale dei legami d'amicizia rinfacciatigli col faccendiere - oltre che di aver mai commesso personalmente abusi a inizio anni 2000 nei confronti di una delle vittime di Jeffrey: l'allora 17enne Virginia Giuffre, sua grande accusatrice, morta suicida in Australia ad aprile 2025.
Epstein smentisce Trump
In una della email pubblicate dalla commissione vigilanza della Camera il defunto finanziere pedofilo Jeffery Epstein scrive di aver trascorso il Thanksgiving del 2017 con Donald Trump, insieme ad altre persone. Lo riportano vari media Usa. La circostanza, se vera, smentirebbe l'affermazione del presidente di aver interrotto i rapporti con Epstein intorno al 2004.
Jeffrey Epstein ha menzionato il presidente Donald Trump in uno scambio di email sui suoi piani per il Ringraziamento del 2017, secondo i documenti pubblicati dai membri della Commissione di Vigilanza della Camera.
In uno scambio di email del 23 novembre 2017 - che era il giorno del Ringraziamento quell'anno - Faith Kates, fondatrice di Next Model Management, chiese a Epstein dove avrebbe trascorso la giornata. Il finanziere rispose «eva», forse un riferimento alla sua ex fidanzata Eva Andersson-Dubin. Kates osservò che quindi «glenn» doveva essere lì, un probabile riferimento a Glenn Dubin, il marito di Andersson-Dubin. Kates incalzò: «chi altro c'è laggiù?». «David Fizel, Hanson, Trump», replicò Epstein. «Divertiti!!!», chiuse Kates.
I documenti mostrano che Trump ha trascorso il suo primo Thanksgiving da presidente nelle sue proprietà in Florida, tra cui il suo club privato Mar-a-Lago e alcune ore al Trump International Golf Club di West Palm Beach. In risposta alle domande sullo scambio di email, la portavoce della Casa Bianca Abigail Jackson ha dichiarato a Newsweek che «queste email non provano letteralmente nulla».