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Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt in un briefing con la stampa, aggiungendo che l'inviato speciale USA Steve Witkoff ha avuto contatti con Teheran – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:27
20:27
Colpito il quartier generale dell'intelligence interna in Iran
Il portavoce dell'IDF Effi Defrin ha dichiarato che l'aeronautica ha colpito il quartier generale della sicurezza interna del regime iraniano. Riguardo all'attacco missilistico di questa mattina, che ha danneggiato tra l'altro anche l'ospedale Soroka a Beer Sheva, ha aggiunto: «Che non ci siano dubbi, il regime iraniano ha mirato proprio all'ospedale Soroka».
19:46
19:46
Trump deciderà sull'Iran nelle prossime 2 settimane
«Donald Trump deciderà sull'Iran nelle prossime due settimane». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt in un briefing con la stampa, aggiungendo che l'inviato speciale USA Steve Witkoff ha avuto contatti con Teheran.
«C'è una sostanziale chance di trattative che potrebbero o non potrebbero avvenire con l'Iran nel prossimo futuro. Prenderò una decisione nelle prossime due settimane», è la dichiarazione di Donald Trump letta dalla portavoce della Casa Bianca.
«Trump ha un incredibile istinto e ha mantenuto l'America al sicuro nel suo primo mandato. Nessuno dovrebbe essere sorpreso dalla sua posizione sull'Iran. Teheran non può avere l'arma nucleare», ha sottolineato Leavitt, ribadendo che la «priorità» di Trump è non far avere l'arma nucleare all'Iran.
18:53
18:53
Vertici Iran agli USA: se intervenite cambiamo strategia
Nuovo avvertimento dell'Iran agli USA, stavolta dal Supremo Consiglio di Sicurezza Nazionale, che minaccia l'adozione di «una diversa strategia» se Washington dovesse unirsi agli attacchi d'Israele, lasciando intendere un'escalation sostanziale rispetto alle risposte attuate finora.
Lo si legge su Iran International, portale legato all'opposizione iraniana in esilio. Ancor più espliciti i pasdaran del Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione che scrivono: «Il governo criminale americano e il suo stupido presidente devono sapere che se faranno l'errore di entrare in azione contro l'Iran islamico riceveranno una risposta durissima».
Moniti che seguono la minaccia avanzata da un deputato di Teheran di un blocco dello stretto di Hormuz: passaggio strategico fra il Golfo Persico e quello dell'Oman di quasi un terzo del traffico commerciale del petrolio mondiale.
18:19
18:19
Reuters: Iran e USA hanno avuto contatti diretti
L'Iran e gli Stati Uniti hanno avuto contatti diretti da quando sono iniziati gli attacchi di Israele. Lo riporta Reuters citando alcune fonti diplomatiche. L'inviato speciale Steve Witkoff ha parlato diverse volte al telefono con il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, nel tentativo di trovare una soluzione diplomatica che metta fine al conflitto.
18:17
18:17
La Nobel iraniana Mohammadi chiede una tregua tra Israele e Iran
Narges Mohammadi, attivista dei diritti umani iraniana, premio Nobel per la pace e oppositrice più volte arrestata, ha chiesto un cessate il fuoco immediato tra Iran e Israele.
«La portata della distruzione assomiglia già a quella di un conflitto durato mesi», ha affermato Mohammadi in un messaggio alla rivista Time, come riferisce il portale dei dissidenti con sede a Londra Iran International. Mohammadi ha esortato gli altri premi Nobel a unirsi nel promuovere la pace, affermando che il conflitto ha già causato una distruzione «devastante» e costretto milioni di iraniani ad abbandonare le proprie case.
17:44
17:44
Gaza: 72 morti dall'alba, 21 in attesa aiuti
La protezione civile di Gaza ha dichiarato che il fuoco israeliano ha ucciso almeno 72 persone nella Striscia oggi, tra cui 21 radunate per ricevere aiuti nel centro e sud dell'enclave.
Aggiornando una cifra precedente, il portavoce della protezione civile Mahmud Bassal ha dichiarato all'agenzia francese AFP che il bilancio delle vittime è salito a 72, «a causa dei bombardamenti israeliani in corso sulla Striscia di Gaza dall'alba di oggi - 21 di loro erano in attesa di aiuti».
16:57
16:57
Netanyahu: «USA in guerra? Decide Trump, sta già facendo molto»
L'ingresso degli USA nella guerra con l'Iran «è una decisione che spetta al presidente, ma posso dirvi che stanno già dando un grande contributo, perché stanno partecipando alla protezione dei cieli sopra Israele e le sue città». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu - citato dal Guardian - nel corso della sua visita all'ospedale Soroka colpito oggi da un raid iraniano.
«Il presidente Trump farà ciò che è meglio per l'America. Mi fido del suo giudizio. È un leader mondiale straordinario, un amico straordinario di Israele e del popolo ebraico», ha aggiunto Netanyahu.
«Faremo ciò che dobbiamo fare, e lo stiamo già facendo. Siamo impegnati a distruggere la minaccia nucleare, la minaccia di un annientamento nucleare contro Israele. Siamo in grado di farlo. Ma devo dire che la partnership con gli Stati Uniti, la partnership con il presidente Trump, con cui parlo quasi ogni giorno, è incredibile. Il tycoon ha dato loro una possibilità attraverso i negoziati. Li hanno presi in giro. Non si prende in giro Donald Trump. Lui si impegna a garantire che l'Iran non avrà un'arma nucleare, e loro non l'avranno», ha dichiarato il premier israeliano.
15:47
15:47
L'Iran minaccia la chiusura dello stretto di Hormuz
L'Iran ha minacciato di chiudere lo stretto di Hormuz alla navigazione in risposta all'attacco in corso da parte di Israele. Lo ha affermato Behnam Saeedi, membro del Comitato per la sicurezza nazionale del Parlamento di Teheran, citato dall'agenzia di stampa Mehr.
«L'Iran ha numerose opzioni per rispondere ai suoi nemici e utilizza tali opzioni in base alla situazione», ha affermato Saeedi. «La chiusura dello stretto di Hormuz è una delle possibili opzioni per l'Iran», ha affermato. Mehr ha poi citato un altro parlamentare, Ali Yazdikhah, secondo cui l'Iran avrebbe continuato a consentire la libera navigazione nello Stretto e nel Golfo fino a che i suoi vitali interessi nazionali non fossero a rischio.
«Se gli Stati Uniti entrassero ufficialmente e operativamente in guerra a sostegno dei sionisti, l'Iran avrebbe il legittimo diritto di esercitare pressione sugli Stati Uniti e sui paesi occidentali per ostacolare il transito del loro commercio di petrolio», ha affermato Yazdikhah.
Dallo Stretto di Hormuz passa circa il 30% del petrolio globale.
15:15
15:15
Israele accusa l'Iran: «Hanno usato bombe a grappolo»
Il comando del fronte interno ha annunciato ufficialmente che uno dei missili iraniani caduti questa mattina in Israele era «un missile in grado di disperdere piccole munizioni che si propagano su un'area relativamente ampia», la cosiddetta bomba a grappolo. E ha avvertito: «Alcune delle munizioni potrebbero rimanere a terra e non esplodere. Non toccate gli oggetti caduti o sospetti: chiamate immediatamente i soccorsi».
14:49
14:49
«Due terzi dei lanciatori iraniani sono stati danneggiati»
Venti caccia dell'Aeronautica militare israeliana hanno appena concluso un'ondata di attacchi nell'Iran occidentale. I raid hanno preso di mira infrastrutture missilistiche terra-terra e soldati delle forze armate iraniane. Una fonte israeliana ha dichiarato: «Due terzi dei lanciatori iraniani sono stati danneggiati», riferisce Channel 12 citando Reuters.
13:37
13:37
Mosca mette in guardia gli USA: «Nessun intervento in Iran»
«Vorremmo mettere in guardia Washington dall'intervento militare in questa situazione, che sarebbe un passo estremamente pericoloso con conseguenze negative davvero imprevedibili». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in merito a un possibile attacco americano all'Iran. Lo riferisce la Tass.
13:28
13:28
Internet inaccessibile in Iran
Blackout generalizzato degli accessi ai principali siti web iraniani stamattina, sulla scia delle restrizioni imposte ieri precauzionalmente dalle autorità di Teheran contro il timore d'infiltrazioni e sabotaggi informatici israeliani. Lo riferisce NetBlocks, organismo di sorveglianza britannico di Internet.
Il blocco starebbe precludendo l'accesso alle informazioni a milioni di iraniani, secondo fonti dell'opposizione all'estero, che a loro volto riferiscono di non poter accedere ai siti con base nel Paese d'origine.
13:12
13:12
«Gli attacchi israeliani su Gaza hanno provocato 69 morti e 221 feriti»
Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas afferma che nelle ultime 24 ore gli attacchi israeliani nella Striscia hanno provocato 69 morti e 221 feriti. Il bilancio complessivo dall'inizio delle ostilità il sette ottobre 2023 è salito così a 55.706 vittime e 130.101 feriti, si legge inoltre in un comunicato stampa pubblicato su Telegram.
12:33
12:33
Putin e Xi Jinping condannano gli attacchi israeliani e chiedono negoziati
Il presidente russo Vladimir Putin e cinese Xi Jinping hanno avuto oggi un colloquio telefonico durante il quale hanno condannato gli attacchi israeliani sull'Iran e hanno chiesto una soluzione negoziata del conflitto. Lo riferisce il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov citato dall'agenzia Ria Novosti.
Putin e Xi, ha sottolineato Ushakov hanno sottolineato che i loro Paesi «aderiscono allo stesso approccio e condannano fermamente le azioni di Israele, che violano la Carta delle Nazioni Unite e altre norme di diritto internazionale».
«Mosca e Pechino - ha aggiunto il consigliere russo, citato dall'agenzia Interfax - partono fondamentalmente dal presupposto che la risoluzione della situazione attuale e delle questioni relative al programma nucleare iraniano non può essere raggiunta con la forza. Una risoluzione può e deve essere raggiunta esclusivamente con metodi politici e diplomatici».
11:48
11:48
Un missile cade vicino alla casa dell'ambasciatore svizzero in Israele
L'ambasciatore svizzero in Israele, Simon Geissbühler, ha vissuto in prima persona la risposta iraniana agli attacchi israeliani. Un missile è caduto nelle immediate vicinanze del suo edificio residenziale a Tel Aviv. Lo ha reso noto su Linkedin lo stesso diplomatico, precisando che lui e la sua famiglia sono al sicuro.
L'incidente è stato confermato a Keystone-ATS dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). L'ambasciatore non ha riportato ferite, hanno aggiunto i servizi diretti da Ignazio Cassis, che si sono detti in costante contatto con l'ambasciata svizzera a Tel Aviv.
L'esplosione è stata enorme, ha riferito Geissbühler su Linkedin. «Abbiamo sentito l'onda d'urto anche nel nostro bunker». Una volta uscito dal rifugio il diplomatico ha potuto riscontrare «distruzione completa» e la presenza di decine di ambulanze.
Secondo le ultime informazioni, stamane oltre 20 razzi hanno colpito Israele, molti dei quali sono caduti nell'area di Tel Aviv. Secondo i servizi di emergenza, almeno 65 persone sono rimaste ferite, di cui tre in modo grave.
La rappresentanza svizzera in Israele ha finora funzionato normalmente. Due accompagnatori (figli o coniugi) del personale hanno lasciato il Paese martedì. La situazione è diversa a Teheran, dove il DFAE ha ridotto la sua presenza a causa della situazione. Cinque cosiddetti «dipendenti trasferibili» hanno lasciato il Paese ieri.
Tutte le rappresentanze svizzere all'estero dispongono di piani di sicurezza e di crisi, ha ricordato il DFAE. Le procedure - che comprendono anche procedure di emergenza - saranno riviste e adeguate costantemente.
Il DFAE non ha fornito dettagli supplementari, ma ha ammesso che potrebbe essere chiamato in causa anche l'esercito. Gli specialisti del Distaccamento d'esplorazione 10 potrebbero essere impiegati per sostenere la sicurezza e la gestione delle crisi.
L'ambasciatrice svizzera Nadine Olivieri Lozano è ancora a Teheran, insieme ad altre persone. Ieri sera è stata nuovamente convocata dal Ministero degli esteri iraniano, visto che Berna rappresenta gli interessi americani in Iran, ha confermato il DFAE. Quest'ultimo non ha voluto fornire ulteriori dettagli «per motivi di riservatezza».
10:36
10:36
«Gli attacchi contro i siti nucleari segnalati all'AIEA»
L'agenzia di stampa ufficiale iraniana, Irna, afferma che Teheran ha segnalato all'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), gli attacchi lanciati oggi da Israele contro i siti nucleari iraniani di Arak e Natanz: lo riporta la Bbc. L'Irna ha accusato inoltre Israele di «continuare la sua aggressione e le sue azioni contrarie alle leggi internazionali che proibiscono gli attacchi agli impianti nucleari».
10:22
10:22
«In Iran oltre 600 morti, in gran parte civili»
È di almeno 639 morti certificati e 1.329 feriti il bilancio indicativo delle vittime dei raid condotti da Israele contro l'Iran dal 14 giugno aggiornato oggi da Human Rights Activists News Agency (Hrana), organizzazione non governativa indipendente iraniana che si occupa di diritti umani.
L'ong stima che in maggioranza si tratti di civili. Gli attacchi israeliani hanno riguardato in totale 21 province. I dati di Hrana - diffusi a dispetto della mancanza di numeri ufficiali completi e delle restrizioni delle autorità di Teheran - sono stati ripresi da Iran International, sito legato all'opposizione all'estero con base a Londra.
09:57
09:57
«Attacchi israeliani su Gaza, almeno 18 morti»
La Protezione Civile di Gaza gestita da Hamas ha affermato che le forze israeliane hanno ucciso oggi almeno 18 persone, 15 delle quali si trovavano vicino a un sito di distribuzione di aiuti nel centro della Striscia.
Il capo dell'agenzia, Mohammed al-Mughayyir, ha detto alla Afp che «18 persone sono state uccise a seguito dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza dall'alba, 15 delle quali erano in attesa di aiuti». Le altre tre, ha precisato, sono state uccise dai bombardamenti vicino a Gaza City, nel nord del territorio palestinese.
09:44
09:44
«L'attacco all'ospedale di Beer Sheva è un crimine di guerra»
Il ministro della Salute israeliano, Uriel Bosso, ha commentato l'attacco all'ospedale Soroka di Beer Sheva affermando che si è trattato di «un atto di terrorismo e del superamento di una linea rossa. Un crimine di guerra del regime iraniano, deliberatamente commesso contro civili innocenti e contro équipe mediche impegnate a salvare vite umane».
Il ministero della Salute fa sapere di essersi preparato in anticipo e, grazie alle azioni immediate di evacuazione intraprese, «è stato evitato un disastro gravissimo».
07:48
07:48
«I caccia israeliani hanno attaccato il reattore di Arak»
I media iraniani riferiscono che i caccia israeliani hanno attaccato il reattore di Arak. Nella notte l'Idf aveva diffuso un messaggio in farsi avvertendo la popolazione di spostarsi dall'area perché sarebbe stata colpita.
07:39
07:39
Missili su Israele, numerosi feriti
È salito a 129 il numero dei feriti portati negli ospedali, tra cui anche diversi bambini, dopo l'attacco dell'Iran al centro e al sud di Israele. Sei persone rimaste ferite sono in gravi condizioni. Lo riferisce l'aggiornamento dei servizi di soccorso Magen David Adom. Nell'area metropolitana di Tel Aviv e dintorni finora si contano 89 feriti (colpiti direttamente Holon e Ramat Gan) e 40 a Beer Sheva, dove è stato centrato l'ospedale Soroka.
07:17
07:17
Il punto alle 7
Gli Stati Uniti si starebbero preparando per un possibile attacco all'Iran nei prossimi giorni, probabilmente nel fine settimana. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcuni funzionari dell'amministrazione, secondo i quali la situazione continua a evolversi e le cose potrebbero cambiare.
La possibilità di un attacco Usa nel fine settimana è un segnale che Washington sta assemblando in Medio Oriente l'infrastruttura necessaria per entrare direttamente in guerra contro l'Iran.
Intanto, nella notte Israele e Iran hanno continuato a bombardarsi a vicenda. Droni israeliani sono stati abbattuti su Teheran e velivoli senza pilota iraniani sono stati distrutti dalle difese aeree sul territorio dello Stato ebraico: lo riportano i media di entrambi i paesi, citando le rispettive autorità militari.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver lanciato nuovi raid aerei su Teheran e zone limitrofe. Esplosioni sono state segnalate nella capitale iraniana e nella vicina città di Karaj, secondo fonti locali citate dall'emittente araba Al Jazeera.
L'Idf ha quindi chiesto su Telegram l'evacuazione dei villaggi iraniani di Arak e Khondab, situati vicino a impianti nucleari, annunciando imminenti attacchi su quelle zone.
Le sirene d'allarme hanno risuonato a Tel Aviv e in gran parte del Paese, per il lancio di missili balistici dall'Iran. Forti boati hanno scosso il centro di Tel Aviv e gli allarmi sono scattati anche a Nazaret, per l'intrusione di droni.
I soccorritori dello Stato ebraico hanno segnalato che quattro zone del centro e del sud di Israele sono state colpite direttamente dai missili balistici lanciati dall'Iran. Secondo le prime informazioni, è stata colpita la città di Gush Dan e ci sono danni a una struttura nel Negev. Un missile ha colpito direttamente il grande ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud del Paese. I soccorritori hanno segnalato gravi danni e il rischio di crolli. Al momento non è chiaro se ci siano morti o feriti.