Trump nomina un ex militare cospirazionista direttore dell'anti-terrorismo

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato su Truth la nomina di Joe Kent come direttore del centro nazionale anti-terrorismo. Kent è ex berretto verde cospirazionista (dal Covid alle elezioni rubate del 2020) sconfitto in due elezioni alla Camera e legato ad ambienti suprematisti bianchi e di estrema destra.
«Come soldato, berretto verde e agente della CIA - scrive il presidente - Joe ha dato la caccia a terroristi e criminali per tutta la sua vita adulta. Soprattutto, Joe conosce il terribile costo del terrorismo, avendo perso la sua meravigliosa moglie, Shannon, una grande eroina americana, uccisa nella lotta contro l'ISIS. Joe continua a onorare la sua eredità restando nella battaglia. Joe ci aiuterà a mantenere l'America al sicuro sradicando tutto il terrorismo, dai jihadisti in tutto il mondo ai cartelli nel nostro cortile» di casa.
Ellis alla CIA...
Trump ha pure annunciato di aver nominato come vice capo della CIA il fedelissimo Michael Ellis, avvocato, visiting fellow del think tank conservatore Heritage Foundation e dirigente nella prima amministrazione del tycoon.
«Durante il mio primo mandato - scrive - Michael ha prestato servizio presso il Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca e ha contribuito a denunciare gli abusi del processo di 'smascheramento' da parte dell'amministrazione Obama all'inizio della bufala Russia, Russia, Russia.»
«Michael - aggiunge - è stato anche consulente generale della Commissione per l'intelligence della Camera sotto Devin Nunes ed è stato selezionato per essere consulente generale della National Security Agency prima di essere epurato dall'amministrazione Biden. È consulente generale di Rumble, una società di social media multimiliardaria, che ha fortemente protetto il nostro diritto alla libertà di parola.»
...e Parnell al Pentagono
Trump ha pure annunciato, sempre su Truth, la nomina di Sean Parnell ad assistente del segretario alla difesa per gli affari pubblici e portavoce capo del Pentagono. «Un grande patriota americano, Sean - scrive il presidente - è un veterano di guerra senza paura, che ha guidato una delle unità più decorate nella guerra in Afghanistan. Ha guadagnato due stelle di bronzo e una Purple Heart, mentre il suo plotone ha raggiunto un incredibile record di oltre 350 combattenti nemici eliminati. Durante il mio primo mandato, Sean è stato anche determinante nell'aiutare ad approvare il Mission Act, la più grande riforma della storia del dipartimento per gli affari dei veterani».
Intanto, scrive il «New York Times» citando due funzionari statunitensi e due ex funzionari, il Dipartimento di Stato ha licenziato circa 60 «contractor» che lavorano per il suo ufficio per la democrazia, i diritti umani e il lavoro, una divisione i cui programmi sono stati spesso criticati dai leader autoritari.
I licenziamenti infliggono un duro colpo all'ufficio, perché gli appaltatori erano per lo più esperti tecnici o di zona su cui i funzionari senior facevano affidamento per svolgere il lavoro quotidiano di attuazione dei programmi all'estero.