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L'eurodeputata Rima Hassan in un carcere israeliano: «È stata tolta dall'isolamento»

La parlamentare franco-palestinese, prelevata insieme a Greta Thunberg e ad altri 10 attivisti dalla nave Madleen, si troverebbe ora in una struttura vicina a Tel Aviv - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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L'eurodeputata Rima Hassan in un carcere israeliano: «È stata tolta dall'isolamento»
Red. Online
11.06.2025 08:00
21:39
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L'IDF recupera il corpo di un ostaggio a Gaza

Le truppe dell'Idf hanno recuperato il corpo dell'ostaggio ucciso Yair Yaakov durante un'operazione nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il figlio Yagil, citato dal Times of Israel, mentre l'esercito non ha ancora rilasciato dichiarazioni sull'operazione.

Yaakov, 59 anni, è stato rapito dal kibbutz Nir Oz nell'attacco del 7 ottobre 2023, insieme alla sua compagna, Meirav Tal, e i figli Or e Yagil, questi ultimi tre rilasciati in seguito a un accordo con Hamas a novembre 2023. Yaakov è stato assassinato durante l'attacco del 7 ottobre e la sua morte è stata confermata dall'Idf nel febbraio 2024.

21:22
21:22
L'eurodeputata Hassan ancora in carcere, «ma è uscita dall'isolamento»

L'ong Adalah, che rappresenta la maggior parte degli attivisti della nave di Freedom Flotilla, ha riferito di essere stata informata che l'eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan era stata «trasferita dall'isolamento» al carcere di Givon a Ramle, vicino a Tel Aviv, mentre l'attivista brasiliano Thiago Avila «rimane in isolamento».

20:24
20:24
«A Gaza c'è una situazione disumana»

A Gaza «la situazione resta disastrosa, drammatica e disumana». «Il sistema sanitario è saltato completamente, mancano medicinali, igiene, acqua, manca il cibo da mesi e la popolazione è affamata». «Sono esterrefatto, non riesco a capire il senso di tutto questo che va oltre ogni limite comprensibile». Lo ha detto il Patriarca latino di Gerusalemme, il card. Pierbattista Pizzaballa a Rainews24.

Questa guerra «la stanno pagando gli ultimi, i poveri, le donne, i bambini che - non dimentichiamolo - non sono solo affamati ma non vanno neanche più a scuola: è una situazione disumana», «è una cosa che noi religiosi gridiamo al cospetto di Dio».

«C'è una deriva incomprensibile - ha aggiunto il card. Pierbattista Pizzaballa a Rainews24 - di chi sta seminando odio, non solo qui in Terra Santa, ma in tutto il Medio Oriente». Per quanto riguarda il ruolo della Chiesa, «sta facendo molto con i suoi mediatori per sbloccare gli aiuti umanitari ma non è facile, io personalmente sento un forte senso di impotenza».

«Sono in contatto con Papa Leone, non quotidianamente ma c'è dialogo continuo» e per quanto riguarda il resto della diplomazia internazionale, il Patriarca latino di Gerusalemme ha osservato che «non si può rimanere inermi».

Alla domanda su un sentimento di «antisemitismo» crescente, Pizzaballa ha risposto che sarebbe bene «uscire dai soliti slogan, uscire da discussioni sterili che non conducono alla pace. Quel che resta inaccettabile è la condotta dell'attuale governo israeliano, che tuttavia non rappresenta tutti gli ebrei».

18:53
18:53
«Israele ha posto in isolamento l'eurodeputata Rima Hassan»

La ong che rappresenta la maggior parte degli attivisti della nave di Freedom Flotilla ha dichiarato che due degli attivisti sono stati posti in isolamento in Israele.

«Le autorità israeliane hanno trasferito due dei volontari - il brasiliano Thiago Avila e la parlamentare europea franco-palestinese Rima Hassan - in strutture carcerarie separate, lontano dalle altre, e li hanno messi in isolamento», ha dichiarato l'ong israeliana Adalah in una nota.

Richiesto un commento, l'autorità carceraria israeliana ha rimandato al ministero degli Esteri che ha affermato che stanno verificando quanto dichiara l'ong.

15:35
15:35
L'IDF ammette: spari su «sospetti» a Gaza

L'IDF ha affermato di aver sparato «colpi di avvertimento» contro i palestinesi che si sono avvicinati alle forze e «rappresentavano una minaccia» nell'area del corridoio Netzarim, nella parte centrale di Gaza, durante la notte: lo afferma l'esercito israeliano.

Le autorità sanitarie di Gaza hanno riferito che circa 25 persone sono state uccise dal fuoco israeliano mentre si avvicinavano a un sito di aiuti gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Israele e Stati Uniti, nella stessa zona. L'Idf afferma di essere a conoscenza delle segnalazioni di vittime nella zona e di star indagando ulteriormente sull'incidente.

11:49
11:49
Cassis incontra il suo omologo israeliano Gideon Sa'ar

Ignazio Cassis ha incontrato oggi a Gerusalemme il suo omologo israeliano Gideon Sa'ar. In precedenza aveva avuto un colloquio con il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa per valutare il ruolo dell'Autorità nazionale palestinese in futuro.

«Sono molto felice che abbiamo potuto coordinare questo incontro», ha detto Sa'ar al consigliere federale dopo averlo accolto. Nessuna dichiarazione preliminare è stata rilasciata.

Cassis vuole parlare con il ministro israeliano delle preoccupazioni legate alla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Ieri sera, poco dopo essere arrivato in Israele, aveva incontrato i rappresentanti di diverse entità attive sul campo.

Questa mattina il ticinese ha incontrato il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa. I due hanno affrontato fra l'altro il tema della conferenza prevista a New York la prossima settimana sulla soluzione a due Stati, quando diversi Paesi potrebbero riconoscere uno Stato palestinese.

«Per la Svizzera la questione del riconoscimento della Palestina è il culmine di un processo politico credibile che porti a una soluzione a due Stati», ha detto a un giornalista di Keystone-ATS sul posto il portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Nicolas Bideau, al termine dell'incontro. «Questa credibilità poggia su una pace sostenibile e su garanzie di sviluppo e sicurezza per Israele e per la Palestina», ha aggiunto.

«Abbiamo incontrato un primo ministro pragmatico», ha detto ancora. I palestinesi vogliono anche convincere gli Stati Uniti dell'interesse di tutti per una soluzione a due Stati.

10:12
10:12
Primo ministro palestinese a Cassis: «Sopravviveremo»

«Sopravviveremo». Il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa ha accolto così questa mattina a Ramallah il consigliere federale Ignazio Cassis ringraziandolo di aver voluto verificare sul posto la situazione.

«Grazie di riceverci nonostante la situazione difficile», ha replicato il ticinese all'inizio dell'incontro di circa un'ora. «È un periodo interessante», ha dal canto suo affermato Mustafa, responsabile anche degli Affari esteri palestinesi.

I due hanno affrontato fra l'altro il tema della conferenza prevista a New York la prossima settimana sulla soluzione a due Stati, quando diversi Paesi potrebbero riconoscere uno Stato palestinese.

In precedenza, Cassis si è recato nei nuovi uffici della cooperazione svizzera a Ramallah. In seguito, a Gerusalemme, parlerà col capo della diplomazia israeliana Gideon Sa'ar delle difficoltà umanitarie nella Striscia di Gaza.

09:51
09:51
I soldati israeliani entrano in Libano

Con l'ingresso in territorio libanese di decine di soldati israeliani e di bulldozer, l'esercito dello Stato ebraico è tornato a violare l'accordo di cessate il fuoco dello scorso novembre con cui si sono sospese le ostilità tra i due paesi. Secondo l'agenzia di notizie governativa libanese Nna, più di 50 militari nemici sono penetrati in territorio libanesi nel distretto di Blida, nel settore centrale della linea di demarcazione tra Israele e Libano.

I militari hanno accompagnato l'ingresso di almeno due bulldozer che hanno cominciato a sradicare alberi e boscaglia e a procedere con lavori di terrazzamento del terreno.

Già ieri sera altri soldati israeliani avevano violato la sovranità territoriale libanese penetrando a nord della linea di demarcazione nella stessa zona.

Nelle ultime ore un soldato libanese è stato ucciso assieme al padre in un raid aereo israeliano nel distretto sudorientale di Shebaa. Il fratello del militare è rimasto ferito.

08:00
08:00
Il punto alle 8

La Protezione civile di Gaza, guidata dal movimento islamista Hamas, annuncia che 31 persone sono state uccise, e decine ferite, dal fuoco israeliano vicino a un centro per aiuti umanitari nei pressi del checkpoint di Netzarim, nella Striscia di Gaza centrale. Lo scrive Wafa, l'agenzia di stampa ufficiale dell'Autorità nazionale palestinese. Secondo al Jazeera, le vittime stavano attendendo di ricevere aiuti umanitari.