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Zelensky: «Droni iraniani prima della guerra? Menzogne»

Il presidente ucraino chiede che «i terroristi russi» e «i suoi complici» non rimangano impuniti - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Zelensky: «Droni iraniani prima della guerra? Menzogne»
Red. Online
06.11.2022 07:13
23:12
23:12
Domani a Kiev blackout d'emergenza più lunghi

Domani a Kiev l'erogazione di corrente elettrica sarà sottoposta a blackout d'emergenza più lunghi del previsto, per far fronte alla crisi energetica causata dai raid sulle infrastrutture ucraine. Serhiy Kovalneko, ceo del fornitore Yasno, ha reso noto che il 7 novembre la carenza di elettricità aumenterà del 32% rispetto al previsto. «È molto ed è dovuto a cause di forza maggiore», ha spiegato citato dai media ucraini, secondo cui i blackout cominceranno di prima mattina. Secondo l'operatore di rete statale Ukrenergo, i blackout sono programmati a Kiev e in altri 6 oblast: Chernihiv, Cherkasy, Zhytomyr, Sumy, Kharkiv, Poltava.

21:51
21:51
«Mosca prepara altri raid alle infrastrutture, risponderemo»

«Oggi gli occupanti hanno di nuovo utilizzato i droni d'attacco iraniani. Alcuni sono stati abbattuti, ma purtroppo altri hanno avuto successo. Abbiamo capito che lo Stato terrorista (la Russia, ndr) sta concentrando forze e mezzi per una possibile ripetizione di attacchi massicci contro le nostre infrastrutture. Innanzitutto quelle energetiche. In particolare per questo, la Russia ha bisogno dei missili iraniani. Ci stiamo preparando a rispondere».

Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto discorso serale pubblicato su Telegram.

20:31
20:31
«A Kherson riprendono le forniture di acqua e luce»

L'elettricità e l'approvvigionamento idrico stanno riprendendo a Kherson e in alcuni distretti della regione dopo essere stati interrotti a causa di un attacco terroristico alle linee elettriche. Lo ha detto all'agenzia russa Ria Novosti un rappresentante di Kherson.

19:56
19:56
«Le minacce nucleari della Russia sono irresponsabili»

Joe Biden ha parlato oggi al telefono con il cancelliere tedesco Olaf Scholz della sua recente visita in Cina. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. I due leader hanno affermato «il loro comune impegno a sostenere l'ordine internazionale basato sulle regole, i diritti umani e un commercio equo».

Biden e Scholz hanno anche concordato sul fatto che «le recenti minacce nucleari da parte della Russia sono irresponsabili» sottolineando «il continuo impegno degli Stati Uniti e della Germania a fornire all'Ucraina il supporto economico, umanitario e di sicurezza di cui ha bisogno per difendersi dall'aggressione russa».

17:51
17:51
I russi invitano i residenti di Kherson a evacuare in fretta

L'esercito ucraino ha dichiarato che i residenti della città ucraina di Kherson, occupata dalla Russia, hanno ricevuto messaggi di avvertimento sui loro telefoni che li esortavano a evacuare il prima possibile. Lo riporta il Guardian.

I soldati russi hanno avvertito i civili che l'esercito ucraino si starebbe preparando per un massiccio attacco e hanno detto alle persone di partire immediatamente per raggiungere la riva destra della città.

Nataliya Humenyuk, portavoce delle forze meridionali dell'Ucraina, ha detto alla televisione di Stato che la Russia sta «occupando ed evacuando» Kherson contemporaneamente, cercando di convincere gli ucraini che se ne stanno andando quando in realtà stanno tenendo le loro posizioni.

16:51
16:51
In arrivo 1,5 miliardi al mese dall'UE a Kiev

La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha parlato oggi con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Al centro del colloquio la garanzia di un sostegno finanziario UE a Kiev nei prossimi mesi, fino a 1,5 miliardi di euro al mese, per un totale di 18 miliardi di euro, che contribuirà in modo significativo a coprire il fabbisogno finanziario dell'Ucraina per il 2023. La telefonata fa seguito all'annuncio della presidente al termine dell'ultimo Consiglio europeo.

Entrambi i leader hanno riconosciuto l'importanza di garantire un finanziamento prevedibile e regolare delle funzioni statali essenziali. Il sostegno sotto forma di prestiti a lungo termine altamente agevolati, con copertura dei costi di interesse, contribuirebbe inoltre a sostenere le riforme dell'Ucraina e il suo percorso verso l'adesione all'Ue. La Presidente von der Leyen ha confermato il lavoro in corso per continuare a fornire un sostegno umanitario immediato all'Ucraina, in particolare durante l'inverno.

I leader hanno anche discusso dell'importanza di garantire che le esportazioni agricole dell'Ucraina possano raggiungere il mondo. Infine i leader hanno discusso del rafforzamento delle sanzioni, nonché del ruolo negativo svolto dal sostegno dell'Iran all'aggressione russa e di come rispondere.

15:46
15:46
«1.100 strutture mediche bombardate dai russi da febbraio»

Dall'invasione su vasta scala dell'Ucraina, le truppe russe hanno bombardato 1.100 strutture mediche ucraine e ora sono necessari più di 38 miliardi in Grivnia ucraina (Uah) per la loro ricostruzione. Lo ha annunciato il ministero della Salute ucraino, stando a quanto scrive Ukrinform.

Il ministero ha poi precisato che gli invasori russi durante gli otto mesi di guerra hanno danneggiato 1.100 strutture mediche, di cui 144 completamente distrutte. "Novantanove strutture mediche sono già state completamente restaurate. Altre 204 sono state parzialmente restaurate", ha poi aggiunto la stessa fonte.

15:32
15:32
Esclusa al momento l'evacuazione di massa da Kiev

La situazione a Kiev è sotto controllo, e al momento non c'è motivo di considerare un'evacuazione di emergenza della popolazione della capitale ucraina. Lo ha dichiarato il capo del dipartimento di sicurezza municipale presso l'amministrazione statale della città di Kiev, Roman Tkachuk, citato da Ukrinform.

«Al momento non c'è motivo di parlare di evacuazione», ha detto Tkachuk. «Il sistema di protezione civile deve essere preparato per varie opzioni, ma questo non significa che ora ci stiamo preparando a lanciare un'evacuazione. Per reagire nel modo giusto, dobbiamo avere un piano per tutti gli scenari possibili», ha aggiunto.

15:24
15:24
«Esplosione al terminal petrolifero di Belgorod»

Un'esplosione è stata segnalata al terminal petrolifero dell'oblast russo di Belgorod. Lo scrive il Kyiv Independent citando il governatore della regione russa, Vyacheslav Gladkov, secondo il quale il livello di allerta nella regione fino al 21 novembre è attualmente in giallo (elevato), paventando un rischio significativo di «attacchi terroristici». Finora non sono state segnalate vittime. Il terminal petrolifero, che si trova nel villaggio di Golovchino, è in parte in fiamme.

14:31
14:31
«Kherson senza elettricità e acqua»

Kherson è attualmente senza elettricità e acqua a seguito di un attacco delle forze ucraine alle linee elettriche. Lo denunciano le autorità dell'occupazione russa.

12:31
12:31
«Razzo ucraino sulla diga della centrale idroelettrica di Kakhovka»

I russi accusano gli ucraini di avere «danneggiato» con un razzo la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, nella regione di Kherson. «Sei razzi Himars sono stati usati in un attacco alle 10 di oggi. Le unità di difesa aerea hanno abbattuto cinque razzi e uno ha colpito la diga di Kakhovka, danneggiandola», ha detto ai giornalisti un rappresentante dei servizi di emergenza, riporta l'agenzia Interfax.

11:01
11:01
«Un piano per evacuare Kiev in caso di blackout totale»

Funzionari di Kiev hanno iniziato a pianificare l'evacuazione dei circa tre milioni di residenti rimasti in città nel caso di un blackout totale nella capitale: lo scrive il New York Times, che cita un alto funzionario del governo locale. «Siamo consapevoli che se la Russia continuerà con questi attacchi, potremmo perdere l'intero sistema elettrico», ha affermato Roman Tkachuk, direttore della sicurezza del governo municipale, parlando della città. Se si dovesse arrivare a quel punto, ha aggiunto, «inizieremo a informare i cittadini e chiederemo loro di andarsene». 

La situazione è già così disastrosa, commenta il New York Times, con il 40% delle infrastrutture energetiche ucraine danneggiate o distrutte, che il Comune di Kiev sta allestendo 1000 rifugi riscaldati che possono fungere da bunker, mentre gli ingegneri cercano di riparare le centrali elettriche bombardate senza le attrezzature necessarie.

Per cercare di evitare che la rete elettrica collassi completamente, l'ente nazionale ucraino per l'energia ha annunciato ieri che continuerà a imporre blackout a rotazione nella capitale e in sette regioni.

Ai funzionari della capitale, prosegue il giornale, è stato detto che probabilmente sarebbero informati con un preavviso di almeno 12 ore se la rete è sull'orlo del collasso: a quel punto, ha indicato Tkachuk, «inizieremo a informare le persone e a chiedere loro di andarsene».

Almeno per ora la situazione è gestibile e non ci sono indicazioni di un esodo dalla capitale, ha sottolineato l'alto funzionario. Ma la situazione cambierebbe rapidamente se i servizi che si basano sull'energia elettrica della città venissero interrotti, ha avvertito. «Se non c'è corrente, non ci saranno né acqua né fognature» funzionanti, ha spiegato: «Ecco perché attualmente il governo e l'amministrazione comunale stanno prendendo tutte le misure possibili per proteggere il nostro sistema di alimentazione».

Intanto, con l'avvicinarsi dell'inverno, la città sta preparando 1000 rifugi muniti di riscaldamento che possono essere anche usati come bunker. La maggior parte di essi si trova all'interno di strutture scolastiche, scrive il Nyt, ma le autorità hanno chiesto che la loro ubicazione precisa non venga comunicata per evitare che diventino facili bersagli.

09:14
09:14
«Respinte le offensive russe nelle regioni annesse»

Le Forze ucraine hanno respinto nelle ultime 24 ore le offensive dei soldati di Mosca vicino a 14 insediamenti nelle quattro regioni annesse alla Russia: lo ha reso noto questa mattina su Facebook lo Stato maggiore delle Forze armate, come riporta Ukrinform.

«Gli invasori stanno cercando di tenere i territori temporaneamente catturati, concentrando i loro sforzi per limitare le azioni delle Forze di difesa in alcune direzioni. Stanno conducendo operazioni offensive nelle direzioni di Bakhmut, Avdiivka e Novopavlivka», si legge nel rapporto.

Ieri «le unità delle Forze di Difesa ucraine hanno respinto gli attacchi nemici nei pressi di Zybyne nella regione di Kharkiv; Bilohorivka nella regione di Lugansk; Andriivka, Bakhmutske, Berestove, Maiorsk, Makiivka, Marinka, Ozarianivka, Opytne, Pavlivka, Yakovlivka e Yampolivka nella regione di Donetsk, e Shcherbaky nella regione di Zaporizhzhia - prosegue lo Stato Maggiore -.

Gli occupanti russi hanno lanciato quattro attacchi missilistici e 19 attacchi aerei, utilizzando più di 75 volte sistemi missilistici a lancio multiplo. Le aree di oltre 35 insediamenti nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Donetsk, Zaporizhzhia, Kherson e Mykolaiv sono finite sotto il fuoco nemico».

09:13
09:13
«Bombe russe su Zaporizhzhia»

L'esercito russo ha bombardato nella notte Zaporizhzhia colpendo un edificio residenziale in cui è poi scoppiato un incendio. Lo ha detto Anatolii Kurtiev, segretario del consiglio comunale di Zaporizhzhia, in un post su Telegram, secondo quanto riferisce Ukrinform. Sono ancora in corso verifiche su eventuali vittime o danni.

08:10
08:10
Gli USA a Kiev: «Non escludete pubblicamente negoziati con Putin»

L'amministrazione Biden sta incoraggiando privatamente i leader ucraini a segnalare pubblicamente un'apertura a negoziare con la Russia e a non dichiarare più che si rifiutano di partecipare ai colloqui di pace con il presidente Vladimir Putin al potere. Lo rivelano fonti informate al Washington Post.

La richiesta dei funzionari americani non mira a spingere l'Ucraina al tavolo dei negoziati, hanno precisato le fonti che, invece, hanno definito l'operazione un tentativo per garantire che il governo di Kiev mantenga il sostegno di Paesi che non vogliono che la guerra continui ancora a lungo.

Le fonti riferiscono al Washington Post che i funzionari statunitensi condividono la valutazione delle loro controparti ucraine secondo cui Putin, per ora, non è serio riguardo ai negoziati di pace. Tuttavia ritengono che il veto espresso da Zelensky sul leader del Cremlino abbia creato preoccupazione in alcune parti dell'Europa, dell'Africa e dell'America Latina, dove gli effetti della guerra in termini di costo della vita e carenze alimentari si fanno sentire più distintamente.

«Le difficoltà causate dal conflitto Ucraina sono una questione molto reale per alcuni dei nostri partner», ha detto uno dei funzionari americani.

07:13
07:13
IL PUNTO ALLE 7

Mentre in Ucraina sono tornate a suonare le sirene dell'allarme aereo che hanno costretto la popolazione nei rifugi e resta altissima la tensione nella regione di Kherson, l'Iran ammette di aver fornito i droni killer a Mosca.

Ma 'prima della guerra', sottolinea Teheran scatenando la replica di Volodymyr Zelensky: «Anche in questa confessione», gli iraniani «hanno mentito. Abbattiamo almeno dieci droni iraniani ogni giorno, e il regime iraniano afferma di averne dati pochi e anche prima dell'inizio dell'invasione», ha tuonato il presidente ucraino, chiedendo che «i terroristi russi» e «i suoi complici» non rimangano impuniti.

A fare marcia indietro rispetto alle iniziali smentite iraniane sui droni - utilizzati in diversi attacchi alle infrastrutture civili ucraine come centrali elettriche e dighe - è stato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian. «Se sarà provato che la Russia ha usato i nostri droni, non resteremo indifferenti sulla questione», ha detto ribadendo la posizione di Teheran: «Porre fine alla guerra e negoziare tra le parti in conflitto». Parole che arrivano mentre spuntano nuovi sospetti di forniture a Mosca, con la tedesca Bild che ha mostrato le immagini di un cargo di Teheran atterrato a Mosca giovedì, ipotizzando che i pacchi scaricati dalla pancia dell'aereo siano attrezzature belliche.

Intanto, il sangue continua a scorrere sul fronte, e l'allarme aereo ha suonato in tutta l'Ucraina, con l'esclusione della Crimea occupata. Le autorità hanno invitato la popolazione a rimanere nei rifugi segnalando una minaccia missilistica in tutto il Paese, con i bombardamenti russi che sono continuati dalla città di Nikopol alla regione di Mykolaiv, a Zaporizhzhia e l'est di Donetsk. Mosca ha denunciato invece che l'esercito ucraino ha bombardato nella notte la città di Svatovo, nell'autoproclamata Repubblica di Lugansk. È «necessario proteggere completamente i cieli ucraini», ha detto Zelensky, avvertendo che nelle prossime settimane «l'Ucraina si aspetta buone notizie per quanto riguarda la difesa aerea e la difesa missilistica» mentre da quest'oggi partirà una raccolta fondi anche per creare una «flotta di droni marini per proteggere le acque ucraine».

Per risolvere il conflitto, il presidente ucraino torna a chiedere una «pace giusta», ribadendo le linee rosse di Kiev: rispetto della Carta ONU, integrità territoriale, la condanna dei colpevoli e il risarcimento dei danni causati dalla Russia. Una trama, quella diplomatica, ancora da tessere mentre anche la Thailandia si è offerta di ospitare le parti per lanciare il dialogo. Ma intanto si contano i morti, e i bollettini quotidiani ricordano l'orrore della guerra, che rivive anche nel nuovo video shock dell'Associated Press e della tv USA Pbs sulla 'pulizia' di Bucha, il massacro di oltre 400 civili dello scorso marzo. Quattordici minuti per ricostruire i crimini di guerra commessi dalle truppe del presidente russo Vladimir Putin. Nel documentario c'è anche il racconto dei testimoni che parlano delle torture subite, e le intercettazioni delle forze di Mosca che ammettano di aver «fatto pulizia» nella città.

Sul conflitto, continua a incombere intanto la minaccia del nucleare, sulla quale è intervenuto nuovamente Olaf Scholz dopo essere rientrato dal suo viaggio a Pechino. «Non è consentito, è inaccettabile usare armi nucleari», ha detto il cancelliere invitando «la Russia a dichiarare chiaramente che non lo farà». E mentre a Kiev e in altre regioni dell'Ucraina si vive al buio per le restrizioni all'erogazione dell'elettricità messa in ginocchio dagli attacchi alle infrastrutture energetiche, il riflettore è puntato su Kherson. Putin ha affermato che i civili che vivono ancora nel territorio devono essere «evacuati» dalla zona di conflitto, in quelle che Kiev definisce senza mezzi termini «deportazioni».

Dichiarazioni, quelle del presidente russo, che alimentano la crescente speculazione sul fatto che Mosca potrebbe tentare di non mollare la città di Kherson - la più grande area urbana sotto l'occupazione russa - ad ogni costo. Ma intanto, i soldati russi fanno bottino di guerra, portando via ambulanze, trattori e auto. Ma anche archivi, dipinti e sculture. E persino le ossa dell'amico e amante di Caterina la Grande, Grigory Potemkin. Quella stessa Caterina la cui statua rischia di cadere a Odessa dopo il voto dei cittadini, che si sono espressi per il suo abbattimento. Mentre nella Melitopol occupata dai russi è tornata in piedi quella di Lenin.