Mondo
La diretta
Il leader di Kiev sottolinea come durante l'incontro in Florida si sia discusso di questioni importanti al fine di «garantire la sovranità e gli interessi nazionali dell'Ucraina» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE

22:51
22:51
Putin: «Per gli ucraini è una tragedia, ladri al potere a Kiev»
Il presidente russo Vladimir Putin ha definito «una tragedia» per gli ucraini gli sviluppi dei combattimenti sul terreno, affermando che essa è il risultato delle «politiche criminali» dei «ladri» che sono al governo a Kiev. «Questa è una tragedia per il popolo ucraino, connessa alle politiche criminali di questa giunta di ladri che ha preso il potere a Kiev», ha detto Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti, mentre visitava un posto di comando delle truppe russe impegnate nel conflitto.
Durante la visita gli alti comandi militari hanno affermato che le truppe di Mosca hanno conquistato le città strategiche di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, e di Volchansk, in quella di Kharkiv, e che continuano ad avanzare in altre direzioni, compresa la regione di Zaporizhzhia.
21:02
21:02
Putin: «Le forze di Mosca devono prepararsi per continuare a combattere»
Visitando un centro di comando delle truppe impegnate nel conflitto in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le forze di Mosca devono prepararsi a continuare a combattere anche durante l'inverno.
«Putin - scrive il Cremlino sul suo canale Telegram - ha ringraziato i comandanti e il personale delle formazioni per le azioni riuscite, e ha posto l'obiettivo di garantire alle forze russe tutto ciò di cui hanno bisogno per condurre azioni militari nel periodo invernale prossimo».
20:53
20:53
Il Cremlino: «Conquistate Pokrovsk e Volchansk»
Le forze di Mosca hanno conquistato le città di Pokrovsk, nella regione ucraina di Donetsk, e di Volchansk, nel Kharkiv, secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo scrive l'agenzia Ria Novosti.
19:07
19:07
Zaluzhny: «Le armi nucleari in Ucraina sono un'alternativa all'ingresso nella Nato»
Le garanzie di sicurezza di cui l'Ucraina ha bisogno come deterrente nei confronti della Russia, in caso di cessate il fuoco, dovrebbero prevedere - in alternativa all'ingresso alla Nato, a cui Mosca è radicalmente ostile - il dislocamento di «armi atomiche» nel Paese o lo schieramento di un contingente militare alleato di pace in grado di scoraggiare ipotetici nuovi «piani d'attacco» futuri da est. Parola del generale Valery Zaluzhny, ex comandante in capo delle forze armate ucraine, esaltato in patria come un 'eroe di guerra' nelle prime fasi del conflitto.
Esautorato da Volodymyr Zelensky nel febbraio del 2024 e trasferito a Londra come ambasciatore nel Regno Unito, Zaluzhny è ricomparso sulla scena pubblica in un momento cruciale segnato dal tentativo di rilancio dei negoziati con il Cremlino da parte dell'amministrazione Usa di Donald Trump: dando ossigeno alle voci che lo vorrebbero in corsa come potenziale concorrente futuro alla leadership del suo Paese al posto del presidente attuale. Lo ha fatto con un raro articolo pubblicato a sua firma nel weekend dal giornale britannico Daily Telegraph e, poi, con un altro intervento sul sito ucraino Liga.net. Scritti nei quali ha detto la sua sia sui negoziati (mostrandosi inquieto), sia sul futuro politico dell'Ucraina (invocando «riforme» radicali).
Sul primo punto, Zaluzhny ha rimarcato come il suo Paese sia «in una situazione estremamente difficile», avvertendo che «una pace affrettata» in questo frangente «condurrebbe solo a una sconfitta devastante e alla perdita dell'indipendenza». Ma ha pure ammesso che «una chiara vittoria» rappresenta «una rara eccezione» della storia fra gli epiloghi possibili di ogni guerra; lasciando intendere che al momento una vera sconfitta di Mosca (per la quale a suo dire sarebbe necessario il totale «collasso dell'impero russo») non sia realisticamente a portata di mano.
Di qui l'esigenza di puntare al massimo a una sorta di tregua, accompagnata da garanzie di sicurezza come quelle inizialmente descritte. Periodo durante il quale l'Ucraina dovrebbe «guadagnare tempo» realizzando un cambiamento politico fondato su «riforme ad ampio raggio», sulla lotta alla corruzione, sulla ricostruzione, sulla crescita economica e sul rientro in patria di parte di quella diaspora che ha dimezzato negli ultimi anni la popolazione nazionale, ha proseguito l'ex comandante: arrivando ad abbozzare quasi un suo programma di governo.
Non senza evocare la centralità delle spese per la difesa e accusare indirettamente Zelensky di aver lasciato «nel 2021 all'esercito risorse persino inferiori rispetto all'anno prima. Con il risultato di esporre i nostri militari all'inizio dell'invasione su vasta scala del 2022 in un contesto di penuria generalizzata, di uomini e di armi».
17:48
17:48
Macron: «Le sanzioni contro Mosca saranno rafforzate»
«La pressione sarà ancora più forte sulla Russia»: lo ha detto Emmanuel Macron dopo il colloquio all'Eliseo con Volodymyr Zelensky, annunciando un rafforzamento delle sanzioni contro Mosca: «E' la prima volta che abbiamo un piano di sanzioni così completo, sia sul petrolio, sia sulla flotta ombra».
«Vi assicuro - ha aggiunto il presidente francese - che nelle prossime settimane, la pressione sarà più forte sulla Russia per limitarne il finanziamento».
17:41
17:41
Zelensk: «La questione territoriale è la più difficile»
«La questione territoriale è la più difficile»: lo ha ammesso oggi Volodymyr Zelensky, nella conferenza stampa congiunta con Emmanuel Macron all'Eliseo, dopo il loro incontro.
«I russi non vogliono fermarsi nonostante le perdite. E per la Russia è una questione di territorio, ma è una questione che deve essere collegata alle garanzie di sicurezza. Al centro, ci sono le persone. E noi dobbiamo garantire ai nostri cittadini che l'aggressione non si ripeterà». «Noi - ha detto ancora Zelensky - dobbiamo fare in modo che la Russia non abbia l'impressione di ottenere una ricompensa per la guerra».
Il presidente ucraino ha invitato tutti a non credere alla «opacità della propaganda di guerra» sull'avanzata russa, sottolineando che la linea del fronte «è una linea viva» con «sfondamenti di piccoli gruppi». «I russi - ha continuato - non vogliono fermarsi nonostante le perdite. E per la Russia è una questione di territorio, ma è una questione che deve essere collegata alle garanzie di sicurezza. Al centro, ci sono le persone. E noi dobbiamo garantire ai nostri cittadini che l'aggressione non si ripeterà».
«Noi - ha detto ancora Zelensky - dobbiamo fare in modo che la Russia non abbia l'impressione di ottenere una ricompensa per la guerra. E' il motivo per il quale abbiamo posizioni di principio quanto alle sanzioni, quanto alla responsabilità per i crimini di guerra, quanto allo statuto giuridico dei nostri territori, che sono oggi occupati dalle forze russe».
17:37
17:37
Zelensky: «L'offensiva russa in corso non ha avuto successo»
Nella conferenza stampa al fianco di Emmanuel Macron all'Eliseo, Volodymyr Zelensky è stato interrogato sui dati dell'Istituto americano per lo studio della guerra secondo i quali l'esercito russo ha realizzato a novembre il suo più importante progresso sul fronte ucraino da un anno.
«C'è stata un'avanzata dell'esercito russo», ha ammesso Zelensky, aggiungendo però che «l'offensiva che è in corso non ha ottenuto successo». «I combattimenti - ha aggiunto Zelensky - sono durissimi. I costi umani della guerra sono terribili. La Russia ha subito molte perdite ad ottobre. Il problema dei russi è che non vogliono fermarsi nonostante le perdite».
17:02
17:02
Von der Leyen: «In settimana la proposta sull'uso degli asset russi»
«Ottima discussione oggi con il presidente Zelensky, insieme al presidente Emmanuel Macron e ai leader europei. Restiamo uniti a sostegno di un accordo di pace che renda giustizia all'Ucraina. Un accordo che rispetti pienamente la sovranità dell'Ucraina e con le necessarie garanzie di sicurezza. Stiamo portando avanti il lavoro per soddisfare le esigenze finanziarie dell'Ucraina. Abbiamo compiuto buoni progressi e prevediamo di presentare le nostre proposte legislative questa settimana». Lo scrive su X Ursula von der Leyen. «Stiamo inoltre coordinando strettamente le nostre azioni con la Coalizione dei Volenterosi», aggiunge.
15:32
15:32
Macron e Zelensky parlano con Starmer e altri leader europei
I presidenti di Francia e Ucraina Macron e Zelensky hanno parlato «entrambi e in successione» in videoconferenza con «il premier britannico Keir Starmer e poi con diversi leader europei (Germania, Polonia, Italia, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Olanda), oltre che con Antonio Costa, Ursula von der Leyen e Mark Rutte». È quanto rendono noto fonti dell'Eliseo.
I confronti con i vari leader sono avvenuti al termine del pranzo a quattro - Emmanuel e Brigitte Macron con Volodymyr Zelensky e la moglie Olena.
I due hanno discusso «anche con l'inviato americano Steve Witkoff e con il caponegoziatore ucraino Rustem Umerov», dalla Florida.
«Insieme a Macron - anche Kir Starmer era in contatto - abbiamo parlato con Umerov e Witkoff sui risultati delle conversazioni in Florida. Un briefing importante. Abbiamo concordato di discutere ulteriori dettagli di persona, le squadre concorderanno i calendari per possibili contatti futuri». Ha scritto in seguito Zelensky su Telegram.
15:12
15:12
Nuovo incontro tra Umerov e Witkoff
L'inviato americano di Trump Steve Witkoff ha un nuovo incontro con il caponegoziatore ucraino Rustem Umerov in Florida. Lo affermano fonti vicine al dossier all'Afp.
«Umerov e Witkoff si stanno incontrando di nuovo in questo momento» perché «ci sono ancora alcune questioni» da discutere, si fa sapere. Volodymyr Zelensky incontrerà Umerov domani in Irlanda, mentre Witkoff è atteso a Mosca lo stesso giorno per incontrare Vladimir Putin.
14:31
14:31
A novembre la più grande avanzata dei russi in Ucraina
La Russia ha compiuto a novembre la più grande avanzata in Ucraina in un anno. Secondo l'analisi dell'Afp sui dati forniti dall'Istituto americano per lo studio della guerra (ISW), che collabora con il Critical Threats Project (Progetto minacce critiche, CTP), nel mese di novembre l'esercito russo ha compiuto la più grande avanzata sul fronte ucraino da un anno a questa parte.
In un mese, la Russia ha conquistato 701 km2 agli ucraini, la seconda avanzata più importante dopo quella del novembre 2024 (725 km2), esclusi i primi mesi di guerra nella primavera del 2022, quando la linea del fronte era molto mobile.
Alla fine di novembre, l'esercito russo occupava il 19,3% del territorio ucraino. Circa il 7%, la Crimea e alcune zone del Donbass, erano già sotto il controllo di Mosca prima dell'inizio dell'invasione russa nel febbraio 2022. La superficie dei territori conquistati comprende le zone controllate dalla Russia, secondo Kiev e gli osservatori militari, nonché quelle rivendicate dall'esercito di Mosca.
Dall'inizio dell'anno, la Russia ha guadagnato quasi 5.400 chilometri quadrati di terreno in Ucraina, quasi 2.000 chilometri quadrati in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A novembre, tuttavia, l'avanzata russa ha continuato a rallentare nella regione di Donetsk, epicentro dei combattimenti tra le due parti e la cui cessione da Kiev a Mosca era prevista nel piano originale degli Stati Uniti per porre fine alla guerra. Mosca ha guadagnato circa 130 chilometri quadrati il mese scorso, contro più del doppio in media negli altri mesi dell'anno, in questa regione dell'Ucraina orientale che il Cremlino controlla ormai per oltre l'81%. Lì, le truppe di Mosca stanno attualmente combattendo, tra l'altro, per la conquista della città di Pokrovsk, una posizione chiave la cui perdita comprometterebbe in modo significativo le difese e la logistica ucraine.
È invece nella regione di Zaporizhzhia (sud) che le forze russe hanno compiuto i maggiori progressi nel mese di novembre, conquistando 272 km/quadrati, pari al totale dei quattro mesi precedenti, mentre nella regione di Dnipropetrovsk (centro-est) hanno guadagnato quasi 200 km/quadrati di terreno. Nel settembre 2022 la Russia aveva rivendicato l'annessione della regione di Zaporizhzhia, oltre a quelle di Donetsk, Lugansk e Kherson.
10:04
10:04
Sono 5 i candidati per la successione di Yermak
Dopo il terremoto per la cacciata del potente Andriy Yermak avvenuta venerdì scorso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe scegliere il suo prossimo capo dell'ufficio presidenziale non prima di mercoledì, quando rientrerà dal suo viaggio all'estero.
Intanto però iniziano le speculazioni si chi potrebbe andare a ricoprire l'importante ruolo.
Secondo i media di Kiev, sono 5 i candidati più quotati: il ministro della Difesa Denys Shmyhal, il vice primo ministro Mykhailo Fedorov, il capo della direzione principale dell'intelligence Kirill Budanov e il vice capo dell'amministrazione presidenziale Pavlo Palisa. In corsa anche il primo viceministro degli Esteri Serghei Kyslytsa, attualmente impegnato nei negoziati con gli Stati Uniti.
06:17
06:17
Mosca: «Abbattuti 32 droni ucraini sulla Russia»
Le forze di difesa aerea hanno abbattuto 32 droni ucraini nelle regioni russe durante la notte. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo.
«Nella notte tra il 30 novembre e le 23:30 (ora locale) fino alle 7:00 del 1° dicembre, i sistemi di allerta della difesa aerea hanno intercettato e distrutto 32 droni ucraini ad ala fissa: quattro droni sul territorio della regione di Belgorod, quattro droni sul territorio della regione di Bryansk, quattro droni sul territorio della regione di Krasnodar, quattro droni sul territorio della regione di Novgorod, quattro droni nella regione di Rostov, tre droni sulle acque del Mar d'Azov, tre droni nella regione di Leningrado, due droni nella regione di Voronezh, un drone nella regione di Volgograd, uno nella regione di Kursk, uno nella regione di Smolensk e uno nella regione di Tula», ha riferito il dipartimento militare.
06:16
06:16
Il punto alle 6
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato l'importanza del dialogo costruttivo durante i negoziati tra le delegazioni ucraina e statunitense, svoltisi domenica in Florida, secondo quanto riporta Ukrinform che cita un messaggio del presidente sul suo account Telegram. «Oggi, a seguito del lavoro dei team negli Stati Uniti, il capo della delegazione ucraina Rustem Umerov ha riferito sui principali parametri del dialogo, sui suoi punti salienti e su alcuni risultati preliminari», ha scritto Zelensky.
Per il presidente ucraino, «è importante che i colloqui siano stati costruttivi e che tutte le questioni affrontate durante gli incontri siano state discusse apertamente e con l'obiettivo di garantire la sovranità e gli interessi nazionali dell'Ucraina». Zelensky ha poi espresso «gratitudine agli Stati Uniti, alla squadra di Trump e al presidente degli Stati Uniti personalmente per il tempo investito così intensamente nella definizione dei passi per porre fine alla guerra».
«Continueremo a lavorare - ha aggiunto - . Attendo con ansia di ricevere un rapporto completo dal nostro team durante un incontro personale», ha aggiunto. Come riportato da Ukrinform, il segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa, Rustem Umerov, ha dichiarato che i colloqui in Florida hanno portato a progressi significativi verso il raggiungimento di una pace giusta e ad avvicinare le posizioni dell'Ucraina e degli Stati Uniti.
